Tra mito e realtà in Cornovaglia
Questo è il diario del viaggio on the road mio e del mio compagno Christian con la mia migliore amica Aida, il marito Marco e la piccola Ginevra, in giro per il sud-ovest dell’Inghilterra. Abbiamo scelto di soggiornare in B&B per gustarsi al meglio questa meravigliosa isola. La pianificazione è durata circa 6 mesi, tempo in cui abbiamo scelto l’aereo, le tappe, prenotato l’auto e tutti i posti dove dormire. Siamo partiti da Milano Malpensa con un volo Lufthansa l’11 agosto alle ore 11.00 alla volta dell’aeroporto di Heathrow di Londra. Abbiamo preso l’auto prenotata e siamo partiti.
La prima meta del nostro viaggio è stata Stratford-upon-Avon, la città dell’illustre bardo. Abbiamo dormito in una guest house favolosa, Faviere’s, gestito da persone incredibilmente gentili. Abbiamo visitato la chiesa dov’è sepolto Shakespeare, fatto una traversata in barca sul fiume Avon, visitato la Butterfly Farm e infine siamo andati a visitare la casa di Anne Hathaway, con un bellissimo tetto in paglia. Abbiamo anche visto la presunta casa natale di Shakespeare, e a fianco c’è un negozio che vende per tutto l’anno decorazioni natalizie!
La seconda tappa è stata Glouchester, dove abbiamo visto i resti di St’s Oswald Minster, una chiesa che era stata costruita da un re pagano convertito, visitato la bellissima cattedrale della città (sfortunatamente chiusa in parte perché la sera c’era un concerto),e il museo di Beatrix Potter (la creatrice di Peter coniglio!). In questa città Beatrix scrisse la storia del sarto di Glouchester. Siamo anche andati a vedere i docks, i vecchi magazzini del porto, recentemente ristrutturati. La sera abbiamo dormito in un B&b ad Avebury (Avebury Life), e cenato nell’unico pub del paese, The Red Lion, dove si è mangiato bene. Questo è l’unico pub al mondo che si trova al centro di un complesso megalitico del 2500 a.C. Circa. Pare che questo pub sia infestato dal fantasma di una giovane donna, Flori, ma noi non abbiamo visto niente. Questa tappa senza dubbio è stata l’esperienza più surreale a cui abbia mai fatto in tutta la mia vita. La proprietaria della casa in cui dormivamo era un’appassionata di crop circles, e in soggiorno c’era una mappa del territorio con le localizzazioni dei cerchi. La mattina un ragazzo neo-zelandese ospite ci ha portati nel centro di un cerchio nel grano che non era ancora stato mietuto. Mai e poi mai mi sarei aspettata di finire in un crop circle! Dopo quest’esperienza siamo andati a visitare il più grande complesso megalitico di pietre del mondo che circonda il paesino di Avebury. Ci siamo fermati nell’ufficio del turismo situato dentro una chiesa, per raccogliere un po’ di documentazione. Pioveva a momenti e faceva un freddo boia, ma siamo comunque riusciti a fare il giro del cerchio. Tutto sommato il cerchio di 348 mt di diametro è ben conservato, anche se purtroppo è solo una parte dell’intero complesso, distrutto nei secoli. Per strada abbiamo visto Silbury Hill, una collinetta artificiale creata dall’uomo nel 2000 a.C. Circa, probabilmente come tumulo funerario. In questo paesino abbiamo anche visitato un vecchio fienile, oggi museo, il cui tetto è in paglia e tenuto buio per aiutare i pipistrelli a dormire.
