Tra California, Nevada, Arizona e Utah

Dal deserto alla montagna, dal mare alla città!
Scritto da: mdisoccio
tra california, nevada, arizona e utah
Partenza il: 04/09/2010
Ritorno il: 19/09/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
Ascolta i podcast
 
Il viaggio in California era nei miei sogni da sempre e finalmente si è realizzato. Partiamo in quattro da Roma Fiumicino con volo US Airways alle ore 11,30 con scalo a Philadelphia. Dopo qualche ora di sonno, un film e quattro chiacchiere finalmente dal finestrino cominciamo a vedere scorci di America e l’adrenalina inizia a farsi sentire; mentre sorvoliamo Los Angeles ci sembra incredibilmente enorme e le luci non finiscono mai! Atterriamo all’Interational Airport LAX con qualche ora di ritardo e sbrigate le pratiche in dogana procediamo al ritiro dei bagagli. Ci viene a prendere Marco, il cugino di mio cugino, e prima di andare a casa ci porta a Beverly Hills Hotel per una bevuta ma siamo in condizioni pessime e preferiamo andare in un pub meno chic…quante luci e che aria si respira a Los Angeles! Il giorno seguente, svegli di buon’ora a causa del fuso orario, i maschi vanno a fare footing e poi alle 13 pronti per andare al Taste of Beverly Hills, un evento con tutti i migliori chef di Los Angeles. Alle 17 si va al Baby shower, ovvero la festa del bimbo che deve nascere, a Beverly Hills…mi sembra di stare in un film…siamo vicini degli Osborne! La serata procede benissimo e ci divertiamo molto. E’ lunedì 6 settembre…ed è il mio compleanno!!! Passiamo a prendere Michael, il fratello di Marco, che abita in una favolosa casa a Santa Monica e ci portano a pranzo a Malibù al ristorante “Tra di noi” e grazie allo chef Francesco abbiamo mangiato divinamente!!!! Poi un giro sulle colline di Malibù e di nuovo a casa per una bella rinfrescata. In serata c’è la festa al ristorante “Cecconi’s”… e prima di andare a nanna andiamo a prendere una birra al Viper’s room, locale di Jonny Deep con musica da vivo, sulla luccicante Sunset Boulevard. Oggi si parte per il nostro “tour on the road” . Andiamo all’aeroporto di Los Angeles alla Hertz per prendere l’auto prenotata dall’Italia. Invece di prendere però una classe B abbiamo preferito, visti i km da fare nei successivi 7 gg, pagare la differenza e prendere una mega Chevrolet (totale circa 600 euro con navigatore, assicurazione e assistenza stradale in qualsiasi momento e luogo). Partiamo in direzione Las Vegas e facciamo tappa a Barstow per spendere qualche dollaro in un mega Outlet. Prima di ripartire acquistiamo per 8$ il contenitore in polistirolo che ci sarà fondamentale per tenere in fresco le bibite durante tutto il nostro viaggio. In serata arriviamo nella luccicante Las Vegas. Il nostro hotel per due notti è l’Hard Rock prenotato su expedia al costo di 110 $ per due notti. Il giorno seguente il caldo si fa sentire e decidiamo di andare al Premium Outlet. Intorno alle 16 torniamo in hotel e dopo un riposino e una doccia si parte alla scoperta dei casinò! Prendiamo un taxi in direzione Hotel Venetian che è a metà della Strip. Mi sembra tutto così incredibile! Il campanile di San Marco, il palazzo ducale, il ponte dei sospiri, la torre dell’orologio, le gondole! Dal ponte Rialto assistiamo all’eruzione del vulcano all’Hotel Mariott, poi ci spostiamo verso il Bellagio per assistere allo spettacolo delle fontane …è meraviglioso e sembra di stare in un sogno. Visitiamo il Cesar Palace e poi la torre Eiffel, infine New York. Sembrano vicinissimi tra di loro ma per visitarli ci vogliono ore! Siamo stanchissimi e decidiamo di rimandare la visita ad altri casinò. E’ mercoledì 9 e si parte alla volta del Grand Canyon North Rim. Percorriamo la Interstatale 15 a nord e la Scenic Byway 9 a est attraversando lo Zion National Park. Facciamo una prima tappa a Fort Zion (1000 W Highway 9 Virgin, UT) e sembra di essere tornati indietro nel tempo con la banca, il saloon, la prigione. Prendiamo un ottimo caffè espresso e acquistiamo dei souvenir. Arriviamo all’entrata dello Zion. Il biglietto