Tra musicanti e mercatini

Quest’anno, approfittando dell’anno all’estero che mia sorella trascorrerà a Brema grazie al progetto Erasmus, colgo l’occasione anche io di visitare questa carina cittadina tedesca. A fine settembre io e il mio ragazzo troviamo un’offerta della Ryanair che con soli 10 euro ci porterà a Brema venerdì 27 novembre e ci riporterà a...
Scritto da: kiadanno88
tra musicanti e mercatini
Partenza il: 27/11/2009
Ritorno il: 29/10/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Quest’anno, approfittando dell’anno all’estero che mia sorella trascorrerà a Brema grazie al progetto Erasmus, colgo l’occasione anche io di visitare questa carina cittadina tedesca. A fine settembre io e il mio ragazzo troviamo un’offerta della Ryanair che con soli 10 euro ci porterà a Brema venerdì 27 novembre e ci riporterà a Milano domenica 29.

Il volo all’andata è nel primo pomeriggio: lasciamo la macchina nel parcheggio dell’Orio Center, gratuitamente, e attraverso la comoda passerella che collega il centro commerciale con l’aeroporto in pochi minuti siamo in coda per il controllo dei bagagli. Avendo fatto il check in on line l’attesa è veramente esigua.

A metà pomeriggio atterriamo a Brema, è già quasi buio, dall’alto vediamo le tipiche casettine con il tetto a punta. Quando scendiamo dall’aereo ci prepariamo per una bufera di freddo e invece… Nonostante partissimo da un clima per niente rigido a Milano l’aria di Brema è solo leggermente più frizzantina della nostrana.

Raggiungere il centro di Brema dall’aeroporto è semplicissimo: poche fermate di tram, in ogni caso noi non dobbiamo nemmeno cercarlo, c’è mia sorella che ci aspetta e ci accompagna. Il biglietto si può fare direttamente sul tram, non fate come noi che, presi dai saluti, ci siamo dimenticati da buon italiani di pagarlo: girano controllori in borghese che finché non tirano fuori il distintivo sono irriconoscibili! Il nostro alloggio, City Hotel si trova in buona posizione, vicino alla stazione dei treni e quindi praticamente in centro. Il prezzo, 27 euro a testa a notte, vale per la pulizia e la grandezza della stanza (anche se ci hanno detto che ce ne sono alcune rispetto alla nostra molto più piccole), tuttavia ci delude un po’ il bagno che sul sito internet era dato come privato e che invece consiste solo di un lavandino in camera, mentre i servizi sono comuni sul piano. D’altra parte anche questi sono molto puliti e ben tenuti, tuttavia non quello che il cliente si aspetterebbe.

Mia sorella lavora in un ristorante italiano, l’Energie Cafè, ha appena cominciato e non si può permettere il lusso di un paio di serate libere, specie se nel weekend. Incominciamo quindi il giro della città per conto nostro.

Subito salta all’occhio l’atmosfera natalizia che è già pienamente in vigore in Germania. Le lucine, le vetrine dei negozi, le mille bancarelle dei mercatini di Natale e la folla di tedeschi e turisti che vi brulica attorno.

Diamo solo una rapida occhiata, abbiamo promesso a mia sorella che faremo insieme gli acquisti, e non vogliamo rovinarci la sorpresa. Quello che però ci colpisce è come il centro sia strutturato a misura d’uomo: strade larghe, con ampi marciapiedi per i pedoni ed ampie piste ciclabili che nessuno osa invadere. Auto ferme al semaforo in maniera ordinata, senza alcun tipo di coda. Pedoni che aspettano rigorosamente lo scoccare del verde prima di attraversare. Barriere architettoniche che non impediscono ai disabili di muoversi autonomamente. Insomma, una bella rivoluzione rispetto al traffico milanese! Anche se l’invito che ci arriva dai wurstel che cuociono sulle braci delle bancarelle è veramente forte, così come le centinaia di persone che li stanno gustando ci tratteniamo, e da veri italiani ritardiamo la cena ad un orario più simile ai nostri. Visitiamo la chiesa di Nostra Signora che si affaccia sulla piazza principale, molto particolare per lo stile gotico ed un po’ cupo all’esterno, ma luminosa e colorata all’interno. L’altare poi è posto al centro della chiesa e tutte le sedie sono rivolte verso questo punto da tutti e quattro i lati, una visione un po’ diversa rispetto a quelle a cui siamo abituati. Un coro canta a cappella delle canzoni natalizie, e questo rende la nostra visita ancora più “di atmosfera”.

Raggiungiamo mia sorella al suo locale, ci prepara una buona pasta panna e funghi. Sono dell’idea che quando si visita un paese straniero sia bene adattarsi in tutto e per tutto alle tradizioni del posto, per viverlo al meglio e soprattutto per scoprirne gli aspetti migliori. D’altra parte ho notato che, a differenza ad esempio di Monaco di Baviera, qui non c’è una vera e propria cucina tipica, a parte i wurstel alle bancarelle, e nei ristoranti i piatti sono tutti brutte copie di altre cucine. Per andare sul sicuro perciò abbiamo puntato su una classica pasta italiana, preparata da un’italiana! Per fortuna abbiamo deciso di mangiare al coperto: durante la cena comincia un breve ma vero e proprio diluvio. Il locale è molto carino, ha un arredamento semplice e moderno, tutto sul colore arancione, il personale (oltre a mia sorella che però è in cucina) è simpatico e gentile, ci offre addirittura l’intera cena.

Finiti la cena e il diluvio torniamo a girare ancora un po’. Ci gustiamo una città che pian piano si addormenta, arrivando fino a Schnoor, piccolo quartiere con piccole casette caratteristiche dal tetto a punta e tutte di colori diversi. Qui davvero ci sembra di essere da soli nel silenzio, se non fosse per i locali e i ristorantini di cui spuntano le luci da qualcuno di questi edifici.

L’indomani mattina ci svegliamo con una bella colazione da Starbuck’s: è proprio l’atmosfera giusta per gustarsi un caffè misto a panna, cioccolato e chissà che altro nel bicchierone bollente, passeggiando per le vie di Brema. Raggiungiamo mia sorella e con lei giriamo tra le bancarelle: troviamo un po’ di regali di natale, anche se ammetto che, pur facendomi impazzire tutti i gingilli dei mercatini effettivamente la maggior parte di questi non ti verrebbe proprio in mente di comprarli! È straordinario il contesto: mille luci, colori, voci, suoni, odori, sapori… E’ bellissimo vedere la piazza colma di gente e l’incredibile abitudine dei tedeschi di mangiare a qualunque ora del giorno! Già alle 10 i primi wurstel vengono tolti dalla piastra e tra brezel, vin brulè, dolci di qualunque tipo si tira fino a sera attorno ai tavolini chiacchierando, ridendo e soprattutto restando sempre un po’ brilli.

Il giorno prima pur avendo girato in lungo e in largo non siamo riusciti a trovarla, ma stavolta mia sorella ci indica l’angolino della piazza in cui sorge la statua dei musicanti di Brema. Essa rappresenta i quattro musicanti l’asino, il cane, il gatto e il gallo l’uno in spalla all’altro nella celebre posa in cui eseguono il loro concerto nella fiaba, spaventando i briganti e conquistando così la loro fortuna.

Nel pomeriggio ci spostiamo nella zona del fiume, dove troviamo la strada invasa ancora da mille bancarelle. Anche qui c’è un gran pienone! Percorriamo tutto il lungo fiume fino ad arrivare alla fabbrica della Beck’s. C’è la possibilità di visitare il birrificio, ma quando arriviamo è previsto solo un altro tour, in tedesco. Rinunciamo, ma compriamo qualche gadget nel negozio adiacente. Il sabato pomeriggio è anche giorno di partita, e per tutto il giorno vediamo sfilare famiglie intere vestite da capo a piedi come fedelissimi tifosi del Werder Bremen: probabilmente anche per questo c’è così tanta gente in giro! Tornando verso il centro ci fermiamo anche in qualche negozio, alcuni sono veramente giganti, stile Rinascente in centro Milano, non fanno per noi! Altri invece sono carini, e ne approfittiamo per qualche altro acquisto.

La sera stravolti ci riposiamo un po’ prima di cena. Stavolta optiamo per un ristorante pizzeria italiano consigliato dalla Lonely Planet: come già detto la cucina locale è praticamente inesistente, perciò neanche sulla nostra guida fidata troviamo un buon consiglio da questo punto di vista. Il Delano è un locale carino, che serve una buona pizza e discreta pasta, ma che non è poi così economico come in descrizione.

Domenica mattina ci alziamo di buon’ora perché vorremmo andare al mercatino delle pulci e per trovare cose interessanti bisogna muoversi. Mia sorella vorrebbe trovare una bici, io non ho in mente nulla di che, non sono mai stata ad un mercatino delle pulci e mi affascina l’idea di vederne uno. Dovrebbe essere subito dietro la stazione ma… Causa mercatini di Natale è stato spostato.

Arriviamo fino al fiume su indicazioni piuttosto vaghe, cerchiamo e ricerchiamo, ma non riusciamo proprio a trovarlo. È però molto bello passeggiare per vie meno battute dai turisti e soprattutto senza andare a zonzo, ma con una guida che si sa ben orientare.

Ci consoliamo dalla delusione con un’altra buona colazione da Starbuck’s: stavolta ci concediamo anche la torta e ci sediamo sui tavolini all’esterno con comodissime poltroncine da cui si può godere, ancora per qualche ora, della vista della vivace piazza.

A mezzogiorno ci rechiamo nella via di fronte al duomo, la Bottcherstrasse, con tutti i muri di mattoni rossi e un bel carillon che a quest’ora produce un concertino molto dolce e simpatico. Sono moltissimi i turisti che come noi si godono lo spettacolo, ma qualcuno sembra prenderlo veramente in modo troppo serio: qualche vecchietta urla qualche “shhhttttt” infastidito ai bimbi che dopo qualche minuto dello spettacolo iniziano a stufarsi! Ultimo giro tra le bancarelle, crepes alla nutella, ottime, per pranzo, ed è ora di avviarci in aeroporto. Se all’andata borsone da palestra e mega borsa a tracolla come bagaglio a mano non avevano dato problemi a nessuno, stavolta una signorina tedesca non mi fa passare finché non riesco a trasformare i due pezzi in un solo bagaglio… Noi italiani ci facciamo sempre riconoscere! Mentre ci alziamo in volo ripercorriamo con gli occhi tutti i chilometri macinati in questi due giorni. È stato davvero un bel week end, Brema è una piccola città, caratteristica ed accogliente che vale davvero la pena di essere visitata.



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