Tra Pompei, Paestum e le luci d’artista

Un veloce itinerario tra i capolavori dell'archeologia campana e la bellezza delle luminarie natalizie a Salerno
Scritto da: luplay
tra pompei, paestum e le luci d'artista
Partenza il: 03/01/2017
Ritorno il: 06/01/2017
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
4 GENNAIO 2017 – POMPEI

Come arrivare

Se si arriva con i mezzi pubblici è sicuramente comodo il treno dato che la fermata della linea ferroviaria Circumvesuviana Pompei Scavi è proprio di fronte all’ingresso di Porta Marina. Da Napoli Centrale in una trentina di minuti si è a Pompei e la frequenza delle partenze è circa ogni trenta minuti. Il biglietto costa 3,20 euro. Con l’auto si fa un po’ di coda dato che il sito è sempre pieno di visitatori e comunque è agevolmente raggiungibile dalle grandi vie di comunicazione.

Se si va con l’auto occorre trovare un parcheggio. In prossimità dell’accesso di porta Marina ci sono diverse strutture private che assicurano la possibilità di lasciare la propria auto. Nel mio caso ho scelto quella più vicina all’ingresso all’interno del campeggio Zeus. Il posto auto prenotato on line costa 9 euro al giorno. La prenotazione si può effettuare utilizzando il seguente link: www.myparking.it/scheda.php?idmp=295&mezzoscelto=a

Non è esattamente un parcheggio economico, ma è molto comodo in quanto è un centinaio di metri dopo l’ingresso degli scavi di Porta Marina e soprattutto non si paga ad ore, ma per l’intera giornata. Per cui considerando che la visita agli scavi si protrae almeno 4-5 ore il costo non diventa poi così eccessivo.

Accesso agli scavi

Esistono tre accessi agli scavi: “Porta Marina” (via Villa dei Misteri), “Piazza Esedra” (piazza Porta Marina inferiore), e – “Piazza Anfiteatro” (piazza Immacolata). Mentre quello di Piazza Anfiteatro è raggiungibile più comodamente dalla fermata ferroviaria Pompei Santuario, gli altri due accessi si raggiungono con la citata fermata Pompei Scavi.

L’ingresso principale è quello di Porta Marina dove partono anche i tour guidati.

E’ vivamente consigliabile acquistare in anticipo il biglietto on line per evitare la coda all’ingresso. Nel mio caso, durante le festività natalizie la coda era spropositata, valutando in circa due ore i tempi di attesa per l’ingresso.

Con il biglietto on line si salta tutta la fila e si entra direttamente. Per acquistare on line si può andare al seguente link, accessibile attraverso il sito della soprintendenza: www.ticketone.it/biglietti-scavi-di-pompei.html?affiliate=ITT&doc=artistPages%2Ftickets&fun=artist&action=tickets&erid=988882

Il prezzo è di 11 euro (decisamente economico per un sito di tale valenza) e sono previsti biglietti ridotti a 5,50 euro e gratuiti per una serie di soggetti tra cui i ragazzi sotto i 18 anni e da quest’anno per tutti i docenti delle scuole presentando l’apposito modulo sottoscritto dal dirigente scolastico e protocollato. Il modulo è scaricabile dal seguente link: www.istruzione.it/allegati/2014/Modulo.pdf

Visite guidate

Chi viaggia sa che la visita guidata ti permette di cogliere una serie di particolari che con quella individuale non riusciresti mai a fare. Nel caso di Pompei l’area archeologica si estende per 66 ettari di cui 45 già messi in luce e pertanto, a meno che non si abbia una settimana di tempo a disposizione, la visita guidata è altamente consigliabile. Va anche considerato che l’area archeologica è un cantiere in pieno fermento per cui ci sono delle attrazioni in restauro ed altre recentemente riaperte al pubblico. Tali informazioni non possono essere trovate nelle pubblicazioni turistiche, ma sono certamente patrimonio delle guide autorizzate. Con la guida si ottimizzano i tempi, si percorrono gli itinerari più brevi, si viene forniti di una mappa e di un dépliant informativo e si hanno informazioni complete su quello che si sta visitando.

