Tra sogno e realtà, ecco perché questa regione della Turchia è il desiderio di tutti i turisti

4 giorni intensi ma indimenticabili
Scritto da: Gaia2006
tra sogno e realtà, ecco perché questa regione della turchia è il desiderio di tutti i turisti
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La Cappadocia è una destinazione unica, magica, che merita assolutamente il viaggio e che rimarrà per sempre impressa nei ricordi dei fortunati visitatori.

Noi abbiamo volato sull aeroporto di Nevsehir via Istanbul, è l’aeroporto più vicino a Goreme che dista circa 35 minuti di auto. Abbiamo noleggiato un auto perché questo da la possibilità di organizzare in maniera autonoma le visite e non dover aggregarsi ai pullman turistici che riversano folle nei vari siti da visitare.

Abbiamo acquistato online il Museum Pass che fa accedere alle principali attrazioni della zona ad un costo di circa 20 € (ed è valido 3 gg dall’attivazione al primo ingresso).

Sebbene il volo sia atterrato alle 14.50 riusciamo ad arrivare in hotel entro le ore 16.00, dopo aver sbrigato le pratiche per il ritiro auto ed esserci orientati grazie alle mappe scaricate da Google. Abbiamo scelto volutamente di dormire in un paese più autentico e meno turistico di Goreme, Cavesin, nella accogliente in Stone House. Il paese è piccolo e comunque già immerso nella zona dei Camini delle fate, caratterizzato dalle rovine di un forte, una chiesa ben conservata e un panorama che già fa presagire le meraviglie che vedremo in questo breve viaggio.

Scoprendo la Love Valley

Il tempo è buono per cui lasciati i bagagli partiamo subito per passeggiare lungo la Love Valley. Il sentiero è facile e piacevole e incontriamo quasi subito queste curiose rocce scolpite dal vento. La loro forma è decisamente “particolare” e scattiamo le numerose foto di rito. Invece di salire per vedere il tramonto dal belvedere, che sembra piuttosto affollato, decidiamo di recarci a visitare il castello di Uchisar, situato a pochi minuti di auto. Parcheggiamo facilmente e entriamo per visitare questo originalissimo castello, scavato nella montagna, dalla cui cima si gode una splendida vista su tutta la Cappadocia. Visitare il castello al tramonto permette di vedere la zona con tutte le sue sfumature di colore dall’ocra al rosso,  che lentamente inizia ad accendersi con mille lucine, come un presepe. Si respira un profondo senso di pace, e quel panorama ripaga l’alzataccia della mattina per partire. Siamo nella zona più spettacolare della Turchia, e una delle più belle aree del Pianeta. Ceniamo nella piazzetta di Uchisar in un Ristorante tipico, la stanchezza del viaggio si fa sentire ed il giorno seguente vogliamo partire presto.

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La più grande città sotterranea al mondo

Ci aspetta una meravigliosa passeggiata nella Valle di Ihlara. Per raggiungere l’ingresso di questo Canyon, percorriamo una bellissima strada tra paesaggi lunari per un’ ora e mezzo circa. Entriamo dall’ingresso di Ilhara, accesso con il Cappadocia pass acquistato online che consente di entrare in moltissime delle attrazioni della zona. Scendiamo i 350 gradini che ci portano a costeggiare un ruscello tra piante e chiese rupestri, di cui alcune molto ben conservate. Si arriva alla fine a un ristorantino con delle caratteristiche palafitte dove riposarsi e mangiare qualcosa tra gatti e galline. Usciamo da Belisara e con un taxi rientriamo al nostro punto di partenza (10 euro, 10 minuti). Da li ripartiamo alla volta della città sotterranea di Derinkouyu, la più grande città sotterranea del mondo. Scavata ad oltre 85 metri sotto la regione della Cappadocia, è un’ esperienza affascinante. Io l’ho fatta senza bisogno di guide, è un percorso piuttosto breve perché si visita una piccola parte, ma a tratti molto angusto. La città ha 18 livelli, di cui oggi solo 11 sono visitabili. Al suo interno sono presenti dormitori, abitazioni, stalle, magazzini per lo stoccaggio del cibo, condotti per permettere la corretta areazione. Era presente proprio tutto il necessario per consentire ai suoi abitanti di passare qui anche molti mesi, senza avere la necessità di uscire, grazie anche alla presenza di un  pozzo.

Goreme, la perla della Cappadocia

goreme

Terminata la visita riprendiamo l’auto per dirigerci a Goreme e a uno dei suoi bellissimi view point. Lasciamo l’auto e camminiamo fino alla cima della città dalla quale si gode una bellissima vista. Purtroppo il cielo si annuvola e inizia a piovere quindi decidiamo di utilizzare la serata per provare il tipico Hamman nella vicina città di Urgup. Trascorriamo quindi un’ ora tra hamman e uno scrub fantastico, sdraiati su un letto di marmo. Ne usciamo rigenerati e profumati, e felici di aver provato una esperienza unica. Purtoppo ancora piove e arriviamo sulla piazza per cenare direttamente nel piccolo Villaggio. Entriamo in un Ristorante semplice con pochi piatti ma dove mangiamo molto bene.

