Tra folletti, giganti e pub.

15 giorni on the road in Irlanda
Scritto da: GILLY
tra folletti, giganti e pub.
Partenza il: 15/07/2011
Ritorno il: 29/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
15 luglio

Finalmente il giorno della partenza è arrivato. Abbiamo preparato i nostri bagagli per affrontare la rinomata variabilità del tempo irlandese e ci dirigiamo verso l’aeroporto Vespucci di Firenze per imbarcarci sul volo Lufthansa delle 18:50 che, dopo un breve scalo a Francoforte, ci porterà verso Dublino. Abbiamo scelto un volo combinato Lufthansa/Swiss perché era più conveniente rispetto alle cosidette Low-cost che, con due bagagli al seguito non lo sono poi così tanto e non era certo pensabile andare 15 giorni in Irlanda con il solo bagaglio a mano.

I voli sono entrambi puntualissimi e arriviamo a Dublino alle 22:30, ritiriamo il bagaglio e prendiamo la navetta del Clarion Hotel, a due passi dal terminal, dove avevamo prenotato una doppia su Internet a 69€ solo pernottamento. Il tempo di trovare i pigiami e siamo a nanna.

16 luglio

Dopo una veloce colazione all’aeroporto, ci rechiamo alla Herzt per ritirare la macchina a noleggio, ci è stata assegnata una Ford Ka piccola e perfetta per due persone e per le strade irlandesi.

Ci mettiamo in viaggio verso Galway e dopo circa 2 ore e mezzo siamo al nostro B&B Abbeylee, non proprio nel centro di Galway ma a circa 30 minuti a piedi. Per quanto riguarda gli spostamenti principali, da un b&b all’altro, ci siamo affidati agli itinerari del sito della AA Routes ed alla loro cartina stradale, niente navigatore per noi, ci siamo trovati benissimo e non abbiamo mai sbagliato strada, l’importante è se si viaggia nel Gaeltacht di avere i nomi dei luoghi sia in inglese che in irlandese.

Dopo aver posato i bagagli ci dirigiamo verso Galway per un giro nelle vivaci strade del centro, questa zona ci è familiare ma ci siamo voluti tornare perchè vale sempre la pena. Pranziamo con Fish’n Chips da McDonagh’s, buono ma un po’ pesantino e ci vuole una Guinness per digerire, tutte le scuse sono buone!

Dopo un altro giretto, il pesce fritto è ancora lì, e per cena ci prendiamo solo una fetta di Apple Pie ed un caffè ma la camminata verso il B&B, quasi tutta in salita aiuta e andiamo a letto tranquilli.

17 luglio

Alla scoperta del Burren.

Ci aspetta un paesaggio lunare grigio come il cielo. Visitiamo Kinvarra con il castello e poi la Ailiwee Cave all’interno della quale c’è una temperatura costante di circa 10 gradi. Dopo il pranzo al sacco seguiamo la strada che ci porta alle Cliffs of Moher, le avevo viste nel ’97 quando era ancora possibile affacciarsi liberamente e pericolosamente dal bordo, adesso c’è un pratico sentiero che percorre la costa, menomale perchè c’è un vento talmente forte che in alcuni momenti ci spinge fino a farci correre. Torniamo in macchina un po’ intontiti e decidiamo di fare una sosta a Doolin al pub McGann’s per una Guinness ed un tè rigorosamente con latte. Per tornare a Galway percorriamo la R479 che corre lungo la costa e ci regale dei bellissimi scorci e poi la N67 fino a Kilcolgan dove decidiamo di fermarci a cena al Moran’s Oyster Cottage e dove ordiamo astice, salmone e granchio che valgono tutti i 75€ spesi.

18 luglio

Il nostro programma oggi era di andare alle Isole Aran ma la pioggia ed il vento ci hanno fermato, anticipiamo quindi il tuor del Connemara ma anche questa volta, come nel 2002, non riusciamo ad apprezzare i panorami ed i colori di questa splendida terra. Fortunatamente un po’ di sole comincia a fare capolino a Clifden e sulla R366, panoramica, che ci permette di fare un po’ di foto. Facciamo una sosta a Spiddal per un Apple Crumble in un bistro vista mare e dopo una sosta al B&B, ci spostiamo a Galway per cena al Pub Spanish Arch accompagnata da Stout ed Ale.

19 luglio

L’attesa ci ha premiati, oggi andiamo alle Aran, rain or shine!, per fortuna il cielo d’Irlanda ci accompagna ad Inishmore. Prendiamo le bici e decidiamo di seguire il Ring of Aran che ci porta fuori dalla strada principale, siamo soli tra distese di muretti a secco e capre, mucche e cavalli. Pranziamo lungo la spiaggia bianca vicina a Dan Angus, c’è un bel sole e nuvoloni veloci portati dal vento. Proseguiamo il tour percorrendo la stradina costiera che ci porta al santuario delle foche, ce ne sono alcune che, approfittando della bassa marea, prendono il sole sugli scogli. Il nostro scopo principale era quello di tornare nel Pub dell’isola che ci aveva colpito nel 2002 per essere così spartano e poco turistico ma, purtroppo, rimaniamo delusi in quanto il locale è stato completamente ristrutturato e trasformato in un anonimo pub ristorante per i numerosi turisti che affollano l’isola, ci rimane il ricordo del 2002. Dopo aver acquistato un bel maglione riprendiamo la nave veloce e torniamo verso Galway.

20 – 21 luglio

È tempo di lasciare Galway per scoprire un territorio per noi sconosciuto, il Donegal. Il viaggio dura circa 3 ore, percorriamo solo strade nazionali a 2 corsie ma non troviamo praticamente mai traffico. Il nostro B&B si chiama “The Cove Lodge” ed è a circa 4 km dal centro di Donegal Town circondato da campi, mucche ed un laghetto. Il primo giorno lo passiamo nella cittadina di Donegal, è molto piccola ed oltre al castello, qualche ristorante e pub, non offre molto ma è la base di partenza perfetta per scoprire il territorio circostante. Il secondo giorno lo dedichiamo alla scoperta delle scogliere, percorriamo la N59 fino a Killybegs dove visitiamo la fabbrica dei tappeti e proviamo a fare qualche “nodo turco” ma non siamo molto portati, continuiamo lungo a costa verso le Slieve League, scogliere verdi e rocciose che scivolano nel mare sottostante, per arrivarci c’è una stradina stretta fino al parcheggio e poi si può percorrere l’ultimo chilometro a piedi costeggiando pascoli a picco sul mare; siamo stati abbastanza fortunati perchè il tempo ci ha permesso di ammirare i colori di questa zona spesso avvolta dalla nebbia. Proseguiamo la strada fino a Glencolmkill dove visitiamo il Folks Village con la ricostruzione di un tipico villaggio irlandese dal 1700 in poi. La via che ci porta ad Ardara è molto panoramica, attraversa un altipiano e poi ridiscende in una gola dai sapori alpini. È veramente uno scorcio di vera Irlanda ancora lontana dal turismo di massa che riempie il resto dell’isola.

22 – 23 luglio

Oggi è il momento di “passare il confine” e di arrivare a Derry, il viaggio da Donegal è veramente breve e non appena attraversiamo il confine, che non è nemmeno segnalato, vediamo subito che le distanze sono segnalate in miglia e che la scritta Londonderry presenta spesso il nome London cancellato con lo spray! Il nostro B&B Amore si trova nel Bogside a 2 passi dalle mura che circondano la città e che percorriamo sotto un caldo solicino, arriviamo anche al Peace Bridge inaugurato da circa due settimane, derry sarà citta della cultura nel 2013 e sono presenti infatti molti cantieri e progetti per questo evento. Il secondo giorno, dopo una colazione a base di pancakes, ci dedichiamo alla Free Derry; dopo aver fotografato i vari murales e l’angolo di Derry libera, ci appostiamo vicino al museo, che si trova praticamente dietro al nostro B&B, per aggregarci al tour. La nostra guida è Gerry, Irish Republican, ha partecipato alla marcia per i diritti civili del 30 gennaio 1972 poi tristemente conosciuta come Bloody Sunday, ha fatto lo sciopero della fame per supportare i prigionieri guidati da Bobby sands ed è stato a sua volta imprigionato. Il tour dura circa un’ora durante la quale si rivive la tormentata storia delle Bogside dagli anni ’60 ad oggi e durante il quale abbiamo anche scoperto che la mamma di Che Guevara era originaria della contea di Galway!. Dopo aver visitato anche il Free Derry Museum con ulteriori tristi testimonianza sulla Bloody Sunday diamo un’occhiata anche al Tower Museum e ci rallegriamo un po’ assistendo ad un concerto in Waterloo Place. Dopo cena ci fermiamo per una birra ed un’altra po’ di musica in uno degli Irish Pub consigliatoci dal proprietario del B&B, scegliamo il “Peader O’Donnell” e non rimaniamo delusi. Derry è stata veramente una piacevole sorpresa, dopo un passato tormentato si sta aprendo piano piano al turismo e vale sicuramente la pena fermarsi per un paio di giorni.

24 – 25 luglio

La nostra prossima tappa è la vicina contea di Antrim per scoprire le meraviglie della natura. È veramente una giornata splendida, il nostro B&B Seaview è pochi chilometri fuori dalla cittadina di Bushmills, sulla Causeway Coastal Route. La strada ci regala dei colori meravigliosi, il blu del cielo e del mare contrastano con il verde smeraldo dei campie dei pascoli. Alle 10:30 siamo già al B&B, il tempo di lasciare i bagagli e ci precipitiamo ad ammirare le colonne di basalto della Scalinata del Gigante, è veramente un posto bellissimo e avvolto dal mistero legato alla creazione di tale meraviglia, percorriamo il sentiero che costeggia la scalinata per scattare qualche bella foto e, dopo un pranzo veloce a Bushmills, ci dirigiamo a Carrick-a-Rede per attraversare il ponte di corda che collega l’isola di Carrick alla costa. E’ veramente una bella esperienza, sconsigliata a chi soffre di vertigini, il mare in questa zona ha dei colori splendidi che invoglierebbero ad un bel tuffo ma la temperatura dell’acqua (14° C a luglio) ed il vento sempre presente, ci fanno desistere. Per cena visitiamo Portrush, un colorato paesino di mare strapieno di turisti locali, sulla via del ritorno ci fermiamo per una birra al McBride pub dove veniamo accolti da delle simpatiche signore del luogo.

Il secondo giorno, come anticipato dalle previsioni del tempo, il cielo è un po’ grigio ma, dopo una abbondante colazione, ci dirigiamo ugualmente verso la spiaggia di White Park bay per una bella passeggiata e dopo un po’ di pioggerellina tipica il sole comincia a fare capolino e riusciamo anche a mettere i piedi nell’acqua rischiando il congelamento. Nel pomeriggio è la volta di visitare la Old Bushmills Distillery, essendo una fabbrica funzionante e non un museo riusciamo a vedere il lavoro di imbottigliamento e confezionamento del whiskey e dove come gadget ci vengono date delle mignon di Bushmills. Dopo la degustazione di rito decidiamo di visitare il Dunluce Castle con le sue spettrali rovine appollaiate sul mare, la visita è abbastanza interessante anche se il castello ha un maggiore fascino se visto da fuori dal vicino posteggio lungo la strada. Per la cena stasera ci dirigiamo in un altro paese di villeggiatura, Portstewart, dove ceniamo in un pub e facciamo due passi sulla Promenade. Torniamo abbastanza presto al B&B per preparare i bagagli per il ritorno nella Repubblica d’Irlanda.

P.S.: la differenza con Derry è evidente, lì ti sentivi veramente in Irlanda, qui invece le Union Jack e le bandiere degli Ulster Scot sventolano ad ogni angolo.

26 luglio

Di buon mattino lasciamo, un po’ a malincuore, la costa delle Causeway. Al B&B facciamo colazione con degli squisiti pancakes, eletti i migliori del viaggio, e ci “incamminiamo” verso sud con A-route e successivamente by-passiamo Belfast senza trovare nè traffico nè code…proprio come da noi! La nostra meta per oggi è Donore, vicino a Drogheda, dove alloggiamo al Daly’s Inn completo di ristorante e Pub che non guasta mai. Dopo aver preso un panino al supermarket, ci incamminiamo verso Newgrange, l’attrazione della zona e dopo una passeggiata di circa 2 km, sotto un bel sole caldo, arriviamo al Visitors Centre dove facciamo i biglietti per il tour guidato, l’unico possibile. L’affluenza è molto alta e dobbiamo aspettare un paio d’ore per giungere al complesso neolitico ma vale sicuramente la pena, il luogo è molto bello e ricco di mistero e leggenda, la nostra guida ci spiega i vari studi che sono stati fatti per riuscire a capire il significato ed il metodo di costruzione di questo enorme, per quei tempi, tumulo funerario. Visitiamo anche l’interno dove possiamo assistere alla dimostrazione di ciò che succede a Dicembre quando il sole filtra all’interno…da non credere!. Una volta effettuata la visita, torniamo verso l’albergo ma soprattutto verso il ristorante, 4 km a piedi si fanno sentire, e dopo ci fermiamo al Pub dove facciamo due chiacchiere con un simpatico signore del posto che è al Pub con Clara, il suo White Welsh Pony.

27 – 28 luglio

Il tour fai-da-te è finito e dopo una continental breakfast, prendiamo la “nostra”Ford Ka e ci dirigiamo verso l’aeroporto di Dublino, che dista circa 30 min. di autostrada, per lasciare l’auto. Giusto il tempo di raccogliere tutte le nostre cose e siamo sul bus 747 che ci porta a College Green, proprio davanti al Trinity College dove alloggeremo negli edifici storici, l’università infatti durante i mesi estivi permette ai turisti di dormire nelle camere doppie degli studenti, ci avevamo già soggiornato nel 2002 e ci siamo voluti tornare perché la location è eccezionale. In questi due giorni girovaghiamo un po’ per la città, che conosciamo già molto bene, prendiamo un po’ di sole in St. Stephen’s Green e visitiamo un po’ di negozi di musica intorno a S. Great George Street. Facciamo una sosta nel carinissimo pub The Brazen Head e all’Oliver St. John Gogarty e ci rendiamo conto di quanto costi la vita da turista a Dublino rispetto al resto dell’isola, una pinta di birra qui costa 5€ mentre a Derry 3€!. Per finire in bellezza e non farci mancare niente, facciamo anche una merendina da Queen of Tarts con cheesecake ed apple crumble e ci gustiamo l’ultima serata al pub McDaid, appena fuori Grafton Street, circondati da Dubliners e non da turisti che prediligono i pubs di Temple Bar.

29 luglio

È arrivato il momento di ripartire, ci rechiamo di buon ora all’aeroporto e, dopo aver comprato un po’ di salmone affumicato, ci imbarchiamo sul nostro volo Swiss che ci riporterà a Firenze passando da Zurigo, eletto da noi poveri mortali come l’aeroporto più caro del mondo (23€ per due panini da Burger King!).

Slàn go fòill, Irlanda

Arrivederci per ora.

Giulia & Giacomo



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche