Tra Austria e Germania alla scoperta di Ludwig
Abbiamo da fare parecchia strada per arrivare a Salisburgo, la tappa di oggi, e non sappiamo quanta fila troveremo per le strade! Fortunatamente arriviamo al Brennero senza problemi; e così entriamo in Austria. Ponte d’Europa, vicino Innsbruck ( costo 8 euro), vignette austriaca comprata al primo autogrill, già in Austria, al costo di 7,60 euro per 10 giorni e via, verso Salzburg.
Da casa avevo richiesto del materiale informativo all’ente austriaco per il turismo, ed in più alla bit, fiera del turismo che si svolge a Milano, avevo preso per conto mio qualcosina sulla città che stiamo per visitare.
Intorno alle 13 raggiungiamo l’hotel scelto: Haus Lechner: dire che è consigliato è un eufemismo.. Alloggio semplicemente perfetto.
Unica nota da appuntarsi è che non è perfettamente nel centro storico di Salisburgo, per cui dovrete riprendere l’auto o andare in centro con i comodi e puntuali bus, che hanno la fermata proprio davanti alla casa.
Come da accordi tramite e-mail, i padroni non ci sono, per cui mi era stato dato un codice che apriva una cassetta di sicurezza dove abbiamo trovato le chiavi della porta e delle nostre stanze.
Le camere erano carinissime, molto rifinite, pulite e funzionali. Eh sì, in questa vacanza siamo in 4, perciò avevo richiesto 2 camere con bagno e doccia inclusi. Purtroppo una delle camere aveva il bagno sì privato, ma esterno alla stanza. Comunque non è stato un grande problema!( costo:42 euro a camera, senza colazione – 56 euro con colazione fatta di pane, marmellata, salumi e formaggio, caffè, latte o tea).
Partiamo subito alla stregua della città, per visitarla, ma non prima di aver mangiato i gustosi panini fatti con le mie manine e per cui al supermercato avevo speso ben 15 euro!!! Di certo non sono convenienti.
Lasciamo l’auto vicino al centro senza problemi e passeggiamo lungo il fiume, insieme a molte persone, gite organizzate, bambini sul monopattino. C’è il sole..
La città di Salisburgo è divisa in 2 parti dal fiume Salzach.
Il centro storico propriamente detto è sulla sponda sinistra del fiume. Vediamo le case di Mozart da fuori, la Residenz, il Dom, le catacombe, la chiesa dei Francescani, Getreidegasse, la via pedonale con le insegne dei negozi tipiche, in ferro battuto etc..
Ma c’è una cosa che ci rimane da fare, e cioè salire alla fortezza di Hohensalzburg: purtroppo è già tardi per entrare dentro, chiude tra un’oretta e mezzo. Si può salire fino in cima tramite la funicolare, oppure a piedi: noi optiamo per la seconda scelta, per fare una passeggiata ( ci sono comode scalette), ed in 10 minuti si è sù: l’unico problema è che arrivati lì, per entrare nei pressi della fortezza, anche senza vedere gli interni, dovrete comunque fare il biglietto. Quindi vi conviene farlo direttamente dal basso, alla funicolare, se volete entrare.
Comunque scattiamo qualche foto, scendiamo e ci facciamo un ultimo giro tra le strade di questa bella cittadina. Purtroppo i negozi sono chiusi, il Primo Maggio è festa anche qui.
Mi sono segnata un ristorante che fa al caso nostro per la sera: Augustiner Brau. E’ un posto stupendo. Potete raggiungerlo in auto, anche se non è lontano dal centro: ha un parcheggio privato grande e gratis per chi consuma al ristorante.
Quando entrate c’è uno splendido Beer garden che non ti aspetteresti; poi ci sono delle scalette e si entra dentro. Qui trovate birra a volontà, Augustiner beer, e vari stands dove potete scegliere cosa mangiare. Si cerca un tavolo in una delle immense sale, e potete prendere ciò che più vi piace, fai da te, andando direttamente a scegliere tra: pesce fritto, patate fritte, pollo fritto, maiale cucinato in ogni modo, Wurstel, purè e altre prelibatezze.
