Tour Tunisia con Francorosso

Dopo la bellissima esperienza dello scorso anno in Egitto, io ed il mio ragazzo decidiamo di scoprire un altro pezzetto di Africa così, dopo mesi di attesa, finalmente il 28/06/'09 partiamo per la Tunisia. Scegliamo di affidarci al tour operator della FRANCOROSSO trovando una buona offerta : tour tutto compreso + soggiorno mare a Madhia all...
Scritto da: kiaramnt
tour tunisia con francorosso
Partenza il: 28/06/2009
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Dopo la bellissima esperienza dello scorso anno in Egitto, io ed il mio ragazzo decidiamo di scoprire un altro pezzetto di Africa così, dopo mesi di attesa, finalmente il 28/06/’09 partiamo per la Tunisia.

Scegliamo di affidarci al tour operator della FRANCOROSSO trovando una buona offerta : tour tutto compreso + soggiorno mare a Madhia all inclusive a € 1.100.00 a testa.

28/06 1°giorno : Italia/Monastir/Sousse Partiamo dall’aeroporto Catullo di Verona alle ore 14,55 in perfetto orario.Il volo con Nouvelair è tranquillo anche se l’aeromobile è un pò vecchiotto.

Pranziamo con un panino al formaggio ed una bibita offerto dalla compagnia aerea e il mio ragazzo fa subito il primo acquisto: una stecca di sigarette al prezzo di €19,90 anzichè €28,00; a dir suo un vero affare! Atterriamo a Monastir alle 15,40 locali (bisogna calcolare un’ora in meno rispetto all’Italia)con 30°C e troviamo subito il banco della Francorosso. Ci viene consegnata una busta con alcune indicazioni generali sul tour dopodichè saliamo sull’autobus che lascerà i soggiornanti agli hotel/villaggi prescelti.

Noi siamo quasi gli ultimi a scendere e scopriamo che il nostro tour è composto da 19 persone.

L’hotel a Sousse è l’ “Abou Nawas Boujaafar”, un pò vecchiotto e la pulizia molto scadente.

Come avremo modo di constatare nei giorni seguenti, la classificazione alberghiera tunisina non corrisponde a quella italiana per cui un 5 stelle ne vale 3 o 4. In ogni caso occorre spirito di adattamento per godersi appieno il soggiorno, dopotutto si è in vacanza! L’albergo affaccia direttamente sul mare ma poichè non è niente di speciale decidiamo di tuffarci nella piscina dell’hotel.

Alle ore 20,00 ceniamo. Il servizio è a buffet e mangiamo molto bene. Ci sono molte pietanze tra cui verdure cotte e crude ( noi le abbiamo mangiate per tutti i 15 giorni e siamo sempre stati benissimo)e un’infinità di buonissimi dessert.

Dopo aver mangiato a sazietà facciamo una passeggiata per il centro di Sousse ricco di negozi e di venditori ambulanti per niente assillanti e subito constatiamo che i tunisini sono molto più discreti degli egiziani e così passeggiamo per la città senza essere assillati.

Rientriamo in hotel e pernottiamo.

29/06 2° giorno: Port el Kantoui/Sousse/Monastir/El Jem/Sfax.

Tempo di percorrenza : 170km.

Sveglia ore 7,00. Dopo la prima colazione facciamo conoscenza della guida che ci accompagnerà durante tutto il tour. Putroppo non era un granchè,conosceva molto bene la storia del suo paese ma era simpatico come una colica in mezzo al deserto. Non era spiritoso, era una persona molto riservata,distaccata e permalosa. Secondo noi era semplicemente stanco di fare la guida.

Il suo tormentone era “avete dimenticato qualcosa?Cellulare, caricabatteria, portafoglio…” come se qualcuno potesse accorgersene in quello stesso momento…E in ogni caso nessuno ha mai dimenticato nulla, forse per timore dei rimproveri che ci poteva fare la guida che ci trattava come scolaretti indisciplinati.

Carichiamo le valigie e facciamo conoscenza anche del mitico autista Amin, specializzato in triplo sorpasso, una vera forza della natura.

La prima tappa del primo vero giorno di tour è la marina di Port el Kantoui. La zona è in via di sviluppo ed è molto turistica.

Ci sono molti negozietti ed imbarcazioni di lusso ma in realtà non è niente di speciale e nemmeno il mare mi ha più di tanto entusiasmato. Facciamo marcia indietro e ritorniamo a Sousse, terza città più popolosa della Tunisia, per visitare la fortezza e la grande Moschea.

