“Tous les droite et à gauche…” a spasso per il Marocco

Estate 2010 Fly & Drive a spasso per il Marocco in completa autonomia
Scritto da: Sissy9
tous les droite et à gauche… a spasso per il marocco
Partenza il: 07/08/2010
Ritorno il: 19/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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di Silvia e Giuseppe (agosto 2010) Abbiamo voluto titolare il nostro viaggio con il ritornello che sin dal primo momento ha accompagnato la nostra vacanza in Marocco. Infatti, non appena mettiamo il naso fuori dall’aeroporto di Casablanca, “Mohamed V”, alla nostra richiesta di indicazioni circa la migliore direzione per andare a Rabat, la gendarmerie royal (prima di una lunga schiera di “tom tom” marocchini) ci dirà: “Tous les droite et à gauche”. In quel momento non avremmo mai immaginato che questa litania sarebbe stata una costante quotidiana e che ci avrebbe accompagnato per tutta la durata del viaggio ogni qualvolta avremmo chiesto un‘indicazione (cosa che ci capiterà spessissimo). Un consiglio patico per la guida: se, come noi, vi piace guidare liberamente, è sufficiente la patente nazionale, le pompe di benzina si trovano facilmente nelle città e lungo le strade principali ma se vi addentrate per strade secondarie abbiate l’accortezza di fare il pieno appena possibile.

7 agosto 2010 Casablanca Aeroporto – Rabat (90 km) La prima tappa del nostro tour, RABAT la capitale del paese, ci permetterà di iniziare a prendere confidenza sia con la rete stradale, che ci appare subito buona per nostra fortuna, con il paesaggio e le strane abitudini del popolo marocchino. Infatti, veniamo colpiti dal loro originale modo di trasportare mercanzie e merci su veicoli carichi fino all’impossibile e ammassati con un equilibrio molto precario e dal fatto che trascorrono spesso il loro tempo seduti sul ciglio della strada guardando le auto sfrecciare oppure ti compaiono dal nulla e camminano a bordo strada per chissà quale destinazione: ma dove andranno mai? ….ce lo stiamo ancora chiedendo! Non appena entriamo in RABAT ci appare subito chiaro che in città è meglio lasciare subito l’auto e in caso di necessità prendere i taxi. Infatti, il loro stile di guida è a dir poco “disinvolto”, incurante delle comuni regole di guida. Sulla carreggiata transita di tutto: persone, animali, carretti, motorini, biciclette contromano, non ci sono diritti di precedenza nè rispetto dei semafori e i clacson strombazzano senza sosta. In tutto questo delirio ci si mettono anche i vigili ad accrescere il nostro stato confusionale pretendendo in più occasioni il pagamento di contravvenzioni per infrazioni mai commesse. In questo caso il consiglio è quello di mantenere la calma, fare finta di non capire il francese e mostrarvi sorridenti…vedrete che alla fine i vigili desisteranno e si mostreranno anche gentili! Alle 17 del pomeriggio le strade sono nel caos più totale e fatichiamo non poco per trovare il nostro RIAD EL KEBIRA collocato nella medina (a tal proposito il consiglio se arrivate in macchina è quello di parcheggiare l’auto fuori dalle medine e possibilmente in corrispondenza della porta d’ingresso più vicina al vostro riad); riusciamo vittoriosi a parcheggiare la nostra auto dietro piccola mancia al parcheggiatore e ci addentriamo a piedi nel dedalo di viuzze che contraddistinguono le medine marocchine. Sorpresa… il nostro riad è chiuso per lavori di ristrutturazione ed un cartello attaccato alla porta ci indica un numero di telefono a cui chiedere informazioni e nel giro di 5 minuti si materializzano 2 ragazzi che ci portano al nuovo riad ….abbastanza carino. La nostra prima cena la consumiamo in uno splendido ristorante di nome Dinarjat nella medina in rue Belgnaoui 6 (prenotato tramite e-mail, il sito è assolutamente consigliato) dove proviamo il primo cous cous alle sette verdure e un piatto di pesce (siamo sul mare) di cui non ricordo assolutamente il nome….tutto ottimo. Passeggiatina serale al porto e a nanna…distrutti. 