Tour nella Spagna del Nord

Viaggio itinerante in zone famose per il celebre Cammino di Santiago, con tappe in molte delle città legate al cammino
Scritto da: acerorosso
tour nella spagna del nord
Partenza il: 12/07/2014
Ritorno il: 27/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Prima di iniziare il diario vero e proprio di questa vacanza volevo fare delle considerazioni che potrebbero essere utili nell’organizzazione del viaggio. Sicuramente queste zone sono molto famose per il celebre Cammino di Santiago che, nel suo tratto spagnolo, percorre molte delle città che anche noi abbiamo toccato durante il nostro tour itinerante. Non avendo la preparazione tecnica per effettuare il vero Cammino, ma avendo il desiderio di visitare Santiago de Compostela, abbiamo pensato a questa zona inserendo anche tappe meno legate al cammino in base alle nostre preferenze.

COME ARRIVARE E COME SPOSTARSI

Per arrivare nella Spagna del Nord esistono diversi modi ma il sistema sicuramente più semplice e’ il classico fly and drive. Per una scelta personale e, fatti due conti, l’idea di partire da casa con la nostra auto non ci è sembrata improponibile… anzi. Ovviamente a tavolino ci siamo studiati un itinerario di massima con tappe intermedie per il lungo viaggio di andata. All’andata per evitare il traffico lungo la costa ligure abbiamo scelto di passare da Torino e dal Traforo del Frejus, soluzione non economica ma priva di traffico. Le autostrade francesi non sono per niente economiche mentre quelle spagnole sono a pagamento solo in certi tratti. Su entrambe e’ possibile pagare sia in contanti che con le carte di credito e, a parte alcuni tratti in Francia in particolare attorno alla zona di Montpellier non abbiamo trovato traffico. In Spagna traffico praticamente scarso se non nelle tratte vicine a grosse città come Barcellona, Saragozza e Bilbao. Solo in alcune città come Santander abbiamo trovato traffico intenso, in genere invece traffico scorrevole e non grossi problemi con la circolazione. Qualche problema lo abbiamo avuto con il Tom Tom ma solo perché le mappe a nostra disposizione non sono recentissime e quindi alcune strade non si trovavano.

PARCHEGGI

Non abbiamo avuto grossi problemi a trovare parcheggi tranne nella città di Santander vicino alla penisola della Magdalena. Negli altri casi problemi zero ….. in alcuni posti abbiamo trovato parcheggi gratuiti, in altri invece no per cui abbiamo scelto o parcheggi con il parcometro oppure parcheggi privati sotterranei.

Quanto al prezzo dei parcheggi abbiamo trovato un po’ di tutto… città molto economiche ma anche parcheggi molto cari come ad esempio a Bilbao dove abbiamo speso 9€. In genere comunque il costo del parcheggio e’ sempre stato piuttosto accettabile ed inferiore di quello che spendiamo a casa per parcheggiare in centro.

GUIDA

Anche per questa vacanza abbiamo scelto Lonely Planet perché di più recente pubblicazione. Ultimamente non eravamo rimasti molto soddisfatti da questa collana … Questa volta non male.

Sicuramente le strutture consigliate sono aumentate di livello ma nella descrizione dei luoghi da vedere ci siamo trovati bene.

Guida promossa… Un bel 7 +

METEO

Essendo sull’oceano e comunque verso il nord ci siamo portati un po’ di tutto. Avendo visto diverse foto prima della partenza con il cielo grigio pensavo ad un clima peggiore ma in realtà non è andata così male. Certo qualche giornata di cielo grigio l’abbiamo trovata ed anche di pioggia alla sera ma tutto sommato il tempo e’ stato clemente. Pensavo anche di trovare temperature più basse ma invece no siamo stati fortunati.

PREZZI

La Spagna e’ decisamente meno cara della nostra Italia ( ci vuole poco a dire il vero). Abbiamo sempre dormito in hotel di categoria media spendendo sempre all’incirca sui 70 € in due con colazione. I prezzi dei ristoranti e dei bar stando un po’ attenti alla scelta sono sempre stati ottimi ed in genere con una media di 40 € in due siamo sempre riusciti a cenare assaggiando la gastronomia locale in genere accompagnata dal del vino.

WIFI

C’è praticamente ovunque e non solo negli hotel e nei ristoranti. In diverse città abbiamo trovato piazze e vie con connessione wifi gratuite e libere.

Ristoranti ed orari

Anche la Spagna del Nord non fa differenza prima delle 21.00 e’ inutile cercare un ristorante per la cena trovereste tutto chiuso.

Se invece ci si accontenta di un bar con dei panini oppure si vogliono mangiare le famose Tapas o pintoxs come vengono chiamate nel Nord, allora ogni orario è buono.

Ma veniamo alla gastronomia

Abbiamo mangiato davvero bene alternando carne al pesce. I piatti sempre buoni e presentati in modo molto curato ci hanno permesso di assaggiare un po’ di tutto merluzzo, polpo, baccalà , carne di maiale, orata, sogliola, molluschi , anatra insomma una gran varietà di piatti. Ogni sera abbiamo provato piatti differenti se non per il polpo alla gallega piatto che abbiamo adorato e provato più volte durante la vacanza.

Hotel e booking

Come in tutte le vacanze anche in questa ci siamo sempre affidati a booking.com prenotando man mano grazie all’applicazione per cellulare o tablet. Prima della partenza avevamo prenotato l’hotel per le prime tre notti e poi lo abbiamo fatto strada facendo cambiando hotel praticamente ogni sera. 14 hotel in 15 sere. Una buona media.

Nella scelta degli hotel siamo stati fortunati a parte un paio un po’ datati abbiamo trovato hotel belli con un ottimo rapporto qualità prezzo alcuni in posizioni spettacolari. Quindi anche in questa vacanza … grazie booking.

Itinerario di viaggio

Sabato 12 Luglio: Mirmande – Toulouse

Domenica 13 luglio: Hondarribia – San Sebastian – Bermeo – Manduka

Lunedì 14 luglio: Bilbao – Portugalete – Plentzia – Gorliz – Castillo de Butron

Martedì 15 luglio: San Juan de Gatzelgatxe – Laredo – Santona – Santander – Santillana del Mar

Mercoledì 16 luglio: Comillas – San Vincente de la Barquera – Puertas de Vidiago – Llanes – Oviedo

Giovedì 17 luglio: Gijon – Cabo Penas – Avilès – Cudillero – Cabo Busto – Ribadeo – Castropol

Venerdì 18 luglio: Praia as Catredas – Viveiro – Cabo Ortiguera – Betanzos – La Coruna

Sabato 19 luglio: Camelle – Camarinas – Cabo Villan – Leis – Muxia – Santiago de Compostela

Domenica 20 luglio: Santiago de Compostela

Lunedì 21 luglio: Lugo – Villafranca del Bierzo – Leon

Martedì 22 luglio: Leon – Astorga – Valladolid

Mercoledì 23 luglio: Penafiel – Santo Domingo de Silos – Covarrubbias – Burgos

Giovedì 24 luglio: Burgos – Ona – Frias – Pamplona

Venerdì 25 luglio: Pamplona – Besalu – Figueres

Sabato 26 luglio: Figueres – Marseille

Domenica 27 luglio: Mougins – Sanremo

12 LUGLIO 2014

Colazione Autogrill Milano – Torino 4,19 € – Pranzo Boulangerie Maza La Coucourde 12,50 € – Cena Comptoir de Bacchus Place Rouaix 5 Toulouse 48,70 € (menù e vino)

Pernottamento Hotel Le Quietat Toulouse 68 € con colazione , parcheggio e wifi in camera doppia (0,90 € a persona per tassa soggiorno) www.hotel-la-quietat.fr/en

Siamo arrivati al giorno della partenza e, come sempre, anche questa volta, partiamo presto. Alle 6.00 lasciamo casa e via si parte Francia arriviamo. Senza grossi problemi superiamo Milano e ci dirigiamo verso Torino ed il traforo del Frejus. Traffico fortunatamente scarso ed alle 8.30 siamo già in territorio francese. Superata Grenoble iniziamo a trovare un po’ di traffico a tratti anche intenso …. anche i francesi e non solo loro se ne vanno in vacanza e scendono verso il mare. Con circa una mezz’ora di ritardo rispetto alla previsioni arriviamo a Mirmande. Il paesino , inserito fra i borghi più belli di Francia, è molto piccolo ma carino anche se con poco interesse turistico visto che non si trova davvero molto e delle poche attività commerciali solo poche sono aperte. Pazienza, era comunque di strada e ne abbiamo approfittato per sgranchire le zampe. Prima di rientrare in autostrada approfittiamo di una Boulangerie per pranzare.

Il viaggio verso Toulouse non è molto tranquillo perché anche in questo tratto ( se possiamo chiamare così i 400 km fatti) troviamo code a tratti a volte anche intense… che palle! Verso le 18.00 arriviamo finalmente nel nostro hotel di Toulouse, La Quietat.

L’hotel si trova nella periferia della città vicino all’uscita dell’autostrada ed a circa venti minuti dal centro città. Non è sicuramente consigliato per chi voglia visitare Toulouse ma nel nostro caso, che avremo solo la serata , e’ perfetto. L’hotel è molto carino e sia la stanza che le parti comuni sono ben curate e pulite ….. indirizzo consigliato! Dopo una pausa relax in hotel decidiamo di recarci verso il centro per vedere almeno velocemente la città. Prima ceniamo approfittando di uno dei classici ” menu’ du terroir ” francesi ( a base di entrecôte ovviamente) e poi passeggiamo per le vie della città che ci sorprende perché sembra davvero carina… torneremo! Noi ci accontentiamo di vedere la Place du Capitol ed i suoi dintorni e di una passeggiata sul lungofiume. Una piccola curiosità sui parcheggi. Esistono diversi parcheggi a pagamento e coperti non proprio economici però lungo le rive della Garonna si trovano parcheggi pubblici un po’ più economici ( si paga dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20).

SPESE GIORNATA

Benzina 51,34 € – Benzina 68,43€ – Traforo del Frejus 43,10 € –

Pedaggio autostradale in Francia 15,50 € – 8,90 € – 13,40 € – 21,90 €

13 LUGLIO 2014

Colazione in hotel – Pranzo Bar a Hondarribia 13,50 € – Cena Restaurant Bodegon Kepa Duena 1 Mundaka 71 € (due antipasti, due secondi di pesce, acqua e vino). Pernottamento Hotel Apartamento Rural Atxurra Barrio Arronategi Bermeo 97 € con colazione, parcheggio e wifi in camera doppia (www.hotelatxurra.com/en). Dopo la colazione in hotel si riparte per il Nord! La strada non è proprio breve circa 300 km e lungo la strada riusciamo ad ammirare anche le cime dai famosi Pirenei. La prima tappa nei Paesi baschi la facciamo nella cittadina di Hondarribia, località non molto considerata dalla Lonely Planet ma molto carina. È una cittadina fortificata al cui interno si trovano case con balconi in legno colorati e pieni di fiori davvero molto belli. Consiglio anche di scendere verso il porto dove ammirare altri edifici e la bella passeggiata sul mare. Dopo un pranzo a base di tortillas ripartiamo in direzione Donostia, bella cittadina basca.

Trovare un parcheggio non è per niente semplice, alla fine oltre che a pagare (nel periodo estivo si paga 8 – 20 sempre) il parcheggio non è nemmeno vicino. Tramite la bella passeggiata lungo il mare arriviamo al casco vejo, il centro storico, che è davvero molto bello. Per problemi di tempo ci accontentiamo di vedere solo dal basso i due monti che sovrastano la città. Riprendiamo la nostra auto e ci spostiamo verso Bermeo, dove abbiamo prenotato un hotel per due notti. L’hotel si trova fuori dalla città verso la montagna ed è molto bello e curato anche se inizialmente abbiamo avuto qualche problema con la wifi.

Il nostro hotel ha anche un ristorante interno di cui abbiamo letto ottime recensioni e decidiamo che lo proveremo domani sera mentre per questa sera vorremmo andare a Bermeo, la cittadina più vicina. Dopo diversi tentativi non riusciamo a trovare un parcheggio quindi decidiamo di spostarci nella vicina Manduka ….. sicuramente più carina ma con scarsa scelta solo due ristoranti e non proprio economici.

Pazienza per questa sera va così…

Dopo una veloce passeggiata serale visto che la cittadina non offre molto rientriamo in hotel.

Spese della giornata:

Pedaggi autostradale Francia 1,80 € – 17,60 € – 2,30 € – 1,70 €

Park San Sebastian 3,20 €

Birre San Sebastian 5,60 €

Benzina 61 €

Pedaggi autostradale Spagna 9,66 €

14 LUGLIO 2014

Colazione in hotel – Pranzo La Mutua Calle Ercilla 2 Bilbao € 15,50 – Cena Manuko Benta Alto Sollube, S/N Bermeo € 36 ( due entrecôte e birra) www.manuko-benta.com

Pernottamento Hotel Apartamento Rural Atxurra Barrio Arronategi Bermeo 97 € con colazione, parcheggio e wifi in camera doppia (www.hotelatxurra.com/en).

Quando ci alziamo questa mattina il cielo non promette nulla di buono ma lo sappiamo noi con il tempo non siamo mai fortunati. Dopo l’ottima ed abbondante colazione nel nostro hotel, partiamo in direzione Bilbao. A Bilbao decidiamo di seguire un itinerario proposto dalla Lonely Planet e per questo decidiamo di raggiungere un posto per lasciare l’auto vicino al punto di partenza. Il Tom Tom si incasina un po’ e , solo dopo qualche giro a vuoto con conseguenti improperie da parte di Giovanni , riusciamo ad arrivare in zona e a lasciare l’auto in un parcheggio sotterraneo ( alla fine non proprio economico 9 € per cinque ore e poco più.) L’itinerario che seguiamo ci porta alla scoperta sia della Bilbao antica grazie al suo Casco Vejo sia di quella moderna con il Guggenheim ed i suoi dintorni. Non sono una grande amante dell’arte moderna ma il Guggenheim merita una visita per ammirare la sua splendida struttura. Decidiamo di vederlo non solo dall’esterno ma di approfittare anche della visita interna per vedere meglio il museo. Le installazioni interne non ci entusiasmano molto ma la struttura è davvero molto bella e, grazie all’audioguida compresa nel prezzo del biglietto, riusciamo a scoprire molte curiosità sul Guggenheim. Questa città ci è piaciuta molto perché secondo noi è molto a misura d’uomo. Nel casco vejo entriamo nel Museo Basco attratti da una mostra dedicata a delle maschere enormi usate in occasione di una festa in città. Le maschere sono molto belle ma anche il museo dedicato alla cultura basca e’ davvero carino. Con il sole che continua a fare capolino fra le nuvole ritorniamo alla nostra auto e ci spostiamo di qualche km verso la costa a Portugalete per vedere il Puente Colgante, diventato Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il ponte risalente al diciannovesimo secolo è in ferro e collega le due rive della Ria grazie ad una cabina sospesa sotto il Ponte permettendo così di risparmiare tempo e km se si vuole passare da una parte all’altra. È possibile anche visitarlo ovviamente se non si hanno problemi con le altezze. Ci accorgiamo che la cabina trasporta anche le auto ed anche a noi farebbe comodo visto che le nostre prossime mete sono dalla parte opposta. Proviamo a chiedere i costi convinti che il trasporto costi uno sproposito ma in realtà per auto e due persone chiedono 2,05 € ….. non possiamo che accettare. Non ci sono nemmeno code e quindi con la nostra auto saliamo e paghiamo il pedaggio a bordo ( di lato al ponte esistono anche dei distributori automatici per l’acquisto dei biglietti). In pochissimo tempo , forse meno di dieci minuti, arriviamo dal lato opposto e ci dirigiamo verso le cittadine di Plentzia e Gorliz. Sono due località balneari confinanti tra loro con una lunga spiaggia ….. non essendo attirati dalla vita di mare facciamo solo una breve passeggiata e qualche fotografia di rito prima di riprendere la nostra strada. Ultima tappa della giornata prima di rientrare a Bermeo e’ il Castillo di Butron distante una ventina di km. Dell’esistenza di questo castello purtroppo non visitabile ed anche abbandonato scopriamo l’esistenza in alcuni diari di viaggio. Raggiungere il castello è abbastanza semplice nonostante le indicazioni stradali non siano il massimo. Il castello è immerso nel verde ed è abbandonato …. un vero peccato perché è davvero molto bello. Lo si può vedere solo esternamente percorrendo un sentiero che lo circonda. Rientrati in auto nel nostro hotel sulla collina sopra Bermeo, decidiamo di mangiare in uno dei due ristoranti vicini al nostro hotel per non scendere in paese che già ieri sera non ci aveva ispirato per nulla. Il ristorante del nostro hotel al lunedì e’ chiuso ma lo è anche il ristorante vicino e qui inizia la nosta odissea alla ricerca della cena. Riproviamo a dare una chance a Bermeo ma anche questa volta ci delude ….. un sacco di gente in giro, parcheggio quasi impossibile da trovare e poi, finalmente riusciti a trovare dove lasciare l’auto, non troviamo posti dove mangiare ma bar che fanno solo panini. Non vorremmo mangiare ancora panini quindi, mentre sono quasi le dieci, risaliamo verso l’hotel e ci infiliamo in un ristorante scartato in precedenza perché troppo caro. In realtà anche qui il ristorante sarebbe chiuso ma fanno un po’ di ristorazione nel bar vicino. Come noi infatti troviamo altri disperati alla ricerca di cibo ma alla fine le entrecôte che prendiamo non sono affatto male.

Spese della giornata

Pedaggio autostradale Spagna 1,07

Parcheggio Bilbao 9 €

Ingresso musei 26 ( Guggenheim ), 6 €

Ponte Colgante trasporto 2,05 €

15 LUGLIO 2014

Colazione in hotel – Pranzo Bahia Calle San Francisco 13 Laredo € 17.30 – Cena Restaurante Pasaje de los Nobles Calle Carrera 6 Santillana del Mar 27 € (con due menù da 13,50 con entrada, Platos , postres acqua e bottiglia di vino) www.elpasajedelosnobles.com.

Pernottamento Hospedaleria Santillana Calle Los Hornos 14 Santillana del Mar – 54 € con colazione , parcheggio e wifi in camera doppia – www.hospederiasantillana.es.

Dopo la sempre ottima colazione, lasciamo il consigliatissimo hotel di Bermeo per una nuova giornata di scoperte. Prima tappa della nostra giornata e’ San Juan de Gatzelgatxe , una piccola chiesa costruita su un uno sperone roccioso collegato alla terraferma grazie ad una scalinata. Si trova una decina di km dopo Bermeo e, grazie alle indicazioni, è piuttosto semplice riuscire a raggiungerlo. Si lascia l’auto al parcheggio ( c’è ne sono tantissimi, consiglio di scendere se si riesce fino a quello vicino al ristorante) e poi si prosegue a piedi. È possibile in una decina di minuti di cammino arrivare solo fino al Mirador oppure proseguire ed arrivare fino all’eremo cosa che decidiamo di fare anche noi. Tra sentiero in salita e scalinata ci vuole circa poco più di mezz’ora per raggiungere la chiesetta, ma la fatica fatta è ripagata dalla bellezza del luogo. Siamo anche fortunati quando arriviamo alla chiesetta non c’è praticamente nessuno quindi riusciamo a goderci il panorama con tranquillità. E come gli altri anche noi non possiamo esimerci dal suonare la campana della chiesetta. Dopo circa due ore riprendiamo la nostra auto e partiamo verso altri paesi della costa. Per primo ci fermiamo a Laredo, animatissimo centro con una lunga spiaggia attorno alla quale si estende il paese con un casco vejo piccolo ma molto carino sul quale svetta la Iglesia de Santa Maria de la Asuncion con ingresso a pagamento ( 1 € a persona). Laredo, inizialmente semplice borgo di pescatori, nel corso degli anni acquisì una rilevante importanza divenendo il principale porto della Cantabria utilizzato sia dalla famiglia reale spagnola per gli spostamenti via mare che come porto per le spedizioni nelle terre americane.

Essendo una stazione di mare abbastanza frequentata non è stato difficile trovare un posto per il pranzo prima di ripartire verso la vicina Santona. La cittadina sorge di fronte a Laredo ed è famosa per essere la patria delle anchoas, le acciughe messe prima sotto sale e poi sotto’olio. La visita alla cittadina si concentra solo al lungo mare ed al vicino forte risalente al XIX secolo che però non è aperto al pubblico ( in realtà non l’avremmo comunque visto all’interno). Non possiamo lasciare Santona senza aver acquistato le famose anchoas da riportare in Italia come souvenir. Prossima tappa della giornata e’ Santander che dista circa 45 km e che, a dire il vero ci delude un po’. Santander è la capitale della Cantabria ed è un importante centro turistico di cui avevamo letto pareri positivi prima della partenza.

