Tra citta’ e laghi della gran bretagna
Martedì 12 agosto 2008 Prima colazione in hotel, dove c’erano a disposizione muffin, biscotti, brioches confezionate, barrette di cioccolata, cereali, frutta, yogurt, caffè, latte.
Prima tappa della giornata la Tower of London, che ovviamente abbiamo raggiunto in metro. L’entrata al complesso costa 16,50 £, l’audioguida 3,50 £ (lasciando un documento). Consigliamo di arrivare presto, perché dopo si formano lunghe code per entrare. Grazie all’audioguida la visita del complesso è molto interessante. All’interno si possono vedere rappresentazioni in costume d’epoca, cambi della guardia, un museo di armi, e i famosi grandi corvi neri che, secondo la leggenda, proteggono la Regina. All’ora di pranzo, in un chiosco appena fuori abbiamo preso un paio di grandi panini, un trancio di pizza e un’acqua minerale per 12,35 £. Poi siamo andati alla vicina Tower Bridge (entrata 6,00 £ a testa). Con l’ascensore siamo saliti alle passerelle tra le due torri, che permettono una fantastica vista sul Tamigi sia a est che a ovest. Poi si scendono le scale e si visita la sala macchine.
Con una passeggiata fino al London Bridge e percorsa Cannon Street, siamo arrivati alla cattedrale di St. Paul. Fino alle 16.00 per entrare si pagano 10,00 £, poi è gratis (ma la cripta è chiusa). Attraversato il Millennium Bridge (ponte pedonale) e con una passeggiata fino alla stazione London Bridge, siamo tornati alla Tower of London. Abbiamo quindi preso un battello della “City Cruises” per Westminster e ritorno (7,80 £ a testa). Il giro sul Tamigi è molto bello, e permette di ammirare dei bellissimi scorci della città, tra cui il London Eye. A fianco della Tower of London c’erano dei bei localini, tra cui un ristorante-pizzeria con prezzi molto abbordabili. Siamo entrati alle 19.20, ma ci hanno detto che stava per chiudere!!! Allora abbiamo preso del fish&chips con coca (4,99 £) in un bar all’aperto. Poi si è messo improvvisamente a piovere, così abbiamo preso la metro per Piccadilly Circus. Ammirata la famosa piazza, molto scenografica, ci siamo tuffati su Coventry Street e Cranbourn Street, piene di ristoranti, locali e pub per tutte le tasche. Poi metro e ritorno in albergo verso le 22.30.
Mercoledì 13 agosto 2008 Abbiamo preso la metro fino a Westminster (questa stazione è particolare perché i binari sono protetti da barriere che si aprono all’altezza delle porte). Abbiamo visto la House of Parliament e il Big Ben, e poi siamo andati fino a Trafalgar Square. Purtroppo la vista della piazza era rovinata da un palco e un maxischermo per una specie di festival. Tornando verso il Big Ben abbiamo visto la famosa Downing Street, dove al n° 10 abita il Primo Ministro. La via è resa inavvicinabile da un’alta cancellata e da polizia armata fino ai denti. Abbiamo poi visitato l’Abbazia di Westminster (entrata 12,00 €, audioguida gratuita), che ha ben poco di sacro: è più una specie di grande mausoleo dove riposano molti regnanti del passato e alcuni personaggi famosi (ad es. Il musicista Haendel). Metro fino a Green Park e per le 11.30 eravamo a Buckingam Palace per il suggestivo cambio della guardia, che dura circa 40 minuti. Poi passeggiata nel parco di St. James, dove ad un chiosco abbiamo preso due hot-dog e una baguette, spendendo 9,80 £. Con la metro siamo poi andati ad Arsenal, dove c’è lo stadio proprio in mezzo al quartiere. Da fuori dice poco o niente, magari la visita all’interno merita, come dicono. Presi dei gadgets dell’Arsenal, abbiamo preso la metro fino al British Museum. L’entrata è gratuita, si può fare un’offerta libera. E comunque ci sono dei cartelli che spiegano che tutto quello che viene venduto all’interno del complesso va a sostegno del museo stesso… ecco perché i prezzi sono così alti! Ad es. Una mezza minerale costa 1,90 £… C’è anche la possibilità di usufruire di visite guidate a pagamento, come a pagamento sono eventuali mostre a parte. In quei mesi c’era una mostra sull’imperatore Adriano. Le cose più significative del museo sono la Stele di Rosetta e il fregio del Partenone, che si trovano al piano terra. Al piano superiore interessanti sono le mummie egizie. Con la metro siamo poi andati fino ai magazzini Harrod’s, dove abbiamo fatto un giro all’interno, soprattutto al pianterreno dove è più interessante. Ci sono tutte le più grandi case di moda, le più grandi gioiellerie, e soprattutto le “food halls”, cioè saloni dove vengono esposti tutti i tipi di cibo, a prezzi francamente esorbitanti. Ciò che ci ha più stupito è la presenza di bellissime donne arabe, che comprano gioielli e profumi, scortate sempre da guardie del corpo. Attorno all’edificio è tutto un girare di macchine extralusso, spesso con tanto di autista: Mercedes SLR, Lamborghini, Bentley, Rolls Royce e addirittura una Bugatti Veyron (valore 1.100.000 €)! In questa zona piacciono così tanto i poveri che sul muretto di una banca hanno messo dei coni appuntiti per evitare che la gente si sieda o si sdrai… Abbiamo cenato al Mc Donald’s lì vicino: due menù completi grandi per un totale di 8,88 £ (in regalo due bicchieri della Coca Cola a forma di lattina). Rientro in albergo per le 21.30.