8 agosto Rabat – Fez ( 196 km) Dopo una gustosa maroccan breakfast e una rapida visita alla “Casbah des Oudaias”, che si affaccia con possenti mura sul mare, ci mettiamo alla guida in direzione di Fez, impiegando quasi 1 ora per uscire da questa città intasata di traffico….la temperatura sale velocemente assestandosi sui 42 gradi fissi e il nostro condizionatore non funziona o meglio non c’è proprio (cambieremo presto l’auto a Fez perché senza ad agosto proprio non si può resistere). Fez, la più antica fra le città imperiali, ci accoglie con le sue magnifiche porte d’ingresso decorate e le vedremo proprio tutte prime di azzeccare l’ingresso più vicino al nostro riad. La nostra faccia smarrita attira l’attenzione di una guida turistica ufficiale (le riconoscete da un cartellino che portano al collo) che ci aiuta a parcheggiare l’auto e ci conduce al nostro riad Fes dentro la medina. Ci risulta simpatico e professionale e quindi ci siamo accordati per una visita guidata il giorno successivo. Che dire delle nostre 2 notti al Riad Fès? …. Una vera oasi di pace, un susseguirsi di piscine, giardini con piante e fiori ed un fantastico patio centrale attorno al quale si aprono le varie stanze in stile tradizionale. La stanza che ci viene assegnata è fantastica e panoramica; si trova sulla terrazza più in alto di tutte e ha una vista a 360° sulla medina, sui minareti che svettano sugli edifici, siamo avvolti dall’atmosfera e dalla voce cantilenante del muezzin che richiama da ogni angolo i musulmani alla preghiera ed al ringraziamento di Allah cinque volte al giorno…. CONSIGLIO PRATICO: se potete questo è uno dei riad migliori della medina di fes assolutamente da non perdere con un buonissimo ristorante a bordo piscina http://www.riadfes.com/fr/RiadFes.php 9 agosto Fèz el-Bali La nostra guida ufficiale ci attende puntualissima e ci conduce alla visita di quella che è senza ombra di dubbio la medina fra le più suggestive delle città imperiali: è un intricato labirinto di vicoli che l’attraversano in lungo e largo tutti uguali fra loro infatti l’orientamento ben presto ci abbandona ma la nostra simpatica guida procede davanti a noi con una sicurezza impressionante. Ci soffermiamo nella visita della Medersa Bou Inaia la più bella scuola coranica della città…un trionfo di zellij (piastrelle decorative) e soffitti decorati e intagliati in legno di cedro. Visitiamo anche la vicina moschea alla quale dedichiamo, però, solo uno sguardo dall’esterno in quanto non accessibile a chi non è musulmano. Ma la cosa più divertente è girovagare in questi mercati brulicanti di umanità e immergersi in una realtà lontana secoli e dove i mestieri sono ancora svolti manualmente, curiosare nella miriade di botteghe che, anche se non sembra, rispettano un certo ordine. La guida ci spiega che la medina è divisa in zone che rappresentano le varie corporazioni artigianali….lo capirete camminando. Si susseguono il souq dell’henné, il souq delle ceramiche….il souq dei tintori e delle concerie dall’odore inconfondibile; infatti, ci viene spiegato, che è ancora strettamente legato alle pratiche tradizionali sia nella conciatura che nella tintura delle pelli…. Per poter capire realmente la lavorazione delle pelli il consiglio è quello di visitate una delle terrazze che si affacciano sulle vasche della tintura, muniti di foglie di menta, immagine questa che rimarrà impressa nella vostra mente per sempre….ai confini della realtà (vi consiglio la Terrasse de Tannerie Belle Vue Seddik 6, Hay Lablida Chouara). CONSIGLIO PRATICO: se non avete voglia di rivolgervi ad una guida e preferire girare da soli (secondo noi e a posteriori si può fare) troverete sulle pareti all’altezza degli occhi dei percorsi guidati con diversi itinerari contrassegnati da colori diversi … noi ce ne siamo accorti alla fine del nostro soggiorno…peccato. 10 agosto Fèz – Merzouga (500 km circa) Ci alziamo presto, ci aspetta un lungo tragitto fino al deserto e alle dune di Merzouga. Lungo il tragitto attraversiamo Ifrane situato a 1600 mt. Sul livello del mare località di villeggiatura di montagna dei marocchini che vengono qui per sciare in inverno. Superiamo il passo dello Zad (2200 mt) e raggiungiamo Midelt facendo un altro passo a 1900 mt e raggiungiamo la valle dello Ziz. Il paesaggio è mutevole e cambia in continuazione colpisce i nostri occhi per la sua varietà e bellezza; si susseguono spettacolari pareti rocciose, canyons dai colori caldi, oasi rigogliose di palmeti. Siamo quasi ad Erfoud, la capitale del dattero dolce, palme dappertutto una macchia verdissima a contrasto con il color mattone della roccia che la circonda ….assaggiateli sono gustosissimi. E’ un percorso magnifico…superiamo Rissani, ci dirigiamo sempre più a sud e siamo ormai soli sul nastro di strada asfaltata che finisce a Merzouga, paesino ai piedi delle incredibili dune di sabbia dell’Erg Chebbi, avamposto dello sconfinato Erg Occidentale che si estende fino all’Algeria. Una tempesta di sabbia non ci permette di ammirare subito le dune di sabbia completamente coperte alla vista. Raggiungiamo con facilità, dopo 2 km di sterrato fattibilissimo con una macchina normale, il nostro albergo prenotato via Internet, la Kasbah Timbouctou (www.xaluca.com). Dopo aver depositato le valige nella nostra coloratissima stanza usciamo in avanscoperta della struttura ed essendo calato il vento ci accorgiamo che le dune sono proprio lì…..ai nostri piedi, spettacolo incredibile, siamo rimasti senza parole; ci guardiamo e, immediatamente, come due ragazzini ci togliamo le scarpe e ci lanciamo nella scalata di questa sabbia rossa incendiata da un sole ancora caldissimo che sta tramontando davanti ai nostri occhi ancora increduli. Ancora euforici ci precipitiamo alla reception per prenotare l’escursioni nel deserto per la mattina successiva con i cammelli ….unica nota dolente è l’alzataccia alle 4.00 con partenza alle 4:30 “con il fresco” ci dicono… CONSIGLIO PRATICO: in agosto il sole tramonta verso le 19.30 e non c’è escursione termica, di sera non siamo mai scesi sotto i 38 gradi, però si può sopportare; bevete tantissimo acqua e thè alla menta ed evitate escursioni o passeggiate nelle ore più calde durante le quali potete rilassarvi in piscina o fare qualche massaggio. 11 agosto Merzouga Ancora addormentati e in sella ognuno al proprio cammello procediamo con la nostra guida nel silenzio assordante del deserto….possiamo dire di aver sentito il famoso “rumore del deserto” …. Un silenzio assoluto una sensazione di pace che ti avvolge totalmente e lo spettacolo offerto dalle dune al sorgere del sole…stupefacente…intorno a noi è tutto dorato e magico. Rientriamo dalla cammellata, ci aspetta una ricca colazione….abbiamo scattato in un paio d’ore d’escursione quasi 300 foto. Breve visita al villaggio di Merzouga, ai piedi delle dune, dove termina la strada asfaltata e dopo una sosta all’Internet Point per inviare nostre notizie in Italia e aver regalato un po’ di penne ad un gruppetto di bambini che ci osservavano incuriositi, torniamo verso il nostro albergo; ci sono più di 43 gradi e sono solo le 10 di mattina quindi prendiamo i costumi e ci gettiamo in piscina. Alle 17 siamo già pronti per la seconda escursione della giornata… la scalata delle dune con i quad. L’abbiamo prenotata da soli presso Les petales de Merzouga Maroc Location Quad www.quadmaroc.net (agenzia che si trova lungo la strada che porta al paese di Merzouga). E’ stata senza ombra di dubbio una delle esperienze più emozionanti di tutto il viaggio e il miglio modo per ammirare le dune dalle creste più alte. Ci siamo bardati con tutte le protezioni obbligatorie, casco integrale, guanti e dopo un brevissimo corso di 2 minuti di come si guida e si scala la duna nel modo corretto siamo sfrecciati via con la simpaticissima guida davanti a noi. Una volta capita la tecnica giusta per non insabbiarsi e affrontare le salite che portano alle creste più alte ….non ci ferma più nessuno, l’adrenalina è alle stelle e percorriamo queste dune fantastiche in lungo e in largo con orizzonti sabbiosi a perdita d’occhio. Raggiungiamo un oasi dove sostiamo brevemente per bere e ripartiamo per raggiungere la cresta più alta di Merzouga ad ammirare un tramonto indimenticabile. Le due ore passate a cavalcare le dune dorate valevano da sole il viaggio. Dopo aver ringraziato la nostra fantastica guida che ha reso possibile questa intensa escursione torniamo alla nostra Casbah per doccia e cena alle 22.00 ci addormentiamo … distrutti. 