Il terzo giorno avremmo dovuto fare il volo in mongolfiera, ma è stato annullato per pioggia. Partiamo quindi per visitare il famoso Museo Open Air di Goreme, patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo antico insediamento ospita magnifiche strutture scavate interamente nella roccia, chiese rupestri e arte bizantina del X secolo, costruite in un contesto naturale meraviglioso.

Goreme fu un punto fondamentale della storia della Cappadocia, in quanto qui si svilupparono alcuni dei primi insediamenti umani. Il motivo per cui molti insediamenti e strutture religiose iniziarono a sorgere qui è da ricercare nel fatto che durante l’epoca precristiana e romana, all’interno della valle erano presenti numerosi luoghi di sepoltura. Una volta cristianizzata tutta la zona, anche questi spazi vennero convertiti. Nell’800, alcuni monaci iniziarono a fondare dei monasteri all’interno delle strutture scavate nella roccia, dedicandosi alla preghiera e all’ esilio. Lo stesso contesto arido e onirico rende l’ambiente spirituale. Contesto ora più proiettato verso il profano con negozietti di souvenir e bancarelle di frutta e spremute di melograno.

In pochissimo ci spostiamo a visitare l’altro Museo Open Air, Zvelve, a mio avviso più bello e anche più tranquillo, dove è possibile osservare camini delle fate appuntiti incastonati in una verde valle. Zvelve è stato sia un centro monastico che un centro abitato fino agli ’60, quando a causa del pericolo di frane, gli abitanti furono spostati altrove. Spostandosi da qui è naturale passare per Paşabağı, che presenta una formazione a tre cime e alcuni tra i più suggestivi esempi di funghi di tufo della Cappadocia.

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La Valle Rosa

È già pomeriggio, il tempo è sereno e dopo un veloce pranzo ci accingiamo a visitare la valle Rosa. Molti turisti la visitano in jeep, quad o a cavallo, ma noi decidiamo di fare una passeggiata a piedi. La valle si trova tra Goreme e Cavusin, e prende il nome dal colore delle formazioni che qui assumono una bellissima tonalità rosata, intensificata con le luci del sole calante. Diversi sentieri partono e si sviluppano per le valle, non ci sono molte indicazioni, anzi quasi nulle, perciò siamo andati a caso, ascoltando il silenzio e ammutoliti da tanta bellezza. Sono scenari irreali, La Cappadocia è questo, sospesa tra sogno e realtà, passato e presente.

Stanchi la sera ci concediamo una fantastica cena al Centro di Goreme presso il tipico Ristorante Kebapzade, sulla via principale. Il Ristorante offre un servizio ottimo in un ambiente accogliente e la vera cucina tradizionale turca: carne, pollo cotto nel sale, pane arabo appena sfornato, salse gustose.

Viaggio in mongolfiera in Cappadocia

mongolfiere in cappadocia

Finalmente l’ultimo giorno, puntiamo la sveglia all’Alba per pick up alle ore 04.50 in hotel. Ci prendono con un furgone e ci portano su un altopiano dietro Goreme. È ancora buio, ma si distinguono chiaramente le centinaia di mongolfiere pronte a decollare, che si illuminano con la luce della fiamma del bruciatore. Ovunque si volga lo sguardo si vedono questi palloni, alcuni prendono il volo, illuminando il cielo a tratti come grandi lanterne. Già questo spettacolo, con le luci dell’Alba, merita il viaggio. Fa freddo ma è impossibile non fare foto mentre il nostro equipaggio prepara la nostra cesta per il volo. Appena siamo pronti, saltiamo su e ci alziamo lentamente, si galleggia nell’aria, nel silenzio interrotto solo dalle esclamazioni degli altri ospiti del volo. È meraviglioso. Ho volato tante volte in Italia, ma farlo, li passando sopra i Camini delle Fate, con quel panorama unico, è davvero un sogno.

L’ora di volo trascorre velocemente a fare foto a quello spettacolo, muovendoci spinti dal vento e tra le prodezze del nostro pilota, che scende quasi a toccare i camini e si rialza in una danza armonica. All’atterraggio, si fa il tipico battesimo del volo, con un brindisi prima di essere riportati in hotel.

Rientriamo in hotel che sono circa le 9, facciamo colazione, prepariamo le valigie e  ci prepariamo per visitare la città di Avanos. Prima facciamo due passi e saliamo al Castello di Cavusin, dove sono presenti rovine e una chiesa, sempre con un panorama unico.

Avanos è a 10 minuti dall’Hotel, è conosciuta per essere la città delle ceramiche, ed infatti il centro molto caratteristico pullula di negozi dove fanno vedere anche come vengono realizzate le bellissime e colorate ceramiche locali. Impossibile resistere all’acquisto di un ricordo. Passeggiamo anche lungo il fiume tra giardini molto curati e bar dove rilassarci, mangiamo qualcosa e poi partiamo per l’aeroporto.

Sono stati pochi giorni molto intensi, dove davvero siamo stati circondati da bellezza e storia, vivendo emozioni uniche.

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