Giovedì 14 agosto 2008 Verso le ore 8.30 siamo usciti da Londra grazie al nostro navigatore (guai se non l’avessimo avuto!) in direzione sud-ovest, e ci siamo immessi sulla M25 e poi sulla M3. Ad un certo punto bisogna uscire e prendere la A303. Però poi bisogna sapere bene dov’è perché ci sono indicazioni per Stonehenge solo 4-5 km prima. Parcheggio 3,00 £, entrata 6,50 £ a testa con audioguida compresa (la consigliamo). Il luogo è bellissimo e molto affascinante, secondo noi è una tappa obbligatoria! Pagando il biglietto si può accedere al percorso tutto attorno ai monoliti. C’è anche la possibilità di vederlo da fuori le reti, sulla strada che passa proprio a fianco. Abbiamo pranzato in parcheggio con dei sandwiches molto buoni comprati in autogrill.
Siamo poi andati a Bath, dove abbiamo lasciato l’auto nel grande parcheggio multipiano proprio in centro. Per poco meno di 3 ore abbiamo speso 4,50 £. Nell’abbazia non si poteva entrare perché era in corso un concerto, abbiamo solo potuto vederla dalla porta d’ingresso. Sulla stessa piazza c’è l’ingresso delle Terme Romane (11,00 £ a testa, audioguida compresa, indispensabile per poter capire qualcosa del posto in cui ci si trova). I soldi sono tantini, ma secondo noi ne vale la pena, perché è un posto particolare che probabilmente non ha eguali nel Nord Europa. Passeggiata nelle vie pedonali del centro, un po’ di spesa al supermercato del Centro Commerciale “The Podium”, e poi via verso Avebury. All’incrocio che portava verso il paese c’era la polizia, che aveva sbarrato la strada per un grave incidente. Così grazie al navigatore siamo riusciti a fare un altro giro e a vedere comunque dalla strada il complesso monolitico. Ci siamo poi diretti verso Oxford. Lungo la strada, su una collina, la vegetazione è stata tagliata in modo da formare un cavallo. Arrivati in città, abbiamo parcheggiato l’auto nella piazza all’inizio di George Street. Alle macchinette si deve inserire il numero di targa, e tanti soldi di moneta per quanto tempo si vuole restare. Al parcheggio continuavano a girare due addetti che controllavano gli scontrini sul parabrezza. Ad un’auto parcheggiata fuori dalle righe hanno fatto subito la multa e fotografato l’auto in stato d’infrazione. In George Street ci siamo fermati al Pizza Hut, e abbiamo preso due margherite e tre Pepsi, spendendo 19,86 £. Il personale, molto giovane, è molto gentile e cordiale. Passeggiata per le vie del centro, piene di universitari che affollano tutti i pub e locali alla moda. Rientro in hotel verso le 23.30.
Venerdì 15 agosto 2008 Prima tappa della giornata Cambridge, dove abbiamo lasciato l’auto al “Park Street”, ideale per soste fino a 3-4 ore, poi le successive ore si pagano tantissimo (anche 7,00 £). Passeggiata nel centro, visti da fuori i college più importanti, la Market Hill, le vie pedonali piene di negozi e infine i backs, dove scorre il fiume Cam. Si possono noleggiare (12,00 £ all’ora) delle tipiche barchette, con un ragazzo che le fa avanzare per mezzo di una grossa pertica. Lo scorcio dei ponticelli è veramente suggestivo! Per visitare i college bisogna pagare, a seconda dei casi, dalle 3,00 alle 5,00 £. Nel parco pubblico dietro al Queen’s College abbiamo mangiato i panini presi in autogrill. Ci siamo poi spostati a Ely, dove abbiamo visto da fuori la bella cattedrale. Per entrare ci volevano 5,50 £, mentre con la torre e altre cose ce ne volevano 11,80. Parcheggio gratuito.
Ci siamo poi diretti verso la costa. Passando per Heacham abbiamo visto i campi di lavanda, caratteristica di questa regione. Arrivati a Hunstanton abbiamo seguito per il parcheggio “Cliff”, di fatto un grandissimo prato (1,50 £ per un’ora, 2,80 £ per due ore, 5,00 £ per tutto il giorno). Mentre stavamo mettendo le monete nella macchinetta, due gentilissimi ragazzi inglesi ci hanno lasciato il loro biglietto giornaliero, così non abbiamo pagato nulla. Da lì si può scendere sulla spiaggia e vedere le scogliere dai tre colori: rocce bianche e rosse, ed erba verde. Non abbiamo resistito e ci siamo tolti le scarpe per mettere i piedi nell’acqua del Mare del Nord! Ripresa l’auto, ci siamo diretti verso Berkely, nelle cui vicine paludi abitano foche e uccelli marini. Purtroppo cominciava ad essere tardi, e non siamo riusciti ad andare a vederli. Poco più avanti ci siamo fermati in un tratto di spiaggia “protetto” da alte dune di sassi rossicci.
Sull’autostrada per tornare a Londra un fatto curioso: per un lungo tratto, sul bordo della carreggiata, c’erano centinaia di lepri che brucavano l’erba. Certo che se avessero voluto invadere la carreggiata, sarebbe stato un bel casino… a noi è sembrato un po’ pericoloso che non ci fossero delle reti che impedissero agli animali di entrare in strada. Rientro in albergo verso le 23.00, dopo esserci fermati in autogrill per mangiare qualcosa.
Sabato 16 agosto 2008 Metro fino a Portobello Road, una lunghissima strada del quartiere di Notting Hill, con negozi tipici e bancarelle con ogni tipo di merce. Le merci sono suddivise per tipo lungo la via. Quel giorno c’era veramente una marea di gente, e d’altra parte non si può venire a Londra senza fare un salto qui! Fuori dalla metro c’erano due poliziotte che distribuivano volantini anti-scippo… Poi autobus a 2 piani n° 52 per la stazione Victoria, dove abbiamo preso la metro per lo Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea. Abbiamo visto solo il grande store ufficiale su due piani, dove abbiamo preso vari gadgets. Da notare come fossero in vendita maglie ufficiali della squadra di taglia 8XL! Pranzo alla stazione della metro, che ha anche un centro commerciale. Al Lloyd’s Bar abbiamo preso un Fish & Chips, un hamburger con patatine, due Pepsi, spendendo 11,93 £. Poi metro fino al Natural History Museum, il cui ingresso è gratuito. Il museo non ci ha entusiasmato, è più adatto ai bambini, visto che è fatto a loro misura. Passeggiata fino ad Hyde Park e poi metro per Covent Garden. La galleria è piena di locali e ristoranti, e tutto attorno ci sono artisti di strada. Sarà anche perché è sabato sera, ma per le strade c’è un’autentica folla. Le vie del quartiere sono piene di pub (dove la gente sorseggia birra all’esterno), ristoranti, pizzerie, etc. Noi ci siamo fermati al “Fiori Café Bar” su Crounbourn Street. Abbiamo ordinato spaghetti al pomodoro, penne alle verdure e due Perrier, per un totale di 22,60 £. In realtà il totale sarebbe stato 20,50 £, e sullo scontrino originale c’era scritto in inglese “servizio non incluso”, ma alla cassa hanno cancellato a penna il “non” e aggiunto 2,10 £. Noi abbiamo pagato quello che ci hanno chiesto, ma ci è rimasto il dubbio se fossero dei soldi per il servizio, che non avrebbero potuto metterci, o un semplice “invito” alla mancia, che avremmo anche potuto rifiutarci di pagare. Ultimo giretto per Covent Garden e rientro in hotel verso le 22.30. Nota a margine. Gli inglesi sono sempre gentilissimi: se ad una fermata d’autobus guardi una cartina delle linee, è molto probabile che qualcuno si avvicini con un cordiale “need help?”, oppure se ci si fa un autoscatto, che qualcuno subito si offra per farti la foto.