12 agosto MERZOUGA OUARZAZATE (km 350 circa) Riprendiamo il nostro tour lasciamo a malincuore le dune alle nostre spalle e al bivio di Errachidia svoltiamo in direzione Ouarzazate … il paesaggio cambia nuovamente attraversiamo lungo il tragitto la Valle del Dades, ci si imbatte in paesini e Kasbah (castelli) color mattone circondati da vegetazione rigogliosa e palmeti in contrasto con un cielo blu cobalto ….panorama insuperabile. Superiamo la Vallee des Roses famosa per la coltivazione di questo splendido fiore dal quale si ricavano molti tipi di prodotti cosmetici, acqua di rose, essenze, creme, saponi e profumi. Se avete un po’ di tempo fate una sosta presso una delle tante aziende e cooperative femminili che troverete lungo la strada per comprare i prodotti che ricavano da questo fiore. Arriviamo nel primo pomeriggio ad Ouarzazate che per noi rappresenta la tappa intermedia prima di Marrakech ma che per coloro che intraprendono il tour inverso al nostro è il punto di partenza delle escursioni nel deserto del Grande Sud marocchino. La cittadina è stata fondata, all’inizio del secolo scorso, dai francesi come avamposto della Legione Straniera che non immaginavano di certo il futuro sviluppo di cittadina turistica e cinematografica; infatti è stata la location perfetta per i molteplici film che vi sono stati girati (Il Gioiello del Nilo, Lawrence d’Arabia, Cleopatra, Il thè nel deserto etc.) e quindi sede degli Atlas Film Corporation Studios aggiudicandosi l’inerimento nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Negli ultimi anni la città è divenuta una destinazione a pieno titolo in quanto città moderna, potete trovare negozi e qualche supermarket fornito e molti nuovi alberghi in costruzione. Simbolo della cittadina è, la kasbah di Taourirt riportata di recente all’antico splendore….è un complesso di edifici in argilla con stanze decorate dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Il nostro albergo è il MERCURE ma non lo consiglio vecchio e poco accogliente.

13 agosto OUARZAZATE – MARRAKECH 175 km (4 ore di strada tortuosa e di montagna) Ci mettiamo in viaggio dopo una rapida visita agli Studios e una piccola deviazione per ammirare velocemente da fuori la Casbah fortificata di Ait Benhaddou. Dopo qualche scatto fotografico ci rimettiamo in macchina in quanto la strada per Marrakech è lunga e articolata infatti ben presto cominciamo a salire in modo incessante, arrampicandoci per vie tortuose raggiungendo il passo del Tizi n’Tichka, ben oltre i 2000 mt.. La strada è panoramica molto bella con vedute spettacolari ma mette a dura prova lo stomaco di chi soffre il mal d’auto. Una volta lasciato alle spalle il paesaggio lunare dell’Anti Atlante cominciamo a scendere nuovamente verso Marrakech e finalmente arriviamo in città. Anche questa volta la ricerca del Riad si rivela difficoltosa ma un simpatico motociclista ci adocchia come turisti imbranati che non troveranno mai la strada da soli e ci rimorchia dietro compenso ovviamente, conducendoci fino ad un parcheggio fuori la medina ma vicinissimo al nostro Riad Lotus Ambre http://www.riadslotus.com/ Il riad è molto bello, ricco di fascino….una mistione ben integrata di tradizione e modernità e soprattutto siamo gli unici ospiti ne consegue un graditissimo upgrade in una camera superior molto bella e spaziosa ….. Ci sentiamo per i 3 giorni successivi i padroni di una splendida dimora. Dopo un thé alla menta e aver