C’è anche il reparto bibite: prendete un boccale vuoto, lo sciacquate alla fontana, posta al centro, pagate in anticipo e vi verrà data birra, acqua o altre bevande varie.
Mangiamo benissimo spendendo una cifra irrisoria, sui 10-12 euro a testa.
Siamo stanchi morti, vista la levataccia di stamani, così ce ne andiamo a letto, anche se ritrovare la strada giusta per tornare alla Haus sarà dura.. Molto dura!!! Il navigatore è in camera, ma io ho la cartina risolutrice, spedita gentilmente a casa dall’ente del turismo austriaco. 2 Maggio 2008 Stamattina ci svegliamo di buon’ora e facciamo colazione in hotel. La proprietaria è gentilissima, mi dice addirittura di farle sapere, la prossima volta che verremo, cosa gradiamo di più per colazione e lei ce lo farà trovare!!! Usciamo dalla pensione e c’è il sole. Carichiamo le valigie in auto e partiamo: oggi abbiamo diversi km da fare; vediamo però un supermercato ed entriamo a comprare alcune prelibatezze. Qui vediamo le uova colorate di cui avevo letto in qualche diario.
Rifacciamo a ritroso la strada di ieri, costeggiamo il lago Chiemsee e prendiamo l’uscita Prien/ Stock.
Arriviamo alla banchina da cui partono i traghetti per le isole in mezzo al lago di Chiemsee. Qui troviamo un comodo parcheggio che al massimo costo giornaliero di 3 euro al giorno permette di lasciare l’auto in completa tranquillità.
Facciamo un po’ di fila per prendere i biglietti per il traghetto( costo 5,30 euro a testa a/r), ed in 15 minuti arriviamo sull’isoletta di Herreninsel, l’isola dei signori, dove c’è appunto il primo castello di Ludwig II che visiteremo. Compro anche la guida illustrata dei castelli in italiano, al costo di 5 euro.
Il boat trip ci permette di avere degli scorci del lago meravigliosi. Anche oggi giornata di sole. Si poteva aggiungere anche la visita all’altra isoletta, Fraueninsel, l’isola delle signore: qui c’è un monastero benedettino sicuramente da vedere, ma noi per mancanza di tempo lo abbiamo tralasciato. Scendiamo dal traghetto e vediamo il centro informazioni, con la biglietteria per il castello. Qui acquistiamo i biglietti per il tour del castello ( costo 7 euro adulti, 6 euro studenti), che per noi sarà alle 13:45. Nei castelli visitati abbiamo notato che tutto è organizzato nei minimi particolari. Ci sono moltissimi tour nell’arco di una giornata, in varie lingue. Alla biglietteria viene assegnato il primo tour con posti disponibili nella lingua da te prescelta. Ci si presenta davanti all’entrata dei vari castelli 10 minuti prima dell’ora prestabilita, si passa al sensore ottico il codice del biglietto, quando è il nostro turno ( questo lo si vede da comodi tabelloni) e si entra.
Ritornando a parlare della nostra isoletta, decidiamo di andare a mangiare qualcosa al Ristorante Schlosshotel. Ci mettiamo in contemplazione al nostro tavolino con vista magnifica sul lago ma inizia a piovigginare, per cui ci dobbiamo trasferire dentro. Eppure c’era il sole! Mangiamo bene, prendendo zuppa di pomodoro, Bratwurst, Leberkase ( letteralmente formaggio di fegato, ma non contiene formaggio e qui in Baviera neanche fegato: si tratta di una specie di fetta di carne, dal sapore di prosciutto cotto affumicato: è buona! E ve lo dice una che non mangia carne di maiale di solito). Viene servita con le Kartoffeln, le patate. I tedeschi le mettono ovunque, per la mia gioia. In questo caso, di accompagnamento c’era purè freddo di patate. Spendiamo anche poco, sui 12 euro a testa.
Cosa vi consiglio: portatevi l’acqua da casa, poiché qui in Germania o Austria che sia, l’acqua costa più della birra, ed in più spesso abbiamo trovato acqua che per loro è naturale, ma che per noi è già con gas( tipo la ferrarelle per intenderci)!!! Usciamo dal ristorante dopo aver comprato 2 ombrelli al negozietto dell’hotel-ristorante: bene, per oggi sappiate che non pioverà più! Ci rechiamo a piedi al castello di Herrenchiemsee, con un bel percorso facile nel bosco.