costa 25 $ ma decidiamo di acquistare il National Park Pass al costo di 80$ così da non avere il problema ogni volta di pagare il biglietto. Il paesaggio offerto dallo Zion è incredibile, caratterizzato da rocce vecchie di due miliardi di anni! Purtroppo non possiamo visitarlo ma solo attraversarlo…e poi ci aspetta una delle meraviglie del mondo! Arriviamo al Grand Canyon North Rim intorno alle 13, pranziamo al Grand Canyon Lodge e dopo aver acquistato qualche souvenir ci dirigiamo verso il punto panormanico più alto di tutto il Grand Canyon: Point Imperial, circa 2685 metri, che permette la vista sul Painted Desert e la parte orientale del Grand Canyon. Poco oltre la deviazione verso est, un altra strada verso ovest, questa volta sterrata, porta in 17 miglia (circa 2 ore solo andata) al Point Sublime, il punto panoramico più a ovest del North Rim. Purtroppo per noi è troppo lontano per cui dobbiamo rinunciare e ci dirigiamo verso Angels Window, praticamente una roccia che fuoriesce a punta nel Canyon con una gigantesca finestra al centro e la vista dalla sua punta estrema è davvero unica. La natura è davvero incredibile…non si può raccontare l’emozione che abbiamo provato, per quante foto e documentari vedrete sul Grand Canyon, vederlo e viverlo di persona è tutta un’altra cosa! Infine Cape Royal dove la vista abbraccia buona parte del Grand Canyon e riusciamo anche a intravedere un pezzo del fiume Colorado. Non credo si possa descrivere una simile bellezza della natura e nemmeno centinaia di fotografie possono immortalalo. Il Grand Canyon va visto e va contemplato! E’ qualcosa di unico che ti resta impresso nella mente. Intorno alle 18 ripartiamo alla volta di Page, dove arriveremo tardissimo, ma per la strada assistiamo ad uno spettacolo mozzafiato…nell’oscurità del Marble Canyon il cielo è pieno di stelle e c’è una scia mai vista prima d’ora…la via lattea! Credo siamo rimasti ad ammirarla per circa 15 minuti prima di renderci conto che erano le 10 di sera!!!! Arriviamo al nostro Hotel intorno alle 11 e dopo aver scaricato i bagagli andiamo a mangiare nei pressi del Motel in una Stekhouse. Il giorno successivo potevamo fare un escursione all’Antylope Canyon ma abbiamo preferito dirigerci nel cuore del west: direzione Monument Valley, nello stato dello Utah! Arriviamo dopo circa 3 ore di auto, con un fuso orario di un’ora, attraversando magnifici paesaggi. L’ingresso costa 5$ a persona e non rientra nel national park pass perché si entra in una riserva indiana, quella dei Navajo. I tre dei famosi Butte (formazioni rocciose) sono meravigliosi e imponenti e ci fanno ricordare tanti film western girati qui. Non possiamo purtroppo percorrere tutti i 17 miglia (quasi 30 km) di tragitto sterrato perché dobbiamo ancora vedere il Lago Powell e raggiungere Las Vegas, quindi ci rimettiamo in marcia. Arriviamo sulla colossale diga del Glan Canyon, detto Lago Powell, e i colori sono sensazionali, di un blu elettrico. Questo lago è stato creato artificialmente da una diga sul fiume Colorado che ha provocato il riempimento di un canyon. E’ strano passare sulla diga, perché da una parte c’è il canyon vuoto e se ne vede la profondità, mentre dall’altra c’è questa distesa d’acqua blu. Questa zona è al confine con 2 stati (Arizona, Utah) e quindi c’è anche un fuso di un’ora! Dopo qualche ripresa e foto, proseguiamo sulla Highway 163 a sud fino a Kayenta, Arizona, e arriviamo intorno alle 19 a Las Vegas. ll nostro hotel è sulla Strip, il Sahara, famoso per avere come ospite il mitico Elvis Presley! Infatti l’hotel è un tantino vecchio (risale al 1950)…ma una notte si può fare! Ceniamo in un ristorante dell’hotel e dopo una bella rinfrescata ci dirigiamo verso il Circus dove assistiamo ad uno spettacolo circense. Quindi al Tresure Island dove si svolge lo spettacolo dei pirati sul galeone. In giro c’è tantissima gente e fa molto caldo. Siamo svegli dalle 7 e abbiamo avuto una giornata molto piena quindi riusciamo a camminare fino al Paris prima di prendere un taxi per rientrare in hotel.

