Transilvania e Bucovina: terra di sorprese
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Prenoto gli hotel su Booking e l’auto a noleggio online, tra le varie compagnie che hanno il desk all’aeroporto di Targu Mures, dopo averle passate in rassegna tutte decidiamo per Axa Rent Car, si è rivelata un’ottima scelta. Innanzitutto è una delle poche che non richiede che l’auto alla riconsegna debba essere pulita e lavata (attenzione perché è scritto in piccolo tra le condizioni), noi avevamo richiesto l’auto più piccola, che al momento non era disponibile e praticamente allo stesso prezzo ci hanno dato un’auto di categoria superiore e l’auto era nuova.
Arriviamo al giorno della partenza.
Domenica 2 giugno: volo Pisa-Targu Mures
Arrivati in aeroporto sbrighiamo tutte le pratiche del noleggio dell’auto, la ritiriamo e partiamo, direzione Pensione Tempo a Targu Mures. Ottima scelta, struttura accogliente, buono anche il ristorante adiacente e nel prezzo è inclusa anche la colazione.
Lunedì 3 giugno: Targu Mures – Voronet (Bucovina)
Questo è il giorno più faticoso, perché oltre alla distanza (250 Km) dobbiamo tener conto dell’assenza di super/autostrade, solo strade provinciali, secondarie che però ci deliziano la vista con paesaggi bucolici, distese di campi lavorati interamente a mano, il mezzo di trasporto più usato è il carro trainato da uno o due cavalli, pascoli di mucche, greggi, e file ordinate di covoni di paglia e le cicogne con i loro grossi nidi sui pali della luce. Arriviamo nel pomeriggio a Voronet, dopo alcune soste, e un grazie a nostra figlia che non si è lamentata mai delle troppe ore di auto. A Voronet dormiamo a Pensiune Perla Bucovinei, siamo gli unici ospiti nella struttura, bella, imponente, a 200 m. dal monastero di Voronet, ci sono anche i giochi per bambini, ma purtroppo piove.
Martedì 4 giugno: Voronet – Piatra Neamt
Dopo colazione scendiamo al monastero, siamo gli unici turisti, in realtà in questa regione della Romania non abbiamo trovato turisti, si paga il biglietto d’ingresso e vedendoci le macchine fotografiche ci fanno pagare anche un biglietto per fare foto (l’unica volta, perché d’ora in poi agli ingressi nascondiamo le macchine e le tiriamo fuori una volta varcato il cancello d’ingresso). Il monastero è bello, domina il blu cobalto, è chiamato il San Pietro della Romania, emana un senso di pace, ingigantito dal silenzio rotto solo dalle galline,ma sinceramente me lo aspettavo più stupefacente. Il secondo monastero che visitiamo è quello di Humor, non distante da Voronet, purtroppo inizia a piovere, ma non demordiamo, indossiamo i nostri poncho e si entra. Questo monastero è fortificato e ci sono due torri, su una è possibile salire, merita, perché il panorama è stupendo. Terminata la visita si riparte e iniziamo a scendere verso la Transilvania, prossima fermata il monastero di Neamt e infine arriviamo a Piatra Neamt, dove trascorreremo la notte. La cittadina è piccolina e superato l’impatto con l’architettura degli anni comunisti si apre una graziosa piazza, testimonianza del passato della città. Qui abbiamo dormito al Vilador, è un affittacamere, in centro, ma considerato che allo stesso prezzo abbiamo dormito in hotel a 4 stelle con colazione, non lo consiglio.
Mercoledì 5 giugno: Piatra Neamt – Brasov
Anche oggi il tragitto è impegnativo, in termini di tempo, ma l’impatto visivo aiuta ad ammortizzare i Km fatti. Da Piatra Neamt a Brasov ci sono 2 strade: passare da Bacau, strada migliore, oppure fare la Gola di Bicaz e il Lago Rosso, strada più tortuosa, ma ne vale la pena. La Gola di Bicaz è un canyon che conduce al Lago Rosso, chiamato così per i fusti di abete che si abissano nelle acque e con il sole donano una colorazione rossastra. Qui si possono affittare delle barchette per fare un giro sul lago e ci sono almeno 2 ristoranti. Arrivati a Brasov ci dirigiamo a Pensiune Timar, 5 minuti a piedi dal centro, camera grande, i proprietari hanno vissuto molti anni in Toscana, parlano bene l’italiano e sono molto gentili e pronti a soddisfare tutte le esigenze. Visitiamo il centro della città, subito ci mostra la sua fierezza, il volto medievale è ben marcato, ma anche la testimonianza architettonica ungherese. Contornata dalle montagne e da giardini curati e adibiti ai bambini, si presenta bene al visitatore.
Giovedì 6 giugno: Brasov
Oggi è il giorno del famigerato castello di Dracula. Che dire? Non si può venire in Transilvania e non visitarlo, ma durante il nostro soggiorno abbiamo visto luoghi più belli. Terminata la visita al castello ci fermiamo alla fortezza di Rasnov, merita fermarsi. La fortezza si raggiunge a piedi o con un trenino che parte dal posteggio sottostante, oltre ad aver mantenuto in ottimo stato la cittadella e le mura ciò che forse colpisce di più è la cornice boschiva che sembra quasi di toccare.
Venerdì 7 giugno: Brasov – Sibiu
A Sibiu dormiamo alla pensione Happy Days, ottima soluzione perché è a 5 minuti a piedi dal centro, stanza pulita e ottima colazione. Sibiu è la città che mi ha conquistata più delle altre, probabilmente grazie anche al sole (che abbiamo sempre visto poco) e alla fiera internazionale del teatro, per cui gruppi di saltimbanco, trampolieri, bande provenienti dai vari paesi hanno senz’altro contribuito a dare una spennellata di brio alla città. Sibiu non è grandissima, un giorno è più che sufficiente per visitarla.
Sabato 8 giugno: Sibiu – Sighisoara
Durante lo spostamento troviamo tantissime chiese fortificate, ogni paesino, gruppo di case ha la propria, noi decidiamo di visitare quella di Biertan. Arrivati a Sighisoara entriamo nella cittadella perché la pensione prenotata si trova proprio in piazza, è Casa Saseasca, niente di che se non fosse per la posizione centralissima. Qui c’è movimento, gite, gruppi, turisti fai da te, è una cittadina turistica, i soliti negozietti, prezzi più alti che nel resto delle altre città, ma non si può non andarci, è un gioiellino.
Domenica 9 giugno: Sighisoara – Targu Mures
ci siamo la vacanza è finita, velocemente richiudiamo i nostri trolley e ci dirigiamo verso l’aeroporto.
Un nuovo viaggio è finito, in una terra che pochi considerano all’altezza di bellezze sia naturalistiche che artistiche, ma invece si rivela ricca e copiosa di entrambi, dove la natura è ancora vergine e selvaggia e la gente semplice e pronta ad aiutarti senza volerti fregare. Per chi viaggia con i bambini da tener in considerazione che alcuni spostamenti sono lunghi e noiosi, però sono allietati dalla vista di tanti animali che, per chi abita in città, non è sicuramente abituato.