Su tutto il territorio tunisino vige il divieto di entrare nelle moschee per non disturbare il momento di preghiera ma si può comunque sbirciare al loro interno e fotografare pagando 1TD.

La tappa successiva è la Medina, un enorme mercato all’aperto molto caratteristico e bello da vedere. Vi si può trovare un pò di tutto ma noi non abbiamo il “permesso” di comprare ma solo di guardare.

Continuiamo per Monastir dove visitiamo il Ribat (lo riconosco perchè c’è la foto nel catalogo della Francorosso!!!)e il Mausoleo Borguida, molto molto bello. Annesso al Mausaleo c’è il cimitero dei “comuni” con le tombe tutte uguali di colore bianco.

Pranziamo in un hotel vicino all’aeroporto.Il servizio è a buffet e noi mangiamo un primo, pesce e verdura.Nonostante la struttura sia di molto superiore alla precedente, il cibo non è eccellente e rimpiangiamo la struttura vecchia e malridotta di Sousse.

Abbiamo un pò di tempo per riposarci e così prendiamo un mediocre caffè al bar della spiaggia. Il mare in questa zona è molto bello e speriamo di trovare gli stessi colori anche Madhia per il nostro soggiorno al mare.

Proseguiamo per El Jem per ammirare l’anfiteatro romano e la fossa dei leoni. Ricorda ovviamente il colosseo se non che è più piccolo.

Nell’entroterra il caldo comincia a farsi sentire, si toccano i 34°C ma c’è anche un forte venticello che non disprezziamo. La visita dura circa un’ora che tra una ripresa ed una fotografia passa in un battibaleno.

Ceniamo e pernottiamo a Sfax al “Shango Hotel Syphax” 4 stelle. La struttura è molto carina e viene servito un buonissimo couscous vegetale. Per il resto il buffet è un pò scarso.

Dopo cena facciamo una breve passeggiata per il centro di Sfax che non offre nulla di che per cui ritorniamo in hotel e andiamo a dormire.

30/06 3°giorno: Sfax/Gabès/Matmata/Douz Tempo di percorrenza : 318km.

Sveglia ore 7,00.

La prima tappa di oggi è la medina di Sfax, molto bella e animata, non sembra nenche la stessa città di ieri sera.

Proseguiamo in direzione di Matmata facendo una breve sosta al mercato locale di Gabès, famoso per il vimini e l’hennè.

Arriviamo a Matmata, villaggio nel cuore della Tunisia berbera, e visitiamo le abitazioni troglodite in pietra dove ci sono le donne che ci offrono il pane (buonissimo) e il thè alla menta, il tutto ovviamente è molto turistico ma va bene così.

Matmata è una località remota che è divenuta famosa per aver girato le scene del film “Guerre Stellari”.

Il paesaggio è unico: alcune zone hanno caratteristiche di paesaggio lunare con spesse stratificazioni, ripidi pendii e colline. Facciamo numerose soste per scattare foto ma ne vale la pena.

Pranziamo in una casa troglodita divenuta taverna per i turisti. Mangiamo un terribile couscous, una frittatina fritta e i tipici dolcetti di datteri. Il pranzo è davvero orribile, il peggiore di tutto il tour! Il viaggio fino a Douz è abbastanza lungo, siamo sui 38°C e la vegetazione pian piano tende a sparire per lasciar spazio al deserto.

Lungo la strada ci sono molte “macellerie” che assomigliano molto più a mattatoi. Si vedono scene raccrapiccianti di capretti che vengono squartati alla luce del sole; alcuni ancora agonizzanti vengono appesi per essere venduti, le teste decapitate sono ovunque! Sono scene orribili che non avrei mai voluto vedere e non pensarci è davvero difficile. ………..

Con nostro stupore arriviamo in un bellissimo hotel a 4 stelle ( da catalogo era previsto un 3 stelle), il “Sahara Douz”. Dopo una breve doccia siamo già in strada per fare la prima escursione facoltativa ( 10TD) sulle dune del deserto a dorso di un dromedario della durata di un’ora (c’è anche la possibilità di fare la stessa passeggiata in carrozza).

Siamo alle porte del Sahara, la sabbia è fine e morbidissima, peccato che entri dappertutto a causa del forte vento.

Il mio ragazzo, per 5TD, fa anche un giro a cavallo, io passo.

Rientriamo in albergo e ceniamo con pizza e gelato.

1/07 4°giorno : Douz/Chott El Jarid/Tozeur Tempo di percorrenza : 140km.

Sveglia ore 6,00 La giornata inizia molto presto per evitare di trovarci in mezzo al deserto a 40°C.