depositato i bagagli siamo ansiosi di immergerci in quello che è il teatro all’aperto simbolo del Marocco…. Place Djemma el-Fna….usciamo e ci buttiamo nella mischia… scoprendo che la famosissima piazza è vicinissima al Riad; cerchiamo la postazione migliore per goderci lo spettacolo di vita della piazza al calar del sole quando si assiste ad un brulichio di luci, gente, suoni, musiche e luci. Dall’alto del caffè ….. la place è il luogo più animato della città, un vero palcoscenico di ristorantini improvvisati, venditori, incantatori di serpenti, ballerine travestite, scimmie ammaestrate, cartomanti e decoratrici di hennè e lo spettacolo è sempre lo stesso da sempre; si ripete ad ogni tramonto nonostante la modernità che si tenta di imprimere a questa città. Infatti, Marrakech rappresenta la sintesi della cultura marocchina, la città antica con i suoi souq, botteghe, artigianato raffinato, profumi e spezie e la Ville Nouvelle con i suoi locali modaioli, boutique e centri commerciali. All’imbrunire e con il suono del muezzin della Koutoubia nelle orecchie che richiama alla preghiera della sera, stanchi del viaggio torniamo al “nostro” riad e ci addormentiamo all’istante. Rifocillati da una buonissima maroccan breakfast ci tuffiamo nel vari souq ansiosi di fare un po’ di shopping che avevamo concentrato alla fine del viaggio. Avevamo già le idee chiare su cosa e dove comprare (grazie alle dritte di alcuni amici che ci hanno saputo indirizzare in botteghe di qualità). Vi consiglio caldamente di cercare nel souk El kimakhine 2 il negozio Creation et Passamenterie di Youssef El Alaoui (www.creation-passamenterie.com ) prodotti di qualità meno dozzinali delle innumerevoli botteghe che incontrerete. In effetti l’esperienza dello shopping può rivelarsi un incubo non appena vi accorgerete della quantità di mercanzia e di piazze e vicoli straboccanti di botteghe stracariche di merci di ogni tipo…tappeti, spezie, profumi, lanterne, oggetti d’argento e bronzo, tessuti riempiranno i vostri occhi con i loro colori intensi e uscire indenni dalla Medina senza neanche una busta è praticamente impossibile. Quando acquistate fate attenzione alla contrattazione fase obbligata di ogni acquisto; è una forma di conversazione, che si trasforma in un vero e proprio duello nel quale i contraenti devono mostrare la loro abilità. E’ una pratica che porterebbe allo sfinimento anche la persona più paziente al mondo ma non puoi rifiutarti è parte della loro cultura e lo devi fare altrimenti si offendono (siamo tornati in Italia con una bellissima porta antica di legno di cedro intagliata la cui trattativa ha richiesto 4 ore di tempo al termine delle quali l’abbiamo spuntata noi ma eravamo senza forze). Ci concediamo una pausa pranzo ristoratrice dal caldo in un locale molto carino e pulito Un déjeuner à Marrakech (2-4 Angle Rue Kennaria et Place Douar Gradua), dove abbiamo gustato una buonissima quiche alle verdure e squisita spremuta d’arancia…. Accogliente e invitante consigliatissimo. Proseguiamo il nostro tour con la visita del Palazzo reale…Palais de Bahia e la medersa di Ali ben Youssef, entrambi assolutamente da non perdere per la loro magnificenza, ricchezza e testimonianza dello splendore dell’arte marocchina. Si dice che in questi palazzi abbiano lavorato per 14 anni i migliori artigiani del paese con risultati sorprendenti assolutamente da non perdere. Cena al Gran Cafè de la Poste (Guéliz, Boulevard El Mansour Eddahbi all’angolo con Avenue Imam prenotate è meglio) un fusion di sapori mediterranei in chiave franco marocchina; si trova dietro la posta centrale e l’atmosfera è quella di una brasserie, a lune di candela un po’ anni 20 frequentato dalla società bene del posto. Cena squisita consigliatissimo. La giornata successiva, ultima a Marrakech, la trascorriamo con la visita ai Giardini Majorelle un giardino botanico creato dal pittore francese Majorelle. Oltre alla sua fama di artista era un grande appassionato di botanica e creò questi giardini