Trapani e dintorni
Partenza da Roma alle 8, dopo un volo di 50 minuti arriviamo a Trapani e prendiamo subito l’autobus dell’AST che in mezz’ora circa ci porta in città, nei pressi del porto. Trapani è una città molto carina, con un bel centro storico barocco e un insieme di vicoletti in cui all’inizio è stato un po’ difficile orientarsi!
Il nostro alloggio si trova proprio in uno di questi vicoletti, a due passi da via Garibaldi, una delle arterie principali della città (Casa vacanze Trabinis con uno staff molto disponibile, che ci ha aiutato anche nel noleggio dell’auto, ma l’appartamento lasciava un po’ a desiderare).
Lasciati i bagagli e presa la mappa abbiamo iniziato il nostro giro dirigendoci subito verso il mare che è pulito e azzurro già dalla prima spiaggia che abbiamo raggiunto, quella sotto piazza Vittorio Emanuele.
Per i due giorni successivi abbiamo noleggiato l’auto per spostarci verso San Vito lo Capo e la Riserva dello Zingaro.
Prima di arrivare a San Vito ci siamo fermati a Castelluzzo, quasi casualmente: abbiamo seguito le indicazioni di una freccia che indicava Baia Santa Margherita. Ad un certo punto bisogna lasciare l’auto, c’è un ampio parcheggio e circa ogni dieci minuti passa un trenino che gratuitamente porta al mare. Noi ci siamo fermate alla prima baia, (che poi abbiamo scoperto si chiama cala Calazza) ma in tutto sono tre. Il posto è bellissimo, sabbia rossa, scogli e mare color smeraldo, pieno di pesci!
Nel pomeriggio ci siamo dirette a San Vito, famoso per la sua spiaggia lunga e bianca, tipico paesino di mare, con tanti negozietti e ristoranti e il bel santuario di San Vito, antica fortezza. Abbiamo cenato con un buon cous cous, piatto tipico del trapanese, da Galante, e poi cannoli e genovesi dal Capriccio.
Il giorno successivo si va alla Riserva dello Zingaro, entrando da Scopello. L’intero sentiero costiero è lungo 7 chilometri, e ci sono diverse baie che si possono raggiungere. La prima è a circa 20 minuti di cammino, la seconda e la terza ad un’ora circa. Il percorso è fattibile, con le scarpe da ginnastica (ho visto gente in infradito o addirittura con le ballerine…) e una buona riserva d’acqua dietro (c’è una fontana con acqua potabile solo all’ingresso di Scopello) ma è preferibile non camminare durante le ore più calde perché è tutto sotto il sole.
Si cammina a ridosso della montagna, circondati da palme nane e con delle viste stupende sul mare. Un’esperienza da fare, magari in primavera o in autunno, per non soffrire troppo il caldo e arrivare fino all’ingresso di San Vito Lo Capo.
Il giorno successivo un po’ di relax in spiaggia a Trapani (con una pedalata di dieci minuti si raggiunge il lido San Giuliano, la vera e propria spiaggia di Trapani) e poco prima del tramonto ci spostiamo per andare a vedere le saline. Sono a circa quattro chilometri dalla città, dal porto bisogna prendere una strada molto ampia e ad un certo punto inizia anche la pista ciclabile. Sono molto affascinanti, queste ampie vasche in cui si accumula il sale che con il sole assume un caratteristico colore rosa, e ci sono anche i mulini a vento!
Al ritorno siamo andate al porto per prenotare l’aliscafo per Favignana per il giorno successivo, ma non c’erano più posti per l’orario che avevamo previsto. Ed era fine agosto… quindi mi raccomando prenotate con anticipo. Noi alla fine siamo andate il giorno seguente, partenza alle 9.10, ritorno alle 18.30. Il viaggio dura meno di mezz’ora.
Favignana è piuttosto grande, quindi in un giorno abbiamo deciso di girare solo la parte meridionale (più piccola e più pianeggiante), in bici, raggiungendo prima cala rossa (scogli) e poi cala azzurra (scogli + spiaggia). Purtroppo le indicazioni stradali sono molto carenti. Cala rossa l’abbiamo trovata con meno difficoltà, bisogna seguire sempre la strada costiera, ma poi per spostarci a cala azzurra abbiamo girato in tondo ritrovandoci di nuovo al punto di partenza… e non eravamo le uniche, in tanti si perdevano dentro alle varie stradine e agli incroci senza frecce! Il ritorno è stato più semplice, costeggiando il lato ovest dell’isola siamo tornate al paese, molto carino, e poi di nuovo al porto. Purtroppo un giorno è davvero poco per visitare l’isola, quindi sicuramente ci torneremo.
L’ultimo giorno, prima del volo serale che ci riporterà a Roma, andiamo ad Erice. E’ da segnalare la scarsa organizzazione dei bus di Trapani, infatti la funivia per Erice è aperta fino alle 23 ma l’ultimo autobus che dalla funivia porta a Trapani centro passa alle 20, per questo non abbiamo potuto visitare la città di sera, come avevamo programmato, ma abbiamo dovuto rimandare in orario diurno (e comunque una volta scese dalla funivia abbiamo aspettato mezz’ora il bus per tornare a Trapani, a piedi è piuttosto lunga la strada).
Erice è un paesino medievale tutto in salita molto caratteristico, pieno di negozi di artigiani locali che lavorano la ceramica. Abbiamo fatto la pausa pranzo nella celebre pasticceria di Maria Grammatico, un posto imperdibile, pieno di tutte le specialità dolci siciliane, con un bel giardino esterno dove riposarsi. Cassate, cannoli, pasta reale… consiglio di provare tutto! E a proposito di dolci come non ricordare la pasticceria Colicchia a Trapani, tappa fissa delle nostre serate, granite buonissime, come tutto il resto!
Quindi consiglio a tutti una vacanza da queste parti, non solo d’estate, la Sicilia è da vedere in ogni stagione! 😀