Lo scorgiamo in lontananza, con i suoi magnifici giardini e le fontane. Ludwig aveva in mente di fare una copia di Versailles ed infatti la facciata è identica: tutto ciò per osannare il re Sole, di cui Ludwig era un ammiratore. Ci sono anche i giochi d’acqua alle fontane ( informatevi per gli orari), che belli.
Purtroppo il castello è incompiuto per la prematura morte di Ludwig: quello che vediamo è solo il corpo centrale: l’ala sinistra è stata demolita, mentre quella destra non è mai stata realizzata. Immaginatevi quanto lavoro può esserci dietro ad un progetto del genere: solo il portare tutto il materiale per la costruzione su un’isola al tempo di Ludwig … Nei giardini, da notare la fontana dedicata a Latona.
Finalmente arriva il nostro turno ed entriamo dentro al castello. La nostra guida italiana è bravissima e ci spiega per filo e per segno tutto: vediamo lo scalone d’onore, la sala della guardia, con stucchi d’oro e marmi, che è adornata dalle alabarde della guardia reale, la Hartschiere; la camera da letto qui era il luogo dell’udienza serale e del mattino, per cui è piena di sfarzosità e bellezze: non è mai stata usata purtroppo. E finalmente arriviamo alla Galleria degli Specchi, (98 metri di lunghezza, 52 candelabri e 33 lampadari): senza parole. Dovete per forza vedere questo castello.
E poi la sala da pranzo: sotto un lampadario di porcellana di Meissen c’è un curioso tavolo, il “Tischlein-deck-dich” (tavolo che si apparecchia da sé), direttamente collegato con le sottostanti cucine attraverso uno speciale marchingegno creato per evitare che il re venisse disturbato dai camerieri mentre mangiava.
Usciamo ed entriamo anche nel museo di Re Ludwig II, con fotografie, dipinti, lettere, oggetti e arredi originali, molti dei quali provenienti dalla Residenz di Monaco ( incluso nel biglietto).
Ritorniamo poi verso il traghetto, passando dal museo del convento dei Canonici Agostiniani ( sempre incluso nel biglietto).
Riprendiamo così il traghetto e con la nostra auto andiamo verso la prossima tappa.
Vi consiglio di portare un navigatore, perché le strade per raggiungere la zona di Füssen sono secondarie, anche se agevoli, per cui rischiate di sbagliare! Percorriamo anche un pò della via delle Alpi, la AlpenstraBe, e poi finalmente il primo tratto della Romantischestrasse. Vedo una deviazione per la Wieskirche e ci dirigiamo lì.
E’ un importante santuario del 1730 che vide un Miracolo:il 14 Giugno del 1738 la statua del Cristo flagellato pianse davanti Maria Lory e questo luogo tutt’oggi è meta di pellegrinaggi. La chiesa è molto bella, e davanti, sul prato, ci sono 2 splendidi cavalli. La deviazione non ci porta via molto tempo, ci rimettiamo in auto e percorriamo gli ultimi km in direzione Schwangau. Abbiamo prenotato 2 notti alla Pension/Haus Weiher Hofwiesenweg- 1187645 Schwangau/Hohenschwangau Tel – 8362/81161 ~ Fax – 8362/81161- Email – haus.Weiher@arcor.De) ( 2 camere 110 euro a notte, compresa la superba colazione) Non ho più parole per descrivere la gentilezza, accoglienza e cordialità delle Pensioni scelte: anche questa è da super consigliare. La troverete citata in moltissimi forum viaggi, e ogni commento positivo se lo merita tutto. Le camere sono carine, non c’è tv, perché in questi posti regna sovrana la tranquillità e la pace: ogni camera dà su un terrazzino comune da cui c’è una meravigliosa vista su Neuchwanstein ( pronuncia Noischvainsten).
La proprietaria è una donna tuttofare che oltre a preparare stupende colazioni di cui vi parlerò dopo, ha anche il pollice verde: ha piante e fiori sparsi ovunque in giardino e la sua casa è pulita fino a specchiare. Non potevamo chiedere di meglio.