Arriviamo in città e lasciamo l’auto in un parcheggio a pagamento vicino alla cattedrale ma quando risaliamo i giardini e una grande parte della passeggiata, il Paseo de Pereda, sono chiusi per dei lavori. Passeggiamo un po’ per le vie del centro ma molte attività e la stessa cattedrale sono chiuse e non riapriranno prima delle 17. Vediamo alcune delle principali piazze a dire il vero enormi, un mercato coperto ora riutilizzato come ambiente per ristoranti ( wifi gratuita) ed il famoso Banco di Santander. Terminata la passeggiata decidiamo di riprendere l’auto e di spostarci verso la penisola della Magdalena dove oltre al Sardinero con la bella passeggiata coperta e le spiagge si trovano anche il Palacio della Magdalena ed alcuni musei. Sembra però che tutta Santander abbia avuto la nostra stessa idea tanto che nella zona si crea un traffico pazzesco e lasciare l’auto diventa una vera e propria impresa… i primi parcheggi liberi si trovano solo a qualche km di distanza. Rinunciamo allora alla nostra idea e lasciamo Santander per dirigerci verso la nostra ultima tappa della giornata, Santillana del Mar dove pernotteremo. Nonostante il nome Santillana non si trova sul mare ma nell’entroterra della Cantabria ed è un piccolo borgo considerato uno dei più belli di Spagna. E in effetti lo è.

In Spagna viene anche chiamata la città delle tre bugie… il suo nome non deriva ne da un santo ( Sant) ne da una pianura ( llana ) e non è nemmeno vicino al mare come farebbe credere il ” del Mar”. L’hotel che abbiamo scelto per questa notte si trova nel centro della cittadina a pochi minuti a piedi dalla piazza principale ed ha un parcheggio proprio a pochissimi minuti a piedi. È ricavato all’interno di una vecchia casa . La struttura seppur molto basic e’ carina …. non è indicato per le persone con problemi di mobilità perché non ha ascensore e le valigie devono essere portate per una scala in legno scricchiolante. La camera è però carina ed affacciata sulle campagne circostanti. La wifi in camera e’ un po’ scarsa quindi scendiamo sulla terrazza per utilizzare internet e per prenotare la notte di domani. Una veloce sistemata e poi alla scoperta della cittadina che è piuttosto piccola . Sorge attorno ad una collegiata dalla quale partono alcune strade acciottolate delimitate da case in pietra che ospitano negozi di souvenir e tantissimi locali. Nonostante la città sia animatissima si riesce a passeggiare con tranquillità ammirando i diversi scorci che la città riesce ad offrire. Non lontano da Santillana c’è la possibilità di visitare anche le Grotte di Altamira, dichiarate patrimonio dell’Unesco che però noi decidiamo di saltare. Oltre alla Collegiata in città è possibile visitare anche un Museo delle Torture… non amando molto il genere .. saltiamo! Oggi decidiamo anche di viziarci… ci prendiamo un aperitivo con sidro e Tapas. Sono passate da un po’ le 19.00 quando rientriamo in camera per un po’ di relax ma tanto prima delle 21.00 i ristoranti non aprono. Quando riusciamo in città sono rimasti solo i turisti che pernottano in zona e quindi troviamo un po’ meno gente in giro. Scegliere un ristorante a Santillana non è semplicissimo… se ne trovano un sacco e tutti offrono menù a prezzo fisso che vanno dai 12 ai 15 € per persona comprensivi di tutto vino compreso. Alla fine noi optiamo per un prezzo intermedio e scegliamo un menù da 13,50 € a testa… Servizio curato, piatti molto buoni e ben presentati , bottiglia di vino locale a solo 27 € in due… Ottimo! In attesa che la città venga illuminata dai lampioni passeggiamo per le vie di Santillana ancora molto animata nonostante molti turisti la visitino solo in giornata.

Spese della giornata

Ingresso chiesa Laredo 2 euro

Parcheggio Santander 1,30 €

Aperitivo Santillana del Mar 4 €

16 Luglio 2014

Colazione in hotel – Pranzo Burgermas Plaza de Parres Sobrino Llanes 12,50 € – Cena La Pumarada Calle Gascona Oviedo 39,30 € ( due menù sempre con acqua e bottiglia di vino) www.lapumarada.com. Pernottamento El Magistral Calle Jovellanos 3 Oviedo 64,51 € pernottamento in camera doppia con colazione e wifi (www.elmagistral.com/es).

Dopo la colazione in hotel che questa mattina lascia un po’ a desiderare visto che i prodotti sono praticamente tutti confezionati, si riparte per una nuova giornata che ci porterà alla scoperta delle Asturie, una delle altre regioni del Nord della Spagna.

La prima tappa di oggi è Comillas a 16 km da Santillana coronata da alcuni dei più particolari edifici della Spagna fra cui spicca il Capricho de Gaudi’, residenza costruita per la famiglia del marchese di Comillas da Gaudi. L’esterno del palazzo come sempre è geniale e come non lo potrebbe essere visto che si tratta di un’opera del geniale Gaudi’. Non avremmo l’intenzione di visitare il palazzo all’interno visto che abbiamo letto che non è niente di particolare (così dice la guida!) ma non lo potremmo fare comunque visto che apre davvero tardi (10.30). Questa e’ la cosa che mi lascia più perplessa della Spagna… è vero che gli abitanti sono abituati a questi orari ma aprire un museo alle 10.30 mi sembra davvero assurdo perché non credo che i turisti si muovano così tardi oppure siamo noi che siamo anomali visto che in genere alle 8.30 siamo già operativi. Se come noi non si è interessati alla visita all’interno del Capricho ma ci si accontenta di vederlo dal fuori un buon punto di osservazione e’ il viale che dal Palacio de Sobrellano scende verso il basso. Il Palacio de Sobrellano e’ uno dei musei di Comillas che merita di essere visto almeno dal fuori per la sua bellissima struttura e la strada pedonale che conduce al suo ingresso passa di fianco al palazzo di Gaudi’ offrendo la possibilità di vederlo da vicino. Sempre in città meritano una sosta il portale di ingresso del Seminario Major che sorge su una collina proprio di fronte al Sobrellan o ed il cimitero cittadino costruito sulle rovine di una vecchia chiesa sormontato da un enorme angelo in marmo bianco. Per il resto Comillas non offre molto se non una bella piazza in arenaria circondata da palazzi con balconi in legno o chiusi da vetrate. Ultimo paese della costa cantarbica e’ San Vicente de la Barquera, cittadina incuneata tra due lunghe baie. Pur essendo molto nota soprattutto come località balneare, San Vicente de la Barquera vanta un bel casco historico dominato dal Castello del Rey e dall’Iglesia de Nostra Senora des los Angeles. Peccato per il cielo coperto che non ci ha fatto apprezzare al meglio la bellezza della chiesa che si scaglia contro il cielo blu. Lasciamo la Cantabria per entrare nelle Asturie considerate la vera Spagna visto che non venne mai interamente conquistata dai musulmani. Prima tappa asturiana e’ la cittadina di Llanes. Prima di arrivare facciamo una deviazione ai Bufones de Arenillas, una zona a picco sull’oceano con una dozzina di cavità collegate al mare. In caso di mare mosso da queste cavità nascono degli spruzzi tipo geyser alti anche 20 m… un vero spettacolo stando a quanto dicono.

Noi non siamo stati molto fortunati… nonostante il cielo coperto il mare era comunque calmo ed abbiamo sentito solo il suono spettrale dell’aria e dell’acqua che vorticano nei canali sotterranei. La vera impresa e’ stata però il raggiungere il posto… Lungo la strada il punto di interesse non è per nulla segnalato quindi ci siamo affidati a delle indicazioni trovate sulla Lonely Planet e a qualcosa trovato in internet. Bisogna raggiungere il piccolo paese di Puertas de Vidiago, circa 6 km prima di Llanes lungo la N634, ed arrivare alla chiesa del paese qui si iniziano a trovare le indicazioni per i bufones. Percorrendo una stretta strada serrata per qualche km (la guida parla di 2 km ma sono sicuramente qualcosa di più) si arriva finalmente ai bufones.

Arriviamo a Llanes che è quasi mezzogiorno e la cittadina e’ piuttosto animata tanto che trovare un parcheggio non è proprio semplice. Alla fine ne troviamo uno gratuito ad una decina di minuti a piedi dal piccolo centro storico medioevale costruito attorno ad una grande chiesa in stile gotico. Prima di visitare Llanes ci fermiamo in una delle tante piazze dove troviamo un locale che offre una vasta selezione di panini e hamburger a prezzi piuttosto bassi. Terminato il pranzo passeggiamo per le vie del centro storico sino ad arrivare nella zona del porto dove sono disposti Los Cubos de la Memoria, un’opera pubblica del pittore Ibarrola che ha colorato i frangiflutti del porto come i cubi con cui giocano i bambini. Raggiungiamo poi Oviedo, ultima tappa della nostra giornata. Per questa sera abbiamo prenotato l’Hotel Magistral che si trova in posizione davvero strategica perché a pochi minuti dalla cattedrale a piedi e vicinissimo a Calle Gascogna, la via dei ristoranti. L’hotel non ha un parcheggio proprio ma poco distante , circa 400 metri, si trova un parcheggio sotterraneo a pagamento ( non proprio economico 15 € per 24 ore). Sistemati i bagagli usciamo subito per scoprire la città partendo dal suo monumento più famoso , la cattedrale di San Salvador. Il biglietto di ingresso alla cattedrale preromanica (7,50€ a persona) con audio guida permette la visita della maestosa cattedrale, della Camera Santa in cui sono custodite importanti reliquie, del museo della cattedrale e del bellissimo chiostro che da solo merita la visita. In città poi si trovano anche bellissime piazze adornate da maestosi palazzi come Plaza De la Constituction con il vecchio municipio. Girovagando per il centro di Oviedo ci si può poi imbattere in curiose sculture moderne fra cui una statua di Woody Allen (qui il regista ha girato Vicky Cristina Barcellona) e il Culis Monumentalibus ( un paio di gambe sormontate da due grosse natiche) di Urculo. Oviedo può essere considerata la patria delle sidrerie visto che in città se ne trovano moltissime attirando un sacco di turisti che ammirano lo strano modo con cui i camerieri servono il sidro. Questo strano metodo, chiamato escanciada, consiste nel versare il sidro direttamente dalla bottiglia che il cameriere tiene sopra la testa in un bicchiere molto più in basso ….. in questo modo il sidro diventa leggermente frizzante. In genere il cameriere ne versa davvero poco alla volta in modo che la frizzantezza persista maggiormente. Calle di Gascogna e’ sicuramente una delle zone più animate della città visto il numero esorbitante di locali e sidrerie. Pur non amando il sidro (lo abbiamo riprovato anche qui dopo averlo già assaggiato anche in Bretagna) anche noi decidiamo di scegliere una sidreria. Tutti i ristoranti propongono diversi tipi di menù con prezzi fra loro molto simili quindi alla fine scegliamo il ristorante con il menù che ci ispira maggiormente. Anche questa sera non mangiamo male e poi anche il prezzo e’ davvero concorrenziale. Come sempre una bella passeggiata serale ci permette di ammirare la città illuminata.

Spese della giornata

Parcheggio San Vicente de la Barquera 1,20 €

Parcheggio Oviedo 15 €

Oviedo ingresso cattedrale 15 €

Souvenir 9,95

17 LUGLIO 2014

Colazione in hotel – Pranzo El Café de Angel Plaza Espana Avilès 14,90 € – Cena Meson La Santina Muelle s/n Castropol 45,10 € ( antipasto, pesce e birra) www.mesonlasantina.es/es.

Pernottamento Casa Peleyon Lois s/n Figueras Castropol 75 € con con parcheggio e wifi in camera doppia www.casapeleyon.es.

In questa vacanza stiamo scoprendo quanto sia comoda la colazione compresa nel prezzo della stanza. Anche oggi ci aspetta una giornata abbastanza piena con la scoperta di alcune cittadine della costa asturiana. Prima tappa giornaliera e’ Gijon che la Lonely Planet descrive come più grande, vivace e frenetica di Oviedo. Siamo stati molto indecisi fra Oviedo e Gijon per il pernottamento di ieri ma alla fine siamo stati soddisfatti della scelta perché Gijon non ci ha entusiasmato. Sicuramente più grande di Oviedo, Gijon concentra la sua parte storica nella zona di Cimadevilla costruita su un promontorio . Sulla sommità del promontorio si trova il Parque del Cerro di Santa Catalina, un enorme parco verde che contiene pezzi di artiglieria del XX secolo ed una moderna scultura in cemento divenuta simbolo della città ( per nulla entusiasmante almeno secondo noi!). Verso l’interno Cimadevilla si sviluppa in un dedalo di viuzze e piazze in cui spiccano una Iglesia e la Plaza Major. Non molto distante da Gijon si trova Cabo Penas, un promontorio sul mare con strapiombi di 90 – 100 metri considerato il punto più settentrionale della costa cantarbica. A Cabo de Penas si trova un faro relativamente recente che risale al 1852 ed un ristorante a picco sull’oceano.

Per pranzo ci fermiamo ad Avilès , una piccola cittadina sulla costa che a noi è piaciuta molto più di Gijon. Punto centrale è Plaza de Espana, una bella piazza fiancheggiata da due eleganti palazzi da cui partono graziose vie con le case con le classiche vetrate tipiche della zona. Per pranzo ci fermiamo proprio nella piazza in uno dei locali all’aperto e, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non veniamo nemmeno spennati… anzi.

Ad Avilès merita una visita anche il CCIA, il Centro Cultural International, un insieme di edifici moderni utilizzati come centro espositivo, progettati all’architetto brasiliano Niemeyer per simboleggiare il legame culturale fra la Penisola Iberica e l’America Latina.

Prossima sosta e’ la piccola cittadina di Cudillero che per noi è stata la prima e forse unica delusione di questa vacanza. Su questa città avevamo letto pareri molto positivi prima della partenza e, addirittura in alcuni diari, Cudillero veniva paragonato ai borghi delle Cinque Terre. La Lonely Planet lo definisce addirittura come uno dei borghi di pescatori più belli di tutta lo costa con le sue case in tonalità pastello che scendono a cascata in un porticciolo costruito su una insenatura. Complice il cielo forse un po’ grigio a noi non è sembrata un granché… anzi! In teoria era poi possibile fare una bella passeggiata panoramica ma la strada era chiusa in seguito ad una frana. Molto più bello e nemmeno considerato dalla nostra guida Cabo Busto, un promontorio a 7 km da Luarca. Anche qui belle scogliere a picco sul mare ed un faro. Consiglio di fare almeno una parte della passeggiata che dal faro prosegue lungo le scogliere per poter ammirare in tutta tranquillità lo splendido panorama. Per questa sera abbiamo prenotato in un B&B molto bello a Castropol piccolo paese vicino a Ribadeo, famoso per la Praia as Catedras.

Si tratta di una bella spiaggia caratterizzata da archi di roccia che si evidenziano maggiormente durante la bassa marea. Purtroppo non siamo fortunati con gli orari ed in questo periodo il culmine della bassa marea è nelle ore centrali della giornata (dalle 13,00 fino al massimo alle 14,30) orario per noi impossibile perché ci bloccherebbe la programmazione. Prima di andare verso il nostro hotel facciamo una breve sosta nella cittadina di Ribadeo per visitare il casco historico …. non imperdibile però. Quando arriviamo a Casa Peleyon, il nostro B&B , non troviamo la proprietaria ma un ospite della struttura si offre di contattarla per noi… Davvero gentile! Dopo pochi minuti entriamo in possesso della nostra bellissima camera con tanto di giardino privato . Per cena decidiamo di fermarci a Castropol che non offre molto se non qualche ristorante anche più caro rispetto ai prezzi trovati sin ora. Questa sera non riusciamo a fare una grande passeggiata ma pazienza ci accontentiamo.

Spese della giornata

Benzina 57,02 €

Park Gijon 1,30 €

Park Avilès 1,20 €

18 LUGLIO 2014

Colazione Bar Figuerido 4 € – Pranzo Burger King Ferrol 15 €

Cena Restaurante Albeiro Calle della Franja A Coruna 50,80 € (quattro tipi di raciones, acqua, vino e postres)

Pernottamento Hotel Sol Calle Sol La Coruna 59,90 € con parcheggio e wifi in camera doppia www.hotelsolcoruna.com/html/index2.htm.

Dopo una notte davvero tranquilla lasciamo la nostra stanza e ripartiamo per una nuova giornata che ci porterà alla scoperta della Galizia. Questa mattina non abbiamo la colazione compresa sia perché costa 10€ a persona ma viene anche servita dopo le 10.00 e noi non abbiamo tempo da perdere… siamo in vacanza è vero ma abbiamo la nostra tabella di marcia! In zona però non troviamo nulla quindi andiamo alla prima metà della giornata… Praia as Catedras che però purtroppo non vediamo al massimo del suo splendore visto che l’alta marea copre gli archi quasi completamente. Se poi ci aggiungiamo anche il cielo plumbeo. Purtroppo anche in questa zona non troviamo nulla dove fare colazione… ci sarebbero anche ma per i canoni spagnoli è troppo presto (sarebbero le nove del mattino).

Riusciremo a fare colazione dopo un po’ in un locale lungo la strada per Viveiro, una piccola cittadina dell’entroterra con un bel portale in pietra all’ingresso del paese. La cittadina e’ piccola e anche qui si trovano diverse case con le vetrate di cui alcune davvero molto belle. Siamo finalmente in Galizia famosa per le sue coste frastagliate. La giornata di oggi e’ dedicata alla zona delle Rias alte considerate uno degli angoli più belli della Galizia grazie ai suoi villaggi medioevali, borghi di pescatori e scogliere con panorami mozzafiato. Ci dirigiamo verso la parte più occidentale delle Galizia per arrivare a Cabo Ortegal a nord di Carino. Qui dove l’oceano Atlantico incontra il Golfo di Biscaglia le alte scogliere sono sferzate dal vento e dalle onde. Al largo si stagliano tre isolette che danno rifugio ad uccelli marini e, a volte, è possibile avvistare anche delfini o balene (almeno così dice la guida). Lasciamo il capo per scendere verso la nostra ultima tappa della giornata la cittadina di la Coruna. Sulla strada facciamo una sosta a Betanzos, cittadina medioevale che fu un fiorente porto fluviale in contrasto con la più nota A Coruna. Da vedere, anche se non imperdibile la città vecchia a cui si accede imboccando Rua do Castro. Le piccole vie della cittadina sono molto caratteristiche con balconi in legno e piccole taverne… un peccato che abbiamo già pranzato visto che troviamo una interessante polperia vicino ad una delle due chiese cittadine.

Le chiese cittadine vantano interni davvero interessanti fra cui un sarcofago con bellissime decorazione fra cui un suonatore di cornamusa… noi non riusciamo a vedere nulla visto che entrambe le chiese aprono dopo le 16.00. Con il cielo sempre più plumbeo arriviamo a A Coruna , vivace cittadina portuale. Prima di arrivare al nostro hotel prenotato sempre tramite booking, raggiungiamo, non senza qualche difficoltà a causa del traffico intenso, la Torre de Hercules, una torre risalente alla fine del 1700 divenuta patrimonio Unesco. La torre si trova su un promontorio sferzato dai venti ed è possibile visitarla anche internamente per vedere il panorama della città e delle coste circostanti. Visto il tempo noi evitiamo ma facciamo una passeggiata nel vicino parco delle Sculture dove è possibile vedere anche una bellissima rosa dei venti. Riprendiamo l’auto e raggiungiamo il nostro hotel che si trova a pochi minuti a piedi dal centro storico in una via in parte a traffico limitato. L’hotel non è nulla di particolare ma ha a disposizione un parcheggio sotterraneo gratuito comodissimo in una città dove lasciare l’auto potrebbe essere un bel problema. Sistemate le valigie ne approfittiamo per uscire a scoprire la Ciudad vecchia, la vecchia città di A Coruna che si snoda attorno alla bellissima ed animatissima Plaza de Maria Pita orlata di caffè e dominata dall’imponente municipio di cui riusciamo a vedere i piani inferiori grazie all’apertura straordinaria in occasione di una mostra di arte moderna. Passeggiamo per i vicoli cittadini ammirandone le vie caratteristiche sino ad arrivare su Avenida de Monoto dove possiamo ammirare le classiche Galerias galiziane, i famosi balconi protetti da vetrate, che sono l’immagine più rappresentativa della città nonchè il motivo del suo soprannome in “città di vetro”. Dopo una pausa relax in hotel usciamo per la cena e cerchiamo un posto dove cenare seguendo i consigli della LP che indica Calle de la Franja, vicino alla piazza principale, come una delle zone più ricche di tabernas e mesones. Ce ne sono davvero un sacco a prezzi differenti e davvero molto animate.

Alla fine optiamo per un ristorante dove scegliamo quattro tipi differenti di raciones per provare qualcosa di tipico. Assaggiamo un polpo alla galega davvero spettacolare! Terminata la cena cerchiamo di fare un giro nell’animatissimo centro ma veniamo sorpresi da un forte acquazzone che ci costringe a rientrare in camera.

Spese della giornata: pedaggio autostrada spagnola 1,50

19 LUGLIO 2014

Colazione Bar San Agustin 29 La Coruna 4,75 € – Pranzo Mac Dous Calle Federico Avola Finisterra 11,10 € – Cena Meson A Charca Calle Franco Santiago de Compostela 33,20 € (due menù con bicchiere di vino ma sempre entrada, secondo e postres) www.restauranteacharca.es.

Pernottamento Hotel Avenida Fonte Santo Antonio 5 € Santiago de Compostela 70 con colazione e wifi in camera doppia www.hotelesavenida.com.

Per la colazione preferiamo non fermarci al bar del nostro hotel ma ci dirigiamo ancora verso Plaza de Maria Pita e troviamo un piccolo locale dove mangiare. Sarà l’orario o sarà il fatto che è sabato ma in giro , a parte noi, non c’è proprio nessuno. Recuperati auto e bagagli lasciamo A Coruna per dirigerci verso la nostra meta finale la città de Santiago de Compostela passando per la costa nota come Costa da Morte, tratto litoraneo caratterizzato da promontori rocciosi, insenature, villaggi di pescatori e spiagge isolate. Prima tappa della giornata un piccolo borgo di pescatori, Camelle famoso per ospitare il Museo do Aleman un giardino, purtroppo oggi piuttosto trascurato, di sculture realizzate con rocce e materiali trasportati dall’oceano da un eccentrico artista tedesco vissuto qui a lungo. Ci spostiamo poi a Camarinas una cittadina famosa per la produzione di merletti che non è nulla di particolare a dire il vero. In realtà noi siamo interessati al Faro di Cabo Villan a 5 km dal centro abitato e raggiungibile tramite una strada litoranea in parte non asfaltata.

Il faro è visibile solo dall’esterno ma è davvero molto bello e poi non possiamo perderci i fari visto che ci piacciono davvero molto! La zona è caratterizzata anche dalla presenza di numerosi Horreos, tipico granaio della Penisola Iberica e della Galizia e delle Asturie in particolare. Si tratta di strutture in legno od in pietra a forma di capanna e poggiate su pilastri in pietra per evitare l’umidità e l’ingresso degli animali. Ne vediamo davvero molti nel piccolo paesino di Leis che attraversiamo per raggiungere Muxia, luogo molto legato a Santiago de Compostela. Appena fuori dal centro abitato sulla Punta da Barça si trova uno delle più amate mete del pellegrinaggio in Galizia, il Santuario de Virxe da Barça. La leggenda racconta che proprio qui la Vergine Maria approdò su una barca in pietra ed apparve a Santiago raccolto in preghiera. Lo scorso anno questo santuario fu colpito da un fulmine e ad oggi è ancora impossibile visitarlo visto che è in corso la ristrutturazione. Che peccato! Anche la zona circostante è molto bella visto che la chiesa si innalza su questo sperone roccioso su cui si scagliano le onde dell’oceano. E qui iniziamo a vedere anche i pellegrini diretti verso Santiago… che emozione! Ancora forti emozioni , soprattutto da parte mia, quando arriviamo a Fisterra. Prima di raggiungere il vero punto di interesse della zona, il famoso Cabo , facciamo una sosta nella piccola cittadina che è divenuta un popolare luogo di interesse turistico. Attorno al piccolo porticciolo sono sorti hotel e locali per tutte le tasche. Ne approfittiamo per un pranzo veloce per poi ripartire verso il Cabo che dista circa 3,5 km dalla città. Si può raggiungere il Cabo sia a piedi che in auto che può essere lasciata in un vicino parcheggio. Cabo de Fisterra è il Km 0 del famoso Cammino de Santiago (variante di Fisterra) lungo 86 km. Sul Cabo si trova un piccolo faro con annesso museo e, seppur molto turistico ed affollato, la zona è molto emozionante. Se si vuole uscire un pò dal caos dei gruppi è possibile scendere sotto il faro nel luogo dove secondo il rituale i pellegrini che concludono il viaggio bruciano calzini, tshirt o altri oggetti. Un vero peccato non riuscire a vedere nessun piccolo rogo, anche se qua e là resta qualche traccia. E che emozione vedere i pellegrini arrivare vicino al cippo indicante il Km 0! E finalmente arriviamo a Santiago! Abbiamo prenotato sempre tramite booking un hotel vicino al centro che purtroppo non ha un parcheggio proprio ma non distante si trova un parcheggio sotterraneo non proprio economico. In realtà oggi la sosta nei parcheggi pubblici a pagamento sarebbe libera ma trovare un posto è una cosa impossibile e quindi ripieghiamo sul parcheggio a pagamento anche per la comodità con i bagagli. L’hotel è carino e curato e , sistemati i bagagli. Usciamo subito per raggiungere il piazzale della cattedrale distante solo pochi minuti a piedi. C’è davvero tantissima gente in giro …. pellegrini, turisti tutti ad ammirare lo splendore della facciata della cattedrale che si staglia oltre i piccoli vicoli. Non ci sono parole per descrivere la bellezza della cattedrale di Santiago che ammiriamo nel suo insieme percorrendola lungo il suo perimetro. L’accesso alla cattedrale è gratuito e visto che non c’è fila decidiamo di visitarla all’interno …. è davvero bellissima e essere al suo interno è una vera emozione. Non mi dilungo a scrivere una descrizione di questo gioiello visto che tutte le informazioni sono reperibili su una qualsiasi guida turistica. Ovviamente la visitiamo accuratamente entrando anche nell’Altare Major dove attraverso una piccola scala si raggiunge una bellissima statua di Santiago mentre scendendo verso il basso si arriva alla cripta apostolica. A parole è davvero difficile descrivere la sensazione provata in questo momento ammirando sia la bellezza architettonica che la compostezza e la fede dei pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Terminata la visita riusciamo sul sagrato della Cattedrale sempre più animato da persone di ogni età ed origine. C’è chi canta, chi balla, chi prega! Passeggiamo ancora un pò per le vie attorno alla cattedrale e poi decidiamo di rientrare in hotel per una veloce doccia. Quando riusciamo ritroviamo le vie cittadine sempre più animate anche grazie ad una sfilata storica con donne , uomini e bambini vestiti in costume che confluiscono su un palco vicino alla Cattedrale. Il 25 luglio si festeggia San Santiago ed in città i festeggiamenti sono già iniziati con tanto di festival del folclore e bancarelle e concerti. Chissa’ come sarà il 24 se stanno festeggiando così. A malincuore lasciamo il sagrato della cattedrale dove si stanno esibendo gruppi folkloristici per cercare un posto per cenare. C’è solo l’imbarazzo della scelta… ben due vie piene di ristoranti e locali di ogni tipo che offrono menù turistici a prezzi diversi. Alla fine scegliamo il ristorante che ha il menù che ci ispira maggiormente ed assaggiamo il dolce tipico della zona, la Torta di santiago che proveremo anche nelle sere successive. Terminata la cena passeggiamo per le vie attorno alla cattedrale animate da gruppi di persone pellegrini e non che cantano, ballano. Santiago è davvero bellissima… un vero peccato fermarsi solo una sera. Non ancora stanchi ci spostiamo nella zona dove è in corsa la fiera con bancarelle di ogni tipo e concerto rock. Assistiamo a parte del concerto gustandoci degli ottimi churros acquistati ad una delle tante bancarelle. Si è fatto tardi e quindi dopo mezzanotte rientriamo in camera.

Spese della giornata: pedaggio autostrade spagnole 0,55 € – 1,95 € – Churros 1 € – benzina 62 €.

20 Luglio 2014

Colazione in hotel – Pranzo A Casa de Lena Cambados 16,30€

Cena Restaurante Don Quijote Calle Laxe Vigo 38,45 € ( polperia con due Raciones di polpo e calamari, due bicchieri di vino) www.donquijoterestaurante.es/index2.html.

Pernottamento Eurostars Mar de Vigo Vigo 62,10 € con parcheggio e wifi in camera doppia www.eurostarsmardevigo.com/IT/hotel.html.

Dopo una notte tranquilla ed una discreta colazione nel nostro hotel compresa nel prezzo della stanza usciamo per una visita al meuseo della cattedrale che oltre al museo comprende anche il Chiostro ed il Panteon Real ( ingresso 6 euro). In un paio di ore scarse riusciamo a visitare il Museo e rientriamo nella splendida cattedrale prima dell’inizio di una delle tante funzioni religiose che animano la chiesa ( sono tantissime le funzioni che vengono celebrate ed in diverse lingue). Prima di rientrare in hotel ci dedichiamo ad un pò di shopping gastronomico sia per noi che da regalare. A malincuore lasciamo Santiago de Compostela per spostarci verso sud. Questa città con il suo alone mistico, con la moltitudine di pellegrini festanti, i numerosi turisti ci ha davvero stregati. Ci spostiamo sulla costa nella piccola cittadina di Cambados, uno dei comuni appartenenti alle Rias Baixas, la zona turistica più famosa della Galizia. Si tratta di una serie di villaggi e borghi con spiagge sabbiose dove la gastonomia soddisfa la maggior parte dei visitatori. A farla da padrone è sicuramente il vino ed in particolare l’Albarino, un vino bianco dal sapore fruttato. Cambados viene considerata la patria dell’Albarino visto che le campagne nei dintorni sono disseminate di aziende agricole che producono questo vino. A primo acchito il paese non sembra niente di eccezionale ma se ci si sposta sulla sinistra del comune con il mare alle spalle si arriva nel casco historico caratterizzato da un reticolo di vie costellate di edifici in pietra.

Merita sicuramente una visita la bellissima piazza su cui si stagliano la chiesa ed un antico palazzo che oggi ospita una delle più antiche aziende vinicole cittadine. Per il pranzo decidiamo di fermarci in uno dei locali del centro dove Giovanni gusta una ottima tortillas.

La tappa successiva è la cittadina di Combarro , un grazioso villaggio che sorge su una baia e caratterizzato dalla presenza di numerosi Horreios. Complice la splendida giornata di sole ed il fatto che sia domanica, trovare un parcheggio non è per niente semplice. Alla fine troviamo un parcheggio gratuito vicino al porto turistico della città e, con una camminata di circa dieci minuti, raggiungiamo la zona turistica della cittadina. Si tratta di una serie di vie in parte affacciate sull’oceano caratterizzate dalla presenza di tantissimi horreios ristrutturati dove sono stati ricavati ristoranti e negozi di souvenir. Nonostante la ressa la cittadina è davvero un vero gioiello. Per questa sera abbiamo fissato un pernottamento a Vigo al confine con il Portogallo ma visto che siamo in anticipo sulla tabella di marcia decidiamo di fermarci anche a Pontevedra, il più piccolo capoluogo di provincia della Galizia. La città è caratterizzata da un reticolo di vie e piazze che brulicano di mercati, caffè, ristoranti e tapas bar. In passato il centro storico, oggi interamente pedonale, era delimitato da mura di cui oggi non restano tracce ed è costellato da una decina di piazze dominate da diverse chiese fra cui la Igresia de san Francisco che sembra sia stata fondata direttamente da San Francesco durante il suo pellegrinaggio a Santiago. Sembra che nei cantieri cittadini sia stata costruita la Santa Maria, una delle caravelle di Cristoforo Colombo. La cittadina è carina e le sue piazze animate non tanto da turisti ma da cittadini. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Vigo, una città portuale che a nostro parere non ha grande attrattive turistiche. Col senno di poi avremmo potuto forse rientrare verso Santiago e pernottare nuovamente in città, ma pazienza qualche errore di calcolo ci può stare. Non rimpiangiamo però nè la scelta dell’hotel un ottimo quattro stelle pagato davvero poco e la polperia. Arrivare in hotel non è semplicissimo a causa di una festa locale che ha modificato la viabilità cittadina e poi il nostro modernissimo hotel non è proprio ben indicato. Dopo qualche giro a vuoto riusciamo finalmente ad imboccare l’ingresso del parcheggio dell’hotel e ci impossessiamo della nostra stanza al tredicesimo piano. Breve pausa di relax in hotel e poi ripartiamo verso il centro cittadino che dista una decina di minuti di auto. Non ci sono moltissimi ristoranti ed alla fine scegliamo una polperia, locale specializzato nella cucina a base di polipo. Una scelta davvero azzeccata … proviamo due polpi uno alla Galega e uno alla Don Quijote… che bontà! Dopo una passeggiata sul lungomare rientriamo in hotel e, dalla sua terrazza, ammiriamo i fuochi d’artificio della vicina festa paesana.

Spese della giornata

Ingresso Museo della Cattedrale Santiago 12 €

Souvenir 2 €- 30,50 € –

Pedaggio autostradale Spagna 4,74 € – 3,75 €

Bibite 4,40 €

Parcheggio Vigo 2,45 €

21 LUGLIO 2014

Colazione Bar a Vigo 4 €

Pranzo Cherveceria A Tasca Lugo 16,25 €

Cena Restaurante Las Termes Calle La Paloma 13 Leon 30 € (due menù con bottiglia di vino e acqua e dolce) www.restaurantelastermas.es.

Pernottamento Hotel QH Calle Los Cubos Leon 60 € Con wifi in camera doppia www.hotelqhcentroleon.com.

Anche oggi sarà una giornata intensa che terminerà nella bella città di Leon. Ma andiamo per gradi. Prima di lasciare Lugo cerchiamo un locale dove fare colazione e anche qui non abbiamo grande scelta visto che molti sono i locali chiusi. Riprendiamo la nostra auto e ci dirigiamo verso Lugo, cittadina caratterizzata da una importante cinta muraria considerata una delle meglio conservate al mondo. In effetti le mura sono molto belle e anche ben conservate, essendo Patrimonio Unesco , mentre all’interno la città soprattutto in molte zone è abbastanza fatiscente. Oltre ad una passeggiata lungo le mura merita sicuramente la visita la Catedral de Santa Maria costruita sulla stile di quella di Santiago de Compostela. Dopo un veloce pranzo in uno dei tanti locali cittadini ripartiamo verso leon facendo tappa in una piccola cittadina, Villafranca del Bierzo. La Lonely Planet non la prende nemmeno in considerazione ma in realtà è una cittadina carina che abbiamo scovato grazie all’azienda turistica della castilla Y Leon. È detta la “perla del Bierzo” o la “piccola Compostela” in quanto, essendo una delle ultime tappe del Camino Francés, la sua chiesa di Santiago godeva di un particolare privilegio: i pellegrini che, giunti a Villafranca, non erano più in grado, per essersi ammalati, di raggiungere la meta fruivano ugualmente dell’indulgenza visitando la chiesa. Da vedere oltre alla chiesa che purtroppo noi troviamo chiusa ( e non ci sono nemmeno gli orari sul portone di ingresso) anche il Castillo che pare più un palazzo che una fortezza e che non è aperto al pubblico. Queste due attrazioni si trovano nella parte alta della città, mentre la cittadina sottostante di impronta medioevale è possibile visitare la collegiata , una piazza con municipio e palazzi ed un ponte medioevale. Ed infine arriviamo a Leon… bellissima! Arriviamo al nostro hotel che è azzeccatissimo. Un hotel, tra l’altro molto bello e moderno, in posizione ottimale perchè a pochissimi minuti a piedi dalla piazza della famosa cattedrale e vicinissimo ad un parcheggio pubblico a pagamento davvero molto economico.

Per 24 ore di parcheggio spendiamo 2.30 €… ottimo. Una veloce sistemata ai bagagli e via alla scoperta della città e della sua cattedrale che peraltro intravediamo dal terrazzo della nostra stanza. La cattedrale è bellissima con la sua splendida facciata in stile gotico… una meraviglia. La osserviamo da tutte le angolazioni possibili mentre la visita del suo interno preferiamo riservarla a domani. Ci dedichiamo allora alla scoperta della cittadina passeggiando nel suo barrio gotico arrivando sino al palazzo del Comune e a Casa de Botines, il contributo di Antoni Gaudi alla città di Leon. Il palazzo non è visitabile all’interno perchè ora ospita una banca, ma dall’esterno è piuttosto carino visto che rappresenta un castello neogotico. Di fronte al palazzo si trova una statua dell’artista seduto su una panchina che ammira il palazzo. Proseguendo la passeggiata si arriva alla zona che ospita i resti delle antiche muralla cittadine. Poco oltre si trova la Real Basilica di Sant Isidoro, ancor più antica della cattedrale. Si tratta di una chiesa romanica costruita per custodire le spoglie dei componenti della dinastia reale della regione di Castilla Y Leon. Secondo un editto reale la chiesa resta aperta giorno e notte. La chiesa è ad accesso gratuito mentre il Panteon Real ed il piccolo museo è a pagamento. Decidiamo di visitarlo ( ingresso 5 euro) e, mentre il museo non è nulla di eccezzionale, il Pantheon reale è davvero molto bello grazie ai bellissimi affreschi romanici dai colori vivi. Di notevole interesse è il calendario agricolo raffigurato su un architrave… che peccato siano vietate le fotografie. Dopo aver ammirato ancora un pò la facciata della cattedrale al calar della sera rientriamo in hotel per un pò di relax. Quando usciamo il tramonto offre splendidi riflessi sulla facciata della chiesa e, dopo qualche fotografia, ci mettiamo alla ricerca di un posto per la cena prediligendo le zone che ci sono state indicate perchè piene di ristorante. Stiamo diventando sofistici e non troviamo niente che ci attira … alla fine imbocchiamo una stradina che sbuca sul sagrato della cattedrale e troviamo un ristorante con menù a prezzo fisso che ci piace. La location dei tavoli esterni non è delle migliori ma pazienza si riesce ad intravedere la catetdrale ed i piatti che ci vengono serviti sono ottimi ed alla fine con 30 euro mangiamo un menù con antipasto secondo dolce e bottiglia di vino. Leon è animatissima e ne approfittiamo per una passeggiata serale fra i vicoli cittadini.

Spese della giornata

Pedaggio autostradale Spagna 3,65 € – 5,40 € – 5,00

Parcheggio Lugo 3,45 €

Parcheggio Leon ( 24 h) 2,30

Ingresso Museo Leon 10 €

22 LUGLIO 2014

Colazione Confiserias Leon Calle Ancha 10 Leon 5,35€ – Pranzo Bar Gaudi Plaza Eduardo de Castro Astorga 13,90 – Cena Restaurant Caroba Calle Dulzainero Angel Velasco 1 Valladolid 38 € ( due menù con vino in bottiglia, acqua e dolce) http://caroba.es/en. Pernottamento Hotel Mozart Calle Mendez Pelayo 7 Vallodolid 69,91 € con parcheggio e wifi in camera doppia www.hotelmozart.net.

In attesa che la cattedrale apra (alle 9,30) usciamo dal nostro hotel per la colazione e per fare visitare ancora un po’ la città. Il posto che avevamo puntato ieri sera per la colazione e’ ancora chiuso (siamo troppo mattinieri!) quindi puntiamo la Confiserias Leon e non rimaniamo delusi… anzi. Passeggiamo per le vie attorno alla Cattedrale sino ad arrivare a Plaza de Santa Maria del Camino, piazza acciottolata che più che in una città starebbe meglio in qualche piccolo borgo. Verso la Cattedrale attraversiamo anche Plaza Mayor che anche qui, come in molte altre città spagnole, è una piazza circondata da palazzi e portici e dal vecchio Municipio cittadino. Ma finalmente arriviamo all’orario di apertura della cattedrale che anche internamente è spettacolare. Ovviamente l’ingresso è a pagamento e comprende l’audioguida che oltre alla descrizione della struttura racconta anche curiosi anneddoti legati a questa bellissima cattedrale.

Non sto a descrivere quanto visitato che si può trovare su una qualsiasi guida sottolineo solo che una visita alla città di Leon non può non prevedere l’ingresso alla cattedrale. Nel biglietto è compresa anche la visita al chiostro che è davvero molto bello. A malincuore lasciamo Leon per raggiungere Astorga piccola cittadina famosa per ospitare un palazzo progettato sempre da Antoni Gaudi. Astorga sorge in collina ed è circondata da mura, consiglio il parcheggio libero che si trova appena giunti in paese e poi la cittadina si può raggiungere a piedi. È giorno di mercato quindi passare per vie della cittadina è un’ardua impresa visto che le due attrazioni si trovano alla fine delle vie. Le due principali attrazioni cittadine sono la Catedral in stile plateresco ed il Palacio Episcopal progettato da Gaudi. Non riusciamo a visitarli all’interno visto che mancano pochi minuti alla chiusura e non riapriranno prima delle 16.00 e aspettare due ore è proprio tanto… pazienza tanto di Cattedrali ne abbiamo viste un bel pò e ne vedremo ancora tra l’altro. Approfittiamo per una pausa pranzo in uno dei bar nella piazza della cattadrale per poi riprendere la strada verso la nostra ultima tappa giornaliera… Valladolid. La scelta di questa tappa è condizionata dal programma di domani ma alla fine la città è carina e saremo ripagati anche da un’ottima cena. Appena arrivati in città andiamo in hotel e poi usciamo alla scoperta della città che ci appare come molto vivace e giovanile. C’è un bel centro storico con delle belle vie dello shopping costellate da qualche chiesa fra cui una imponente cattedrale , dei teatri. Fulcro di tutto è la Plaza Mayor con i bei palazzi, il palazzo del Comune ed i portici e davvero tantissima gente in giro in questo caso forse più cittadini che turisti. Riusciamo anche a localizzare un ristorante per la sera che però non apre prima delle 21,00, anzi quando arriviamo ci chiedono se possiamo tornare più tardi ( e sono le 21.10!). Scelta del ristorante azzeccatissima visto che giovani mangia il miglior piatto a base di anatra provato nella sua vita. Un unico peccato è che siamo praticamente soli… sarà troppo presto?

Spese della giornata

Ingresso Cattedrale di Leon 16 €

Pedaggio autostradale Spagna 5 €

Benzina 50 €

Souvenir 46 €

Dolcetti 2,20

23 LUGLIO 2014

Colazione Cafe Labanque Plaza Mayor 4 Valladolid 6,45 € – Pranzo Tapas Donà Sancha 10 Covarrubbias 13,20€ – Cena Meson Les Infantes Calle Corral de Los Infantes Burgos 27,90€ ( due menù con acqua, vino e dolce) – Pernottamento Hotel Forum Evolution Burgos 69€ con parcheggio e wifi in camera doppia www.hotelforumevolucion.com.

Prima di partire per una nuova giornata di scoperte torniamo in Plaza Maior per cercare un posto per la colazione. Anche qui, nonostante ci siano un sacco di locali, molti sono chiusi ( tanti non aprono prima delle 9.30), quindi scegliamo l’unico aperto e come sempre però la colazione non ci delude visto che con 6,50 euro oltre al solito prendiamo anche una spremuta di arancio. Ripresa la nostra auto si riparte in direzione Burgos, ovviamente con qualche tappa. Prima tappa della giornata e’ Penafiel, porta di ingresso alla regione vinicola della Ribeira. Le attrazioni in questa piccola citatdina sono due: Plaza del Coso e il Castillo. Plaza del Coso si trova nel centro della cittadina vicino alla chiesa ed è una delle piazze più caratteristiche di tutta la Spagna grazie alla sua forma rettangolare. Su di essa si si affacciano case con bellissime facciate semilignee. Siamo fortunati e troviamo la piazza allestita come arena … davvero molto particolare.

Il castillo invece si trova in collina ed è caratterizzato da una insolita forma stretta e lunga. È raggiungibile con una passeggiata a piedi dalla Plaza oppure in auto. Attualmente ospita il museo del vino …. ci sarebbe anche interessato peccato che museo ed eventuale negozio di souvenir non aprano prima delle 11.00. Girovagando nella campagna castigliana giungiamo nel piccolo borgo di Santo Domingo de Silos , piccolo centro, famoso per il Monastero ed il suo bellissimo chiostro.

La Lonely Planet ignora completamente questo piccolo centro, un vero peccato tenendo conto della bellezza del chiostro. Il monastero di Santo Domingo de Silos è un’abbazia benedettina situata nel municipio di Santo Domingo de Silos, nella provincia e nell’arcidiocesi di Burgos. Il suo chiostro è uno dei capolavori dell’architettura romanica spagnola ed oggi appartiene ai monaci benedettini della Congregazione di Solesmes. Il chiostro di Silos è a pianta doppia: quella inferiore è la più antica e di maggior pregio. Forma un quadrilatero di lati leggermente disuguali. I lati a settentrione e a mezzogiorno constano di 16 archi, mentre i lati a oriente e ad occidente contano 14 archi a tutto sesto. Il chiostro inferiore fu probabilmente eretto nella seconda metà dell’XI secolo e nella prima metà del XII, mentre il chiostro superiore fu costruito negli ultimi anni dello stesso secolo. Nel chiostro inferiore si percepiscono chiaramente due fasi di esecuzione: durante la prima, che corrisponde agli ultimi decenni del secolo XI, si portarono a termine le gallerie a settentrione e a oriente; la seconda si sviluppò nel secolo seguente e vide la costruzione delle maniche a mezzogiorno e ad occidente. Ogni fase riflette una tecnica costruttiva e uno stile differenti attribuibili a due maestri distinti che impiegarono maestranze proprie. Sul piano artistico è notevole la collezione di 64 capitelli del chiostro inferiore e i rilievi che ornano le facce interne dei quattro pilastri agli angoli della galleria. Al primo maestro sarebbero attribuibili i rilievi dell’Ascensione e della Pentecoste, del Sepolcro e della Deposizione e dei discepoli di Emmaus e del dubbio di san Tommaso. Il secondo maestro sarebbe autore dei due rilievi restanti dedicati all’Annunciazione a Maria e all’albero di Jesse. I capitelli, e specialmente quelli del secondo artista, sono capolavori dell’iconografia romanica e l’elemento più ammirato del chiostro. I temi sono molto variegati: da quelli che rappresentano scene bibliche, a quelli figurativi di animali chimerici, grifoni, leoni, arpie, centauri, uccelli favolosi e una quantità di elementi vegetali. Notevoli sono anche la Porta delle Vergini, che pone in comunicazione il chiostro con la chiesa e che costituisce un retaggio del primitivo tempio romanico e la facciata della scomparsa sala capitolare che si apriva sulla manica orientale. Il chiostro ( ingresso 3.50 €) si visita con una visita guidata che permette anche l’accesso alla farmacia del Monastero. Da non perdere nemmeno gli esterni del Monastero e la Chiesa abbaziale dove in determinati orari (trovabili sul sito del Monastero stesso) è possibile assistere alle celebrazioni dei monaci che intonano canti gregoriani.

A pochi km da Santo Domingo de Silos si trova Covarrubias , un piccolo borgo considerato uno dei tesori nascosti della Castiglia. Non esiste una vera e propria attrattiva a parte la Collegiata del del X secolo, ma è un piacere passeggiare nelle stradine acciottolate. Ne approfittiamo anche per pranzare ai tavoli all’aperto in uno dei pochi bar nella piccola piazza. Seppur piccola Covarrubias è davero un piccolo gioiello. Ultima tappa della giornata è la cittadina di Burgos, famosa per la sua imponente cattedrale. Prima di recarci in hotel decidiamo di visitare il Monasteiro de las Huelgas che si trova appena fuori dal centro storico e raggiungibile con una passeggiata di circa 30 minuti. Noi essendo di strada andiamo in auto e riusciamo anche a trovare un parcheggio gratuito. Essendo mercoledi è possibile accedere gratuitamente al monastero tramite una visita guidata che permette di visitare la Chiesa ed il Pantheon reale, due bellissimi chiostri ed il museo delle Ricas Telas. Se si è interessati alla visita è importante fare attenzione agli orari perchè l’orario di apertura è davvero limitato. Terminata la visita riprendiamo l’auto e raggiungiamo il nostro hotel che si trova appena oltre al fiume. Come sempre non riusciamo a resistere e quindi usciamo per andare alla scoperta del centro storico che dista meno di dieci minuti a piedi. Anche Burgos è una città molto animata e, in qualsiasi zona ci si trovi, non si può non ammirare la bellissima ed imponente cattedrale. Per questo pomeriggio ci accontentiamo di vedere la Cattedrale solo dall’esterno e di passeggiare nei vari vicoletti visitando qualche altra chiese e palazzo. Per la cena girovaghiamo fra i vicoletti curiosando nei menù dei diversi ristoranti alla ricerca di quello che ci ispira maggiormente. Infatti anche qui , come nelle città dove siamo stati sino ad ora, abbiamo sempre trovato dei menù turistici convenienti e vari. Il ristorante di questa sera non è proprio eccezionale, abbiamo trovato sicuramente di meglio in questa vacanza. Anche qui passeggiata serale con reportage fotografico e poi rientriamo in hotel.

Spese della giornata

Ingresso chiostro San Domingo de Silos 7€

Gelati 2,80

Pedaggio autostradale Spagna 5,50€

24 LUGLIO 2014

Colazione Viva la Pepa Burgos 6,20€

Pranzo Bar Deportivo Ona 12,50€

Cena Ristorante Baserri Calle San Nicolas Pamplona 31€ http://www.restaurantebaserri.com.

Pernottamento Hotel Avenida Avenida Zaragozza 5 Pamplona 62,10€ http://www.hotelavenida-zaragoza.com/

Ovviamente anche la Cattedrale di Burgos non apre presto ( 9.30) ma pazienza noi sappiamo bene come occupare il tempo che ci resta. Per prima cosa una bella colazione da Viva la Pepa con tanto di vista sulla cattedrale. Con la pancia piena decidiamo di affrontare la salita (niente di spaventoso!) al Castello di Burgos, risalente al X secolo ed immerso in un verde parco da cui si può ammirare la città ed i suoi dintorni. Del castello originale non resta molto a dire il vero visto che è stato ricostruito in seguito a due devastanti incendi. Noi ci accontentiamo di vederlo dal fuori. Non lontano dal parcheggio del castell si trova un Mirador da cui ammirare la città , peccato che siamo in completo controluce. Ridiscesi entriamo finalmente nella cattedrale risalente al 1200 ed inserita fra i Patrimoni dell’Unesco. Anche questa come le precedenti è maestosa ed imponente e molto decorata e, nel biglietto di ingresso, viene fornita una audioguida in cui sono raccontate molte curiosità sulla sua costruzione. Sicuramente anche questa cattedrale merita una visita ma , dovendo stilare una classifica delle cattedrali viste fino ad ora, Leon è sicuramente la più bella seguita subito dopo da quella di Santiago e solo dopo metterei Burgos. E’ comunque una cosa molto soggettiva! Un’ultima passeggiata in città e poi ritorniamo in hotel per recuperare la nostra auto in vista di una nuova giornata di esplorazioni. Prima di arrivare a Pamplona che sarà la meta finale della nostra giornata, abbiamo in programma la visita di due cittadine nemmeno prese in considerazione dalla Lonely Planet.