Domenica 17 agosto 2008 Prima tappa della giornata il Leeds Castle. Entrata 15,00 £, audioguida (non in italiano) 3,00 £. Però dentro il castello si può ritirare un foglio illustrativo plastificato in italiano, che si restituisce all’uscita. Il castello è ancora perfettamente integro all’interno, anche perché è stato abitato fino a 30 anni fa. Fuori ci sono i giardini, le voliere con uccelli e pappagalli (uno continua a ripetere “hello”), il labirinto, il museo dei collari dei cani, alcuni punti di ristoro. Alle 13.30 e 15.30 ci sono anche esibizioni di falconeria. Abbiamo mangiato nella piazzetta a lato del castello: presi due cheeseburger con patatine, due coche, per un totale di 12,00 £. Tappa successiva a Canterbury. Abbiamo lasciato l’auto in uno dei tanti parcheggi attorno al centro (0,90 £ all’ora), dove si può trovare un distributore di cartine della città (1,00 £). Abbiamo visitato la Cattedrale solo in parte, perché era in corso una Messa, e poi il chiostro. In generale l’impressione è che sia un po’ trascurata, soprattutto all’esterno. Passeggiata sulla Parade e poi abbiamo ripreso l’auto.
Tappa successiva il Bodiam Castle. Il castello era già chiuso, ma il parcheggio rimane aperto fino alle 20.00, così fino a quell’ora il castello si può vedere almeno dall’esterno. E’ immerso in un parco e circondato da un laghetto. Ultima tappa la città di Brighton, passando per il bel paesino di Lewes. Lasciata l’auto nel Lanes Car Park, ci siamo diretti prima verso il Royal Pavilion e poi al Brighton Pier, un pontile coperto con una grandissima sala giochi all’interno. In fondo al pontile c’è un piccolo luna park e un bar, dove abbiamo preso dei sandwich e due coche, spendendo 6,30 £. La città sembra abbastanza sporca, anche le persone sembrano un po’ trasandate, e ci sono molti barboni in giro. Pagata la tariffa serale del parcheggio (3,00 £) siamo tornati in albergo verso le 23.15.
Lunedì 18 agosto 2008 Prima di partire per Manchester, siamo andati alla stazione della metro, abbiamo restituito le Oyster Card e ci hanno dato indietro il credito residuo (14,70 £ a testa) e le 3,00 £ di deposito per ogni carta.
Passata Birmingham, sulla M6 abbiamo pagato un pedaggio di 4,50 £. Arrivati a Manchester, abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio N2 dello stadio. Avevamo prenotato via Internet il tour dell’impianto (costo 12,00 £ a testa). Il tour comincia dopo aver visto il museo. Si vedono le gradinate, gli spogliatoi, e si esce a bordo campo dall’entrata dei giocatori. In campo c’era Cristiano Ronaldo che veniva intervistato. Nel grandissimo store abbiamo preso qualche gadget.
Ripresa l’auto, siamo partiti per la Scozia. Per strada ha sempre piovuto, e il paesaggio è cambiato radicalmente: tutto completamente verde, a volte colorato di viola, con migliaia di pecore che pascolano. A Drymen avevamo prenotato al B&B “The Hawthorns”. Ci hanno accolto i due proprietari, una giovane coppia molto simpatica e gentile. Senza tanti formalismi, tipo carta d’identità o di credito, ci hanno subito accompagnato nella nostra camera, la suite. In effetti era molto grande e pulita. Nel B&B ci sono altre tre camere. Parcheggio al massimo per 4 auto. Per la colazione bisogna compilare un modulo e segnare cosa si vuole tra: toast, salsicce, fagioli, cereali, budino, pomodori, uova, bacon, patate… però si può avere anche the, latte, caffè, e sono a disposizione vari tipi di corn flakes. Dopo la doccia abbiamo mangiato i nostri panini in camera. La colazione era prevista prima delle 8.00 o dopo le 9.00, perché i proprietari dovevano accompagnare la bambina a scuola. Martedì 19 agosto 2008 Appena usciti dalla nostra stanza abbiamo sentito un forte “profumo” di salsiccia! Noi avevamo chiesto solo del pane tostato, peraltro buono, che abbiamo mangiato con la marmellata. A colazione con noi c’erano anche gli altri ospiti, tutti con piatti strapieni di frittate, fagioli, salsicce, etc. Presa la strada per l’isola di Skye, prima di Arrochar un’insegna luminosa ci ha avvertiti che dovevamo fare attenzione al carburante, perché per moltissimi km non avremmo trovato nemmeno un distributore. Così siamo andati all’ufficio informazioni lì vicino, e sulla porta c’era un cartello che ne indicava uno due miglia più avanti. Così ci siamo andati e abbiamo fatto il pieno. Poi fino a Glencoe (un centinaio di km) non ne abbiamo più trovati. La strada per arrivarci (Glen Coe) è molto suggestiva, ma non c’è anima viva. Prima di Fort William un fatto curioso: varie pattuglie della Polizia avevano bloccato la strada e facevano entrare tutti in un parcheggio. Poi un poliziotto diceva se bisognava mettersi da parte ed essere controllati, oppure se si poteva uscire e proseguire. A noi per fortuna è toccata la seconda… e siamo così arrivati verso le 13.30 all’Eilean Donan Castle. Durante il tragitto ci sono molte piazzole di sosta dove ammirare gli splendidi paesaggi fatti di laghetti e verdi colline. Abbiamo visto le prime tipiche mucche scozzesi (rossicce a pelo lungo). Il castello lo abbiamo visto solo da fuori, per entrare ci volevano 4,95 £. Per pranzo abbiamo mangiato i panini comprati nel supermarket dietro al nostro B&B. Ci siamo quindi diretti verso l’isola di Skye, il cui perimetro abbiamo percorso in senso antiorario. Comunque la parte più bella è quella orientale e settentrionale. In certi tratti la strada è molto stretta, ma ci sono delle piazzole per far passare le altre auto. Rientro in hotel verso le 23.00.
Mercoledì 20 agosto 2008 Fatta una scorta d’acqua nel supermarket, via verso la prima tappa della giornata: il Culzean Castle. Per il castello da fuori e il parco si spendono 8,00 £, mentre ce ne vogliono 12,00 anche per gli interni. Essendo molto grande, il parco si può girare agevolmente anche in auto, con 3-4 parcheggi nei punti più interessanti. Abbiamo pranzato nel ristorante self-service del parco, veramente poco fornito. Abbiamo mangiato quello che abbiamo soprannominato “menù ospedale”, e cioè due piatti unici con risotto scotto impaccato, patate lesse e verdure bollite, per un totale di 15,00 £. Non per niente l’età media dei visitatori si aggira sui 70 anni… Seconda tappa il Drumlanrig Castle, che abbiamo visto solo da fuori, sul vialetto che porta al parcheggio.
Terza tappa il Caerlaverock Castle. Dal parcheggio si può fotografare, ma per entrare ci vogliono 5,20 £.
Quarta tappa a Jedburgh, dove abbiamo visto da fuori le rovine dell’abbazia.
Quinta tappa a Melrose, per vedere le rovine dell’abbazia.
Poi ci siamo diretti verso l’albergo, sperando che per strada ci fosse un posto dove mangiare, invece niente! Cinquanta km di strada e nessuno in giro alle otto di sera! Figuriamoci se c’era qualche ristorante… Ad un autogrill sull’autostrada a sud di Edimburgo evidentemente gli abbiamo fatto pena, perché stavano chiudendo ma ci hanno fatto entrare lo stesso. Non potevano prepararci il piatto unico perché ci voleva troppo tempo, così abbiamo dovuto ripiegare su pasta con pomodori secchi, formaggio Feta e altro: faceva schifo ma la fame era tanta. Spesi 16,68 £, comprese due acque minerali. Rientro in hotel verso le 22.45.
Giovedì 21 agosto 2008 Alla nostra uscita dalla stanza, una graditissima sorpresa: i proprietari del B&B ci hanno fatto trovare un vaso di fiori con una dedica! Dopo la spesa al supermarket, ci siamo diretti verso il Lago di Lochness. Invece di fare la strada per il Glen Coe, abbiamo preferito fare la SS 85, che porta sulla costa, e ne è valsa la pena perché è una strada molto bella che costeggia vari laghi. Verso le 12.30 ci siamo fermati a Fort William e abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio in fondo al paese (1,00 £ per due ore). Abbiamo mangiato al ristorante-pizzeria “The stables”, dove abbiamo ordinato due piatti di penne al gorgonzola e funghi (non male), un piattino di patatine fritte e un piattino di verdura cruda, spendendo 23,55 £. Passeggiata sulla via pedonale, piena di negozi, e poi via verso Lochness. Ci siamo fermati al castello Urquart, che si può vedere dal parcheggio. Per accedervi ci vogliono 6,50 £. Prima c’è un filmato introduttivo, poi c’è una guida che spiega e infine si accede al castello (che non sono altro che rovine).
Attraversata l’incasinatissima Inverness, siamo andati a Kincraig, dove c’è un Wildlife Park da percorrere in auto, vedendo moltissimi animali allo stato selvaggio. Purtroppo chiudeva alla 17.00 e siamo arrivati tardi… Presa poi la strada verso casa, ci siamo fermati in un Mc Donald’s nei pressi di un’uscita della tangenziale di Perth. Siamo arrivati alle 20.15, ma ben presto siamo rimasti soli. Alle 20.30 il personale stava già mettendo le sedie sul tavolo. Praticamente abbiamo dovuto mangiare in tutta fretta, perché stavano per chiudere! Rientro in albergo verso le 22.00.
Venerdì 22 agosto 2008 A fianco del B&B c’è un piccolo negozietto di souvenir, con un piccolo ufficio postale all’interno, dove abbiamo preso un bigliettino per ringraziare Natalie e Ben. Prima tappa della giornata la Rosslyn Chapel (parcheggio gratuito, entrata 7,50 £). La cappella è completamente coperta da una struttura in metallo che ha la duplice funzione di proteggere la cappella dalle intemperie che potrebbero rovinarla, e di creare una passerella per permettere ai visitatori di ammirare anche la parte esterna superiore della cappella stessa. La cosa non ci ha assolutamente convinto… Ci siamo poi spostati a Edimburgo, dove abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio “St. James”, annesso ad un centro commerciale. Lì abbiamo preso due pizze (ovviamente di quelle congelate e riscaldate) e una coca grande, spendendo 11,50 £. Abbiamo poi percorso la Royal Mile fino al castello, dove non siamo entrati. Ingresso 12,00 £, con audioguida 15,00 £. Davanti al castello erano già pronte le gradinate per la Military Tattoo del 31 agosto. Percorsa la Royal Mile fino all’estremità opposta, abbiamo visto il Parlamento Scozzese. Da sottolineare che sulla Royal Mile c’erano molti artisti di strada. Abbiamo quindi ripreso l’auto (11,50 £ per 6 ore) e siamo usciti da Edimburgo con molta difficoltà, pur avendo il navigatore, a causa dell’intenso traffico e della scarsa pazienza degli automobilisti nel caso avessimo dovuto svoltare o cambiare corsia all’ultimo momento. Presa l’autostrada per Stirling, ci siamo fermati ad un autogrill con il Burger King. Per due panini, due patate fritte e due coche: 12,18 £. Il locale era un autentico letamaio, nessuno aveva mai pulito durante la giornata, e sia sui tavoli che per terra c’era letteralmente di tutto. Rientro in albergo verso le 21.30.
Sabato 23 agosto 2008 Alle 6 del mattino eravamo già in partenza. In autogrill colazione in un Costa Café, dove abbiamo preso due grosse brioches e due cappuccini medi (che in realtà erano enormi!), spendendo 9,60 £. Sempre in autogrill abbiamo pranzato, prendendo un piatto di grigliata di carne, verdura, patate fritte e due coche, e spendendo 14,76 £. Siamo arrivati a Dover con una buona ora di anticipo sulla partenza, ma alla fine il traghetto è partito con due ore di ritardo. Ripresa l’autostrada francese, in autogrill abbiamo preso una pasta fredda, un’insalata e un panino (13,90 €). All’uscita di Beauvais spesi 13,90 € di autostrada. Siamo arrivati all’hotel che era quasi l’una di notte. Avevamo i codici, e quindi ci siamo aperti il cancello del parcheggio e la porta dell’hotel. Nella hall c’era una bacheca con i numeri di stanza di tutti gli ospiti. Visto qual era il nostro, ci siamo diretti in camera (lasciata aperta), dove abbiamo trovato la chiave magnetica sul comodino. Doccia e poi a nanna, su un letto piccolino e abbastanza scomodo. Domenica 24 agosto 2008 Messa la sveglia del cellulare alle 7.30, dopo pochi secondi si è accesa la televisione a tutto volume: evidentemente nei giorni precedenti qualcuno aveva programmato la sveglia proprio per quell’ora… Siamo quindi partiti alla volta di casa, dove siamo arrivati in tarda serata.
Per vedere le foto di questo viaggio, consultare il sito www.Laycla.It