Tra Messico e Guatemala

Sono tornata da più di un mese ormai, ma ogni giorno ce passa sento sempre più forte la nostalgia per il messico, per la sua gente, per il suo odore forte che ti impregna la pelle per non lasciarti più. Il mio viaggio è cominciato all'aereoporto di pisa la notte del 28 luglio. A dividere con me la noia della pesante attesa dell'apertura del...
Scritto da: lilo
tra messico e guatemala
Partenza il: 28/07/2006
Ritorno il: 23/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Sono tornata da più di un mese ormai, ma ogni giorno ce passa sento sempre più forte la nostalgia per il messico, per la sua gente, per il suo odore forte che ti impregna la pelle per non lasciarti più. Il mio viaggio è cominciato all’aereoporto di pisa la notte del 28 luglio. A dividere con me la noia della pesante attesa dell’apertura del chek in c’era il mio fidanzato, per il quale questa sarebbe stata la prima esperienza in suolo messicano ( io c’ero già stata l’estate scorsa). Finalmente il mattino è arrivato e con lui l’inizio della nostra magica avventura. Il volo, che avevamo prenotato a fine Aprile ( 950 euro a/r)prevedeva uno scalo a Milano e uno a Miami, prima di giungere alla tanto sospirata Mexico city. Arrivati a Malpensa arriva la prima brutta notizia, il nostro aereo ha un ritardo di tre ore con la tragica conseguenza di perdere la coicidenza a Miami! L’umore però è ancora alto, non sarà certo per un piccolo intoppo che ci faremo demoralizzare e così, allegri e fiduciosi nella buona sorte, ci imbarchiamo alla volta di Miami, dove la nostra compagnia aerea ci aveva prenotato una camera in un grazioso albergo. Si riparte la mattina del 29 alla volta di Mexico city dove un’altra bella notizia è pronta ad accoglierci…Dei nostri bagagli non si ha notizia alcuna! Dopo una estenuante ora di comunicazione a gesti ( difficile da credere ma parlavano solo spagnolo!) riusciamo a far capire agli addetti che saremmo ripartiti subito per Puerto Escondido e di farci arrivare là, il prima possibile i nostri amati zainetti. Appena fuori dall’aereoporto, dopo un piccolo istante di totale smarrimento( Sfido chiunque a passare da Firenze a città del messico, senza sentirsi perduto!) Prendiamo il Taxi diretti alla stazione dei Pulman dalla quale partiamo alla volta di puerto Escondido ( 56 dollari di bilglietto). Ora voglio dare un piccolo consiglio a chi, come noi, intende affrontare questo tipo di percorso: il pulman parte verso le sei del pomeriggio, la durata del viaggio è di 18 interminabili ore di curve, aria condizionata sparata a 17 gradi, e puzza di cipolla ( i messicani mangiano qualsiasi cosa a qualsiasi ora) , il costo di un volo interno non è di molto superiore e dura un’oretta o poco più…Non fate il nostro fatale errore! 30 / 07/ 06 – 05/08/06 Finalmente l’oceano! Puerto Escondido, è un posto davvero caratteristico anche per chi, come noi, non fa surf. Le ore passano piacevoli, distesi sulla spiaggia a quardare quei giganti ed iplnotici cavalloni e gli impavidi surfisti, ma se per caso veniste assaliti da un attacco di noia, a poca distanza potete andare a dare un’occhiata alla vicina Puerto Angel dove, fra le altre cose , potrete anche fare il bagno ( A Puerto Escondido è fortemente sconsigliato). Dopo un giorno rientriamo finalmente in possesso dei nostri bagagli così decidiamo di partire il giorno seguente per Zipolite, la spiaggia tristemente nota per la pericolosità delle sue acque, ma che tutti ci avevano descritto come un picccolo paradiso in terra.

Devo dire che non si sbagliavano! La ” spiaggia del morto”, come la chiamano i locali, è stata per noi l’equivalente dell’isola di Circe per Ulisse. Abbiamo passato, senza renderci conto del tempo che scorreva, quattro giorni nella più totale nullafacenza, tra il dondolio di un’amaca e un a bevanda fresca alla frutta, ipnotizzati da quel mare insidioso. Ad incoraggiare questa vita oziosa è stato anche il fattore costo che, qui più che in altre zone è davvero economico. Le prime due notti le abbiamo passate al “la cosa” ( letteralmente ” Ciosa”) per 200 pesos in due, a notte, l’ultima però, ci siamo voluti concedere un piccolo sfizio e ci siamo trasferiti al El Alchimista, un delizioso complesso di cabanas che si trova in fondo alla spiaggia oltre gli scogli e che merita assolutamente la spesa ( 350 pesos a notte ). La mattina del 5 abbiamo preso un collettivo diretto verso Pochutla da dove poi siamo partiti ( atre 10 ore di viaggio ) per Tapachula e da qui, infine verso il confine con il Guatemala Ciudad Hidalgo/Ciudad Tecun Uman.

