Transilvania e Bucarest: in visita dal conte Dracula!
Le vacanze di Ognissanti, o meglio Halloween per i bambini, ben si addicono alla scoperta del conte Dracula e della Transilvania!
Dopo un po’ di letture di guide e consigli di amici, ci organizziamo per un viaggio di 5 giorni in Romania; essendo un Paese grande, abbiamo deciso di focalizzarci su Bucarest e soprattutto la Transilvania, la regione centrale del Paese, sfruttando la figura di Dracula come leit-motif della visita.
Abbiamo solo 2 mezze giornate per Bucarest e le attese sono abbastanza basse, ci attendiamo molti “casermoni” di stile comunista ed una città grigia (e forse triste).
Le visite invece ci fanno scoprire una città vibrante, decisamente europea, con un’architettura di valore, anche se non comparabile con altre capitoli europee.
La prima visita è per palazzo Cotroceni, palazzo storico che ha subito vari cambi di utilizzo: da monastero a palazzo reale, dal tentativo di Ceausescu di farlo divenire un hotel al museo attuale.
E’ un palazzo che ha subito importanti restauri, per cui non rimane molto di originale, ma è significativa l’impronta apportata dalla regina Marie. Nipote della regina Vittoria e dello zar Alessandro II, questa donna inglese ha decisamente impattato la vita sociale e artistica della Romania del primo Novecento: ha definito molto mode, era direttamente coinvolta in varie attività artistiche, nel complesso sembra abbia migliorato la situazione del Paese. Abbiamo apprezzato molto questa regina, che “incontreremo” poi svariate volte nel corso delle nostre visite, segno del suo impatto rilevante.
La visita si dilunga oltre l’orario previsto, ma la guida spericolata di un tassista ci fa arrivare in orario per la prossima visita, la casa di Nicolae Ceausescu. Il dittatore rumeno, in carica dagli anni ’60 fino al 1989, si fece costruire una sfarzosa villa nella periferia nord della città, con decine di stanze per sè e la sua famiglia. La villa stride fortemente con la situazione di povertà della Romania comunista di quegli anni, ma rimane un bel monumento da visitare. Spettacolare soprattutto la piscina coperta, interamente decorata di pregevoli mosaici, il giardino d’inverno, il bagno “dorato” e l’enorme guardaroba della moglie Elena.
Dopo tanta cultura, ci meritiamo una bella cena e per far divertire i bambini (Giuseppe di 11 anni e Cesare di 9), prenotiamo da Excalibur. E’ un ristorante a tema medievale, con l’interno decorato con varie spade e armature, ed il menù richiama la saga della Tavola Rotonda. All’ingresso c’è addirittura la spada nella roccia! A parte questo aspetto ludico, il servizio era ottimo ed il cibo molto saporito.
Un altro ristorante assolutamente da provare a Bucarest è Caru cu Bere, una vera istituzione. E’ il più antico ristorante tuttora in attività e ha degli interni molto belli, simili a certe birrerie tedesche. La stessa società gestisce anche un altro luogo storico, il caravan serraglio Hanul, ora divenuto anch’esso un ristorante.
Il nostro giro di Bucarest si conclude con un free walking tour, le visite guidate a prezzo libero, modalità di turismo che ci piace molto. La nostra bravissima guida Daniela si è addentrata principalmente nel periodo antico, dai Daci fino all’impero Ottomano, ma spiegandoci anche la situazione dell’educazione, del sistema sanitario, del costo della vita, dei piatti tipici,… Tra le visite da rimarcare, le chiese ortodosse di Stravropoleos e di S. Giorgio, entrambe riccamente decorate e con begli affreschi.
A Bucarest c’è il primo riferimento a Dracula, il palazzo di Curtea Veche, dove governava Vlad Tepes (l’Impalatore). Be’, visto che vi ho menzionato Dracula, è venuto il momento di parlarvi di lui! Si tratta solamente di una figura letteraria, creata dall’autore irlandese Bram Stoker a fine Ottocento, ma che si basa su molteplici riferimenti alla cultura rumena.
Il personaggio richiama un principe di Valacchia (la regione di Bucarest), vissuto nel Quattrocento: Vlad, noto come l’Impalatore, personaggio ricordato per la sua crudeltà ma anche per aver difeso il Paese contro i Turchi. Il nome Dracula viene dal padre, che apparteneva alla loggia militare dei Dragoni (Dracul).
Vlad non era un vampiro e non beveva il sangue delle vergini, ma si narra bevesse il sangue dei suoi nemici, in segno di superiorità e vittoria. Nelle leggende popolari, sono poi presenti molti altri spiriti, quali gli Strogoi: questi e altri elementi sono stati ben miscelati da Stoker prima e dal cinema poi, per rendere Dracula un personaggio mitico.