Ci dà pure il benvenuto offrendoci del succo d’arancia, e ci consiglia un posto per mangiare: La Kurhaus, vicinissima al Bed and breakfast.
Qualcuno di cui non faccio nome pensa bene di convincerci ad andare a piedi al ristorante, ma la scelta non risulterà azzeccata.
Troviamo la Kurhaus chiusa, perciò dobbiamo recarci fino al paese di Schwangau, dove tutto sta per chiudere , visto che si stavano facendo le 9 pm e qui tutti vanno a casa a quell’ora.
Ripieghiamo su una pizzeria italiana.. Avete capito bene, italiana!!!! Ora sarò declassata, già lo so: io che all’estero vado in un ristorante italiano!!!! Chiedo perdono, non è stata colpa mia, mi hanno convinta con la forza!!! Comunque mangiamo una buona pizza spendendo in 4 solo 46 euro. Prezzi più bassi che in Italia, pizzeria gestita davvero da italiani, uno è sardo e cucina specialità della sua terra.
Consigliato anche dalla lonely planet, il posto si chiama Pizzeria San Marco.
Usciamo che è già tardino, sono le 9:30pm. Inizia anche a piovere a dirotto, siamo al buio, nessuno ha una torcia e camminiamo per 6 km sotto all’acqua, fortunatamente avevamo gli ombrelli..
Chi è che aveva avuto la bella idea di fare una passeggiata???? Vabbè, siamo in vacanza, si perdona tutto. Arriviamo al Bed and breakfast con solo la voglia di fare una doccia calda.
Pensavo che le sventure per stasera fossero finite, ma non è così: con i capelli bagnati vado a cercare il mio phon nella borsa e mi accorgo che… Non c’è!!!! E’ in Italia. Vado alla ricerca di un asciugacapelli, ma nessuno lo ha; in più tutti alla Haus dormono: cerco in qualche cassetto del corridoio ma non c’è nulla!!!! Passerò la notte con un turbante-asciugamano in capo, pensando a domani, a quali capelli orribili avrò!!!! 3 Maggio 2008: Mi sveglio abbastanza presto per controllare i miei poveri capelli: sono decenti fortunatamente e non mi sembra neanche di essermi raffreddata.
Ci prepariamo e scendiamo giù per fare colazione.
La signora ha acceso anche le candele per creare atmosfera. Intanto le chiedo il phon per la sera, e dopo varie ricerche a cui si prodiga anche la figlia, tutta la guest house viene controllata, perché il phon per gli ospiti c’era!!! E così fu, è sempre stato sotto a quel tavolino nel corridoio!!! Ringrazio tutti infinitamente per l’aiuto, adesso sono più tranquilla.
La colazione è super: ad ogni tavolo ci sono vassoi con formaggi, salumi diversi, marmellata fatta in casa, miele artigianale, yogurt, pane di tutti i tipi; e poi latte, caffè e tea a volontà. E’ troppo!!! In più si vede che tutto viene curato nei minimi particolari: veniamo accuditi e serviti; la signora utilizza il suo “ servito di piatti e tazze buono”, usa porcellana tedesca finissima; è troppa tutta questa gentilezza! Alle 8:30 circa andiamo alla biglietteria dei castelli di Newschwanstein e Hohenschwangau, a 10 minuti a piedi dall’alloggio, per ritirare i biglietti da me prenotati sul sito web https://www.Lisl.De/764.0.Html . Pur essendoci molti turisti, poiché periodo di ponte, non troviamo fila alla biglietteria, ed in 1 minuto ritiriamo il tutto. I biglietti sono due a testa, con l’orario di entrata già prestampato sopra.
Io vi consiglio di prenotare tramite web, almeno siete sicuri di entrare all’ora da voi stabilita e di non dover fare eventuale inutile fila. ( costo 80 euro in quattro, compresi i diritti prenotazione).
I biglietti prenotati vanno ritirati almeno un’ora prima dell’orario di entrata! Prima si visita il castello di Hohenschwangau, e dopo quello di Newschwanstein.
Per andare al primo castello ci sono delle comode scalette dietro la biglietteria, è facile vederle. In 10 minuti si è su! Oggi giornata caldissima e piena di sole, per ripagarci da ieri sera forse.
Questo castello fu acquistato e fatto restaurare da Massimiliano, padre di Ludwig; qui il principe delle fiabe trascorse la sua giovinezza e sembra sia stato ispirato da questa atmosfera romantica per i suoi futuri castelli. Sempre qui venne ospitato da Ludovico il suo amico e celebre compositore Richard Wagner. Il castello di Hohenschwangau troneggia sul paese sottostante e sul lago Alpsee. Degni di nota sono gli interni: sala del cavaliere del cigno con pitture murali rappresentanti scene relative alla leggenda del cavaliere del cigno Lohengrin; la sala degli eroi, la più importante del castello e la più grande; la camera da letto reale, la camera del Tasso, con dipinti raffiguranti la storia di Rinaldo e Armida tratta dalla “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso.
Usciamo, scendiamo e ci rechiamo al castello delle fiabe, Newschwanstein.
Prendiamo il bus per salire al castello, che ci scende davanti al sentiero per il ponte di Maria, Marienbrucke, che decidiamo di vedere dopo. C’era la possibilità di salire in carrozza: quei poveri cavalli.. Anche 6-7 persone su ogni calesse: per principio non abbiamo neanche valutato questa opzione, proprio perché ci è sembrato uno sfruttamento gratuito di questi poveri animali.
In 10 minuti di camminata arriviamo all’entrata del castello, ed entriamo. ( infatti il bus non scende proprio dinanzi all’entrata, ma dalla fermata c’è una passeggiata da fare). E’ davvero bello e merita una visita: con noi c’è una comitiva in gita che abita a 20 km da casa nostra toscani Doc.
Questo castello e’ uno dei simboli della Germania nel mondo, è conosciuto ovunque. Fu fatto costruire da Ludwig II dal 1869. Walt Disney lo prese come modello per i castelli di alcuni sui film- cartoni animati; rivedetevi Biancaneve e i sette nani, Cenerentola, La bella addormentata nel bosco dopo aver visto Newschwanstein e vedrete che riconoscerete il castello.
Le sale sono un omaggio a Wagner: “Tannhäuser”, “Lohengrin”, “Tristano e Isotta”, “I maestri cantori di Norimberga” e il “Parsifal”. Una delle più belle sale è quella del trono ed anche la camera da letto, con intagli in legno.
Purtroppo non si possono fare foto negli interni dei castelli: ma ciò che vedrete vi lascerà senza parole! Tutta questa maestosità e grandezza, ma con una vena triste: Ludwig II morì prima di aver ultimato i lavori ai suoi castelli, e non potè mai apprezzarli. La sua figura è tormentata; ogni biografia lo dipinge come il principe romantico, ma infelice. Venne proclamato sovrano nel 1864, a soli 18 anni. Deluso dagli affari di corte si ritirò in quello che lui stesso definì “ il crepuscolo degli Dei nella sublime solitudine delle montagne”. Questi luoghi danno in effetti una sensazione di pace e tranquillità inaudita, di calma e serenità. Ma vi immaginate il guardiano del castello di Newschwanstein che abita qui dentro? Wow!!!! Finiamo la visita al castello di Newschwanstein: troviamo anche il negozio di souvenir al 1° piano. Vi consiglio di non acquistare nulla perché ha prezzi molto più alti di quello che troverete al piano terra del castello: quindi occhio!!!! Stesse cartoline, costavano fino a 50 cents di differenza l’una! Trappola acchiappa turisti sventata! Ci fermiamo al bar del castello, che è economico stranamente, e Matteo si mangia un bel Krapfen gigante ( col buco: in Toscana lo chiamiamo frate!).
Dal castello, ci dirigiamo al ponte di Maria; che vista magnifica!!!! Vi consiglio di andare, ma se soffrite di vertigini state attenti, perché il ponte balla. Eh sì, il ponte,ad arcata unica e fatto da travi di legno oscilla, specie quando ci sono molte persone sopra. Non credo sia pericoloso, ma è comunque un ponte sospeso 90 metri sopra la gola di Pollat, e la sua cascata. Scendiamo a valle e pranziamo nel Bayerischer Biergarten am Bräustüberl.
