Tra le dita del Peloponneso fino ad Atene… su due ruote

2800 kilometri on the road alla scoperta di luoghi epici, paesaggi selvaggi, panorami indimenticabili!
Scritto da: marimila
tra le dita del peloponneso fino ad atene... su due ruote
Partenza il: 17/08/2009
Ritorno il: 30/08/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Quest’anno io e Gianluca, il mio ragazzo, avevamo in mente di andare in Grecia per le vacanze estive, terra mai visitata prima da entrambi. Il problema era scegliere l’itinerario… le isole troppo “commerciali” non fanno per noi, vacanze troppo rilassanti stile mare-hotel-hotel-mare, tantomeno…un’idea che ci “stuzzicava” era quella di metterci in viaggio col nostro scooterone, per girare i luoghi con la massima libertà… dopo varie ricerche in rete, ecco che mi imbatto in alcune recensioni di turisti “bikers” che hanno girovagato per il Peloponneso, e subito mi rendo conto che è il viaggio per noi!! Tanto mare, tanti kilometri da fare, belle strade panoramiche, tranquillità e natura, tanta storia e luoghi mitici da visitare… perfetto, possiamo fare i biglietti per il traghetto! Domenica 16 agosto 2009 …Si parte!! H 19:00 partenza da Viareggio, destinazione Sesto Fiorentino, stanotte facciamo tappa a casa dei miei, cercando di accorciare la distanza per Ancona… Lunedì 17 agosto 2009 Da Ancona…inizia la traversata H 7:40, salutiamo i miei, mia sorella, e partiamo alla volta di Ancona in sella al nostro Burgman 400, da qualche anno nostro inseparabile compagno di viaggio. Il percorso è lungo, 325 Km, però passano veloci e la superstrada dopo Perugia è scorrevole e panoramica. Arriviamo ad Ancona alle 12:40 e dopo aver comprato dei panini, acqua e coca-cola per il viaggio, fatto incetta di sudoku per il mio amore e riviste e quotidiano per me, ci dirigiamo verso l’imbarco previsto alle 14, 2 ore prima della partenza con nave Anek Lines. Alle 14:40 siamo già comodamente seduti sulle nostre poltrone, devo dire che non sono male, pensavo fossero più scomode e che ci fosse più confusione, invece… il traghetto non è assolutamente affollato e le ore passano piacevolmente. Ci riposiamo dopo la sfacchinata Firenze-Ancona, leggiamo, prendiamo due birre al bar del ponte e ci godiamo un bel tramonto in mezzo al mare… chiaramente la comodità delle poltrone per dormire è discutibile, ma ci arrangiamo e comunque riusciamo a riposare qualche ora. Comunque è incredibile come la gente riesca ad organizzarsi per la notte! Sacchi a pelo ovunque, sdraio pieghevoli, persino tende igloo montate sul ponte. Martedì 18 agosto 2009 Lo sbarco in Grecia…I° tappa, Olympia! Alle 6:30 con Gianlu usciamo fuori e ci godiamo l’alba, il sorgere del sole dietro i monti dell’Albania… la mattinata trascorre tranquillamente, tra qualche sonnellino e chiacchere. Alle 8:15 facciamo scalo a Igoumenitsa e poi ripartiamo subito. Sbarchiamo a Patrasso alle 14:30 (un po’ in ritardo, di un’ora circa). Recuperiamo il nostro mitico Burgman e, stanchi ma desiderosi di arrivare presto alla meta, ci dirigiamo verso Olympia. Il caldo si fa sentire parecchio, infatti ci ripromettiamo di non fare piu tanti kilometri durante le ore più calienti. 111 Km e arriviamo a Olympia, all’Hotel Pelops, prenotato on-line dall’Italia. L’hotel si presenta benissimo: nuovo, carino, la camera spaziosa e pulitissima. Per una doppia paghiamo 52 Euro compresa la prima colazione. Dopo aver sistemato le nostre cose e aver fatto la meritata doccia, siamo già pronti per ripartire! L’entusiasmo del primo giorno di vacanza! Direzione: il sito dell’Olympia antica e il museo archeologico. Ci arriviamo a piedi, infatti dista solo 800 metri dall’hotel. Prima visitiamo il museo, interessante e ricco di oggetti e statue rinvenuti nel sito durante gli scavi, poi, verso le 19:00 (un po’ tardi se si pensa che l’orario di chiusura è le 20…) entriamo nella città vera e propria. Però che bellezza, il sito è praticamente vuoto, solo qualche turista; questo ci consente di girarlo respirando un’atmosfera davvero “epica”. Per di più la cornice nel quale è situato è davvero bella, siamo infatti circondati da verde, uliveti… A discapito però c’è da dire che le rovine sono proprio ROVINE nel vero senso della parola, è praticamente tutto sassi, per immaginare che al loro posto si ergessero certe costruzioni ci vuole mooolta fantasia… ciò che ci ha colpito maggiormente è lo stadio olimpico, semi vuoto al momento della nostra visita, ci ha fatto un certo effetto… insomma, a parte il fatto che le custodi sono venute a fischiarci e a costringerci ad uscire alle 19:50, l’orario di visita è stato azzeccato, perlomeno abbiamo evitato le ore in cui arrivano le orde di turisti impazziti. E poi… abbiamo visto praticamente tutto, solo un po’ rapidamente forse. Dopo ritorniamo in hotel a recuperare lo scooter e ci dirigiamo a Miraka, a circa 5 km, per cenare alla taverna Bacchus, citata dalla nostra guida Lonely Planet. Il locale è molto bello, in pietra con una piscina a lato del pergolato dove sono ubicati i tavoli. Ceniamo bene: io pollo alla griglia e per Gianluca souvlaki di maiale, il tutto condito da patate fritte e da bere 2 birre greche di cui non ricordo il nome, ma buone. Il tutto per 25 Euro. Ci voleva una bella cena a base di carne dopo 2 giorni a panini!! Alle 23 circa facciamo ritorno ad Olympia e facciamo un giretto nel centro notando quanto sia carina questa città, pulita, ben tenuta, con un bel viale alberato pieno di bei localini e negozietti caratteristici. Stanchi, anzi distrutti, torniamo in camera e a tempo record ci addormentiamo… Finalmente in un letto! Mercoledì 19 agosto 2009 Verso la Messenia… Pylos! Stamani sveglia alle 7:45 e colazione… il buffet ricchissimo: yogurth, miele, marmellate, muesli, toast e torte… ci appropriamo anche di qualche panino al prosciutto e formaggio da portar via…! Alle 9:30 partiamo e ci dirigiamo verso sud, la meta oggi è Pylos. Ci separano 110 km. La strada è molto scorrevole, soprattutto fino a Kyparissia, poi iniziano un po’ di curve ma niente di chè, anzi con lo scooter sono divertenti. Arriviamo a Pylos alle 11:45 e troviamo subito l’hotel già prenotato per 2 notti, “12 Gods Resort”, una struttura davvero carina a picco sul mare che dispone di camere e appartamenti/studio molto caratteristici. Ha anche annesso un bar con delle vetrate da dove possiamo godere di una vista incantevole sulla cittadina e su l’isola di Skyftira. All’arrivo il proprietario ci dice che la nostra camera non è ancora pronta, lo sarà in un’oretta, allora ci posizioniamo a un tavolino del bar e ci rilassiamo un po’ godendo dello splendido panorama, ordiniamo un succo all’arancia per me e un thè freddo per Gianlu. Verso le 13:30, dopo aver preso possesso della camera, (piccolina e senza balcone, però nel complesso carina e quel che è più importante PULITA), ci prepariamo per il mare e la destinazione è la spiaggia della zona, la Golden Beach. Finalmente ci aspettano mare e relax! E’ la prima volta che vediamo il mare greco, e rimaniamo incantati dalla limpidezza dell’acqua, che fra l’altro in questa spiaggia è bassa e caldissima. Rimaniamo ad arderci al sole e a sguazzare nell’acqua fino alle 18, poi di nuovo in hotel. Dopo una bella doccia rinfrescante, ci facciamo belli e torniamo sù al baretto del resort per un aperitivo. Ci prendiamo 2 birre Alstar e ci godiamo uno splendido tramonto sulla baia di Navarino. Alle 20:30, molto affamati, montiamo in sella e ci dirigiamo verso il centro alla caccia di una taverna. Facendo affidamento sulla nostra mitica Lonely Planet (guida impareggiabile!) scegliamo “Da Gregorius”, posta in una via parallela alla piazza principale. Appena entrati il proprietario ci invita in cucina, sì, avete letto bene, nella cucina del locale! Ci vuol mostrare cosa c’è di buono stasera… incredibile, mai vista ‘sta cosa! Un’arzilla donnina ci descrive i piatti appena sfornati (tira proprio fuori le teglie dal forno)… c’è di tutto, dall’agnello in umido alle polpette col sugo, fagioli, moussaka, verdure stufate e fritte… alla fine decidiamo per 2 baccalà al forno con patatine, melanzane fritte, fagioli e polpo… troppa roba, però da vere fogne mangiamo quasi tutto spendendo solo 35,50 Euro e le porzioni vi assicuro che erano super abbondanti!! Siamo rimasti soddisfatti, anche del locale, molto carino. I tavoli sono all’aperto posti in un pittoresco giardino e sottofondo si poteva udire della caratteristica musica greca. Dopo cena facciamo un giretto nel paese, passiamo dal molo dove sono ormeggiate diverse barche… alle 23:00 però a nanna, la stanchezza inizia a farsi sentire! Giovedì 20 agosto 2009 Spiaggia di Vaudokilia… il paradiso… Oggi ci svegliamo con calma verso le 9, facciamo colazione con strudel, cookies e succo alla pesca e verso le 11:30 raggiungiamo la famosa spiaggia di Vaudokilia, trovata facilmente grazie a qualche prezioso consiglio preso da una recensione su internet. Comunque la strada è ben segnalata da cartelli e termina in un parcheggio situato direttamente dietro la spiaggia. Appena arrivati, che dire… senza parole! Una mezzaluna di acqua limpidissima, sita in mezzo a due montagne con il castello di Navarino che domina dall’alto e la laguna dietro… uno spettacolo a dir poco fantastico. Non abbiamo mai visto niente del genere! Ci tuffiamo subito, felici come due bambini di sguazzare in un’acqua così bella e ritrovarci immersi in una cornice del genere. Gianluca poi decide di arrampicarsi dal lato del castello sù fino alla grotta che si trova proprio sotto al castello arroccato. Io, che rimango ad aspettarlo in spiaggia rosolandomi al sole come una lucertola, dopo 10 minuti ecco che te lo vedo davanti la grotta intento a riprendere con la videocamera quello che mi dirà essere uno spettacolo assoluto: la veduta della baia dall’alto, colori meravigliosi, un panorama mozzafiato. Verso le 14:30 pranziamo con banane, pesche e mele e rimaniamo in spiaggia, fra tuffi e sole fino alle 19 circa. Non vorremmo più venir via da questo posto…! Tra l’altro valutiamo anche l’ipotesi di fermarci a Pylos un’altra notte ancora, però poi decidiamo che no, ci sono ancora tante cose da vedere nel Peloponneso e abbiamo solo altri 8 giorni! Arsi dal sole e desiderosi di una doccia rinfrescante torniamo in stanza, e verso le 20:45 usciamo per cena. Torniamo in centro a Pylos e decidiamo di provare una delle taverne affacciate sulla piazza principale. Scegliamo la taverna Agyra e ordiniamo 2 Greek salad, non abbiamo ancora provato la feta! Buona! Per 2 insalate greche e 2 birre Mythos spendiamo 17,50 Euro. Dopo un giretto intorno alla piazza e alcuni acquisti nei caratteristici negozietti di souvenir, mi gusto un gelato in compagnia del mio amore su una panchina del porto. Un’occhiata al cielo per cercar di vedere qualche stella cadente… e poi, presto come sempre, alle 23:30 a nanna. Domani sarà una lunga giornata di cammino, ci aspetta il Mani! Venerdì 21 agosto 2009 Il Mani… una terra magica Stamani sveglia presto, alle 7:45 butto giu dal letto Gianlu e iniziamo a fare le borse per ripartire. Facciamo colazione in camera con cookies e succo alla pesca e siamo pronti a riprendere il viaggio. Salutiamo Pylos e le meravigliose spiagge della Messenia, ripromettendoci di tornarci prima o poi. Prima tappa: Kardamyli, nell’altro dito del Peloponneso, passando per Kalamata. Kalamata dista circa 50 Km da Pylos e appena giunti in città (un traffico tremendo!) ci fermiamo in un negozio di moto e accessori vari per comprare la retina da mettere al bauletto in modo da poter sistemare un po’ di roba… Abbiamo portato troppe cose per viaggiare in scooter e, devo ammetterlo la colpa è mia… come sempre delle donne in questi casi! E Gianluca non perde occasione per rinfacciarmelo… Dopo aver fatto il nostro acquistone si riparte, arriviamo a Kardamyli dopo circa 30 Km di strada tranquilla. Sono le 13, il caldo si è fatto soffocante e la fame si sente, allora ci fermiamo in un localino a picco sul mare carinissimo, l’Aman Cafè, che dispone di tavolini su una terrazza. Vediamo passare piatti di omelette, brioche giganti, yogurth, panini enormi dallo splendido aspetto… Slurp! Ordiniamo allora omelette con bacon, peperoni e pomodoro per Gianluca e una bruschetta (enorme!) con pomodoro, olio, origano, feta e maiale tipo porchetta per me. E’ squisita! Da bere la solita Mythos e dell’acqua. 13 Euro in tutto. Sostiamo in questo splendido posticino per un’oretta e mezza rilassandoci e studiando la cartina… Le prossime tappe saranno Areopoli e se ce la facciamo Gerolimenas, Vathia e Porto Kagio, dove proveremo a cercare da dormire. Verso le 14:45 ripartiamo (nel frattempo avevamo ordinato anche 2 caffè frappè… una specie di caffè schekerato, buono e dissetante) e dopo circa un’ora arriviamo ad Areopoli. Ci fermiamo in questo paesino (che poi è la capitale del Mani) fatto di case torri e viuzze ciottolose giusto il tempo per qualche ripresa e alcune foto… è molto piccolo (c’è solo una piazza centrale e due chiese) ma è molto caratteristico: come dicevo tutte le costruzioni sono in pietra, sembra proprio che il tempo qui si sia fermato… se non fosse per i turisti che si aggirano per le viuzze potrebbe sembrare di essere tornati indietro nel tempo. Dopo circa una mezz’ora ripartiamo, vogliamo provare a trovare alloggio per la notte a Gerolimenas. Arriviamo in questo carinissimo paesino di pescatori dopo circa 30-40 minuti di viaggio e proviamo a sentire due hotel, l’hotel Akrogiali e l’hotel Akrotenaris, ma niente disponibilità di camere… ok, ripartiamo, direzione: sempre più a sud. La nostra idea adesso è trovare alloggio a Porto Kagio. Speranzosi iniziamo a percorrere un tragitto fantastico con dei panorami mozzafiato: il verde, la vegetazione sparisce lasciando spazio a montagne brulle, aride, tipiche dei paesaggi messicani. Ogni tanto qualche casa torre abbandonata ci appare ma nessuno, veramente nessuno che viaggia per la strada per centinaia e centinaia di metri. Il paesaggio da quanto è desolato mette quasi timore, ma proprio qui sta il suo fascino. Il mare poi fa sempre da protagonista, di quel blu intenso, quasi accecante. Superata qualche spiaggia di ciottoli che avvistiamo dalla strada arriviamo a Vathia, villaggio di case torri fra i più tipici del Mani. Famosa è la sua desolazione, per questo infatti viene denominato “villaggio fantasma”. Ci fermiamo più avanti dove troviamo uno spiazzo panoramico lungo la carreggiata per scattare alcune foto… qui troviamo alcuni turisti di passaggio tra cui due milanesi in scooter. Iniziamo a confrontare i nostri percorsi e chiediamo loro dove alloggeranno per la notte, ci dicono ad Areopoli, secondo loro sarà difficoltoso trovare pernottamento dove stiamo cercando, la ricettività turistica è poca e quel che c’è è tutto pieno… l’ansia un po’ ci assale, poi a me viene in mente di aver letto nella guida che sopra la spiaggia di Marmari, che si trova poco più avanti, c’è un’affittacamere proprio sul mare… e allora via, si riparte… Arriviamo a Marmari, la spiaggia è molto bella e grande, l’unica striscia sabbiosa della zona. La taverna-affittacamere è bellissima, domina dall’alto la spiaggia, tutta in pietra. Proviamo ad informarci ma niente, tutto pieno. Il ragazzo del ristorante ci suggerisce di provare in una domatia di un suo amico a Kokkala, sul lato est del Mani… mah, gli diciamo che proviamo ad andarci ma non sono molto convinta, non abbiamo idea di che posto sia, tanti kilometri per poi forse trovare un tugurio..!? Tentiamo anche in un’altra domatia qualche decina di metri più avanti ma anche questi sono al completo. Dopo varie telefonate ad hotel a Porto Kagio e vicinanze, decidiamo di provare a cercare quest’affittacamere a Kokkala e ci avviamo. Arriviamo dopo circa 30 Km in questo piccolo paesino sul mare, non male. Troviamo al volo la domatia, una costruzione tipica in pietra che si affaccia sul mare… particolare, ma un po’ angusta… Peccato poi che non ci apra nessuno… Giriamo intorno alla costruzione, bussiamo, ma niente… Dopo un bel po’ ci arrendiamo, che sia un segno del destino? Di comune accordo, dopo aver consultato la cartina decidiamo di prendere la statale che collega la costa est del Mani con Areopoli e di tornare là a cercare pernottamento. Grazie alla mia guida Lonely Planet trovo il numero di telefono dello Tsimova Rooms, chiamo e per fortuna hanno posto! Una camera per 50 Euro a notte. Sospiri di sollievo… si riparte, molto più a cuor leggero. Arriviamo ad Areopoli alle 20:15 e davanti lo Tsimova, una tipica casa torre ristrutturata, ci accoglie il proprietario, un arzillo vecchietto che appena scopre che siamo italiani inizia ad intonare inni partigiani… L’hotel si rivelerà poi un vero e proprio museo di guerra, pieno di armi, bombe, carri armati e poi foto di famiglia, ninnoli e chincaglierie varie. La camera spaziosa, con due letti matrimoniali, anche questa piena di oggetti ma pulita e dotata di A/C, TV e frigo. E poi un terrazzo tutto per noi, insomma l’impatto è positivo, direi che da come si era messa la situazione, ci è andata benone!! Dopo una doccia più che meritata usciamo per cena e, sotto consiglio della Lonely Planet, andiamo in piazza alla Nicola’s Tavern. Io, stanca più che affamata, ordino una greek salad mentre Gianluca del maiale al forno con patate ed un trancio di torta salata da dividere con me. Il tutto, più acqua, 28 Euro. Dopo cena una sosta al market, ci compriamo un po’ di frutta e due gelati da mangiare in terrazza. Certo che si sta proprio bene qui! Areopoli è abbastanza viva, ci sono dei localini molto carini con tavoli all’aperto per le viuzze e musica… e giovani, turisti… mi aspettavo, dopo aver letto varie recensioni su internet un paese molto più “morto”. Alla fine esser tornati qui per pernottare si è rivelata una scelta azzeccata! E ora a nanna… Sabato 22 agosto 2009 Mare, mare, mare! Ci svegliamo alle 8:30 circa, facciamo colazione con due strudel, succo di frutta e cookies e usciamo. Destinazione: mare e spiagge! Abbiamo giustamente una gran voglia di rilassarci dopo la giornata di ieri! Partiamo allora verso sud e dopo una quindicina di Kilometri ci fermiamo alla spiaggia ciottolosa di Mézapos: il mare è trasparente da far paura, però è piccolissima e dietro chiusa da una parete di roccia. Decidiamo comunque di sostarci un po’, giusto per un bagno. Dopo un’oretta ripartiamo e ci fermiamo in una splendida spiaggetta di ciottoli poco prima di Vathia che avevamo visto ieri dalla strada. Ci sono solo una coppia di greci e una famiglia italiana.. Il mare è da capogiro, i ciottoli sono piccoli piccoli e quindi è comodo stendersi… si sta proprio bene! Restiamo in questo piccolo paradiso fino alle 16:30 circa e poi decidiamo di andare a Marmari, sì proprio la spiaggia sabbiosa vista ieri. Prima però un caffè frappè nella terrazza con vista sul mare del bar della domatia dove abbiamo chiesto alloggio ieri… certo che i bei panorami qua non mancano! Scendiamo in spiaggia e una volta tuffati rimaniamo stupefatti: la temperatura dell’acqua è caldissima, sembra di essere entrati in una piscina termale! Rimaniamo in spiaggia per circa un’ora e poi decidiamo di andare a vedere il famoso tramonto di Capo Tenaro, la punta estrema del Mani, dove più a sud non si può! Lungo il tragitto ci fermiamo a Porto Kagio, un amore di paesino praticamente sito lungo una spiaggia composto solo da due alberghi e qualche taverna. Scattiamo qualche foto, chiediamo a una coppia greca le indicazioni per Capo Tenaro e ci avviamo. Dopo circa 10 minuti di curve e panorama mozzafiato, quasi irreale dal nulla che lo circonda, eccoci nel punto più a sud della penisola. Che emozione sapere di essere nella punta più estrema della Grecia Continentale! Subito notiamo una spiaggetta di ciottoli meravigliosa, peccato che il sole stia tramontando e sia un po’ tardi per fare il bagno… Gianluca però non può andarsene da questo posto senza tuffarsi, e neanche il tempo di dirlo… è già nell’acqua a sguazzare beato. Io mi limito a guardarmi intorno cercando di non perdermi niente di questo splendore… il mare limpidissimo incastonato tra le rocce, i colori delle montagne intorno che con il calar del sole assumono un arancione surreale… la bellezza della natura, nel vero senso della parola. Il paesaggio più bello ed emozionante che abbia mai visto. Conosciamo poi una coppia di motociclisti di Atene, anche loro sono estasiati da questo luogo del Peloponneso, che tra l’altro non è affatto conosciuto neanche tra i greci. Insieme ci chiediamo come sia possibile data la bellezza, ma in fondo è meglio così, speriamo che questo angolo di paradiso non venga mai contaminato dal turismo di massa… Rimaniamo a chiaccherare con questa simpatica coppia (che tra l’altro ci darà delle dritte utili per Atene) ancora un po’ e poi ripartiamo per Areopoli. Alle 21 circa siamo in camera, ci facciamo una doccia veloce e nel frattempo, accendendo la TV apprendiamo che nella parte nord-est di Atene è scoppiato un enorme incendio… Speriamo riescano a domarlo in fretta! Alle 22 scendiamo in paese, anche stasera le taverne sono piene, un sacco di giovani e musica per le strade… ma Areopoli non doveva essere un paesino dimenticato dal resto del mondo?! Scegliamo una taverna con tavolini all’aperto nella vietta principale, scelta azzeccata perché mangiamo davvero bene: due filetti di maiale buonissimi con pomodori e patate fritte. Il pane che ci servono è il più buono assaggiato fin’ora (comunque in Grecia il pane è ottimo ovunque). Da bere due Mythos, il tutto per 30 Euro. Dopo cena un giretto per il paese e poi a nanna… Anche oggi stanchi ma più che soddisfatti dal mare e dai paesaggi visti, che difficilmente dimenticheremo. Domenica 23 agosto 2009 Monenvasia… il paese delle fiabe Stamani ci alziamo di buon’ora (tanto per cambiare..non si dorme mai!!), prepariamo borsa e bauletto e dopo aver salutato il simpatico nonnetto (ci ha anche regalato due souvenir), partiamo per il sud-ovest del Peloponneso, precisamente ci dirigiamo verso Monemvasia. Durante il tragitto ci fermiamo per una sosta a Gythio, e dopo un paio d’ore arriviamo finalmente a Monemvasia. Il vento è fortissimo, oggi scopriamo che quando dice di tirar vento…..tira davvero! Lo scenario che ci si presenta è comunque favoloso… proprio come me lo immaginavo… uno sperone roccioso in mezzo al mare legato alla terraferma da una stradina stretta lunga circa un km, un effetto veramente surreale! Qualcosa di veramente unico al mondo. Subito ci dirigiamo verso l’Angela House, l’hotel che avevo precedentemente prenotato per telefono… facendo il maledetto errore di non chiedere il prezzo della camera… Avevo letto su internet che era così economico… forse qualche anno fa! Infatti la cara Angela ci chiede subito 70 Euro a notte con colazione! Più di quello che ci aspettassimo… però a quel punto che fare? Accettiamo e saliamo in camera… che puntualmente ci facciamo cambiare, il terrazzo era talmente piccolo che manco una sedia ci stava! Per 70 Euro esigiamo una camera come si deve! Allora Elias (il figlio di Angela) ci mostra un’altra stanza al piano superiore, questa volta una signora camera!!! Molto più grande, il bagno più bello e una terrazza con una vista magnifica su Monemvasia!! Dopo esserci accampati decidiamo per un po’ di mare, il problema è però il vento, che soffia ancora fortissimo. Elias allora ci consiglia di andare a Plitra, una località a 25 km circa, dove sostiene ci sia il mare “liscio come olio”. Ci fidiamo, anche perché andare a giro per il paese sarebbe impossibile! E allora vai… altro giro, altra corsa!! Dopo circa mezz’ora (forse anche di più, a causa del vento viaggiavamo pianissimo), arriviamo in questa ridente cittadina e sorpresa… il vento non è proprio cessato ma il mare è davvero liscio come l’olio, per di più la spiaggia bianchissima e acqua limpidissima, caldissima e di un colore meraviglioso, che passa dal turchese al blu intenso… Wow! Tra l’altro piena di giovani e di gente con un carinissimo bar sulla spiaggia dove abbiamo anche bevuto il miglior caffè frappè della vacanza. Passiamo qui quasi tutto il pomeriggio, poi verso le 17:30 facciamo ritorno in hotel, siamo impazienti di visitare il tanto decantato paese medievale sito dentro la roccia. Breve parentesi: durante il ritorno chiediamo indicazioni per Monemvasia a un vecchietto per strada, lui ce le indica facendosi capire come può e poi, mentre facciamo inversione con lo scooter, ci richiama indietro con un gesto facendoci segno di avvicinarci… infila una mano nel sacchetto di plastica che ha con sé e ci porge una decina di fichi… breve nota per farvi render conto della bontà d’animo di questa gente, pare che a noi italiani i greci vogliano proprio bene!! Usciamo un po’ tardi (a causa di un problema tecnico con il bagno) ma giusto in tempo per goderci uno splendido tramonto! Percorriamo con lo scooter il lembo di terra che collega la strada allo sperone e subito ci troviamo davanti all’arco che apre le porte della cittadina. Subito rimaniamo estasiati: si ha come l’impressione di essere catapultati indietro nel tempo…….nel paese delle fiabe…….uno spettacolare paese medievale fatto di viuzze ciottolose, piazze, chiese bizantine, ed ancora negozietti tipici, locali affacciati sul mare con una vista più che superba… Decidiamo di salire nella città alta, in cima allo sperone per intenderci, e non è proprio una passeggiata… ma lo scenario che si presenta in alto è però da brividi… oltre alla chiesa di Agia Sofia (la più bella del paesino), godiamo di un panorama fantastico: il tramonto del sole sta iniziando, il cielo, grazie al calar del sole è di un rosa-viola intenso, i suoi colori si riflettono nel blu intenso del mare… ed ancora, il porticciolo di Monemvasia dall’altra parte… il tutto ci lascia senza fiato… una delle immagini più belle della vacanza. Purtroppo il sole tramonta di colpo e in un istante ci troviamo quasi al buio in cima alla roccia… dobbiamo scendere in fretta prima che diventi buio pesto!!! Iniziamo a scendere ma si vede sempre meno, qualche lucina no eh?! Menomale che Gianluca se ne fa venire in mente una delle sue e grazie a un’impostazione della videocamera che riesce a far luce riusciamo ad arrivare giù tutti interi. Ceniamo poi in uno dei localini con terrazza, una meraviglia, e non spendiamo più di tanto… per due mega insalate composte con rucola, bacon, crostini di pane e pomodori secchi, due birre, acqua e una mega coppa di gelato ci chiedono circa 27 Euro. Facciamo poi un giro per le viuzze, entriamo in qualche negozietto tipico comprando qualche souvenir e poi facciamo ritorno in hotel… godendoci ancora una volta uno splendido panorama dalla terrazza… incredibile cosa racchiude quel roccione al suo interno… un mondo davvero fantastico. Notte, domani ci aspetta Elafonissi! Lunedì 24 agosto 2009 Un’isoletta dai colori caraibici… Elafonissi! Ci svegliamo alle 7:30, prima cosa da fare è uscire in terrazza… il sole è già sorto ma i colori che si riflettono sul mare sono ancora magnifici…… naturalmente faccio qualche foto e poi scendiamo per la colazione… inizierebbe alle 8, ma ahimè le cameriere sono in ritardo, aprono la porta del breakfast-room alle 8:15… ci fanno perdere un po’ di tempo……vabbè….oggi fortunatamente il vento di ieri ci grazia e possiamo passare una giornata di relax nell’isoletta di Elafonissi. Arriviamo a Viglafia, luogo di imbarco per Elafonissi, dopo circa un’oretta (sono 50 km, ma la strada è abbastanza stretta e tortuosa) e alle 10 siamo sul traghetto… 5,60 Euro solo andata per 2 passeggeri piu lo scooter… neanche 10 minuti e siamo già al piccolo porto di questa piccola isoletta, denominata i “Caraibi del Mediterraneo”… E arrivati a Siros beach (la spiaggia più rinomata dell’isola) ci rendiamo immediatamente conto che appellattivo non poteva essere più azzeccato… ci ritroviamo infatti davanti a un istmo sabbioso largo poche decine di metri, lambito dal mare su entrambi i lati e che termina in un piccolo promontorio…. Ma quello che ci colpisce maggiormente sono i colori… il mare è di un colore magnifico, dal blu inteso all’orizzonte termina sulla riva con un turchese che rimanda proprio al colore tipico del mar dei caraibi. E poi la spiaggia di sabbia bianchissima… insieme a Voidokilia il luogo con le spiagge più belle del Peloponneso. Presi dall’entusiasmo ci dirigiamo verso una filata di ombrelloni, ne affittiamo uno sulla riva per l’intera giornata, ombrellone più 2 sdraio 8 Euro… La giornata prosegue così, in totale relax fra sole, bagni, sole ed ancora bagni, cercando di goderci a pieno questo paradiso, paradiso nel vero senso della parola! Mi sono dimenticata di sottolineare che i due lati dell’istmo si aprono a mezzaluna allontanandosi l’uno dall’altro dando luogo di fatto non ad una, ma a due lingue sabbiose… uno spettacolo!! Gianluca sale anche in cima al promontorio per fare un po’ di riprese e foto panoramiche, è senza parole… Verso le 19 decidiamo di venir via dalla spiaggia (molto a malincuore) per andare a vedere un minimo il centro dell’isoletta, che altro non è che il porto… a Elafonissi non esiste altro che questo, il punto di sbarco del traghetto, ma è carinissimo! Una passeggiata sul mare fatta di taverne di pesce affacciate sul molo, negozietti di souvenir e bar tipici… Notiamo che il traghetto per Viglafia c’è ogni mezz’ora, e dalle 21 ogni ora, e allora decidiamo di prendercela comoda e di goderci il tramonto e magari cenare in una di queste taverne… ma sì, stasera pesce e vinello! Non vi avevo avvisato prima, il pesce in Grecia è caro e attenzione, nonostante si pensi che abbondi non è così, non si trova dappertutto e soprattutto non sempre è fresco! Un vero peccato! Comunque stasera lo vogliamo provare e scegliamo l’ultima taverna in fondo al molo, la più grande e ci sembra anche la più caratteristica… non ceniamo però sul molo ma sotto la veranda, c’è una leggera brezza… Mangiamo 2 filetti di pesce spada e dentice alla griglia freschi, le solite patate fritte, il tutto bagnato da vino bianco di Monemvasia… tutto buono, anche il vino ottimo!! Paghiamo di corsa perché alle 21 parte il traghetto, se lo perdiamo dobbiamo aspettare un’altra ora… e allora via, appena in tempo!Durante il viaggio da Viglafia a Monemvasia (buio pesto!) vediamo una specie di procione (non abbiamo ben capito cosa fosse), uno scoiattolo, un riccio e due serpenti che ci attraversano la strada… uno zoo praticamente! Comunque alle 22.20 arriviamo in hotel e diciamo ad Angela (riusciamo a farci capire mooolto a fatica, non capisce un acca di inglese, parla solo greco) che l’indomani avremmo rinunciato alla colazione, poiché saremmo dovuti partire alle 7:30. Molto gentilmente lei però decide di far anticipare l’orario per noi, alle 7:30 quindi. Ringraziamo e andiamo in camera… ci aspettano i fichi del simpatico nonnino!!! Ce li gustiamo in terrazza godendoci il solito spettacolare panorama su Monemvasia, un’altra indimenticabile tappa del nostro viaggio. Martedì 25 agosto 2009 Verso l’Argolide… un’altra terra da raccontare Stamani sveglia alle 7, preparazione dei “bagagli” e dopo la colazione si parte, direzione: Nauplia. La strada è lunga, calcoliamo infatti più di 3 ore di viaggio. Comunque partiamo col fresco e ce la prendiamo comoda, senza fretta… il modo migliore per goderci il tragitto e i soliti fantastici panorami che ci riserva questa terra. Lungo il percorso ci imbattiamo più volte in greggi di pecore che attraversano la strada, che carine!! Dopo un paio d’ore facciamo tappa in un paesino poco prima di Leonido, in un bar molto carino con terrazza sul mare dove sostiamo una mezz’oretta giusto per riposare un po’. Prendiamo un espresso e una spremuta. Ragioniamo anche sull’eventualità di eliminare Atene dal nostro itinerario, ma che fare altrimenti?! La situazione sembra sempre preoccupante infatti, ancora non sono riusciti a spengere l’enorme incendio che sembra abbia raggiunto gli 80 Km di raggio. Pensierosi ripartiamo, ci rifermiamo però per comprare qualcosa da mangiare più avanti, si è fatto già mezzogiorno e la fame si fa sentire… ci fermiamo in un forno per la strada e compriamo una torta salata tonda di pasta sfoglia farcita con prosciutto cotto e formaggio, una specie di cannellone dolce farcito con nocciole e ricoperto di miele (i dolci in Grecia li annaffiano col miele) e una bottiglietta di Fanta. Ci fermiamo a mangiare praticamente già a Nauplia su una spiaggia lungo la carreggiata, dove troviamo degli ombrelloni di paglia con delle panchine… subito notiamo quanto in questa regione, l’Argolide, il mare sia nettamente inferiore… niente a che vedere con la limpidezza di quello della Messenia o della Laconia! Ripartiamo ed appena entrati in città iniziamo la ricerca dell’ hotel. Qua non abbiamo prenotato, ho solo qualche riferimento preso da internet dall’Italia… Hotel Leto, Allotino Pension… tutti in centro. Troviamo subito l’Allotino, ubicato in una vietta troppo stretta e rumorosa per i nostri gusti… Allora andiamo a caccia del Leto, anche se il nome non alletta molto… però gli amici di Turisti per Caso l’hanno consigliato, quindi… Poco dopo lo troviamo, ci sono un po’ di scale da salire… Da fuori ci dà una buona impressione, entriamo e chiediamo disponibilità… una doppia per due notti 100 Euro, accettiamo dopo aver controllato la stanza, carina, essenziale, pulita. Decidiamo per un pisolino, ce lo meritiamo dopo tutti questi km, no?! Dopo aver posato le valigie ci buttiamo sul letto e subito ci addormentiamo… per fortuna io dopo un’oretta magicamente mi sveglio, sono ancora le 16:30 e abbiamo ancora tutto il pomeriggio a disposizione. Dato che il sole oggi un po’ va e un po’ viene (è stata l’unica giornata un po’ variabile della vacanza), decidiamo di andare a visitare Micene, che dista 20 Km circa da Nauplia. Anche questo sito archeologico è posizionato magnificamente, la cittadella è infatti circondata da colline di ulivi… anche questo sito non ci delude. Facciamo il biglietto (8 Euro l’ingresso) ed entriamo dalla famosa Porta dei Leoni (bella, fa un certo effetto) e seguiamo il percorso che ci permette di salire sù per la cittadella. Un cane ci fa anche da guida, inizia a farci strada dall’ingresso e continua lungo il percorso, incredibile… sembra proprio addestrato per questo… Peccato che dopo un po’, all’altezza della “scala segreta” (quella che era un tempo la cisterna della città) ci abbandona preferendo a noi una famiglia con due bimbi…traditore!!! Conclusasi la visita, usciamo dal sito e torniamo indietro circa 300 metri dove, dopo aver presentato all’entrata lo stesso biglietto del sito archeologico, ci dirigiamo verso il Tesoro di Atreo (o Tomba di Agamennone), una tomba a cupola inserita in una collina, una costruzione davvero spettacolare. Entriamo ed è buio pesto, inoltre si sentono degli strani sibili… saranno serpenti?! Io non ci penso sù due volte, scappo verso l’uscita correndo, i visitatori che stanno per entrare mi guardano straniti……Gianluca ride…..però il dubbio sui serpenti rimane! Verso le 20 torniamo a Nauplia, stasera ci dedichiamo allo shopping… è giunto il momento di iniziare a comprare qualche souvenir no?! Nauplia offre tanta di quella scelta poi… è ricca di negozietti di ogni tipo, souvenir, specialità gastronomiche, abbigliamento, bigiotteria… peccato che siamo in scooter e lo spazio per i regali è poco poco. Comunque prima dello shopping ceniamo a base di greek salad e frutta di stagione (melone bianco e cocomero) in una delle tante taverne lungo una delle stradine del centro, il nome del locale non lo ricordo, comunque sia è impronunciabile… spendiamo 22 Euro, compresa acqua e una Mythos. Dopo essere entrati praticamente in TUTTI i negozietti del centro (con la disperazione di Gianluca) e aver comprato “abbastanza”, torniamo all’hotel verso le 24 e stanchissimi andiamo a nanna. Mercoledì 26 agosto 2009 Un tuffo nel passato, da Epidauro alla Fortezza di Nauplia Stamani un altro tuffo nella storia: Epidauro!!! Alle 9 ci rechiamo nella piazzona del centro, ci sediamo nei tavolini di un bar decidendo per una colazione tipicamente greca: abbiamo voglia di yogurth e miele! Il cameriere ci porta subito due super coppe con lo yogurth più buono, dolce e cremoso che abbia mai mangiato… e poi che dire del miele… slurp! Ci sazia e ci soddisfa così tanto che non prendiamo altro. Per questa delizia 6,40 Euro. Il sito archeologico di Epidauro (ingresso 6 Euro) dista circa 30 Km, ci arriviamo verso le 10.30 e subito ci dirigiamo verso il famoso teatro dell’acustica perfetta… bellissimo! Con i suoi 17.000 posti a sedere mantiene ancora oggi la magnificienza che l’ha reso celebre… un turista si pone al centro del teatro e inizia a cantare… incredibile, noi che siamo in cima alla scalinata sentiamo la sua voce perfettamente!!! Visitiamo poi il sito archeologico, dove si trovano i resti del santuario e lo stadio, niente però a confronto dell’impatto emotivo offerto dal teatro… vediamo poi il museo, non male. Verso le 12.30 ci dirigiamo verso Nauplia, fermandoci lungo la strada per comprare per pranzo due banane e una ciambella di sesamo a testa. Ci rechiamo poi alla spiaggia di Kerathona, la più famosa della regione. In effetti la spiaggia è bella, di sabbia e non di ciottoli, circondata da montagne e con dietro una pineta, il mare è come al solito limpidissimo, l’acqua è forse un po’ freddina ma fa niente… non si può mica avere tutto, no?! Rimaniamo in spiaggia rilassandoci fino alle 17.00, poi decidiamo di andare a caccia di un internet point: vogliamo capire bene com’è la situazione ad Atene, dobbiamo assolutamente decidere oggi stesso cosa ne sarà del nostro itinerario. Ci fermiamo allora in un bar-sala giochi-internet point e con gioia apprendiamo che l’incendio è stato completamente domato dai vigili del fuoco, la situazione sembra rientrata. Chiediamo per scrupolo anche al receptionist dell’hotel Leto e anche lui ci rassicura, perciò domani niente cambio di programma! Facciamo una doccia veloce e di corsa verso un’altra meraviglia… il tardo pomeriggio di oggi lo dedichiamo infatti alla visita della fortezza della Palamidi, la più bella e imponente della famosa città veneziana. Paghiamo l’ingresso di 4 Euro e subito rimaniamo estasiati dalla bellezza di questa costruzione, del panorama circostante, l’atmosfera che respiriamo da qua sopra è indescrivibile… sembra di tornare indietro nel tempo, a quando queste costruzioni servivano per avvistare il nemico venuto dal mare, a difendere la città… a me ha dato proprio quest’impressione, visitando la parte alta dove si trovano la chiesa, le prigioni… e poi il mare sottostante, la veduta sulla città… sia io che Gianluca rimaniamo impressionati da tanta bellezza. Rimaniamo fino a chiusura, alle 19.30 (praticamente ci hanno buttato fuori, come ad Olimpia), non prima però di esserci goduti uno scorcio di tramonto anche da qua sopra. Torniamo così in centro alla