Siamo poi partiti verso Bath, dove siamo andati a dormire al B&B Orchard View, un po’ fuori la città, ma molto, molto carino. La sala per la colazione aveva la vista sul giardino, ed è pure passata una lepre! Li abbiamo visto la cattedrale, le belle terme romane da cui esce l’acqua a una temperatura costante di 46°. Abbiamo fatto un giro per la città e visto il parco e il Royal Crescent, un complesso di abitazioni dell’epoca georgiana fatto a semicerchio. L’unica pecca di quella città è stata che c’erano davvero pochi luoghi dove si poteva cenare con una bimba di un anno. Comunque non ci siamo scoraggiati e trovato un ristorante disponibile abbiamo pure festeggiato con una buona fetta di torta il primo compleanno di Ginevra!
Da qui siamo passati forse alla più bella cattedrale d’Inghilterra: Wells. Siamo arrivati e pioveva (a dirla tutta c’è stato un solo giorno in cui non ha piovuto!), ma quando ci siamo avvicinati alla cattedrale ha smesso. Imponente la facciata e all’interno gli archi a forbice, dall’aspetto molto moderno ma che appartiene al Medioevo. Abbiamo visto da fuori il palazzo vescovile perché era già chiuso. La prossima tappa era Tintagel, la città natale di Re Artù, ma visto che il percorso era troppo lungo abbiamo dormito in un B&B a Barnstaple (The Rounhouse), molto suggestivo. Per arrivarci siamo passati in stradine a corsia unica (ma a doppio senso di marcia… Per fortuna abbiamo incontrato pochissime macchine) e in mezzo a tratti boschivi, ma molto suggestivi. Questa è stata l’unica tappa in cui abbiamo cenato nella casa ospitante, hanno fatto da mangiare petto di pollo con una salsa ai funghi e verdure lesse, e come dessert un crumble ai frutti rossi, tutto delizioso. Al mattino siamo arrivati a Tintagel, un paesino tranquillo, con i resti del suo castello arrocati su 2 crinali a strapiombo sul mare. Pensavo fosse piccolo, invece abbiamo impiegato circa 4 ore a visitare tutto il complesso. Siamo anche andati a visitare da fuori la grotta che secondo la leggenda apparteneva a Merlino, giusto sotto i resti del castello. Abbiamo anche visto l’Old Poste Office, un ufficio postale dell’800. Li ho assaggiato il Cornish Pasty, tipico della Cornovaglia, molto buono.
La quinta notte del nostro viaggio l’abbiamo passata a Truro, nel B&B Come to Good Farm. Volevamo andare a vedere la Land’s End, ma la splendida signora del B&B ce l’ha sconsigliato. Per la sera ci hanno consigliato di andare a mangiare al pub Punchball & the Ladle. Se doveste passare di li fermatevi, è davvero molto bello e fanno da mangiare benissimo. Per colazione c’era da magiare tutte cosa che facevano loro in quella fattoria, e ci ha portati a vedere delle galline che allevano loro “da bellezza”. Per arrivare a St. Mawes abbiamo preso un traghetto (sempre consigliato dalla signora del B&B) per passare l’istmo e accorciare la strada. St. Mawes è una cittadina affacciata sul canale della Manica e famosa perché c’è un castello fatto costruire da re Enrico VIII per difendere l’estuario . Dalla parte opposta del fiume si trova il castello gemello di Pendennis, la più grande fortezza costruita in Cornovaglia. Li abbiamo assaggiato il Cream Tea, altra specialità della Cornovaglia, delizioso. Dopo una passeggiata respirando l’aria marina e prendendo un po’ di sole, siamo partiti alla volta di Exmouth, tappa usata per sgranchirsi le gambe. Li abbiamo fatto un giretto della cittadina, un po’ di shopping, e siamo arrivati fino alla spiaggia per poi tornare alla macchina.
Siamo arrivati a Lyme Regis, cittadina famosa nell’800 come località balneare “in” dell’Inghilterra, e famosa soprattutto perché fa parte della Giurassic Coast. Qui siamo rimasti la notte del sesto e del settimo giorno, e siamo stati al B&B The London. La sera ci siamo fatti un giretto per la città, mangiato in un pub e il giorno dopo ci siamo goduti il riposo: la mattina abbiamo girato per negozi, mentre nel pomeriggio siamo andati a fossili. Abbiamo dovuto aspettare la bassa marea (se andate li, mi raccomando di controllare gli orari delle maree) e poi la strada si è aperta davanti a noi. Siamo rimasti un paio d’ore a cercare tra i sassi, ma alla fine siamo tornati indietro con un bottino niente male! In questo angolo di terra le autorità lasciano portare via i fossili per evitare che vadano perse visto che la costa si erode costantemente.
L’ottavo giorno ci ha visti a Stonehenge, dove abbiamo visitato il famoso cerchio di pietre, iniziato circa nel 3000 a.C. Da intrepidi uomini. Le pietre usate per questo complesso arrivano dal Galles. Siamo andati a vedere i Cursus Barrows, li a fianco, dove nonostante fosse scritto di non camminarci sopra, erano tutti li. Per favore, voi che state leggendo, rispettate i monumenti storici altrimenti non dureranno nemmeno 5 anni! Siamo partiti poi alla volta di Salisbury, dove abbiamo fatto un giro per la città, fatto un po’ di shopping e visitato la cattedrale, primo esempio in Inghilterra di gotico. Da notare la pendenza delle colonne di supporto della guglia, dovuta al peso della stessa. Per terra noterete un bottone in oro, che serve per valutare la pendenza della guglia. Questa cattedrale conserva anche uno dei 4 esemplari originali della Magna Charta, l’accordo storico tra re Giovanni e i baroni d’Inghilterra.
Questa cattedrale ospita anche l’orologio funzionante più vecchio al mondo, datato 1382. Divertente la caccia alla ricerca lungo la cattedrale di un grillo, un gatto e una scimmia tra le statue. Per la sera siamo arrivati a Winchester, città che ospita una cattedrale in cui riposa Jane Austen e la casa in cui essa trascorse le ultime 6 settimane di vita. In questa cattedrale è conservata anche la Whinchester Bible, un manoscritto di incalcolabile valore, datato XII secolo. Questa cattedrale è stato nel passato un luogo importante di pellegrinaggio per rendere omaggio a S. Swithun. Poiché abbiamo visto il luogo natale di re Artù non potevamo non vedere il luogo che ospita il suo simbolo più conosciuto: la tavola rotonda! Questa è conservata nella Great Hall, l’ultima parte ancora esistente del castello di Whinchester, risalente al XII secolo. In questa città abbiamo anche visto i resti del Wolvesey Palace che come ultimo ospite ebbe il vescovo di Whinchester. La leggenda vuole che questo palazzo prende il nome dalla richiesta di un re sassone che pretendeva come tributo 300 teste di lupo all’anno. Abbiamo anche visto il City Mill, un mulino nel centro della città ancora in funzione.
Come ultimo giorno ci siamo concessi un bel bicchiere di sidro, sia nella versione secca che dolce! L’ultima tappa del viaggio è stato il paesino di Chawton, non lontano da Londra. Questa è la tappa obbligata per le fans di Jane Austen, in quanto qui si trova la casa in cui ha vissuto la scrittrice per quasi tutta la vita. Ci son anche dei mobili e degli oggetti che appartenevano a lei; è una tappa che tenevo moltissimo a visitare e non ne sono rimasta delusa. C’era persino il tavolino in cui ella scriveva e l’armadio in cui nascondeva i suoi scritti. Per l’ultima notte siamo andati a dormire in un B&B a circa 5 km dall’aeroporto di Heathrow. Con un peso sul cuore ci siamo alzati presto perché alle 6.30 avevamo l’aereo Lufthansa che ci ha riportati in Italia.
Abbiamo conosciuto persone gentilissime, e abbiamo visitato luoghi spettacolari, il tutto in 9 giorni e circa 1300 km. Sicuramente è uno dei più bei viaggi che abbia mai fatto.