con piante grasse rare e bouganville provenienti da molti paesi del mondo che proliferarono grazie al clima favorevole. Sul verde del giardino spicca il “blu majorelle” (così chiamato in omaggio al fondatore dei giardini), con cui è dipinta la villa che ricalca lo stile architettonico arabeggiante creando un colpo d’occhio cromatico molto suggestivo. Alla morte del pittore francese, lo stilista Yves Saint Laurent acquistò la villa insieme al suo compagno e dopo un restauro rispettoso della costruzione originale la aprirono al pubblico. Vi ha vissuto parecchi anni e vi è stato sepolto e la villa è attualmente gestita da una fondazione voluta dallo stesso stilista per mantenerla agli splendori originali anche dopo la sua morte. Cena al Cafè des Epices nel souq Cherifia, Sidi Abdelaziz www.cafedesepices.net , che si trova nella piazza Rahba Lakdima, la piazza delle spezie). Il ristorante è molto carino e dalla terrazza in alto c’è una splendida vista sul minareto della Kutubiya oltre ad un buon menù marocchino rivisitato. Cena molto piacevole per salutare dall’alto questa meravigliosa città. 16 – 17 agosto ESSAOUIRA Trascorriamo gli ultimi due giorni del nostro tour al mare nella “bianca cittadina” portuale di Essaouira. La città vecchia è ricca di fascino circondata da bastioni merlati a picco sull’Oceano Atlantico sulle cui mura si possono ammirare ancora i vecchi cannoni spagnoli. Si susseguono vicoli bianchi e blu, pieni di localini con terrazze dalle quali ammirare il tramonto del sole sull’oceano davanti ad un caffè o una tajine di pesce. Il clima è molto ventilato e fresco e richiama un turismo di surfisti e kitesurfisti da tutta Europa quindi l’ambiente è abbastanza internazionale e molto giovane. Vi consigliamo un simpatico locale lungo la spiaggia dove poter prendere il sole e mangiare al riparo dal vento incessante …. L’Ocean Vagabond dove potrete godere di un’atmosfera rilassata e oziosa. Facciamo i nostri ultimi acquisti vi possiamo consigliare la Galerie TATA che vende bellissimi gioielli artigianali in argento e si trova in Marchè aux grains n. 204 e vicino nella piazzetta di fronte c’è un’ erboristeria con un simpatico personaggio, Mohamed, che vi assisterà nell’acquisto di profumi, spezie e thè. CONSIGLIO PRATICO: lungo la strada che vi porterà da Marrakech a Essaouira incontrerete moltissime cooperativa femminili che si occupano dell’estrazione, produzione e commercializzazione dell’olio di argan e prodotti derivati. I ricavati della vendita di questi prodotti hanno la finalità di migliorare le condizioni di vita della donna e di conseguenza è preferibile acquistare l’olio di argan qui piuttosto che nelle botteghe turistiche di Essaouira. 18 agosto CASABLANCA A malincuore lasciamo la città bianca per fare tappa a Casablanca per prendere la mattina successiva l’aereo che ci riporterà in Italia….il nostro tour finisce qui siamo un po’ stanchi ma felici e pieni di ricordi di un viaggio che più di ogni altro ha riempito tutti i nostri sensi.

ULTIMI CONSIGLI

· Ad agosto fa molto caldo e anche se nella maggior parte delle zone è secco è comunque caldo ma se non avete la possibilità di visitare questo splendido paese in altri periodi partite ugualmente… si può sopportare (scorta di integratori di sali minerali). · Portate con voi penne e caramelle per i bambini dei villaggi e anche qualche vestito che volete scartare. · Per chi gira in autonomia in macchina fate molta attenzione ai rilevatori della velocità….gli autovelox e i vigili sono nascosti dietro i cespugli. · Nelle località turistiche chiedete il permesso prima di fotografare vi potranno chiedere soldi in cambio. . E in ultimo ricordate sempre che siamo turisti e soprattutto ospiti di un paese musulmano e quindi non dimentichiamo di comportarci in modo rispettoso nei confronti della loro cultura.

“Il mondo è come un libro e coloro che non viaggiano ne leggono soltanto una pagina” S. Agostino



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