Tra i Paesi baltici e la Russia
Indice dei contenuti
Prima di tutto informazione per il visto: Russian Tour. Costa 35€ e in una settimana te lo fanno avere.
5/6
Partenza da Orio per Vilnius volo Ryan Air. All’uscita del minuscolo aeroporto a 20 m. a sx c’è il pulmino di 20 posti che per 1€ porta alla stazione dei treni e dei pullman (una di fronte all’altra nella stessa piazza. A 500m sei in piena città vecchia. Prenotato “Florens Boutique, Austros Vartu 29 che ho raggiunto in tre minuti. E’ un ostello che ha anche camere con bagno. La cosa positiva è che è sulla strada che porta in centro. Aspetto esterno anonimo. Non ci sono distributori di bibite e acqua. C’è solo una macchina per caffè e te disponibile gratuitamente solo al mattino. Camera pulita con a/c. Vado in Piazza della Cattedrale. La piazza è bella, con un campanile staccato dalla cattedrale, ma la cattedrale è ordinaria sia all’interno che all’esterno. Accanto c’è il Palazzo Reale ricostruito di recente. Adesso è adibito a museo. Niente di degno di nota. Dalla piazza si vede La Collina di Gediminas con i resti delle torri e delle mura. Si può salire a piedi o con una funicolare. In cima bello il panorama. Scendo e mi avvio verso la città vecchia, immettendomi nella Pillies Gatve. E’ la strada più importante, piena di negozi e ristoranti. Non spiego i percorsi perché le indicazioni turistiche sono esaustive. Degna di nota è la Chiesa di Sant’Anna. Purtroppo Vilnius è stata ridotta in cenere dai tedeschi alla fine della II guerra mondiale. Uzupis Repubblica. E’ inutile andare. Non c’è niente da vedere. Pranzo a Pllies Gatve 11/9: un filetto al pepe con contorno di verdure e 2 birre 22.64€. La sera “Uab Aderas in Austros Varty gatve 8, a due passi dal primo, 1 birra e un piatto di cui non ricordo il nome, ma sembravano tortellini, €12,40. Certo la cucina non la cosa migliore di Vilnius.
6/6
Noleggiato auto. Vado alla Collina delle Croci. E’ una collinetta piena di croci di qualsiasi tipo. Da Vilnius ci sono 3 ore di auto. Non ne vale la pena. A pranzo mi fermo in un ristorante sulla strada di ritorno per Vilnius, dove mangio i famosi zeppelin. E’ un impasto di patate ripieno di carne o formaggio condito con carne o formaggio. Terribili. Attenzione, tranne che per la città vecchia, la ristorazione chiude alle 21,00.
7/6
Trakai Il castello è bello e suggestivo. Consiglio di andare e fare un giro in barca nel laghetto che circonda il castello.
Druskininkai. A 8 km dalla città c’è il Parco delle Statue dell’età Sovietica. Se venite da Vilnius poco prima di arrivare in città vedrete le indicazioni alla vostra sx. Attenti perché c’è scritto “Hesova Grota”. Ingresso 6€. Portatevi qualcosa contro le zanzare. Il parco è un insieme di statue dell’era sovietica che non sono state distrutte al momento dell’indipendenza. Se andate pranzate pure all’interno del parco: si mangia bene e con poco. Volo per Mosca con Transaero eccellente. Ho prenotato presso l’aeroporto Domododevo l’hotel Tiara, una casetta ad un piano in un posto dove metà delle strade erano buone per fare motocross, e dove suono in campanello varie volte ma non mi aprono. Torno verso l’aeroporto e prendo una camera all’hotel Air. Consiglio: non noleggiate un’auto a Mosca. Il traffico è pazzesco anche di notte, ci sono sempre lavori in corso, e fuori Mosca è difficile trovare autostrade. Inoltre guidano come forsennnati. Ultima chicca: se fai un incidente l’assicurazione non copre se non hai chiamato la polizia e loro non sono intervenuti. Ho cercato di parlare con vari polizziotti, ma nessuno conosce l’inglese.
8/6
Suzdal. Andarci è stata una scelta sbagliata: non esiste un ufficio turistico, le indicazioni sono solo in cirillico, caratteristica di tutta la Russia ad esclusione di San Pietroburgo e della parte di Mosca vicina al Cremlino. Albergo “Suzdal”
9/6
Colazione quasi niente, personale assolutamente disinteressato a te, alla reception solo una ragazza per turno parlicchia inglese. 230 Km di strada sconnessa con buche e arrivo a Yaroslavl.
Prenotato hotel Ibis, l’unico hotel che ha sulle strade le indicazioni non solo in cirillico. Anche a Yaroslavl non ci sono tourist information. Prendo una mappa dall’albergo. Bellissima la Chiesa di S. Elia il Profeta internamente piena di affreschi e icone. Ingresso 100 rubli e altri 100 per fotografare. Costeggiando il Volga si arriva alla Assumption Cathedral. Esternamente bella con le sue guglie dorate, ma l’interno era chiuso. Era tardi. Cena al Собаниf. E’ sul lungovolga e a due passi dall’Ibis ed è consigliato dalle guide e da chiunque sia andato. Zuppa di funghi e panna acida, pesce impanato al forno, torta di mele e gelato, 1 birra 1028 rubli.
10/6
Sergheijev Posad. Splendida. E’ tutto racchiuso attorno al Monastero della Trinità. L’esterno è bellissimo. Vi consiglio di entrare in Храм преп сергия с трапез ой. Non solo è piena di affreschi, ma si respira l’aria della fede grazie ai numerosissimi ortodossi che la frequentano. La stazione del treno è a 500 m. Io avevo noleggiato l’auto, quindi devo partire prima possibile conoscendo ormai il traffico di Mosca. I 200 km. Che mi separano dall’aeroporto Bomododrvo inpiego 5 ore a farli. Lascio l’auto e prendo il treno Aeroexpress che dalla stazione dell’aeroporto porta fino alla stazione Paveletskaya- Di fronte all’uscita, oltrepassata la piazza, c’è la via che porta all’Hotel Ibis. Caro, ma il venerdì e il sabato non in alta stagione potete trovare tariffe convenienti. E’ in una posizione strategica perché è vicino alla stazione e alla metropolitana
11/6
Prendo la metro per la Piazza Rossa, ma è chiusa. Una guardia mi dice che sarà aperta l’indomani. Vado nei magazzini Gum (non sono mai stato attratto dai centri commerciali, ma questi sono veramente belli). Vado ai Giardini di Alessandro con la tomba del milite ignoto, la parata e il cambio della guardia. La metro costa 50 rubli a corsa. Cenato di fronte alla stazione vicino l’hotel da AЖоиАwоги. Non lo consiglierei.
12/6
Colazione, metro, Piazza Rossa. Apre alle 10, quindi vado a fare il biglietto per le Armour Rooms, 700 rubli compreso l’audioguida in inglese. Nonostante il prezzo non certo basso, ne vale la pena. Ci sono vasellami, servizi da tavola, corone, armature, carrozze. L’audioguida è piuttosto veloce. Sarebbe meglio avere una guida esperta o soffermarsi per conto proprio. Esco e vado verso la Piazza Rossa: chiusa perché festa nazionale. Sarebbe pazzesco andare a Mosca e non vedere la Piazza Rossa, perché l’indomani alle 11,20 ho il treno Napsan per San Pietroburgo. Avevo fatto il biglietto dall’Italia con www.russiantrain.com e chiedo se posso spostare la partenza e la risposta è stata che gli spostamenti di orario si possono fare fino a 3 gg. prima. Potevo fare un nuovo biglietto con 170$. Ma siamo pazzi? Prendo la metro per la stazione Комсоиольскя da dove partono i treni per San Pietroburgo e, dopo vari gesti con una ventina di dipendenti della stazione arrivo alla biglietteria dei treni veloci e mi fanno subito il cambio di orario per 470 rubli. A questo punto vado al mercato di Izmailovo. Non ne vale la pena. E’ un mercato dove si vende di tutto ed è fatto per le massaie. Da lì faccio il tour delle stazioni. Ce ne sono di bellissime. Vi conviene durante i vostri percorsi, appena ne trovate una interessante, scendere, fare l efoto e poi risalire. Generalmente le più belle sono quelle degli interscambi. La sera sono andato a mangiare in un self service in Новокузнецкая. E’ una via parallela a quella dell’albergo e ci sono anche panetterie con dolci e alcuni caffè. Non male.
13/6
Piazza Rossa. Francamente sono rimasto deluso. Forse le aspettative erano troppe. Bella ma non mozzafiato. Non sono andato al mausoleo di Lenin perché c’era una fila spaventosa sotto il sole. Esco e costeggiando i magazzini Gum si trovano tanti ristoranti. Vi consiglio di non andarci, tipici ristoranti pessimi e cari, per turisti. Vado a prendere il Sapsan per San Pietroburgo. Abbastanza confortevole. I russi sono particolari: un signore seduto di fronte a me, mi ha urtato il piedi per due volte, ma non mi ha mai chiesto scusa e neanche guardato, però quando gli ho chiesto informazioni sul suo biglietto è stato cordialissimo, mi ha spiegato le stazioni di San Pietroburgo e voleva parlare di letteratura russa. Arrivato alla stazione prendo la metro per l’albergo, Blues Hotel. Schifoso, io penso che tanta gente scriva le recensioni con i piedi. Cambio albergo. Trovo Nievsky Hotel Grand in pieno centro in una strada laterale della Nievsky Prospekt. Vecchio, stanza piccola, colazione a 300 rubli scarsa. Attenzione a San Pietroburgo la metro chiude alle 12,30, quindi non restano che i taxisti con cui bisogna mercanteggiare. Però quando vi mettete d’accordo e loro dicono il prezzo, non lo dicono in rubli, ma in dollari. Infatti a me è successo che avevamo concordato per 500, ma io intendevo rubli, non dollari. Naturalmente non glieli ho dati.
14/6
Sant’Isacco già fila 45 m. prima dell’apertura, quindi decido di lasciar perdere. Da lì è facile arrivare a Piazza del Palazzo. Una parte del Palazzo D’Inverno ospita l’Hermitage. Non mi interessa l’arte a causa di problemi con i colori. Vado poi alla Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato. Ingresso 250 rubli. Ne vale la pena. E’ veramente bella. Cattedrale di Kazan ingresso libero. Esternamente anonima, internamente la bellezza delle chiese ortodosse.
15/6
Peterhoff (Petergoff). Dalla stazione metro Avtovo (Abtobo) si prende il pulmino per Petrhoff. Basta guardare le diciture che ci sono davanti o di lato per conoscere la direzione. Naturalmente chiedere all’autista di fermarsi nel posto giusto (basta dire fountains, forse è l’unica parola che conoscono in inglese). Entrando nel parco la prima parte è gratuita, infatti non c’è niente da vedere. Poi si pagano 500 rubli per il parco con le fontane, 500 rubli per il museo, 200 rubli per l’audioguida in inglese. Vale la pena vedere il museo se non si è stati all “Armour Rooms” di Mosca, altrimenti è un piccolo doppione. Al ritorno basta prendere un autobus per San Pietroburgo, tutti portano ad una stazione della metro, e da lì si va dove si vuole. Dato che avevo tempo mi sono fermato presso alcune stazioni della metro veramente belle: Avtovo, Tecnologisky, l’altra dopo sulla stessa linea.