E’ sabato 11 settembre e oggi ci aspetta una giornata molto lunga e molti kilometri per raggiungere lo Yosemite national Park. Lasciamo Las Vegas intorno alle 8 in direzione Death Valley dove arriviamo intorno alle 10. Decidiamo di fermarci presso il punto panoramico chiamato “Zabriski Point” per ammirare questo stupendo panorama infuocato. Poi ci dirigiamo verso Badwater…a 86 metri sotto il livello del mare. Il caldo si fa sentire…siamo a quasi 50° e siamo molto affamati. Pranziamo (il miglior buffet della mia vita, a soli 10 euro a testa) a Furnace Creek e dopo un buon caffé espresso nel Saloon e qualche acquisto al gift shop proseguiamo verso le Mosquito sund dunes. Il paesaggio è incredibilmente affascinante…non si sentono rumori…a parte quello “silenzioso” del caldo… Intorno alle 17 ci rimettiamo in marcia, passiamo per Bishop dove ci fermiamo a cena prima di affrontare il Tioga Pass a 9000 piedi (oltre 4000 m. sul livello del mare) …oddio ma è quasi mezzanotte! Ci siamo resi conto di essere stati un pochino sciagurati solo il giorno dopo! Però attraversare il parco di notte è incredibile…abbiamo visto tanti cerbiatti ma, per fortuna, nessun orso! Arriviamo al nostro hotel intorno all’1 di notte e andiamo subito a nanna. Domenica 12 visitiamo il parco Yosemite. La nostra prima tappa è Glacier Point, con una magnifica vista sulla parete di El Capitan. La vista è incredibile. In lontananza scorgiamo anche le cascate! Quindi ci dirigiamo verso Inspiration Point dove ammiriamo l’Half Dome…quindi al punto più fotografato del parco con le rocce di granito sullo sfondo, gli alberi e il fiume trasparente, Sentinel Point, infine verso le Breil Falls fantastiche cascate ancora a pieno carico J. Mangiamo qualcosa al Lodge e intorno alle 16 ci rimettiamo in macchina in direzione San Francisco. Mentre attraversiamo il parco in uscita ci rendiamo conto di quanto sarebbe stato bello dedicare più tempo a questo meraviglioso luogo! Arriviamo in serata a San Francisco. Il nostro hotel, Beresdorf, è vicino Union Square. È lunedì 12 settembre e abbiamo una giornata intera per visitare Frisco. Ci dirigiamo verso Union Square per prendere il famoso Cable Car. Decidiamo di fare il cable car passaport al costo di 13$ per spostarci liberamente tutto il giorno con i mezzi pubblici. Scendiamo a Lombard Street, famosa strada che con 8 tornanti consecutivi, risulta essere forse la strada più tortuosa del mondo, quindi proseguiamo a piedi verso North beach, il quartiere italiano, e ci fermiamo per un espresso da Mario’s Cafe. Quindi proseguiamo a piedi fino a Ghirardelli Square per acquistare la famosa cioccolata. Proseguiamo verso il Fisherman’s Warf tra negozi di souvenir e ci fermiamo a pranzo da Cioppino’s dove finalmente assaggio la zuppa di crab (granchio)…assolutamente fantastica! Proseguiamo fino al Pier 39 per vedere la colonia di leoni marini…e ammirare il panorama della baia. Il Golden Gate Bridge è offuscato dalla nebbia ma l’isola di Alcatraz è visibile benissimo. Facciamo un giro tra i negozi di souvenir e qualche foto da Bubba Gump dove c’è la panchina di Forrest Gump con le scarpe e la valigia! Sono quasi le 18 e decidiamo di prendere l’autobus per dirigerci al Golden Gate Bridge e, che dire, è incantevole. L’atmosfera sulla baia è incredibile. Lo attraversiamo mentre le luci lo illuminano e le centinaia di auto lo attraversano. Rientramo in hotel intorno alle 20,30 per una rinfrescata e andiamo a mangiare un’ottima pizza a pochi passi dall’Hotel. È martedì 14 settembre e ripartiamo alla volta di Los Angeles. Ci aspettano più di 800 km…la costa è meravigliosa…la vista sull’oceano lascia senza parole. Attraversiamo il Rocky creek bridge (costruito nel 1932), Big Sur e facciamo diverse tappe per fotografare i bellissimi promontori a picco sull’Oceano Pacifico da cui si vedono calette, scogli e lagune piene di kelp (alghe lunghe e marroni che sono tipiche di quel tratto di costa). Poi arriviamo a Piedras Blancas Colony dove vive una colonia di elefanti marini che riposano sulla spiaggia e giocano nell’acqua. Ceniamo a Morro Bay in un ristorante italiano. Arriviamo a Los Angeles intorno alle 21 e quindi distrutti dal viaggio andiamo a nanna. Il giorno seguente ci aspettano gli Universal Studios. Il parcheggio è a pagamento e decidiamo di pagare quello più vicino all’entrata per 20$. Il biglietto del parco è un pochino costoso, 74 $, ma ne vale la pena. Restiamo nel parco fino alla chiusura, alle 17, poi facciamo un giro tra i negozi e quindi rientriamo a casa. È giovedì 15 settembre e la nostra destinazione è il Kodak Theatre in Hollywood boulevard. Parcheggiamo l’auto al Reneissance hotel, proprio dietro il Kodak Theatre, al costo di 5$ (stati attenti perché ci sono anche altri parcheggi più visibili, gestiti da messicani, ma costano 15 $). Da lì c’è una splendida vista sulla collina dove c’è la scritta Hollywood e facciamo un po’ di foto. Poi scendiamo su Hollywood boulevard e percorriamo un pezzo della kilometrica Walk of fame, circa 2000 stelle recanti i nomi delle celebrità, poi andiamo al Grauman’s Chinese Theatre, per fotografare le impronte dei divi del cinema immortalate nel cemento…per fortuna non c’è molta gente e posso “emozionarmi” appoggiando le mani in quelle delle mie star preferite! Sono le 13 e ci dirigiamo verso Rodeo Drive…parcheggiamo al Valet parking (per 2 ore non si paga nulla) e prendiamo l’ascensore. La strada, famosa per tanti film, ha una serie infinita di negozi con molte firme italiane, Versace, Cavalli, Armani, Gucci, e ovviamente Vuitton, Tiffany…ma di Brad Pitt o Jack Nicholson neanche l’ombra, chissà, forse non è giorno di shopping !! Sono le 14.30 e decidiamo di andare al Santa Monica Pier, ovvero il pontile di legno più famoso al mondo. Pranziamo al Rusty’s surf Runch e io prendo un ottimo piatto con hamburger di granchio! Percorriamo tutto il molo e poi scendiamo in spiaggia. Fa un pò freddo ma c’è gente che fa il bagno, in costume e con i vestiti! Fotografo anche un Baywatch! È venerdì ed è anche l’ultimo giorno a Los Angeles. Andiamo a Venice beach. Qui si trova la gente più strana. Centinaia di negozi, cartomanti, lettori dei piedi, delle mani, della faccia, della sfera di cristallo, massaggiatori, e chi più ne ha più ne metta. Per pranzo decidiamo di andare al Citadel Outlet a spendere gli ultimi dollari e dopo ore in mezzo al traffico torniamo a casa a preparare i bagagli. L’aereo parte alle 7,30 e alle 5,30 di mattina dobbiamo riconsegnare la macchina. Purtroppo la vacanza è finita. Abbiamo percorso 5000 km attraversando paesaggi incredibilmente belli e totalmente diversi, passando nell’arco di una giornata, dal deserto alla montagna, dal mare alla città! È stato un viaggio strepitoso ed anche se siamo tornati a casa più stanchi di prima avremo sempre il ricordo di un’avventura assolutamente indimenticabile.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche