Tra Langhe e Monferrato

Viaggio in Piemonte tra cultura e natura
Scritto da: plau
tra langhe e monferrato
Partenza il: 20/04/2012
Ritorno il: 22/04/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Senza nessun intoppo strada facendo, con solo un po’ di pioggia verso Brescia, alle 11.00 eravamo già alla prima tappa del breve viaggio piemontese: Grinzane Cavour. La scoperta cadde su questo piccolo borgo curiosando qua e là in internet prima della partenza alla ricerca di un bel castello da visitare. Arriviamo al castello accolti da una scolaresca di bambini delle elementari che erano impegnati in una sorta di gioco che consisteva nel trovare elementi tipici dell’architettura dei castelli. Superata la massa di bimbi, entriamo e ad accoglierci c’è una piccola biglietteria per l’ingresso al Museo delle Langhe. Paghiamo subito i 4€ di ingresso e il custode ci apre il museo, consegnandoci delle audioguide. La prima sala, chiamata “Sala del territorio”, ha sede nelle ex scuderie e ospita un grande torcio del Settecento, pannelli espositivi che raffigurano mappe delle varie langhe ed un proiettore multimediale che trasmette un video sulla storia di Cavour e del vino. Al piano nobile si giunge alla “Sala delle Maschere”, chiamata così per le 156 “maschere” presenti nel soffitto a trabeazione, che raffigurano stemmi, volti e allegorie. In questa sala a novembre si tiene l’asta del tartufo bianco ad opera dell’Ordine dei Cavalieri del tartufo. Si prosegue per la “Sala degli affreschi” che ospita un interessante allestimento intitolato “Verità sul vino”, il quale illustra le proprietà dell’uva e del vino stesso. Successivamente si arriva nella “Sala del Tartufo” e nella “Sala del museo etnografico”, che riproduce antichi ambienti come la cucina della langa o l’osteria. Nella “Sala Cavour” è riproposta la camera da letto del conte, che soggiornò nel castello in quanto sindaco di Grinzane Cavour. L’ultima, la “Sala delle contadinerie”, mostra le antiche botteghe, come quella del bottaio. Il castello, oltre al museo, ospita l’enoteca regionale piemontese e un ristorante. C’è da aggiungere che il panorama che si ha da Grinzane Cavour è qualcosa di meraviglioso: tutto il territorio delle Langhe si apre davanti ai nostri occhi.

Dopo un buon pranzo in un osteria ai piedi del castello raggiungiamo Alba. Facciamo solo una breve passeggiata perché il paese non ci colpisce molto, probabilmente ci aspettavamo qualcosa di diverso, di più antico. Ci spostiamo dunque ad Asti parcheggiando in un enorme parcheggio nella piazza dove si tiene il mercato, che, se non abbiamo capito male, è la stessa in cui si tiene il palio. Da lì ci muoviamo verso il centro, dove visitiamo una chiesa, molto carina all’interno, che ospita gli stendardi dei palii passati. Il giro prosegue attraverso tutto il centro storico della città, passando per le tipiche torri, grazie ad una cartina dettagliata recuperata nel centro informazioni in Piazza Alfieri. Lasciata anche Asti ci dirigiamo vero Casale Monferrato dove avevamo alloggio da parenti.

Il secondo giorno è dedicato alla visita di Torino, dopo non pochi problemi dati da lavori in corso, sensi unici e traffico, raggiungiamo il parcheggio di Piazza Vittorio Veneto. La prima visita è dedicata alla Mole Antonelliana e dunque al Museo del Cinema. All’ingresso vi sono due file: una per chi intende visitare solo il museo e una per chi vuole salire sull’ascensore panoramico; essendo a Torino per la prima volta, non ci facciamo di certo mancare una bella vista dall’alto, così ci mettiamo in coda, che è durata circa mezz’ora. Fatto il biglietto per ascensore+museo (7€ ingresso ridotto), saliamo subito in cima alla Mole; si gode di una vista mozzafiato, Torino dall’alto, circondata dai monti e dalla Alpi, merita assolutamente di essere vista. Dopo aver passato una buona mezz’ora tendando di riconoscere i vari monumenti, i monti e alla ricerca dello Juventus Stadium, scendiamo ed iniziamo la visita del Museo del Cinema. Non mi dilungo a descrivere ogni sala, perché il museo è ben conosciuto ed è facile reperire informazioni, al contrario del Museo delle Langhe. Dico solo che è un museo per tutti, poiché coinvolge il visitatore attraverso strumenti interattivi e ti permette di capire bene come funziona la grandiosa macchina del cinema. La visita di Torino prosegue rigorosamente a piedi verso il Palazzo Reale, che visitiamo solo da fuori, perché davvero troppo stanchi e l’Armeria Reale, che invece scegliamo di vedere all’interno, grazie all’ingresso gratuito (era la settimana della cultura). L’armeria è divisa in tre piccole sale, la più spettacolare è sicuramente le Galleria Beaumont, sia per le decorazioni della volta e le sculture agli angoli, che per le armi, in quanto ospita la parte più consistente della collezione dei Savoia, che va dalle armi primitive alle armi risorgimentali. Dopo una passeggiata lungo il Po, riprendiamo la macchina e arriviamo fino alla Basilica di Superga, girando per i monti torinesi. La vediamo solo esternamente, ma è davvero splendida.

Il terzo e ultimo giorno abbiamo solo mezza giornata a disposizione, poiché il pomeriggio è dedicato al viaggio di ritorno. Visitiamo così il centro di Casale Monferrato, piccolo borgo medievale. Interessante è soprattutto la Sinagoga e l’annesso museo ebraico. Ci avventuriamo poi tra le colline del Monferrato, passando per piccoli borghi come San Giorgio.

In conclusione consiglio a tutti un giro in queste terre in particolare per le vedute magnifiche.

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