06/08/06- 12/08/06 Il Guatemala è una terra tutta da scoprire e da respirare a pieni polmoni! Lasciatevi alle spalle tutte le cose tremende che vi hanno detto riguardo la pericolosità di questo luogo. Se già in Messico vi sarete sentiti accolti con il calore più sincero, qui potrete assaporare una cordialità ed un’ospitalità ancora più preziosa.Alcune accortezza vi saranno sicuramente di aiuto, ma non più che in tanti altri posti nel mondo. Preparatevi quindi a rimanere sorpresi dalla lealtà e dalla onestà di questo paese e dei suoi abitanti. Un piccolo esempio:dopo neanche cinque minuti dal nostro ingresso in Guatemala, nella prima banca dove siamo entrati per cambiare i pesos nella moneta locale ( sconsiglio di farlo in strada al confine), una timida impiegata ci ha sussurrato in confidenza, di andare al cambio dall’altra parte della strada, perchè più conveniente!!! Questa è una premessa che tenevo a fare.

Comunque, dal confine ci siamo diretti a Panajachel sul lago Atitlan. Questo paesino è di una bellezza rara. Vi sfido a sedervi sul muretto che da sul lago al tramonto e a non rimanere paralizzati dallo scenario che vi si poietterà davanti! Consiglio inoltre la visita in barca ai paesini di San Pedro e San Antonio, che offrono deliziosi mercatini di artigianato ( Contrattate sempre!). Per quanto riguarda l’alloggio ci sono tante possibilità a buon prezzo tra cui scegliere. Noi abbiamo dormito due notti in due alberghi diversi, entrambi economici e più che dignitosi. Il cibo in Guatemala non differisce di molto da quello Messicano e anche i prezzi sono sù per giù gli stessi. Dal lago de Atitlan ci siamo spostati an Antigua. Anche qui non posso che esprimere un giudizio supper positivo. Antigua è accogliente e facile da girare anche a piedi. Le numerosissime agenzie turistiche propongono varie escurzioni, tra le quali consiglio quella al vulcano Pacaja. La scalata prevede tre chilomentri di salita ripidissima, potrete arrivare a chiedere più volte a voi stessi ” Perchè non me ne sono rimasto a casa !?!” ma appena giunti in cima la stanchezza sara cancellata da quello che vi aspetta !! Inutile provare a descrivere la magia di uno scenario del genere quindi vi dirò solo…Provere per credere! Per gli alloggi anche ad Antigua vale la regola che già ho illustrato per Atitlan, troverete sicuramente qualcosa che andrà bene per i vostri gusti e le vostre tasche, basta avere la pazienza di cercare. Il nostro programma prevedeva di spostarci dopo due giorni a Tikal, l’unico nostro cruccio era il pensiero di un altro interminabile viaggio di curve e cipolla. Abbiamo quindi considerato l’idea di un volo interno. In Guatemala, a saper cercare tra le agenzie si trovano dei voli molto cobenienti ( 80 dollari circa) ma altrettanto convenienti sono gli spostamenti in pulman e così, sconfitti ancora una volta dal nostro dannato senso del risparmio, ci siamo lasciati abbindolare dallìofferta di un pulman extra lusso per il misero prezzo di 20 dollari.

A questo punto devo però dire due paroline a riguardo di città del Guatemala, tappa inevitabile per raggiungere Tikal: tutto ciò che ho detto fino ad ora di questo meraviglioso paese, non vale per la sua capitale, dove ogni vostra più recondita paura salterà fuori! Senza alcun dubbio è la città meno rassicurente dove abbia mai messo piede, soprattutto considerando il fatto che mi trovavo alla stazione dei pulman la sera con il buio!L’unica mia consolazione era avere al mio fianco il mio dolce ragazzo la cui presenza ( anche se la cosa non traspare!) è capace di rassicurarmi anche nelle più tremende delle situazioni. Finalmente comunque siamo montati su questo benedetto Pulmino e dopo ” appena ” 9 ore di viaggio eccoci arrivati all’isola di Flores. Qui cambia tutto, dal clima, che è decisamente più caldo che sugli altopiani, alla vita in generale . Diciamo che è un ritorno a quella che erroneamente chiamiamo civiltà. Si può infatti percepire un calo per quanto riguarda il calore umano al quale ci si abitua presto nel Guatemala un pò più rude. Si tratta comunque forse più di un’impressione che di realtà. Le vicine rovine di Tikal sono davvero splendide così come la giungla nelle quali sono immerse. Per chi avesse visitato Palenque o Chichen-itza, che pure sono bellissime, dico di aspettarsi una cosa completamente diversa. Anche le distanze tra un tempio e l’altro sono decisamente maggiori ( anche 30 min di cammino) ma lo spettacolo che offre la guingla vi farà dimenticare del tempo e della stanchezza. Divertente anche il Canopy tour, un’escuzione assai cara (25 dollari) in cui ti legano con un’imbracatura a delle funi sospese tra gli alberi e puoi scivolare tra un ipalcatura e l’altra. Noi poi siamo stati fortunati per via della presenza di una enorme quantità di scimmiette che, senza minimamente considerare la nostra presenza saltellavano tra i rami vicini. Questo gioco è da sconsigliare completamente a chi soffre di aracnofobia! le impalcature, dalle quali si puo scendere solo tramite i cavi, sono piene di enormi ragnatele con altrettanto enormi e numerosissimi ragni giganti! Comunque, con Tikal si conclude il nostro soggiorno in guatemala e il 12 di agosto chi imbarchiamo per l’ultimo spostamento lungo ( 10 ore 25 dollari) verso chetumal, in Messico. Un’informazione che vi potrà risultare preziosa( magari qualcuno lo avesse detto a noi!) è che in messico non cambiano i quetzals in pesos.. Cambiateli in Guatemala! 12/08/06-18/08/06 Eccoci nella penisola dello Yucatan.

I prezzi qui salgono alle stelle, sopratutto considerando quelli del Guatemala. Noi abbiamo poi fatto il tremendo errore di preferire Playa del Carmen alla più economica Tulum…Due giorni di salassi prima di muoverci verso la bella Isla de las Mujeres. Qui volendo si possono trovare delle soluzioni più economiche, noi abbiamo alloggiato in un alberghetto per 420 pesos a testa per 4 notti. Per chi è appassionato di immersioni consiglio vivamente quest’isola che offre oltre ad un mare senza pari, anche prezzi stracciati . Noi abbiamo fatto due immersioni per un totale di 45 dollari, attrezzatura compresa! Da isla Mujeres ci siamo infine diretti ad Holbox, un’altra isoletta sul mar dei caraibi che non offre assolutamente niente per quel che riguarda il mare ( è veramente brutto) ed è anche molto spartana. I famigerati moschitos vi faranno dannare dal tramonto alle 11 di sera, nessun repellente potrà esservi di reale aiuto, ma aspettate a maledirvi per l’ infelice scelta; tra luglio e agosto, le acque di Holbox, ospitano il pesce più grande del mondo el tiburon ballena! Per chi non lo sapesse questi bestioni di oltre 15 metri sono estremamente pacifici e nuotare con uno di loro sarà una delle esperienze più forti della vostra vita! Io e Federico non potremo mai dimenticare l’emozione provata nuotando tra questi meravigliosi squali e le gigantesche mante che gli” volano” accanto. Il prezzo è di 65 dollari, ma l’esperienza li vale davvero tutti. Per le due notti da trascorrere qui, abbiamo optato per un economico campeggio, gestito da una simpatica ragazza italiana che incontrerete appena scesi sull’isola. Il 18 ritorniamo verso Cancun con una gentilissima coppia di Italiani,con i quali cerchiamo un albergo in cui passare la notte. La mattina prendiamo un volo, che avevamo prenotato da casa ( 90 euro), alla volta di Mexico city. Di questa bellissima città, che all’inizio ci aveva terrorizzati, abbiamo purtroppo visto pochissimo, perchè l’unico, nonchè ultimo, giorno che avevamo a disposizione , lo abbiamo dedicato alla visita delle bellissime rovine di teotihuacan. Eccoci quindi arrivati alla triste data di ritorno. Un volo diretto a Pisa ci riporterà a casa, stanchi ma più felici e più innamorati che mai.

Barbara & Federico



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