Tour tra Tromso e le Lofoten in gennaio

Tour in Norvegia da Tromso alle isole Lofoten, alla ricerca dell'aurora boreale
Scritto da: massimo paturzo
tour tra tromso e le lofoten in gennaio
Partenza il: 06/02/2022
Ritorno il: 27/01/2022
Viaggiatori: 3
Spesa: Fino a €250 €

Sono passati due anni da questa maledetta pandemia ed è venuto il momento di ritornare a viaggiare. Spinto da una coppia di amici, inizio un po’ a studiare un itinerario, che comprende la visita di Tromso & Lofoten, con trasferimento ad Andenes per il Whalewatching.

I giorni di vacanza, per fare tutto ciò non sono tanti. Ma la nostra bravura e soprattutto dell’ amico, il nostro mitico driver, che in due giorni, ha la costanza di fare più di 400 Km, ci riusciamo. Inizio io l’avventura.

Il 26/02 con partenza Roma fiumicino, raggiungo via Francoforte con Lufthansa, prima Oslo e poi Tromso. L’unico inconveniente, visto il ritardo di partenza volo da Francoforte a Oslo, ho dovuto fare una corsa da pazzi per prendere al volo, l ‘Oslo/Tromso. Raggiungo la mia prima destinazione, in perfetto orario, e mi sistemo nell’Enter Amelie Hotel, centralissimo, vicino a tutte le agenzie di viaggio e tour operator. Il tempo di fare una doccia veloce, e subito mi dirigo verso il molo, direzione Polarmuseet. Da lontano si scorge qualche caratteristica palafitta in legno, destinata all’essicazione dello stoccafisso. Mi dirigo verso un ristorante, senza infamia e senza lode, consigliatomi, dal personale del mio hotel, e mangio un fish e chip.

Giorno 1 – Tromso

Oggi passeggio per la città, in serata avevo la prima escursione per la ricerca dell’aurora boreale, ma Dan di Arctic Experience, mi invia una email, dove mi dice di essersi infortunato, e non può esserci. Quindi non mi arrendo, e mi rivolgo ai ragazzi di Tromso Safari. Prenoto anche una escursione, di Whalewatching e Esperienza Sami con le Renne.

Inizio la visita della città di Tromso, meno male che la città è piccola, e non è faticoso visitarla. Dal mio hotel raggiungo subito Ms Polstjerna, poi Polaria, e ritornando al centro, raggiungo Blast, piccola fabbrichetta di vetro soffiato. Peccato non ha piccoli bicchieri per la mia collezione. Mi sposto verso il lato nord, e dopo aver passeggiato per il porto, attraverso il Polarmuseet & Skansen, purtroppo non visitabile d’inverno. Attraverso il ponte che collega le due parti della città, e raggiungo la Cattedrale Artica, che a differenza di quella situata in città la Domkirke, è in stile moderno. Il clima sta per cambiare, purtroppo, e non fa ben sperare per la sera. Comunque raggiungo l’ultima attrazione, la funicolare (Fjellheisen), dove si scorge, un bellissimo panorama della città.

Rientro in Hotel, e raggiungo il pick up di Tromso Safari. E emozionante partecipare alla caccia dell’aurora. Anche se come notavo prima, non ci sono tantissime condizioni per la visione. Trascorriamo la serata in giro per i fiordi di Tromso, ma non smette di nevicare, e rientriamo verso le 23 e 30, senza vedere nulla.

Giorno 2 – Campo Sami

Oggi come escursione si va al Campo Sami, incluso una passeggiata, con l’amico fedele di Babbo Natale, la renna. Con il bus, dopo 45 minuti raggiungiamo la base. Visto le temperature esterne molto rigide, ci consegnano le tute termiche. Da poterci permettere di fare un’escursione, senza gelarci. Facciamo un breve giro, e poi ci portano nelle loro abitazioni particolari. Dove, oltre ad assaggiare le loro zuppe saporite, ci raccontano della loro cultura e tradizioni. Come escursione è molto commerciale, ma si trascorre una simpatica giornata. In serata, inizio ad avere un po’ di nostalgia dell’Italia, e mi dirigo verso una pizzeria, trovata su Tripadvisor. Risulterà un’ottima scelta. Ristorante Casa Inferno, ottima pizza e ottimo servizio, un pezzo di Italia in Norvegia. In serata mi arriva anche una bellissima notizia, Dan si è ripreso, e quindi il giorno dopo, in serata sarò con lui, alla ricerca dell’ aurora boreale.

Giorno 3 – L’aurora boreale

Oggi sarei dovuto andare con Brim Expeditions, per un esperienza di Whalewatching. Però visto la concomitanza di orario con Arctic Expeditions, devo scegliere il secondo. Trascorro la giornata a fare un po’ di shopping, fino alle 17, dove raggiungo all’ appuntamento, locato vicino al mio hotel. Siamo in 7, e subito partiamo per Kvaloya e infine nelle vicinanza di Ersfjord. Dove ci posizioniamo con le sedie, intorno ad un falò, acceso da Dan.

La serata promette bene, il cielo è stellato e intorno a noi e tutto buio. Dopo aver posizionato i cavalletti per le reflex, e regolate le stesse (ho avuto i complimenti da Dan per aver usato il grandangolo Tokina 11-16, e lo consiglio). Nel frattempo che escono i primi bagliori verdi, ci viene offerta dell’ottima zuppa calda. Qualche dolcino e biscottino. Ci vuole perché con la temperatura, siamo a -8. Ci troviamo a meno di 400 km. da Nordkapp. Iniziamo i primi scatti, e ci rendiamo conto che con una buona aurora boreale, il fiordo dove ci troviamo, renderà un paesaggio magnifico. Passa il tempo e dopo una chiacchierata e una bevanda calda, verso le 10, i fasci di luce, iniziano ad aumentare, e la macchina fotografica ci mostra un tripudio di colori, con riflessi in acqua e il cielo stellato di contorno. Le ultime foto, sono magnifiche. Ci ripagano di un attesa lunga, al freddo. Ma il tutto vi posso garantire, ci riscalda l’ anima. È quasi mezzanotte, infreddoliti rientriamo in hotel, ma consci di aver fatto e partecipato, ad una esperienza unica. Almeno una volta nella vita, un viaggiatore deve effettuarla.

Giorno 4 – Lofoten

Dopo 3 giorni intensi a Tromso, oggi è giorno di trasferimento. Alle 16 e 15 con un volo Wideroe, raggiungo Bodo, dove abbiamo appuntamento con Francesco e Roberta, due amici, con i quali condivideremo le giornate di vacanze, che trascorreremo alle Lofoten. Arcipelago famoso per le sue bellezze paesaggistiche, cittadine di pescatori, convertite al turismo, in questi ultimi anni. Da Bodo alle 19 e 30, sempre con un volo Wideroe, raggiungiamo Svolvaer, la cittadina più importante di A i Lofoten. Alle 21 abbiamo appuntamento con la compagnia di noleggio Sixt, con la quale abbiamo noleggiato una Toyota Corolla. Ci accompagnerà per tutto il viaggio alle visita delle caratteristiche cittadine e meravigliosi fiordi.

Con la macchina raggiungiamo il nostro alloggio, nel quale sarà la nostra casa, per alcuni giorni: Anker Brygge. Caratteristici Rorbuer, simili a case di pescatori. Purtroppo visto la tarda ora, i ristoranti sono quasi tutti chiusi e per reperire qualcosa da mangiare, ci dirigiamo in uno shop, di una pompa di benzina, dove compriamo delle pizze congelate. Di certo non quello sperato, ma almeno mangiamo qualcosa di commestibile.

Giorno 5 – Henningsvaer, Kabelvag e Andenes

Dopo un’ottima e ricca colazione all’Anker Brygge, ci organizziamo per la prima escursione, che abbiamo oggi. La prima tappa e dopo 30 km, Henningsvaer, definita la Venezia delle Lofoten. Prima di raggiungere il centro, anche se nevica un po’, entusiasti del paesaggio, iniziamo a fermarci per le foto al panorama. Poi raggiungiamo il centro, dove parcheggiamo. Peccato per il meteo, aveva dato buono, ma una leggera nevicata, non ci permette di goderci la cittadina. Raggiungiamo il famoso campetto verde, icona di Henningsvaer. Dove c’è un faro che domina, e sfruttiamo questa deliziosa panoramica per alcune foto. Poi ritorniamo al centro, dove ammiriamo le deliziose casette, che costeggiano i canali. Purtroppo il periodo per passeggiare, non è tanto piacevole, visto la tanta neve a terra, e soprattutto il ghiaccio. Diventa molto difficoltoso camminare.

Ci intratteniamo abbastanza in questa piacevole cittadina, per poi verso le 13 e 30, rientriamo a Svolvaer, prima fermandoci a scattare qualche foto, a Kabelvag kirke Church, e direttamente a Kabelvag, piacevole cittadina sorta in un grazioso fiordo. Sono le 15 e 30, e siccome il giorno prima, a Francesco è stata smarrita la valigia, arrivata in mattinata all’Anker Brygge, la preleviamo prima della chiusura della reception, alle 16.