Due file separate per le bibite e per il cibo. Io faccio questa seconda, e quando è il mio turno finiscono il pollo arrosto. Ripiego su gulaschsuppe e Weißwurst ( salsiccia bianca bavarese), pretzel e patate fritte.
Da bere cocacola e birra König Ludwig Dunkel. (17 euro in 2).
Dopo questo lauto pranzo facciamo una passeggiata sul lago Alpsee. C’è il sole, ci sono anatroccoli e cigni, i bimbi giocano, le persone fanno passeggiate, fanno pic nic e vanno in bicicletta. E’ un modo di vivere forse diverso dal nostro, ma i tedeschi ristabiliscono il vero contatto con la natura; riscoprono che è bello vedere il sole, le piante, sentire il vento e accarezzare qualche scoiattolo; non so se mi spiego.
Dopo la nostra bella passeggiata prendiamo l’auto ed andiamo a Füssen. In baviera, anche nel più sperduto paesino, potete ammirare i trompe-l’oeil sulle facciate delle case. Sono veramente belli, ed anche Füssen ha i suoi. Il centro storico è incantevole; Qui s’incrociano quattro vie importanti: la via del fiume Lech, la Strada Romantica, la Strada tedesca delle Alpi e la Via Claudia Augusta.
La via dello shopping per eccellenza è la Reichenstraße, strada pedonale su cui s’incrociano pittoreschi vicoli; anche qui troviamo molti Biergärten, le tipiche birrerie all’aperto.
Purtroppo di sabato, intorno alle 5 pm sta chiudendo tutto: facciamo lo stesso il nostro giro immortalando la cittadina con i nostri scatti.
Da notare il negozio che vende le Schneeballen (Palle di neve tipiche di Rothenburg OdT).
Stasera ceniamo in un posto che piace a me: ristorante con specialità tedesche, scelto al momento, secondo quale c’ispirava di più. Si chiama Roemer-keller, Drehergasse 48, Fussen.
Prendiamo stinco di maiale e purè (Schweinshaxen), bistecca, Allgäuer Kasspatzen( gnocchetti di patate con formaggio e cipolla all’occorrenza), Wiener Schnitzel (cotoletta alla viennese). Mangiamo benissimo spendendo poco ( 56 euro in 4).
Le cameriere sono gentilissime,vestite in tipico stile bavarese, il menù se non sbaglio è anche con figure, quindi potete decidere meglio e lo troverete pure in inglese. Indirizzo super consigliato! Da qui ultimo giretto e andiamo a dormire: finalmente posso lavarmi i capelli. Oggi di inconvenienti però ce n’è stato un altro: mi si è rotto il chiudi obiettivo della macchina fotografica! 4 Maggio 2008 Oggi è il nostro ultimo giorno qui in Baviera. Colazione sempre più stupenda: la signora cerca di variare rispetto alle prelibatezze che ci ha dato ieri: ha fatto una torta in casa e ce la offre.
Salutiamo così la nostra oste e suo marito, che parla anche un po’ di italiano e viene a scambiare due chiacchiere con noi. Ritorneremo, e di sicuro avrete pubblicità gratuita assicurata: siamo stati così bene che non possiamo fare altrimenti; ci siamo sentiti a casa.
Grazie di tutto. Prendiamo una strada secondaria che ci porta direttamente all’ultimo dei castelli che visiteremo: Linderhof. La strada per arrivare al castle passa in mezzo alle montagne e ad alcuni laghi: molto bella.
Sempre coadiuvati dal nostro mitico navigatore: senza di lui chissà dove saremmo!!! Anche stavolta ci vorrebbe fare scavalcare un monte, come ci è successo in Usa a Yosemite, ma stavolta, memori di tutto, gli facciamo ricalcolare una strada alternativa meno impegnativa. Questo castello è il più piccolo ma anche il più sontuoso dei palazzi di Ludwig II. Portato a termine nel 1878, è circondato da uno splendido parco, giardini alla francese, fontane e stranezze varie del re delle fiabe. Anche questo castello è dedicato alla grandezza del Re Sole.
Qui Ludwig ha vissuto, ma non riceveva quasi mai visitatori, utilizzandolo come luogo di ritiro per estraniarsi dal mondo circostante. La sua vita era fatta di passeggiate a cavallo, uscite notturne in slitta e sogni.
Facciamo i biglietti ( 7 euro, ridotto 6) per la visita agli interni ed il parco. Potete entrare senza biglietto nei giardini, ed arriverete anche davanti al palazzo. Vi servirà il ticket per vedere gli interni e per la famosa grotta di Venere.
Nei giardini potete ammirare le fontane, le statue, il chiosco moresco e la casa marocchina che, venduta dal governo bavarese alla morte di Ludwig nel 1886, è stata recentemente riacquistata e riportata nel parco. Inoltre potrete vedere la capanna di Hunding (Hundinghütte), dove è ricostruita una scena del primo atto della Valchiria e la grotta di Venere (Venusgrotte), ispirata alla Grotta Azzurra di Capri. Questa è ciò che colpisce di più. Ludwig amava passare ore ed ore facendosi cullare nella sua famosa barca a forma di conchiglia, che esiste sempre. Viene qui rievocata una scena del Tannhäuser di Wagner. Forse dopo essere entrati qui vi chiederete se era solo fantasioso o anche un po’ pazzerello!!!! Per arrivare qui vi consiglio di portarvi dietro il vostro biglietto: si entra ad orari prestabiliti riportati su un tabellone elettronico all’entrata della grotta. Non vi fate ingannare, come è successo ad alcuni italiani trovati qui, la grotta non è in restauro o chiusa. Sembra desolata da fuori, ma solo quando non è ora di visita!!! Quindi rimanete dinanzi all’ingresso ed entrate quando è il vostro turno. Dentro c’è molta atmosfera e pure la musica di Wagner di sottofondo!!! Per quanto riguarda la visita agli interni vi segnalo la sala delle udienze, con decorazioni dorate e stucchi; la camera da letto , sontuosa, col baldacchino con tessuto blu e lo stemma reale; e con il letto che sembra minuscolo, ma invece è solo un’illusione ottica perché è lungo circa 2 metri.
La sala da pranzo con l’enorme centrotavola ed il lampadario, che provengono dalla manifattura di Meissen e col famoso tavolo “Tischlein-deck-dich” (tavolo che si apparecchia da sé); ed infine la Sala degli specchi, in stile rococò.
Qui vicino, c’è da vedere l’abbazia benedettina di Ettal. Noi non siamo stati per mancanza di tempo, ma sembra sia bellissima.
Usciamo dal castello e ci fermiamo a mangiare un Würstel prima di intraprendere la via del ritorno.
Passiamo da Garmisch-Partenkirchen e vediamo il famoso trampolino. Questa è la località sciistica più famosa della Baviera, paragonabile alla nostra Cortina per intenderci.
Mettiamo un po’ di benzina alla nostra auto, come abbiamo fatto nei giorni precendenti: da notare che in Austria costa più che in Italia, e in Germania il prezzo è simile al nostro.
Da notare in Austria, le vie di fuga per i tir,quando la strada è in pendenza.
Torniamo a casa pensando di trovare una fila lunghissima per il rientro degli italiani dal ponte del 1° Maggio. Ma in direzione Firenze non c’è nessuno!!! La fortuna stavolta era dalla nostra parte, salvo i piccoli contrattempi delle serate precendenti.
E’ stata davvero una bella gita: i km sono tanti, ma il tutto è stato fattibilissimo e senza stress.
Un po’ di costi: abbiamo speso, tutto compreso, circa 1000 euro in 4, inclusa autostrada in Italia, quindi circa 250 euro a testa.
Guide utilizzate: Lonely planet Germania Lonely planet Austria Materiale preso alla Bit e spedito dai vari enti turismo.
Da questi castelli ogni anno passano Milioni di turisti.. Chissà se Ludwig II sarebbe stato contento.. I suoi capolavori messi così in mostra.
Il suo nome non evocherà battaglie e valore militare, ma senza dubbio tutti sanno chi è Ludwig: ci ricorderemo sempre di questo re di Baviera un po’ malinconico, architetto sognatore e romantico.
Per maggiori info e vedere le foto e vedere qualche ricetta tedesca visitate il nostro sito: www.Paomatte.Altervista.Org lasciateci un messaggio nel guestbook!!! Saluti a tutti!!!