16/6
Partenza per Tallin con Air Baltic scalo a Riga. Attenzione: all’aeroporto non hanno accettato il boarding pass elettronico, volevano proprio la stampa della carta d’imbarco. Prima di accedere ai controlli di sicurezza c’è una macchina che stampa la carta d’imbarco passando il cellulare. Air Baltic ha aerei più comodi della media. Anche qui ho noleggiato l’auto. Camera in “Villa Guesthouse” J. Polska 15 Kesklinn. Pulita, la titolare cordiale, ma un po’ fuori se non hai l’auto. Per quanto riguarda la città, niente da dire, niente da segnalare.
17/6
In auto fino a Riga con qualche tappa sul mar del Nord. Riga è veramente grande. Prenotato Augustine Hotel Alauksta Iela 1. 4 notti 140€ con colazione. E’ più un B&B. La reception non è aperta di notte, hai le chiavi per accedere, è un po’ fuori e piuttosto spartana. Attenzione: se dovete far lavare degli indumenti, Riga è la città meno consigliata. A parte che ho cercato una lavanderia in tutti i modi. L’unica che ho trovato è in pieno centro e probabilmente è anche l’unica della città. Si troverebbe in Baznicas 20/22, in realtà dovete superare l’angolo a dx, secondo negozio. Per 2 polo e una t-shirt 12€, per una camicia 4, per un paio di pantaloni di cotone 8. Tutto quello che c’è da vedere chiude dalle 17 alle 18. Mangiare a Rica è costoso. Vado al supermercato.
18/6
Ratslaukums è il centro e il cuore turistico della città vecchia. Nella piazza subito si trova la Casa delle Teste Nere. Esternamente bella. Non ho visto l’interno perché chiusa. Accanto c’è il Museo dell’Occupazione della Lettonia. Però, per rifacimenti, gran parte del museo è stata momentaneamente spostata a Raina Blvd 7. Ci vado. Non lo consiglio ai teneroni come me perché è rappresentato tutto l’orrore e le persecuzioni che questa gente ha dovuto sopportare, prima con i nazisti poi con i russi. Ritorno in centro e vado nell’immenso Duomo. Entrata 3€. Bella anche la parte del chiostro. Tutto il centro è molto bello, con strade medievali con sassi sporgenti. Secondo me non vale la pena vedere il Castello e Il monumento alla libertà.
19/6
Sigulda. Parco Nazionale del Gausa. Io sono andato in auto, ma potete prendere sia l’autobus che il treno. Se guardate la mappa dei luoghi da visitare avrete paura per le distanze. Arrivati a Sigulda trovate le indicazioni per ufficio turistico. Vi fate dare la mappa e iniziate. La mappa non è fatta benissimo. Scarpinata di 1 km per arrivare al Castello Nuovo e al Castello Vecchio. All’uscita andate dritto e quando arrivate alla Chiesa Luterana e Evangelica andate a sx sempre dritto. 600m e arrivate alla funivia che per 1-3€ vi porta dall’altra parte della vallata, facendo in modo che non facciate i 6km di strada che porta al Castello di Turalda, che adesso è un sanatorio. Pranzo al “Kaku Maya” in Pils Iela 8, consigliato da L.P. E’ un self service. Un piatto di salmone (un po’ secco) con patate e una birra €8.10. Il bello è che è comunicante con una pasticceria. Consiglio: andate al supermercato lì vicino. Torno a Riga e vado alla Porta Svedese. No comment. Da lì si raggiunge il Monumento della Libertà. E’ un omaggio ad un popolo che ha patito tante dominazioni e non bisogna perderlo. L.P. dice che ci sono i soldati 24/24 che si danno il cambio ogni ora: non più. Memoriale della Shoah. Se avete visto altri memoriali, non perdeteci tempo. Magari potreste associarlo alla visita del mercato. Uscendo dal mercato andate dove c’è il palazzo dell’accademia (non ricordo di cosa). Tanto è visibile da tutta la città. E’ la cosa più ex comunista di Riga. Aereo per Orio.