Esistono diverse possibilità di organizzare delle visite guidate al sito. Nel mio caso mi sono rivolto alle guide professionali autorizzate nei pressi della biglietteria di Porta Marina. In pratica ciascuna guida raduna un certo numero di utenti interessati e poi parte con il giro. Il tour dura almeno due ore e devo ammettere che si sfora spesso tale limite verso l’alto.

La visita guidata ha un costo di 15 a persona per gli adulti, mentre è gratuita per i bambini.

Sito archeologico

Il sito archeologico è di proprietà dello stato ed è gestito dalla Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei.

Pompei, inizialmente danneggiata da un terremoto, fu poi distrutta dall’eruzione vulcanica del 79 d.C.. Pensando al Vesuvio e confrontandolo con quello che, nei tempi più recenti, ha fatto l’Etna, si può erroneamente ritenere che la città fosse stata distrutta da una colata lavica. In realtà gli abitanti morirono per le esalazioni tossiche, mentre la città fu ricoperta da lapilli e ceneri, ma non fu toccata da eruzioni laviche. Proprio questa forma di distruzione ha assicurato la conservazione del sito fino ai giorni nostri, in quanto una colata lavica la avrebbe completamente disintegrata. La visita guidata inizia con un resoconto storico delle attività di scavo intraprese da Re Carlo di Borbone e poi proseguita, dopo diverse sospensioni, fino ai giorni nostri.

E’ impressionante lo stato di conservazione di alcune rappresentazioni pittoriche, del tessuto viario nella quale sono ancora visibili i segni dei carri sul manto stradale, dei caratteristici sopraelevati attraversamenti pedonali (utili in mancanza di un sistema di regolamentazione delle acque piovane), degli edifici pubblici, dei teatri e dei templi, unitamente alle dimore private che costituiscono l’elemento distintivo rispetto ad altri siti della specie.

I dipinti di 2000 anni fa sono di tutti i tipi e stupisce come i costumi di quell’epoca fossero ancora più disinibiti di quelli odierni.

Nella Pompei antica la casa dei Vettii (dal nome dei due fratelli proprietari) riporta in tutta evidenza all’ingresso un dipinto raffigurante Priapo che appoggia su una bilancia uno smisurato membro sessuale. Ora oggi si vede molto di peggio, ma in una dimora di persone benestanti sarebbe difficilmente ipotizzabile trovare una simile rappresentazione proprio all’ingresso.

Oltre ai dipinti e a numerosi suppellettili sono presenti anche diverse figure umane ed anche un cane che sono state ottenute versando del gesso liquido in alcune cavità che si erano create dopo il disfacimento dei corpi di persone morte a seguito delle esalazioni. In questo modo si vedono sia le persone sia il cane nella posizione assunta al momento del trapasso. E’ caratteristica quella del cane che non si riuscì a salvare e trovo la morte in quanto legato e non libero.

La parte più affollata degli scavi è sicuramente il Foro che era il centro economico, politico e religioso della città. Sul foro si affacciavano solo edifici pubblici e lo stesso rappresentava il vero cuore pulsante della città. Il foro era interamente pavimentato in marmo travertino ed è dominato dai resti del Tempio di Apollo il luogo di origine religiosa più importante della città.

Tra gli edifici più visitati anche il Lupanare di Pompei. I pompeiani erano goduriosi e non avevano alcun problema ad ostentare la propria passione. Del resto se viene definito il mestiere più antico qualche motivo ci deve essere e il lupanare era una vera e propria casa di piacere con il piano inferiore riservato ad una clientela appartenente alle classi sociali più modeste ed il piano superiore ai più ricchi. All’interno le decorazioni presenti sulle mura al piano terra non lasciano dubbi sull’attività svolta nell’edificio.