Dopo circa un’ora e mezza arriviamo allo Chott El Jerid, il grande deserto di sale dal colore rosa che offre uno spettacolo di miraggi e illusioni ottiche. Provare per credere! Anche qui ci sono i soliti ragazzini che vendono le “rose del deserto” e noi non perdiamo occasione per portarci a casa il classico ricordino.

Dopo altri 30km di autobus arriviamo a Tozeur dove facciamo un giro in calesse (già incluso nel pacchetto) nel palmeto di Nefta. Ogni oasi è recintata perchè appartiene a privati, perlopiù a industriali francesi, e spiccano fra tutti i palmeti di dattero, onnipresenti.

Arrivati a destinazione dopo circa un’ora, proseguiamo a piedi in un’oasi con fiori, palme di banano e di dattero. Poichè non è la stagione dei datteri,non ci viene data la dimostrazione di come avviene la loro raccolta ma in compenso facciamo un giro nel piccolo zoo adiacente all’oasi.

Nonostante io non sia favorevole a tenere gli animali rinchiusi in gabbia, mi diverto a dar loro da mangiare dei biscottini. Ci sono i simpaticissimi Fennec, volpini del deserto dalle orecchie molto grandi, dromedari che bevono la coca-cola dalla bottiglia, sciacalli, una leonessa con i suoi due cuccioli appena nati e altri animali.

Io prendo coraggio e prendo in mano uno scorpione e due iguane “danzatrici”, quando mi capiterà più? Sotto il sole cocente facciamo l’ultima tappa prevista per la mattinata: il caratteristico villaggio di Tozeur divenuto ormai centro turistico. La parte vecchia è molto bella e caratteristica con alte facciate di palazzi dai mattoni chiari che formano delle trame in rilievo.

Qui le donne portano lunghi abiti neri e, secondo un’antica tradizione, non vogliono essere fotografate poichè si ruberebbe la loro anima.

Pranziamo nel più bell’hotel del tour,appena fuori dal centro, purtroppo non ricordo il nome, e scopriamo di essere gli unici clienti ( dicono che c’è crisi mondiale a livello economico così i turisti sono davvero molto pochi).

Le camere sono dei piccoli bungalow ben arredate che si affacciano sulla piscina che però non abbiamo avuto modo di sfruttare per mancanza di tempo.

Il servizio è a la cartè molto buono: si può scegliere fra tre pietanze: io mangio pesce! Alle ore 15,00 partiamo con le jeep a sei posti per la seconda escursione facoltativa alle oasi di montagna.

Da Tozeur alle oasi sono circa 74 Km. Si deve attraversare il deserto a 42° (fortunatamente è stata creata una strada ) e dentro alla jeep sembra di soffocare (nella nostra non funzionava l’aria condizionata!) Le tappe previste sono: Tamerza e Chebika, poste a circa 1000 m. Di altezza.Consiglio è di indossare scarpe chiuse possibilmente da ginnastica poichè i percorsi nelle oasi sono scivolosi. Qui hanno girato uno dei tanti Indiana Jones.

Tamerza è famosa per il suo antico villaggio, ora abbandonato, per le gole scavate nella roccia e per le due cascate in cui vediamo i ragazzini tuffarsi. Io avevo le vertigini anche solo sentendo scorrere l’acqua.

Chebika a parer mio è ancora più bella e caratteristica con tutta una serie di laghetti insediati di rane e cascatelle.

Prima di cena andiamo al museo etnologico di Tozeur in cui sono esposti manichini che illustrano il modo di vivere di una tipica famiglia borghese tunisina : la cucina tradizionale,la camera nuziale con l’esposizione dei gioielli, il classico bagno turco, la galleria di artisti contemporanei che rappresentano scene della vita quotidiana ecc..

Stanchi come non mai rientriamo in hotel, mangiamo e pernottiamo.

2/07 5°giorno : Tozeur/Sbeitla/Kairouan Tempo di percorrenza : 300km Sveglia ore 5,00 La prima tappa di oggi è Sbeitla, antica capitale bizantina con resti romani. Arriviamo alle 9,30 con 38°C., i turisti sono davvero pochi perciò ne aprofittiamo per visitarla con calma.

Il sito è davvero molto bello ed esteso e conta tre templi affiancati e dedicati rispettivamente a Giove, Giunone e Minerva, le terme, l’anfiteatro, l’arco del trionfo…

Riprendendo il viaggio verso nord il paesaggio cambia aspetto e l’arido deserto lascia spazio ad alberi di eucalipto ed ulivi.

Arrivati a Kairouan visitiamo la moschea del Berbiere,costruita nel 1700 con marmo italiano e soffitti di legno; e la Grande Moschea la cui cinta muraria fa il giro di tutto il paese.

La Moschea del Barbiere è più piccola ma molto più carina, colorata e particolare. Per visitare entrambe le moschee bisogna coprire spalle e ginocchia; io mi ero preparata portandomi uno scialletto ma ci sono i guardiani che hanno in abbondanza stole per tutti! Kairouan è la quarta città santa dell’Islam dopo la Mecca, Medina e Gerusalemme e un fatto curioso è che per i musulmani, andare sette volte a Kairouan, equivale ad una visita alla Mecca. Stradafacendo visitiamo il bacino di raccolta dell’acqua dopodichè andiamo a pranzare in un antico palazzo medievale divenuto ristorante. L’atmosfera è molto particolare e bella, da mille ed una notte! Come al solito siamo gli unici clienti ma ormai siamo abituati così come lo siamo dello scarso e scadente cibo che ci viene offerto a pranzo ( tanto ci rifaremo al buffet della cena )! Finalmente dopo tanti kilometri arriviamo in un bell’hotel a 5 stelle “La Kasbah” proprio vicino alla Grande Moschea dove riposiamo, per così dire, fino alle 17,00.

Come ho già detto anche questo hotel non corrisponde ad un 5 stelle, la struttura è grande, le camere sono in stile arabesco e c’è un centro messaggi a prezzi abbastanza interessanti.

Qui troviamo abbastanza turisti, soprattutto americani e tedeschi poichè Kairouan rappresenta un centro turistico molto importante.

La stanchezza è tanta ma l’attrattiva di un bel tuffo nella grande piscina è ancora più forte così diciamo addio all’unico momento di riposo e via tutti a mollo! Nel tardo pomeriggio andiamo a visitare un laboratorio di tappeti adiacente all’albergo. Oltre alla dimostrazione si possono acquistare i tappeti a prezzi molto convenienti. Io mi ero innamorata di un bellissimo tappeto in seta 1,20mx70 a € 600,00 trattabili, scendevano anche di €150,00! In ogni caso averceli! Ovviamente dietro a tutto ciò c’è un accordo col tour operator che si prende la sua bella percentuale…

Seconda tappa: giro alla medina di Kairouan. Anche questa è molto grande e c’è veramente di tutto ma per gli acquisti aspettiamo di arrivare a Tunisi per non portarci dietro troppo peso.

A cena c’è l’imbarazzo della scelta: parmigiana, risotto di pesce buonissimo, pesce alla griglia, verdure a volontà…Tutto molto buono.

Dopocena andiamo a fare una passeggiata per il centro della città ma, a parte le due moschee, Kairouan non offre alcunchè. In giro ci sono solo uomini il che fa sentire noi femminucce merce da vetrina. Io mi tengo stretta al mio ragazzo, gli sguardi sono un pò troppo indiscreti e mi sento in imbarazzo. La guida ci spiega che tutte le donne rimangono a casa, non è loro abitudine uscire ma preferiscono guardare la tv o spettegolare tra di loro mentre i loro uomini vanno nei bar a giocare a carte e fumare in narghilè. Con le nostre guardie del corpo ci sentiamo tutte sicure così ci sediamo in un bar e sorsiamo un buon thè alla menta.

E’ l’ora di rientrare, Morfeo ci sta aspettando a braccia aperte…

3/07 6°giorno : Kairouan/Tunisi/Cartagine/Sidi Bou Said Tempo di percorrenza : 200km Sveglia ore 6,00 Dopo una buona colazione partiamo per la capitale e alle ore 7,00 siamo già in strada. A Tunisi convivono due città: quella nuova con traffico intenso, lavori in costruzione ovunque,una linea metropolitana, grandi magazzini ,cafè bar e negozi di ogni tipo in stile europeo dove la grande via ricorda gli Champs-Elysèes di Parigi. Oltrepassata la porta di Francia entriamo nella parte antica che racchiude la medina meglio conservata di tutto il Mediterraneo. Il souk di Tunisi è ricco di profuni orientali e colori; i vicoli, in gran parte chiusi, racchiudono botteghe ed artigiani che praticano i loro mestieri. E’ il luogo ideale per acquisare souvenir.

E’ severamente vietato fotografare le sedi politiche ed io, non sapendolo, per poco non venivo linciata.

Dopo pranzo ci dirigiamo al museo del Bardo che contiene la più ricca collezione di mosaici romani. Credevo si trattasse di una noia mortale invece è stato molto interessante e in un’ora e mezza lo si riesce a visitare tutto.

Tra i mosaici più importanti: “Ulisse e le sirene” e “Virgilio tra Clio e Melpomene” (ricordo di averli visti in numerosi libri di storia!) Alle 16,30 e con un caldo umido che ricorda le mie estati nel Veneto, arriviamo a Cartagine facendo prima una breve sosta al cimitero Punico in cui venivano seppelliti i bambini.

Cartagine sorge direttamente sul meraviglioso mare ed offre una bellissima veduta. Non starò qui a descrivere le rovine dico solamente che ciò che più mi ha colpito è stata la ricca vegetazione e il paesaggio incantevole con questo mare blu cobalto. A 5 km da Cartagine si trova Sadi Bau Said, la Saint tropez tunisian.Si tratta di un pittoresco borgo andaluso caratterizzato da tipiche abitazioni bianche e porte borchiate di azzurro.

In un’oretta si risce a girare bene nonostante sia animata da molti turisti.

Credo sia stata la meta che più mi è rimasta nel cuore, forse per il cima, i colori, l’atmosfera…L’ho trovata incantevole.

Rientriamo a Tunisi per la cena. Qui fa veramente caldo, i vestiti si appicciccano alla pelle, c’è un fortissimo tasso di umidità e compaiono per la prima volta le fastidiose zanzare che ritroveremo anche nei piatti di portata…

4/07 7°giorno : Tunisi/Nabeul/Hammamet/Sousse Tempo di percorrenza : 200km Sveglia ore 7,00 Con tutta calma ci prepariamo per l’ultima giornata del tour. La prima tappa è Nabeul, importante centro di artigianato. In verità ci rechiamo solamente in un laboratorio dove producono ceramica. Proseguiamo per Hammamet dove facciamo un giro per il centro della città vecchia con la medina e la sua fortezza ma prima facciamo tappa alla tomba di Bettino Craxi.

Ad Hammamet il mare è cristallino e spiccano i numerosi resort. Il posto sarebbe davvero incantevole per passare il resto della vancaza ma per i nostri gusti è un pò troppo affollato e turistico. Dopo aver pranzato in un villaggio della Columbus (sembrava una mensa industriale) facciamo ritorno a Sousse, la prima tappa del tour, e alloggiamo nel medesimo hotel.

Abbiamo tutto il pomeriggio libero per passare un pò di tempo in relax nella piscina dell’ albergo..

E con questo termina la prima parte del nostro soggiorno in Tunisia ma la vacanza per noi non è ancora finita, ci restano ancora sette giorni da passare a Madhia ma questa è un’altra storia…

INFORMAZIONI UTILI – Si possono fotografare tutti i siti (moschea e fortezza di Sousse,anfiteatro di El Jem, moschee di Kairouan,Cartagine, museo del Bardo…)al prezzo di 1TD.Per i diritti.

Il ticket non è cumunabile ma vale solo ed esclusivamente per il singolo sito.

– Ogni hotel del tour è dotato di piscina, tv (che trasmette solo rai1), phone e…Manca il bidet.

– Le escursioni facoltative proposte sono state tre: cammellata, oasi in 4×4 e…Oddio non ricordo.Noi le abbiamo fatte tutte per un tot. Di 67TD cioè € 36,00.

– Cibo: durante il tour bisogna un pò adattarsitarsi. Molti si sono lamentati sia per la qualità che per la ripetitività del cibo. Personalmente io e il mio ragazzo abbiamo trovato tutto abbastanza gradevole. Ho avuto modo di apprezzare il vero couscous, molto buono, e molte varietà di verdure esserno io mezza vegetariana.

E’ tutto molto speziato e la cipolla è un pò ovunque. Dei tipici dolcetti sono i datteri fatti con marmellata e ricoperti di miele molto molto dolci.

– Per telefonare conviere recarsi presso i numerosi Taxi phone distribuiti in tutto il paese.Sono molto economici, per es. Con 1TD si può parlare dall’Italia per più di 2 minuti.

– Anche qui vige la contrattazione. Gli acquisti conviene farli nelle numerose medine dove vi si può trovare un pò di tutto: dai classici souvenir a magliette e scarpe taroccate. – La Tunisia è l’unico paese islamico in cui si è liberi di bere vino e birra. E’ comunque vietato eccedere così i trasgressori ubriachi vengono puniti con multe salate.

– Curiosità : le numerose statue di Fennec ( che in realtà assomigliano molto di più a topi) sono simboli ecologici equivalenti al nostro Panda della wwf.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche