Tra Olanda e Belgio

Amsterdam e Brugge in quattro giorni!
Scritto da: Valdec
tra olanda e belgio
Partenza il: 19/08/2010
Ritorno il: 23/08/2010
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
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Anche questo viaggio è stato organizzato in tempo record!

Fino agli ultimi giorni le idee erano molte e tanto confuse: Copenaghen, Amsterdam, Lisbona e addirittura Marocco o Tunisia, mentre eravamo all’agenzia di viaggi.

Alla fine, come di consueto, ha scelto per noi …. il portafoglio!

La vacanza più accessibile era Amsterdam, e Amsterdam è stata! Mai scelta più indovinata.

19 agosto 2010

Partenza alle ore 8.00 (nonostante i buoni propositi) alla volta di Catania. Si, perché anche questa usanza è stata rispettata: se la meta è a Nord, si parte dall’aeroporto situato più a Sud, se invece la meta da raggiungere è a Sud, la partenza sarà dallo scalo aereo posto più a Nord.

Traghettiamo senza problemi e raggiungiamo abbastanza celermente l’aeroporto etneo “Fontanarossa”.

Un po’ di trepidazione prima del decollo perché temevamo una reazione poco “eroica” da parte di Anna Maria che era alla sua prima esperienza di volo. Ed invece ha sorpreso tutti, esprimendo il suo entusiasmo per le emozioni provate sorvolando i cieli italiani, francesi, belgi ed olandesi. Qualche altro passeggero invece ha dovuto ricorrere all’impianto di aerazione dell’aeromobile per superare lo stress da volo.

Dall’aereo abbiamo potuto ammirare l’imponenza del progetto Delta, con le sue dighe e l’insieme di canali comunicanti che si inseriscono nella terraferma.

Siamo arrivati all’aeroporto di Amsterdam (sconcertante per la sua grandezza ed il suo ordine) nel tardo pomeriggio, abbiamo preso il trenino per la stazione centrale, il cui edificio è molto bello ed imponente con i mattoncini rossi ed i tetti a guglia.

Con il tram numero 2 abbiamo raggiunto il City Garden Hotel, situato sull’elegante via Hootstrat, dove abbiamo avuto la spiacevole notizia che per un problema all’impianto elettrico le camere prenotate non erano disponibili e quindi siamo stati dirottati all’Hotel Linda sulla Stadhouderskade, sempre nella zona vicino alla Museumplein (la zona dei musei).

Superato il problema logistico, siamo usciti immediatamente alla volta di Amsterdam, raggiungendo con la metro (2,60 euro a biglietto della durata di un’ora) la Damplein, con il suo Palazzo reale, la Niewue Kerk, il Palazzo di Madame Tussauds, il moderno Monumento ai caduti (una stele brutta situata al centro della piazza). Abbiamo proseguito l’itinerario alla ricerca della casa di Anna Frank, sbagliando completamente direzione (su indicazione di Luciana che aveva la città in pugno… sulla cartina, ma nei fatti non azzeccava mai la direzione giusta!) Siamo tornati sulla Damplein, fermandoci in un locale dove abbiamo ordinato un hamburger ma ci hanno servito panini con peperonata italiana. Dopo ci siamo diretti verso il quartiere a luci rosse, passando per le vie che costeggiano i meravigliosi canali e valicando i vari ponti che collegano le sponde dei corsi d’acqua, iniziando a gustare il fascino di una città veramente incantevole, dai ritmi lenti ma allegri e pieni di vita. La battaglia più impegnativa è stata quella di evitare di essere travolti dagli innumerevoli ciclisti che a tutte le ore circolano sulle piste ciclabili (dalle proporzioni esagerate rispetto alle aree pedonali) in tutte le direzioni della città.

Raggiunta la zona del quartiere a luci rosse, situata nella De Wallen, ci siamo resi conto che la fama non rende giustizia alla situazione. Il clima è assolutamente tranquillo e molto composto, come le stesse ragazze esposte nelle loro vetrine. Si incontrano ragazzi di tutte le nazionalità, ma anche coppie di attempati signori che guardano allegramente incuriositi ma per nulla scandalizzati. Stanchi facciamo ritorno in albergo.

20 agosto 2010

Sveglia alle 7,00 e dopo un’abbondante colazione rivolgiamo la nostra attenzione alla zona dei musei. Visitiamo prima il Rijksmuseum (fortunatamente non c’era fila), con la sua Ronda di notte di Rembrandt, la Lattaia di Vermeer, ed altre opere d’arte dei due artisti olandesi, oltre che di altri pittori famosi. Arriviamo poi al Van Gogh Museum, dove rimaniamo in fila per circa 30 minuti. Ma la bellezza dei dipinti di Vincent Van Gogh ed anche di Paul Gauguin ci ha ripagato generosamente dell’attesa.

Un’emozione indescrivibile davanti ai suoi autoritratti, ai Girasoli e a tutte le altre opere che abbiamo potuto ammirare.

Usciti dal museo ci concediamo una crocchetta di pesce (specialità tipica olandese) ed una coca cola ed un’infinità di foto alla famosa scritta I amsterdam.