Da visitare anche la casa del Fauno, una dimora davvero imponente il cui proprietario doveva essere una delle personalità più importanti della città. Viene chiamata in questo modo per la presenza di una statuetta in bronzo raffigurante un fauno danzante. La struttura era stata costruita con tecniche all’avanguardia finalizzate ad evitare l’insorgenza di problemi collegati all’umidità.

Una delle arterie più importanti è sicuramente la via dell’Abbondanza che conduce a molte delle attrazioni principali della città tra cui sicuramente l’Anfiteatro di Pompei che è considerata la più antica costruzione di pietra della specie che sia stata scoperta.

Davanti alla casa del Poeta Tragico si trova il famoso mosaico del CAVE CANEM (attenti al cane in latino) recentemente restaurato e cautelato per proteggerlo dagli eventi atmosferici.

Altri siti di sicuro interesse sono il Teatro grande e piccolo collegati tra di loro. Il teatro grande, in grado di ospitare fino a 5.000 spettatori, era destinato alle rappresentazioni teatrali, mentre quello piccolo era prevalentemente impiegato per gli spettacoli musicali.

Nella visita guidata siamo stati accompagnati alle terme, immancabili in una città romana, con il calidarium e il frigidarium.

Non posso certo fare un’elencazione di tutte le attrattive presenti nel sito, ma il consiglio a trascorrere una giornata agli scavi non posso non farlo agli amanti delle cose belle.

Sistemazione

La base delle mie vacanze era Salerno dove la sera volevo passeggiare per la città per vedere le incantevoli luminarie di Luci d’Artista.

Viaggiando con un figlio minore (gratuito fino a 16 anni) ed essendo ormai un cliente affezionato della catena Accor ho prenotato al Novotel di Salerno.

La struttura è leggermente fuori Salerno nei pressi dello Stadio Arechi.

Punti di forza:

  • Parcheggio gratuito sia coperto che scoperto. Con il clima rigido di gennaio 2017 poter entrare direttamente in hotel dal garage è una comodità da non trascurare;
  • Struttura alberghiera all’altezza dello standard Novotel;
  • Personale molto cortese;
  • Vicinanza alle tangenziali e alle grandi vie di comunicazione per cui problemi inesistenti con il traffico impazzito di luci d’artista;
  • Vista sul mare anche se non si tratta di un pezzo di costa tra i più belli;
  • Vicinanza della fermata della metro di superficie denominata ARBOSTELLA con la quale raggiungere comodamente il centro nei momenti di maggior afflusso per luci d’artista.

Da migliorare:

  • Sala colazione sottodimensionata rispetto agli ospiti dell’hotel con necessità di aspettare circa 10 minuti prima che si liberi un tavolo;
  • Viabilità di ingresso all’hotel ed al parcheggio che a mio parere sarebbe stato più logico fare al contrario. Tanto che arrivando di notte mi sono fatto pure un pezzo in contromano (però questa potrebbe essere solo una mia impressione).
  • Posizione comoda, ma non in una zona particolarmente bella (a piedi non si va da nessuna parte).

Un Hotel comunque da consigliare per l’eccellente rapporto qualità prezzo e non a caso praticamente pieno. Sui 70 euro con la prenotazione on line per i soci con colazione per tre persone nel periodo luci d’artista è un prezzo davvero conveniente per un 4 stelle.

Cena

Su consiglio di amici del posto ho prenotato alla Locanda da Apicio (Via Antonio Manganario 106), in zona semi centrale della città. Il ristorante è piacevole da vedere all’interno ed ha un servizio efficiente e rapido.

Ho mangiato un antipasto di pesce (normale), un primo di pesce (eccellente) ed un dolce (superlativo). Prezzi abbastanza convenienti per la qualità del locale e per la qualità dei piatti.

Un ristorante da consigliare

5 GENNAIO 2017 – PAESTUM E SALERNO LUCI D’ARTISTA

Sito archeologico di Paestum

Il clima non aiuta, con pioggia e vento gelido. Ma si parte per Paestum, un’altra tappa fondamentale del tour. Arrivare a Paestum dall’albergo è abbastanza agevole anche se comunque occorre passare in alcuni centri abitati. A Paestum oltre all’area archeologica sono imperdibili le mozzarelle di Bufala (le migliori in assoluto della zona) ed un indirizzo consigliato è la Tenuta Vannulo in contrada Vannulo a Capaccio, molto conosciuta e frequentata, che mette in vendita eccellenti mozzarelle biologiche.

L’area archeologica di Paestum si trova nel comune di Capaccio e per chi arriva in auto c’è un parcheggio gratuito nei pressi dell’ingresso.

Il biglietto da libero accesso all’area archeologica ed al museo (molto interessante).

Esiste la possibilità di fare un biglietto di libero accesso annuale al prezzo di 15 euro, mentre il giornaliero costa 9 euro per gli adulti, 4,5 i ridotti e ci sono le stesse gratuità di Pompei, tra cui i ragazzi sotto i 18 anni. Ulteriori informazioni sugli orari di apertura e sulle tariffe si possono rilevare dal seguente link: www.museopaestum.beniculturali.it/project/orari-e-tariffe. Pagando un biglietto aggiuntivo di un euro si va accede ad un’apposita sezione del Museo che custodisce i materiali trafugati recuperati ed i mezzi e le attrezzature sequestrati ai cosiddetti “tombaroli”.

L’esposizione del museo è ben curata e ci sono dei reperti di assoluto interesse. Sicuramente l’attenzione viene attirata dalle metope sia quelle del primo Thesauros, sia quelle del tempio maggiore dell’Heraion.

Di alto valore anche una serie di tombe dipinte tra cui la più nota è quella del tuffatore. In queste tombe a lastroni chiuse da una copertura sono presenti degli affreschi su quelle laterali mentre su quella di copertura c’è l’immagine dell’uomo che si tuffa in acqua.

Nell’area archeologica esterna (visitabile in alcune occasioni anche di notte) sono visibili tre templi: il tempio di Hera, c.d. Basilica (l’edificio più antico); il tempio di Atena, la dea dell’artigianato e della guerra; il tempio di Nettuno, il più grande tempio di Paestum e quello meglio conservato.

Luci d’artista a Salerno

Da tempo volevo visitare questa attrazione per le impressioni positive che avevo letto sui resoconti dei visitatori che c’erano già stati. In effetti devo ammettere che a Salerno hanno fatto le cose in grande. Innanzitutto è interessata una parte rilevante della città tanto che mi ci sono voluti due giorni (c’ero stato anche la sera prima) per visitare quelle più interessanti. L’attrazione è particolarmente indicata per i bambini in special modo per lo spettacolo presente presso La Villa Comunale di Salerno che viene trasformata in un “Giardino Incantato”. All’interno i personaggi delle fiabe, animali, il Big Ben ed alcune gallerie luminose.

Sempre consigliato da amici ho cenato al ristorante Hydra in Via Antonio Mazza, 30. Siamo in pieno centro storico a pochi passi dal Duomo su una traversa di via dei Mercanti. Via dei Mercanti. Questa strada è piena di negozi e botteghe, vi è una storica pasticceria e alcuni piccoli bar molto accoglienti. Non è altro che la prosecuzione della via dello struscio di Salerno (Corso Vittorio Emanuele) una strada pedonale che rappresenta il salotto buono e più affollato della città.

Quindi posizione ottima del ristorante.

Il locale è d’atmosfera, abbastanza elegante nella sua semplicità. E’ gestito da personale giovane molto cortese e premuroso. I piatti sono molto ricercati, sia per la carne che per il pesce ed oltre che buoni anche belli a vedersi.

Prezzo in linea con la qualità del locale. Un locale sicuramente da consigliare.

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