La regione di Dracula è la Transilvania, per cui eccoci pronti a visitarla! Si tratta di una regione che si è unita alla Romania solo alla fine della Prima Guerra Mondiale ed è stata per molti secoli dominio di ungheresi e tedeschi, situazione che si nota molto nell’architettura mittel-europea e nell’abbondante presenza di chiese luterane / evangeliche, a differenze del resto della Romania, a decisa maggioranza greco-ortodossa.
La città natale di Vlad è Sighisoara, bella cittadina tipicamente mediavale, con un’imponente cinta muraria e molte torri: la loro caratteristica è che sono tutte differenti, in quanto ogni torre veniva gestita da una differente corporazione, che poteva personalizzarla a piacimento.
A livello di fortificazioni, abbiamo visitato anche una chiesa evangelica forticata, parte del patrimonio Unesco: sono degli edifici al centro del villaggio, con la chiesa e parecchie aree comuni per lo stoccaggio di cibo e attrezzi. Noi abbiamo visitato Viscri: la chiesa fortificata è abbastanza interessante, ma quello che ci ha scioccato è stata la visita del villaggio. Sembra un viaggio nel tempo: la Transilvania è decisamente ben tenuta, molto pulita e con ottime strada, ma qui a Viscri si passa in un’altra dimensione spazio-temporale. Strade non asfaltate, fango ovunque, carretti trainati da asinelli, case decrepite, si respira povertà,: il principe Carlo del Galles ha anche acquistato una casa per favorirne lo sviluppo, ma è un’area decisamente sotto-sviluppata.
La città che è rimasta nel cuore, specialmente alla mia dolce metà Elisabetta, è invece Brasov.
Città di commercianti, crocevia di culture, è ricca di notevoli palazzi e molti parchi, che ne decorano il centro storico. Il monumento più rilevante è la Chiesa Nera (Biserica Neagra), dal colore delle pareti a seguito di un incendio, ma non è nulla di eccezionale. Il bello del paese è proprio passeggiare tra le sue viuzze e torri, per una visita a tempi lenti.
La parte più recente, con shopping mall come Afi Brasov, è tipicamente europea e moderna, con tanto di scritta hollywoodiana sul monte di fronte.
Un’altra bella attività che consigliamo è la visita di Libearty, il “santuario degli orsi”. E’ una riserva naturale dove vengono accolti oltre 100 orsi, principalmente provenienti da zoo, circhi e altre situazioni di cattività, per cercare di dar loro una vita più naturale. Rimane un luogo recintato, ma sembra che gli animali siano ben tenuti e in buone condizioni.
La Transilvania è terra di castelli e ne raccomandiamo due: Peles e Bran.
Il castello di Peles, a Sinaia, era la residenza estiva dei re, che vi soggiornavano per lunghi mesi. Incastonato in un bel bosco, l’edificio principale è sontuoso, bellissimo soprattutto all’esterno. Doveva rivaleggiare coi castelli fiabeschi della Germania e la scommessa è decisamente vinta.
L’interno è decorato in modo molto eclettico, con stanze in stili differenti (moresco, turco, francese,…) e una bella collezione di armi storiche. A fianco del castello principale, ci sono degli edifici per le maestranze e il castello per gli eredi al trono, detto castello di Pelisor. L’interno è arredato in stile art nouveau dalla regina Marie, ma non ci ha particolarmente emozionato
Il castello di Bran, invece, provoca forte emozioni. Arroccato su uno sperone roccioso, domina la stretta gola. Il mito l’ha identificato come castello di Dracula, o almeno ne rispecchia la descrizione del romanzo.
Fu commissionato direttamente dagli abitanti del luogo per proteggersi dalla incursioni dei nemici e nell’ultimo secolo fu abitato da una delle figlie del re e dalla sua famiglia, che ne adattarono e aggiunsero dei locali, sotto la guida della regina Marie (sì, ancora lei!). Si alternano stanze legate ai reali, con altre che si rifanno ai fantasmi e miti locali, dove non poteva mancare lui, il conte Vlad!
Il cielo era abbastanza terso, ma un vento forte ululava tra gli spifferi dei balconi, rendendo l’atmosfera davvero sinistra e al contempo magnifica!
Il nostro tour vampiresco si conclude al monastero di Snagov, non lontano dalla capitale. Situato su di un isolotto di un lago, è un bellissimo monastero, ben decorato, al cui interno dovrebbero riposare le spoglie di Vlad Tepes.
Dopo tante visite, i bambini, ed anche noi, chiedono un po’ di relax, per cui concludiamo il nostro viaggio alle Therme Bucuresti, un nuovo impianto vicino all’aeroporto, veramente bello. Noi maschietti ci divertiamo sugli scivoli, Elisabetta si crogiola tra saune e scrub, per concludere in bellezza con un cocktail al pool bar!
Bellissima sorpresa quindi la Romania: Paese decisamente europeo come modalità di vita e bellezze da scoprire, ma con una cultura specifica molto interessante da scoprire, al crocevia di Oriente e Occidente, tra influenze slave e germaniche.