taverna di ieri e ordiniamo due cheeseburger con bacon e patatine e una greek salad a metà, scelta azzeccata, tutto buonissimo, soprattutto ottima la qualità della carne! In questa taverna abbiamo mangiato anche la greek salad più buona in assoluto. Comprese due Mythos spendiamo 32 Euro. Dopo cena un giretto d’obbligo per il centro, compriamo gli ultimi due, tre, quattro regalini per parenti ed amici, e a nanna. Giovedì 27 agosto 2009 …Finalmente Atene! Questa mattina sveglia alle 7:30, prepariamo i bagagli, e via in sella al nostro Burgman alla volta di Atene. Finalmente percorriamo, dopo tante stradine strette e sconnesse trovate durante i nostri percorsi, una bella autostrada (a pagamento, 2 Euro) a 3 corsie, 150 Km veloci e scorrevoli. Poiché i loro “Autogrill” scarseggiano, quasi a destinazione dobbiamo uscire dall’autostrada per cercare un bar o qualcosa del genere per far colazione… troviamo una panetteria, prendiamo due succhi di frutta, una tortina di mele per me e una sfoglia alla crema per Gianlu e dopo esserci rifocillati, ripartiamo. Dopo circa una mezz’ora entriamo in città, e subito ci rendiamo conto di quanto sia caotica, trafficata e inquinata Atene. Per fortuna siamo in scooter, in auto avremmo avanzato a passo d’uomo!! Per arrivare al centro un mezzo inferno, però riusciamo ad arrivare in zona Monastiraki, secondo la guida uno dei punti strategici della città. Chiediamo in una gelateria per la Plaka, il quartiere sottostante l’Acropoli, decidiamo infatti di provare a dirigerci lì, questa volta non abbiamo proprio idea di dove poter cercare un hotel… il centro d’Atene è enorme e noi non abbiamo alcun riferimento!! Arrivati alla Plaka, una zona quasi totalmente pedonale, piena di turisti, di taverne e locali, ci fermiamo e proviamo a chiedere a un cameriere di un bar dove poter trovare un buon hotel non troppo costoso nelle vicinanze. Il signore, per nostra fortuna molto alla mano e disponibile, ci consiglia di uscire da questa zona, troppo costosa, com’era facile immaginarsi… ci consiglia di dirigerci verso Plaza Omonia, una zona sempre centrale ma un po’ più defilata, lì vicino c’è un buon albergo, Oscar Hotel, dove lui tra l’altro ha lavorato… decidiamo di fidarci, anche perché di alternative proprio non ce ne sono… il problema adesso è trovare l’hotel, la strada è un po’ complicata!! Dopo esserci persi varie volte, aver chiesto a circa 10 persone diverse, alla fine ce la facciamo… troviamo il tanto agognato Oscar Hotel! Io entro mentre Gianlu aspetta fuori e subito ho un’ottima impressione: l’albergo è enorme, la hall pure, molto bello e ben curato, via vai di gente continua… chiedo disponibilità e prezzo… ci offrono una bella doppia al 5° piano con 2 letti matrimoniali, TV LCD, terrazzo enorme, 70 euro con colazione a buffet. Non ci poteva andar meglio!! Grazie amico cameriere!! Avverto Gianlu e ci sistemiamo, sono le 13:30 e siamo distrutti dalla stanchezza e dal caldo!! L’Acropoli però ci aspetta… facciamo una doccia rinfrescante e complice anche la fame, usciamo di corsa per dirigerci verso il Partenone. Ancora ci colpisce il traffico intenso e l’odore di smog per le strade, certo che passare dalla pace e dalla natura dei paesini del Peloponneso a questo caos è alquanto traumatizzante!!! Passando dalle stradine interne del centro notiamo il degrado di molti edifici e un po’ di sporcizia, mentre lungo i viali che passano per il centro della città, possiamo notare edifici restaurati, negozi e uffici modernissimi, piazze curate… decidiamo di parcheggiare lo scooter nella piazza dove sorge il Parlamento e da lì fare un giro a piedi per il centro fino ad arrivare all’Acropoli. Davanti al palazzo sede del Parlamento assistiamo al famoso cambio della guardia che avviene ogni ora. Il sole picchia, allora ci dirigiamo verso i Giardini Nazionali, distanti poche centinaia di metri, ne percorriamo però solo una piccola parte approfittando di un po’ d’ombra e arriviamo davanti alla porta di Adriano e all’entrata del sito dove sorge il Tempio di Zeus. Proseguiamo ancora verso l’Acropoli e, affamatissimi, ci fermiamo in uno dei tanti bar lungo la via pedonale… prendiamo due panini con feta, pomodoro e origano, un’acqua e una Coca e due caffè frappè…13 euro. Mentre mangiamo ammiriamo il Partenone che svetta dall’alto… magnifico! Dopo esserci rifocillati facciamo i biglietti, 12 Euro. Sono le 15, il sole picchia forte, ma lo spettacolo che inizia a presentarsi dinanzi a noi non ci fa pesare neanche il caldo… salendo ammiriamo il Teatro di Erode Attico, bellissimo, e scorci dall’alto di Atene, una distesa che sembra senza fine di case bianche in contrasto con l’azzurro del cielo… e infine, arrivati in cima che dire? Sostenere che il Partenone sia suggestivo è riduttivo, anche nonostante i numerosi restauri… è meraviglioso, imponente, così come lo è l’intero sito, sembra di fare un tuffo nel passato, questo luogo evoca davvero il potere, la ricchezza, la gloria dei tempi che furono. Davvero una sensazione che non si può non percepire. Dopo numerose foto e altrettante riprese scendiamo verso un enorme masso, utile per osservare dall’alto l’Antica Agorà e ancora scorci dell’Acropoli dal basso. Scendendo notiamo che hanno aperto il tanto atteso museo dell’Acropoli, inaugurato proprio qualche mese fa, a giugno 2009. Decidiamo di incamminarci verso lo scooter, sono ormai quasi le 18 e Gianluca, da appassionato di astri, pianeti e universo qual’è, vorrebbe recarsi al Planetario di Atene, un po’ fuori mano, sicuramente non sarà facile trovarlo. Infatti sbagliamo strada un paio di volte ritrovandoci in circonvallazioni dalle quali riusciamo ad uscire con molta fortuna, e, dopo aver chiesto informazioni a qualche passante, arriviamo al Planetario. Purtroppo una delusione: dopo aver fatto i biglietti per lo spettacolo tridimensionale, scopriamo che lo spettacolo non è multilingue come pensavamo, ma solo in inglese o greco e la parte espositiva dei pianeti, ecc. (quella che interessava a Gianluca) è chiusa fino a settembre. Ma che sfiga! Ci accordiamo allora con la ragazza dei biglietti che ci avrebbe rimborsato il ticket appena sarebbe entrata la prima coppia decisa a far il biglietto. Per fortuna aspettiamo solo 10 minuti e ce ne torniamo in hotel. Verso le 20:30 usciamo di nuovo e decidiamo di recarci nel quartiere di Gazo, consigliatoci dalla coppia di ateniesi conosciuta a Capo Tenaro. Come locale dove mangiare ci facciamo consigliare dalla guida e optiamo per “Kanella”, vicino alla ferrovia. La scelta si rivela azzeccata, un localino trendy, giovane e mangiamo pure bene: un’insalata di zucchine, avocado e formaggio a scaglie da dividere a metà, io petto di pollo e per Gianlu bistecca con patate fritte. Il tutto 30 Euro. Dopo cena andiamo a fare un giretto per il quartiere ed entriamo in stradine con un sacco di lounge bar, pieni di ragazzi, musica, veramente carino. Si vede che è un quartiere nato da poco, la guida ci dice che i locali sono stati ricavati da delle officine non più operative. Ecco che ancora una volta, grazie ad alcune “soffiate”, ci siamo recati in un posto che difficilmente avremo scovato! Indecisi se prendere qualcosa da bere e lasciarci travolgere dalla “movida” ateniese, decidiamo poi di lasciar perdere e tornare verso l’hotel, sono quasi le 1:00, siamo distrutti e quello che veramente vogliamo non è un mojito ma un letto!!! Venerdì 28 agosto 2009 La penisola Attica e Capo Sounio Sveglia alle 7:30, e scendiamo per la colazione: a buffet, ricca, servita in una sala enorme a vetrate… una bella scoperta quest’hotel!! Ci sono pure le uova strapazzate e i wurstel grigliati… oltre a prosciutto e formaggio… ovviamente faccio razzìa di tutto e mi intasco per il pranzo qualche panino… Lo so che penserete che non si fa… i soliti italiani… dopo esserci abbuffati di briosche e panini burro e marmellata, yogurth, muesli, ecc. andiamo a prelevare lo scooter (lo abbiamo tenuto per la notte al parcheggio custodito dell’hotel, 3 Euro) e partiamo, direzione: Capo Sounio. Decidiamo di percorrere la penisola attica e visitare il famoso Tempio di Poseidone dopo aver letto tante recensioni positive su questo luogo. Sono circa 70 Km di strada facile e veloce e con nostra grande sorpresa, man mano che ci allontaniamo dalla città, il panorama diventa splendido: è tutto un susseguirsi di scorci sul mare fantastici, scogliere, calette riparate, il tutto contornato da colori magnifici, il mare qui è di un blu accecante! Verso le 10 arriviamo a destinazione, il tempio è proprio come ci veniva descritto, inserito in uno scenario bellissimo, posto in cima a una collina a picco sul mare e tutt’intorno il nulla… solo l’azzurro del cielo e il blu del mare… e il bello è che siamo solo io e Gianluca in questo luogo magico, non c’è nessun altro!!! Rimaniamo a goderci questa meraviglia un altro po’ e poi decidiamo che, dopo la scarpinata di ieri, oggi ci meritiamo un po’ di relax… ci godremo un po’ di mare anche qua. Subito notiamo una spiaggetta di ciottoli proprio sotto al tempio, adiacente ad una privata di un villaggio vacanze (penso l’unico nell’arco di 30 Km!). Il mare come al solito non ci delude, la spiaggetta deliziosa, peccato solo per la temperatura dell’acqua, un po’ freddina! Comunque stiamo qui fino alle 3 circa, nel frattempo ci siamo mangiati i panini “presi in prestito” dal buffet di stamani e goduti un caffè frappè al bar del villaggio. A proposito, dobbiamo denunciare un furto: 7 euro per 2 frappè! Roba da matti! Ripartiamo alla caccia di un’altra caletta per il nostro ultimo bagno nel mare greco, almeno per quest’anno… eh già, oggi è il nostro ultimo giorno!!! La troviamo dopo poco: sempre di ciottoli, una spiaggetta con qualche greco perfetta per un ultimo tuffo. Ci rilassiamo un’altra oretta e poi ci avviamo verso Atene. Lungo la strada del ritorno notiamo tante belle e ampie spiagge attrezzate dove è possibile praticare windsurf, kyte… però noi cercavamo qualcosa di meno “commerciale”, piu intimo… comunque l’importante è che ci sia modo di poter scegliere, e qui devo dire che la scelta c’è! Arriviamo all’hotel Oscar verso le 18, doccia, ci facciamo belli e ci dirigiamo verso la collina di Filopappo, dove, secondo la guida è possibile scorgere una bella veduta a 360 gradi di Atene al tramonto. Con qualche difficoltà alla fine la troviamo, ed è una piacevole scoperta: non molto conosciuto, infatti siamo in compagnia solo di qualche greco, è un posticino inserito in un parco con una specie di osservatorio posto su una collinetta. Via via vediamo il cielo mutare colore sempre più dal rosa all’arancio, e questi colori magnifici si riflettono sul tappeto infinito di case bianche della città… e dall’altro lato l’Acropoli col suo Partenone che inizia ad illuminarsi… ci godiamo per un po’ lo spettacolo… prima che faccia buio pesto però scendiamo e ci dirigiamo con lo scooter verso la Plaka, stasera dobbiamo terminare di comprare i souvenirs per familiari e amici. Che via vai di gente! Negozi di souvenir a più non posso, miriadi di taverne e locali, camerieri che tentano in ogni modo di farti sedere a uno dei loro tavoli… stasera però niente taverna, decidiamo di tentare col gyros con peta, ancora mai provato. Scegliamo un minuscolo baracchino su una delle tante viuzze della Plaka, secondo la guida uno dei venditori di gyros e souvlaki storici della capitale. Io ne prendo uno al pollo e per Gianluca un Pork gyros con peta, e dopo farà anche il bis… il fegato ringrazia! Dentro c’è pomodoro, cipolla, patate fritte… pesantino ma buonissimo! E pure economico, solo 2 Euro! Con la pancia piena proseguiamo per lo shopping, ci fermiamo anche a un locale a berci qualcosa e abbastanza stremati verso le 00:30 torniamo in hotel. Dobbiamo ancora preparare i bagagli……… Sabato 29 agosto 2009 …Arrivederci Grecia! Ci svegliamo verso le 9, scendiamo per la colazione e dopo aver fatto il check-out e sistemato le borse nello scooter partiamo alla volta di Patrasso. Ci separano 220 Km, non male eh? Il conta kilometri ci dice che siamo arrivati a superare i 2000… partiamo verso le 11 con calma, la strada per l’imbocco dell’autostrada per Patrasso la troviamo grazie a due nonnetti che ci fanno strada con la loro auto, anche loro fortunatamente si dirigono là. Verso le 12:30 facciamo tappa a Corinto dove scattiamo qualche foto al famoso ponte mentre lo attraversano due, tre navi. Veramente notevole! Facciamo tappa una mezz’ora al Tourist market per un thè e poi ripartiamo. Il tragitto è davvero lungo, per fortuna la strada è scorrevolissima. Dopo un’oretta ci fermiamo a una specie di Autogrill e ci mangiamo un cornetto Algida a testa per pranzo. Veloci ripartiamo, alle 15 dobbiamo trovarci al check-in del porto… dopo varie peripizie (non trovavamo il punto d’imbarco e il check-in, abbiamo fatto certe corse!) finalmente ci imbarchiamo sulla nave Anek Lines… puntuali, alle 17 partiamo. CIAO GRECIA!!!!!


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