Ci allontaniamo dalla zona dei musei, diretti verso l’Hard Rock, ubicato nelle vicinanze, dove Valentina ha comprato la sua maglietta con la scritta Amsterdam. Abbiamo mangiato un hot dog in riva al canale ammirando le bellezze del paesaggio e dopo ci siamo diretti verso il mercato dei fiori, i cui stand sono dislocati lungo uno dei canali. Tantissimi fiori, piante e bulbi, in un caleidoscopico insieme di colori. Dopo aver visitato un negozio di formaggi tipici olandesi e degustato le varie specialità, abbiamo proseguito il giro per la città, divertendoci a guardare gli abitanti del luogo che banchettavano sulle loro barche di tutte le dimensioni mentre navigano i vari canali. L’atmosfera molto allegra e festaiola anche per il raduno dei velieri, fra cui pure la nostra Amerigo Vespucci. Balli, canti e schiamazzi su ogni imbarcazione e soprattutto fiumi di birra, mentre tutti i turisti, compresi noi, fotografavamo le scene dall’alto dei ponti interagendo con loro con battute e scherzi. Dei ragazzi che avevano organizzato un vero barbecue sulla loro imbarcazione hanno invitato Valentina ad unirsi a loro, che però ha rifiutato l’offerta. Intanto, guidati dalla magnifica Pinella (che aveva in pugno non solo la città ma l’intera Olanda e poi scopriremo pure il Belgio!) arriviamo alla Begijnhofkapel, un vero paradiso terrestre, oltrepassando una porta ad arco, nascosta fra le abitazioni cittadine. Subito dopo andiamo verso la casa di Anna Frank. C’era una fila consistente ma scorrevole. La visita alla casa ha colpito alcuni di noi, mentre ha deluso molto Anna.

Continuiamo il nostro cammino per le varie piazze e viuzze, costeggiando i canali e divertendoci tantissimo. Decidiamo di fare la gita sul battello per i canali, un’escursione di un’ora molto bella e divertente.

Alla fine, stremati, decidiamo di cenare e rientrare in albergo intorno a mezzanotte, non prima di aver fumato, come tutte le sere, una sigaretta seduti sulla panchina di fronte al nostro albergo lungo uno dei canali.

21 agosto 2010

La giornata è stata impegnativa. Partenza in treno per Delft, stupenda cittadina, con la sua piazza centrale incantevole, la Chiesa e la torre (che ovviamente abbiamo scalato fino all’ultimo gradino, con conseguenze dolorose per tutti noi… che mal di gambe!) ed il Municipio dalla parte opposta, in uno spiazzo costellato di locali e negozi di souvenir, dove spiccavano le preziose porcellane di Delft. Dopo aver gustato una buonissima fetta di torta alle mele e sorbito un caffè, abbiamo proseguito l’esplorazione della città, seguendo una via che costeggiava uno dei canali principali dove c’era un mercatino (ovviamente abbiamo comprato le porcellane ed altro). Valentina ha voluto gustare i prodotti gastronomici tipici olandesi: pesce fritto e crocchette di pesce, molto gustosi. Non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare l’aringa cruda, che gli olandesi, invece, gradiscono molto.

Nel pomeriggio ripartiamo con il treno per Harleem, graziosa cittadina a 10 minuti da Amsterdam. Lì abbiamo potuto ammirare da vicino un vero mulino olandese ancora funzionante.

Torniamo ad Amsterdam e non ci risparmiamo continuando a girovagare per i canali, godendo dell’atmosfera festaiola della città, per le vie del Jordaan.

22 agosto 2010

Sveglia alle 6.00 e partenza (… alle 10.00….) alla volta di Ghent e Brugge in Belgio.

Risate a perdere con la guida dalla voce rauca ed un italiano improbabile. Gita fantozziana ma divertente e soprattutto molto utile perché ci ha permesso di visitare la meravigliosa Brugge, dopo 4 ore di pullman. Ghent un po’ deludente, anche per i lavori di rifacimento del manto stradale. Particolarmente interessante la cattedrale. Decisamente mozzafiato Brugge, bellissima da visitare a piedi ed in battello. Piazza Maggiore, sede del Palazzo provinciale, Piazza del Burgo, sede della Chiesa del Santo Sangue, dell’Antico Notariato Civile e del Municipio. Poi, tutte le viuzze costeggianti i canali, con ponti e ponticelli, l’Ospedale di San Giovanni e tanti altri palazzi fermi nella storia al Medioevo. Gita in barca per non perdersi niente, vivendo in una favola. Ogni angolo da ammirare e fotografare nella propria memoria. Brugge tanto bella da sembrare quasi irreale, una della riproduzioni di Gardaland. Lasciamo la città con tristezza, avremmo voluto avere più tempo per poterla godere fino in fondo. Torniamo ad Amsterdam, nonostante l’ora ceniamo in un locale vicino alla zona del quartiere a luci rosse e facciamo un ultimo giro per le vie del divertimento.

Anche l’ultima sera ci fermiamo a fumare una sigaretta sul canale antistante il nostro albergo.

Il clima è stato generoso con noi per tutta la vacanza tranne l’ultimo giorno. Il 23 agosto 2010 un temporale con forti raffiche di vento si abbatte su Amsterdam, ma noi non ci arrendiamo e armati di ombrelli (tutti distrutti dal vento) andiamo a visitare l’ultima parte della città ancora a noi sconosciuta, quella del Newmarket e del Waterlooplein. Visitiamo anche il Vondelpark sotto la pioggia. I telegiornali italiani intanto danno la notizia che le raffiche di vento hanno sradicato il famoso albero di castagno di ben 120 anni descritto da Anna Frank nel suo diario. Lasciando la città nel tragitto verso l’aeroporto vediamo la scena dei pompieri che stavano liberando il canale dall’albero abbattuto dal vento.

Viaggio di ritorno tranquillo, con rientro a casa alle 03.00 di notte.

Consigliamo a tutti questa incantevole vacanza, magari con un giorno in più!

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Amsterdam - Brugge in 4 giorni



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