Tranquilla vacanza con leggero sentore di viaggio

Qualcunello, tempo fa, in uno dei numerosi forum di questo sito, specificò con efficacia la differenza tra Viaggio e Vacanza; trattasi di Viaggio quando esiste uno spostamento, più o meno breve, grazie al quale cerchiamo di conoscere un luogo, in tutte le sue caratteristiche (culturali,sociali,storiche , paesaggistiche ecc ecc ecc) Trattasi...
Scritto da: Orsagiuliva
tranquilla vacanza con leggero sentore di viaggio
Partenza il: 05/04/2008
Ritorno il: 12/04/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Qualcunello, tempo fa, in uno dei numerosi forum di questo sito, specificò con efficacia la differenza tra Viaggio e Vacanza; trattasi di Viaggio quando esiste uno spostamento, più o meno breve, grazie al quale cerchiamo di conoscere un luogo, in tutte le sue caratteristiche (culturali,sociali,storiche , paesaggistiche ecc ecc ecc) Trattasi di Vacanza quando ci prendiamo un periodo in un qualsiasivoglia luogo di quelchevogliamonoi, normalmente di RIPOSO e RELAX.

Essendo codeste parole con significato puramente SOGGETTIVO, può darsi che per qualcuno (anzi per tanti) vacanza sia pure un periodo di scalate estreme, maratone nel deserto, veleggiate in solitaria, o raftingate nelle rapide mitusò…

ma non é il mio caso.

Vacanza per me é-preferibilmente- leggere una montagna di libri su di un comodo lettino alla riva del mare,(sperando in un luogo abbastanza tranquillo ed in semiombra,) con qualche capatina nello stesso munita di maschera,boccaglio e pinne per ammirare incantata la flora e la fauna sub-acquea.

Porca paletta che intro pallosa !!!!!!!! Il fatto é che…

Tutto stò bel discorsetto è quanto mi ripeto mentalmente e continuamente quando mi sento un pò in colpina nel desiderare una settimana di totaldolcefarniente, incurante di assolutamentissssimo tutto se non del mare , di chi mi stà accanto e di mestessamedesima.

E questa volta, veramente esauritisssima ,desiderosa di autococcole e di coccolare il figliolone (che giustamente a 15 anni non ci ha voglia manco per niente di tutto ‘stò miele), ho deciso per una settimana in Egitto.

Destinazione:El Quseir.

Il perchè é presto spiegato:cercavo un luogo abbastanza tranquillo, turisticamente giovane,con una barriera corrallina particolarmente viva e colorata…Ed El Quseir rispondeva appieno alle mie esigenze,dovendo escludere Berenice per questioni economiche.

El Quseir quindi, l’antichissima città di passaggio, il borgo commercialmente più a sud, sbocco marittimo ed importante centro di scambi tra Oriente ed Occidente.

Ho scelto l’albergo, oltrechè per il mio budget, seguendo le stesse motivazioni : un hotel di gestione tedesca i cui commenti trovati sono tutti molto positivi , frequentato perlopiù da tedeschi, inglesi e francesi, con un ottimo diving “internazionale”, ed una meravigliosa barriera corallina aldilà della banchina, proprio davanti alla struttura centrale.

Giusto per coccolarmi ancora un pò ho contattato direttamente l’hotel per riservarmi una junior suite con un supplemento di 70 euro per tutta la settimana, scelta direi molto felice perché la spaziosa camera a noi assegnata con un balcone ancor più grande si é scoperto poi trovarsi di fronte alla banchina, regalandoci ogni mattina delle spettacolari albe nella tranquillità data alle camere un pò defilate.