Per poi ripartire direzione Andenes. Purtroppo i giorni che abbiamo sono pochi, e quindi siamo costretti a fare un po’ di tour de force. I km da fare sono circa 246, però siamo premiati da scenari meravigliosi, cittadine incastonati in gioielli naturalistici meravigliosi. Peccato che per oggi , visto le poche ore di luce, non riusciremo a goderci, la “Norvegian Scenic Route”, che attraversa negli ultimi 60 Km, le cittadine di Risoyhamn, Bjornskinn, Noss, Nordmela, Stave, e infine Bleik, per poi raggiungere Andenes. Alloggiamo all’hotel Marena, gestito da una simpatica signora, la quale ci consiglia anche un delizioso ristorante, a 5 minuti dell’ hotel.

Giorno 6 – Whalewatching

Oggi abbiamo una esperienza di Whalewatching. Ad Andenes ci sono due organizzazioni, che svolgono queste escursioni. Noi abbiamo optato per Whale2Sea cioè Seasafariandenes. Purtroppo in questi periodi, che non c’è affluenza di gente, di solito può capitare che le escursioni vengono annullate. Loro dicono per meteo, ma di solito e per mancanza di gente. Verso le 9 e 30 ci rechiamo nella loro sede. E dopo un po’ di tentennamenti, ci danno la certezza che l’escursione verrà effettuata. Il pick up è alle 11 e 30. Ci fanno indossare le tute termiche per il freddo e ci dividono in due gruppi di 9. Prendiamo posizioni nei RIB, che sono grossi gommoni. Noi siamo posizionati davanti. Può essere considerato arma a doppio taglio: spettacolo in prima fila, e vento gelido e acqua, sempre in prima fila. Comunque raggiungiamo a poche miglia dalla costa un punto, dove per una ora un magnifico capodoglio, ci appare e ci fa compagnia. Addirittura riaffiora davanti al nostro RIB. Una grossa emozione, che resterà sempre nei nostri ricordi. L’escursione di se è dura, vento freddo e acqua, sono presenti, ma la presenza di questi cetacei, fa passare il tutto.

Dopo essere rientrati alla base, facciamo rientro a Svolvaer. Stavolta però ci godiamo al chiaro, il tratto della “Norvegian Scenic Route”. Alle 19 raggiungiamo di nuovo l’Anker Brygge, dove trascorriamo la notte.

Giorno 7 – Nusfjiord, spiagge e di nuovo aurora boreale

Oggi si riprende la visita delle Lofoten, con una nuova tappa. Abbiamo scrutato le previsioni, e le prossime due giornate sono belle, quindi approfittiamo per visitare il maggior numero di attrazioni. Dopo qualche km da Svolvaer, ci fermiamo per le prime foto a Myrland, bellissimi scorci di un fiordo, non molto famoso, ma gradevole. E poi raggiungiamo il ponte vicino Gimsoya, molto caratteristico.

Riprendiamo il cammino e, dopo 60 km, ci ritroviamo a Nusfjiord, caratteristico villaggio di pescatori, con le caratteristiche casette colorate. La neve fa da contorno, e gli dà un tocco di bellezza in più. Noi siamo arrivati con la macchina, con non poche difficoltà, visto la strada piena di ghiaccio e neve, ma abbiamo visto anche dei gruppi di turisti, raggiungere la cittadina, via mare. Il paesino è piccolo, ed in un ora raggiungiamo i punti panoramici più interessanti.

Ne restiamo affascinati e subito riprendiamo la strada di ritorno per le due spiagge più famose delle Lofoten. Uttakleiv beach, una delle spiagge più romantiche della penisola. Fermiamo la macchina nel parcheggio a pagamento e facciamo due passi a piedi per alcuni scatti. È molto attraente, ma il freddo è pungente, e dopo mezza’ora decidiamo di raggiungere la spiaggia vicina, Haukland Beach. C’è anche un sentiero che collega le due spiagge, ma il freddo ci fa desistere, e la raggiungiamo con la macchina. Da questa spiaggia ci godiamo i colori del tramonto. Peccato per il clima invernale, ma l’ascesa del Mannen, si sarebbe goduto di una panoramica delle due spiagge spettacolare.

Rientriamo al nostro Rorbuer, per preparaci all’esperienza con i ragazzi di Lofoten Light, per l’aurora, con Maurizio, contattato dall’Italia. Ci riposiamo, raggiunto l’Anker Brygge, e mangiamo qualcosa. I ragazzi non sono nella pelle, sentono che stasera con le condizioni giuste, sarà una serata eccezionale. Alle 20 subito raggiungiamo il lato nord di Svolvaer, dove troviamo altri tour. Poi Maurizio decide di spostarci verso il sud, Gimsoya, un fiordo vicino ai ponti visitati il mattino. Man mano che passa il tempo, affiorano i primi bagliori dell’aurora, fino ad un tripudio di colori. Io e i ragazzi siamo emozionati. La mia è la seconda esperienza positiva. Per loro è la prima, quindi l’emoziona e doppia. Verso mezzanotte, infreddoliti e felici rientriamo all’ Anker Brygge.

Giorno 9 – Reine , Hamnoy e Sakrisoya

Tappa di trasferimento. Partiamo con mezza ora di anticipo, rispetto al giorno precedente. Stasera alloggeremo a Hamnoy, per visitare i punti più caratteristici e belli delle Lofoten. Dopo un’ora e mezza di viaggio, raggiungiamo l’Eliassen Rorbuer di Hamnoy. Sono le caratteristiche casette rosse, che fanno da sfondo alla cartolina delle tre località: Reine , Hamnoy e Sakrisoya. Ci spostiamo per fare alcune foto a Reine, poi rientriamo e ci fermiamo a Sakrisoya, dove ci colpisce il negozio di Anita’s Seafood. Gestito da una famiglia di pescatori, è uno shop ben fornito di tutti i prodotti ittici derivanti dalla pesca di merluzzo e salmone. Dopo riprendiamo il cammino e fatta la foto alle caratteristiche casette colorate di Hamnoy raggiungiamo i Ponti di Fredvang, con la caratteristica foto con il salto, e dopo raggiungiamo la Spiaggia di Rambergstranda, con la classica foto alla Ramberstranda Red Shed.

Oggi abbiamo sfruttato appieno la giornata e stanche ci rechiamo nei nostri graziosi Rorbuer, posizionati vicino al mare, in una posizione fantastica. Terminiamo la giornata con la cena.

Giorno 8 – A i Lofoten

Oggi il risveglio è un po’ nevoso. Purtroppo il clima in questo periodo è molto incostante. Bisogna approfittare delle poche giornate belle, per visitare le attrazioni. Per questo, anche se il tempo non è bello, raggiungiamo l’ ultima cittadina di questo bellissimo territorio. Particolare cittadina, il cui nome è il più corto d’Europa, e credo del mondo, A. Di prassi anche con neve, la foto al cartello d’ingresso del paese. Non ci soffermiamo molto, visto le condizioni meteo avverse. E dopo una breve colazione da Anita’s Seafood, ci mettiamo in marcia per rientrare a Svolvaer. Lungo la strada, ci sono alcuni tratti con vento forte e qualche bufera di neve. Decisamente un panorama differente da quello ammirato all’ andata.

Prima di raggiungere l’Anker Brygge, ci fermiamo per visitare la fattoria Aalangard, famosa per i suoi formaggi e prodotti tipici. Poi verso le 17, raggiungiamo Svolvaer. I ragazzi domani sono di partenza. Quindi facciamo un giro veloce, nel centro commerciale, poi andiamo a casa per una gustosa cena, da noi preparata.

Giorno 9 – Svolvaer

Oggi è il giorno dei congedi. Francesco e Roberta con un po’ di emozione, nel ricordare le giornate trascorse, preparano le ultime cose, e raggiungono l’ aeroporto dove hanno con Wideroe e Norvegian, un volo che li porterà fino ad Oslo. Io resto ancora una giornata, ne approfitto per gli ultimi acquisti, ed in serata provo la ristorazione di Svolvaer, ottima cena da Bacalao.

Giorno 10 – Rientro

Anche il giorno della mia partenza è arrivato. Quando hai trascorso delle giornate belle, si va via da un luogo, con il cuore pieno di gioia. È andato tutto alla meraviglia, nei luoghi visitati in solitaria e quelli in compagnia. Soprattutto i secondi, dove quando si crea una squadra, difficilmente resti deluso. Anzi una esperienza fantastica, racchiusa in pochi giorni. Il mio rientro è un po’ più lento, dalle 7 p.m. che sarei dovuto essere a Bodo, la raggiungo solo alle 11 e 30 p.m. 07/02 Alle 10 e 30( Scandinavian Airlines e Lufthansa) ho il volo per Oslo per poi prendere alle 13 e 30 per Francoforte, e infine alle 21 per Roma.

CONSIDERAZIONI FINALI

La Norvegia è un paese molto funzionale, votato al GREEN, le sue bellezze naturali hanno un fascino in tutte le stagioni. Il costo della vita è medio alto. Si può anche non effettuare il cambio valuta, si può utilizzare la carta di credito per tutto. L’Aurora Boreale è la cornice di tutte queste bellezze. Per concludere la Norvegia è un luogo che ti può confermare veramente che la bellezza è in ogni cosa, perché è una terra che ti riporta a ciò che è più umano e sensibile: la luce, il silenzio, l’intimità, i colori, il rispetto, i buoni sapori.

MASSIMO PATURZO

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