Ho apprezzato di questa struttura la professionalità di tutti i dipendenti, per lo più provenienti dalle regioni del nord Egitto che giungon qui , alle nuove strutture sul mar rosso, per cercar lavoro (sembra sia prassi normale fare esattamente il contrario di quel che capitava una volta nella nostra bell’Italia); Ho gustato una buona cucina, con tanto rispetto per i piatti del Paese,ben presentati e pazientemente esplicati- a chi come me lo tartassava di sorridenti ma infinite domande-da uno Chef Egiziano con modi di gentleman inglese,che pareva vagamente Omar Sharif (cavoletto, fossi stata un pò più vecchiotta, non sarebbe certo scampato ad una mia serratisssima corte…!!!!) ed ugualmente un occhio di riguardo per i gusti e le esigenze degli Ospiti NordEuropei; Ho anche particolarmente apprezzato le spiegazioni trovate nella camera sulla provenienza dell’acqua desalinizzata, sulle modalita di tale procedimento, gli usi plurimi della stessa (esiste uno spettacoloso giardino cinguettante e multicolore,che pare un’oasi od un harem di quelli raccontati ne “le Mille ed una notte”)con la preghiera gentile di farne sempre e comunque accorto uso.

Il mare? Assolutamente meraviglioso come l’avevo immaginato: se già ero rimasta stupìta della bellezza dello stesso a Naama Bay, qui si rischia di bere quintali d’acqua salata allorquando un pò distrattelli ci facciam prendere dall’emozione restando a bocca aperta pure sott’acqua…BATTUTACCIA…;O) comunque…La barriera corallina é vivissssima e molto colorata, gli incontri pesceschi lascian senza fiato a pochi metri dalla riva…Nulla da invidiare, anzi, a molte zone del mare Maldiviano.

Se dobbiam trovare qualche nota dolente possiam dire che questa parte di costa egiziana é perennemente bersagliata dal vento.

Il che vuol dire che spessissimo vi ritroverete con la fatidica bandiera rossa per mare mosso.

Poco male: il “problema” sussiste dopo le 7.30 circa e si va ad esaurire intorno alle 17, quindi prima e dopo quest’orario potrete far il bagno senza particolari problemi, e con un’acqua -soprattutto il mattino- così limpida e cristallina da poter veder tuttisssimo senza quasi metter la maschera.

Ad aprile -quando sono stata io- la temperatura non era delle più caldissimisssime: si aggirava sui 19-20 gradi il che vuol dire che se siete aspiranti pesce pagliaccio come la sottoscritta e volete star in acqua a vita é consigliabile affittare una bella muta (a circa 9 euro al giorno;per lo snorkeling é perfetta la muta corta coi calzoni e le maniche a metà) che vi salverà anche dagli elettrizzanti incontri con le magnifiche meduselline, che -perlopiù in primavera – é facile trovare a nuvolate, come piccole fluttuanti fuxia ballerinette del mare .

il contatto non é doloroso come con quelle cui siam abituati nei nostri mari, ma quando son proprio tante come mi é capitato nei primi due giorni é quasi impossibile senza alcuna protezione restare in acqua per più di cinque minuti e comunque dedicarvi con tranquillità al nuoto od allo snorkeling.

La mia settimana é trascorsa esattamente come avrei voluto, tra nuotate, giochi e scherzi con mio figlio, grandi dormite e letture intense…E facendo una delle esperienze più belle della mia vita: le immersioni.

Da tanto sognavo di potermi avvicinare al mondo subacqueo.

La mia iniziale intenzione era quella di fare il corso Openwater, quello che ti permette di aver il brevetto dei 18 metri di profondità; ho desistito per l’intensità del corso stesso che impegna completamente tre/quattro giorni, serate comprese a studiare (e costa mediamente 350 euro), Seguendo i consigli di una ragazza del diving, non solo molto dolce e simpatica ma assolutamente in gambissssima(Lara, una biondissima svizzerotedesca che sa pure qualche parolina di italiano), ho cominciato ad avventurarmi nel magico mondo sott’acqueo letteramente tenendomi per mano a lei, con una serie di “intro” -così le chiamano-, ovvero immersioni di un massimo di cinque metri di profondità, con cui puoi mettere alla prova te stesso ed il tuo desiderio reale di avvicinarti a questo meraviglioso sport.

Personalmente ho “scoperto” una realtà di cui non sospettavo manco lontanamente la bellezza, la complessità, le innumerevoli lezioni di vita: è sicuramente uno degli sport più moderni , contemporanei e propedeutici per la vita , per imparare ad amare e rispettare noi stessi, gli altri ed il mondo che ci circonda con cui io sia venuta a contatto nei miei 40 anni di esistenza.

Lo consiglio soprattutto agli adolescenti…Perché grazie al mondo subacqueo s’impara innanzitutto a prendersi cura con responabilità di noi stessi, di sè stessi (è fondamentale occuparsi della propria attrezzatura, e preoccuparsi non soltanto che sia perfettamente funzionante, ma anche della sua pulizia, prima e dopo l’immersione), s’impara a star soli con se stessi ed apprezzare questa solitudine (sotto il mare SI E’ SOLI con la propria mente, i propri pensieri, le proprie emozioni!), a socializzare e”stringere” internazionali rapporti camerateschi – perché si é sempre in diversi nell’andare nel posto prescelto, vuoi in barca od in autobussino, e si scherza, si ride si ascolta musica, si parla in subacquese se non ci si capisce altrimenti, poi ci si prepara per l’immersione, aiutandosi- sempre- ed uscendo dall’acqua c’é sempre un momento di relax, in cui tutti insieme si chiedon spiegazioni, ci si scambian le sensazioni…S’impara a rispettare ed amare il mare ed il meraviglioso mondo racchiuso in esso, se ne apprendono le regole e si rispettano completamente consapevoli dell’importanza di tutto questo per noi e per la sopravvivenza di tutta questa meravigliosa bellezza.

Completamente rapita, ammaliata avviluppata in questa magnifica atmosfera ho passato delle ore indimenticabili, ammirando dei posti incantati. Uno di quelli che amo più ricordare é stato il Coral Garden, a circa 45 minuti nord da El Quseir, posto di primitiva bellezza,con un fondale meraviglioso e di facile accesso anche per i principianti come me, perchè si accede direttamente dalla spiaggia (molto bella e pochisssimo frequentata), che essendo in una baia molto protetta, poco subisce la violenza del vento.

Altro luogo da vedere per la sua pittoresca vitalità é Abu Dabbab(munendovi di paziente coraggio).

E’ una delle baie più famose della zona perchè in essa dovrebbe esser facile incontrare il mitico dugongo.

Di dugonghi pare ne siano rimasti due, e si avventurano di quando in quando in questa grande baia che é una via di mezzo tra la nostra Riccione ad Agosto e lo sbarco in Normandia al contrario.

Decine e decine di autobus granturismo vomitano sul litorale turisti di ogni nazionalità, che poi senti ciaciarare ininterrottamente sulla spiaggia nella classica atmosfera balneare romagnola, coi venditori della qualunque dovunque, ed interi battaglioni di sub e snorkelisti che entrono ed escono -a gruppi di 10/20/30- dal mare…Nel frattempo é impossibile non ascoltare gli urlanti animatori italiani del villaggio vicino, che paiono imbonitori di televendite o presentatori della finale di missvatteloasapere e come tali mi fanno salire il nervoso a livelli preoccupanti (per la mia e l’altrui salute).

Manca il rullo dei tamburi dell’esercito scozzese, ed il quadro sarebbe assolutamente perfetto, da immortalare in qualche film surrealista.

Quando ti trovi lì in mezzo, pur tra mille perplessità decidi di…Entrare in acqua, in fondo siam tutti lì per questo! Stando ben attenti a non beccarvi pinnate in testa o gomitate nello stomaco (il pericolo é reale e tangibile!) a poco a poco vi renderete conto che a pochi metri dalla riva pare d’esser in un meraviglioso acquario con tutte le tipologìe di pesci tropicali normalmente viste sui libri.

Non manca qualche stronzo che gli da da mangiare (e sì, qui ti auguri che arrivi per lui-solo per lui- un bello squalone a staccargli una gamba) e sul fondale tante grosse tartarughe, seminascoste dalla fosca sabbia, spesso con il loro gentilcompagno pulitore attaccatto baffosamente alla corazza.

Vien voglia d’invitare i pesci a scappare, a cambiar acquosa casa…Vien voglia d’impiantare nella sabbia sottacqua dei bei cartelloni con scritto (in pescese )ANDATE VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! Che ci fate ancora qui?!?!?!? E mi domando tristemente quanto durerà ancora una tale meravigliosa realtà così mal gestita e tutelata.

Giovedì sera decidiamo di far un bel giro ad El Quseir.

Pensavo di dar sfogo al mio animo da contrattatrice, comprando qualche ricordino da portar a casa, ed invece ho avuto una serata fantastica in una città piena di fascino. Le sue strettissime viuzze dove si affaccian i chiusi balconcini (dai quali le donne potevan e posson guardar il mondo senza esser viste)testimoniano l’antichità di questa piccolagrande cittadina: a noi europei può apparire superficialmente piccina come un paesotto ma in effetti conta più di 60.000 abitanti (mistero pensare dove abiti tutta ‘stà gente); Obbligatorio far un salto a vedere la più antica moschea di questa zona d’Egitto, che a me é sembrata molto somigliante ai nostri pugliesi trulli …(tutto il mondo é paese?!?!?) Spettacolosa la zona dei negozietti, ricca di colori e di profumi, con splendidi tessuti , oggetti di vetro e ceramica, pietre dure ed argento. Entusiasmante la zona portuale e gli stabilimenti balneari da loro (egiziani)frequentati: niente lettini e sdraio ma tante poltrone e poltroncine in legno e vimini, spesso abbellite da cuscini,da tappeti e stuoie; e sedie di plastica dagli improbabili toni del rosa e del lilla. Donne con donne, severamente coperte, allegramente insieme a veder un musical boliwoodiano su schermo gigante …Ed a fianco, nel locale a cielo aperto e sabbia accanto al loro, soltanto uomini alle prese con qualche strano gioco di società antico.

Nella passeggiata uomini e donne tutti cellularaccessoriati, debitamente divisi per sesso ma ugualmente a passeggio, sereni, allegri, gioviali…

e tantitantitanti gruppi di bimbini che giocan tra loro, per le strade, nei vicoli, ovunque.

Giovedì sera, domani é festa ed é per questo che possiam assistere alle celebrazioni di due matrimoni.

Un palco con festoni e lucine colorate-come nelle nostre allegre sagre estive di paese- e sopra gli sposi, lei dal pallore quasi irreale (simileuropeo), l’abito bianco vaporoso da” viacolvento”, si appoggia dolcemente e doverosamente al novello sposo, ugualmente vestito all’europea mentre accolgono distratti e pazienti si lascian baciar da intere famiglie che paion innumerevoli e numerosissime.

Sotto le danze: uomini a destra e donne a sinistra, gli uomini si agitano rapiti nelle loro musiche, le donne sorridon guardando furtivamente.

E’ tardi, bisogna andare. Le ore son volate ma io non andrei più via, ho troppo da guardare,da osservare ,da imprimere nella memoria, pur sentendomi stranamente una ladra di emozioni.

Sabato, é giunto il momento di partire. Momento rimandato a tarda serata per “colpa” di alcuni voli per l’Italia annullati (colpa che mi fa godere di un’altra intera giornata in Egitto); quasi mezzanotte a Marsa Alam persino l’ingresso dell’aereoporto sembra un formicaio impazzito , stracolmo com’è da centinaia d’italiani che aspettan di entrare per far il check in.

Non Ascoltare chi ti stà accanto é assolutamente impossibile. Il tipo di fianco a me discute con la fidanzata preoccupata che venga scoperto il loro bottino illegale di pietre della spiaggia e del deserto , di conchiglie. Lui le dice di star tranquilla, sicuro che il tipo della sicurezza all’aereoporto stravolto dalla stancherzza, si starà preoccupando soltanto di rientrare a casa dai suoi 15 figli e dalle 3 mogli, non certo del loro “misero” tesoro.

Non posso star zitta. Proprio non posso. Gli dico, con un sorriso a 154 denti, in modo calmo e musicale, che spero tantotantissimo che il tipo in questione ci abbia la panza bella piena ed una terribile antipatìa per gli uomini italiani.

Credo di essermi visto risparmiato un bel pugno in fronte soltanto per la gentile presenza femminile al suo fianco, non prima d’essermi comunque beccata un bellicoso “Fatti i c…I tuoi” con mia pronta risposta ” E’ esattamente quel che stò facendo”, sempre sorridendo a 154 denti.

Bastava guardarsi intorno. Come ho fatto notare a mio figlio, se ognuno dei presenti avesse soltanto avuto due o tre sassolini in tasca, una spiaggia di quelle tanto amate in quei giorni era già bell’é che andata.

Evviva noi turisti italiani.



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