Prima tappa è nella piccola cittadina medioevale di Ona a 68 km da Burgos. È una cittadina davvero piccola al cui centro domina una bella piazza su cui lati sorgono la Chiesa parrocchiale ed un enorme monastero ad ingresso ovviamente a pagamento. Pur essendo piccola la cittadina è piuttosto animata anche se i turisti in giro sono davvero pochi e quei pochi sono esclusivamente spagnoli. È l’ora di pranzo quindi decidiamo di approfittare del Bar Sport del paese per uno spuntino veloce prima di roipartire per Frias. Altro paese di origine medioevale, Frias è arroccato su una collina che domina la valle bagnata dal fiume Ebro. Le sue origini risalgono al IX secolo, quando Alfonso VIII decise di ripopolare la valle per rafforzare il confine tra Castiglia e Navarra. Il centro storico conserva la struttura e l’atmosfera medievale. Sull’estremità più rocciosa ed elevata di una collina si trova il castello dei Duchi di Frías, dove è possibile ammirare splendidi finestroni con montanti e capitelli romanici del XIII secolo e da cui si gode di un panorama spettacolare. Nel nucleo urbano spiccano la chiesa di San Vicente, la cui facciata romanica fu trasferita a New York dopo il cedimento della torre nel 1904, e il convento di Santa María de Vadillo, fondato all’inizio del XIII secolo. Nei pressi del paese, l’Ebro è attraversato da un bel ponte medievale con una torre di difesa che risale al XIV secolo. Nel pomeriggio arriviamo a Pamplona, famosa per la Festa di San Firmin. Abbiamo scelto un hotel appena fuori del centro storico facilmente raggiungible dall’autostrada ma a pochi minuti a piedi dal centro. L’hotel questa volta non è bellissimo… sicuramente ha visto dei tempi migliori … ma pazienza è comunque pulito. Approfittando del tempo a disposizione usciamo per andare alla scoperta della città. Non sono un’amante della corrida e credo che non andrò mai a vederne una ma non potevamo non andare a vedere l’arena dove termina la famosa corsa dei tori. Mi aspettavo qualche cosa in più sinceramente… di arene ne abbiamo viste di molto più belle come quella di Madrid, di Siviglia o di Ronda. Pamplona non ha dei grandi monumenti turistici ma i suoi vicoli caretteristici sono molto particolari e praticamente ovunque si trova un richiamo alla famosa festa da poco trascorsa.

Prima di rientrare in camera decidiamo di fermarci a bere una birra al Caffè Iruna, un caffè in stile Belle Epoque che sembra fosse uno dei luoghi preferiti di Hemingway. Il locale si affaccia sull’animatissima piazza cittadina da cui anche noi ammiriamo il passeggio cittadino. Dopo la classica sosta relax in hotel usciamo per la cena e ci troviamo in una Pamplona davvero animatissima.

Troviamo tantissimi locali molti solo per aperitivo ed alla fine scegliamo Baserri, un locale pluripremiato per i suoi pintxos … alla fine ne usciamo soddisfatti. Quando lasciamo l’hotel piove a dirotto… e quindi di corsa rientriamo in hotel. Non ci resta che programmare la giornata di domani visto che abbiamo ancora due notti a disposizione. L’idea iniziale era di avvicinarsi a casa facendo una/due tappe in Francia, di colpo mi viene un’idea: se scendessimo verso la costa per visitare Figueres ed il Museo di Dalì? Facciamo due calcoli e dopo qualche perplessità iniziale, prenotiamo la notte di domani a Figueres mentre la successiva a Marseille.

Spese della giornata

Ingresso cattedrale Burgos 14€

Benzina 59€

Pedaggio autostradale Spagna 2,15€ – 5,50€ – 9,35 € – 29,75€ – 8,10€

25 LUGLIO 2014

Colazione Cafe’ Bar Gaucho 4,80€

Pranzo Areas Fraga 17,80€

Cena Catalunya Amor meu Calle Magre 9 Figueres 44€ ( paella, vino e crema catalana)

Pernottamento Hotel Duran Calle Lasuaca Figueres 89,90€ con pernottamento e wifi www.hotelduran.com

Anche stamattina il tempo non è dei migliori ma pazienza dopo un ultimo giro in città scenderemo verso sud e sicuramente lì troveremo il sole. Dopo una colazione in uno dei tanti bar aperti passeggiamo un pò per le vie della cittadina arrivando sino alle mura cittadine ed al cattedrale che ci accontentiamo di vedere solo dall’esterno. Non avevamo l’intenzione di visitarla ma comunque non apre prima delle 10.30. Oggi ci aspetta una lunga giornata di trasferimento e purtroppo sulla strada non troviamo molto da vedere a parte Saragozza che però abbiamo già visto qualche anno fa. Facciamo solo una sosta per pranzo in un autogrill e nel primo pomeriggio arriviamo verso Barcellona. Qui il traffico si intensica e a parte qualche coda riusciamo a superare la città. Lungo il viaggio, spulciando la Lonely Planet, ho letto del piccolo borgo di Basalù a circa mezz’ora dalla nostra destinazione finale. Proviamo a fare una sosta anche se un pò titubanti ma invece il paesino è davvero carino e molto turistico. A dominare il borgo è la mole del Pont Fortificant che si erge sul Rio Fluvià da cui, tramite le sue porte di accesso, si accedde al groviglie di vie medioevali che caratterizzano Besalù. Da vedere oltre alla Sinagoga , visitabile solo tramite una visita guidata che si tiene due volte al giorno, anche il Micromundi, un museo dedicato alle Miniature. Ma sicuramente la bellezza di questo piccolo borgo è perdersi nelle piccole e strette vie acciottolate. Si vede che stiamo scendendo le temperature sono decisamente aumentate e si percepisce anche un pò di afa cosa che non ci è per niente mancata nei giorni trascorsi al Nord. In mezz’ora di auto arriviamo a Figueres, piccola cittadina famosa per ospitare la Casa Museo dello stravagante Dalì. Abbiamo prenotato all’Hotel Durant, famoso per avere ospitato diverse volte lo stravagante artista … siamo anche fortunati e troviamo a pochi minuti a piedi dall’albergo un parcheggio gratuito. L’hotel avrebbe anche un proprio parcheggio ma per nulla economico, quindi meglio optare per i vicini parcheggi blu oppure come nel nostro caso, ma ci vuole un pò di fortuna, per quelli gratuiti. Preso possesso della nostra bella stanza usciamo per visitare la cittadina che è piccola ma animatissima di turisti… iniziamo ad incontrare anche più italiani , una rarità nel Nord della Spagna a parte a Santiago. Per il pomeriggio decidiamo di ammirare il museo da fuori e di girovagare nei vicoli che richiamano il celebre artista. Già da fuori la Casa Museo è molto particolare grazie alla sua struttura con le uova sul tetto ed i croissant appesi alle pareti. Prima di rientrare in camera ne approfittiamo per un bell’aperitivo a base di sangria… ovviamente. Il nostro hotel offrirebbe anche il servizio ristorante ma i prezzi non sono proprio economici quindi decidiamo di cercare nelle vie ed alla fine optiamo per provare la paella alla catalana, visto che siamo nella zona giusta. Buona ma non memorabile… a Barcellona ne abbiamo mangiata di migliori.

Appena il tempo di rientrare in stanza e scoppia un forte temporale ….. speriamo che domani il tempo migliori.

Spese della giornata

Pedaggio autostradale Spagna 3,65€

Souvenir 21,70€

Sangría e aperitivo 9,90€

Souvenir 3€

26 LUGLIO 2014

Colazione Bellsola’ Calle Lasauca 19 Figueres 5,45€

Pranzo Placa Burger Placa Gala e Salvador Dali 3 15,40 €

Cena La Mets de la mer Rue Saint Saens Marseille € 57 menù con entree, second plat dolce e bottiglia di vino

Pernottamento Chambre d’hote La Cabine Chemin de Jonquilles 132 Marseille 78€ con pernottamento, parcheggio, colazione e wifi – www.chambres-hotes.fr/chambres-hotes_bb-la-cabine-and-spa_marseille_h4524.htm

Che cielo azzurro, si esce! Per prima cosa una bella colazione in una forneria vicino al nostro hotel e poi via verso il Museo Dalì.

Siamo abbastanza fortunati e, arrivando pochi minuti prima dell’apertura, non facciamo nemmeno molta coda ed in una decina di minuti siamo dentro. Non siamo dei grandi amanti dell’arte moderna ma questa Casa Museo con le sue strane ed alternative istallazioni è davvero sorprendente. È difficile descrivere quello che vediamo… lasciamo parlare le varie fotografie che abbiamo scattato al suo interno. Dedichiamo al palazzo un paio di ore compresa la visita alla parte dedicata alla gioielleria disegnata da Dalì e compresa nel biglietto di ingresso. Quando usciamo il cielo è davvero splendido quindi decidiamo di salire a piedi verso il Castillo. La salita non è proprio dolce ed il caldo si fa sentire ma con calma arriviamo in cima ed ovviamente troviamo il solito bel parcheggio gratuito …. un pò di ginnastica fa bene, giusto? Alla fine decidiamo di entrare nel castello visto il prezzo esiguo del biglietto ( 3 euro) compreso di audioguida. Non c’è moltissimo da vedere se non le mura e le garrite e qualche portico ma la visita è comunque piacevole. Quando scendiamo è arrivata l’ora di pranzo quindi decidiamo di mangiare qui prima di riprendere il viaggio di avvicinamento a casa. Mangiamo in una hamburgeria proprio di fronte alla Casa Museo e poi ripartiamo verso Marsiglia. Abbiamo scelto Marsiglia come tappa prima di rientrare a casa . Non è stato facile scegliere un hotel visto che i prezzi in città non sono proprio economici per cui alla fine scegliamo un B&B sulle colline vicino alla metropolitana. Non senza difficoltà arriviamo al nostro B&B tanto che alla fine sono costretta a chiamare i proprietari per farmi dare qualche dritta visto che il navigatore ci avrebbe fatto passare in una strada micro. Grazie alle indicazioni dei proprietari arriviamo al B&B che si trova in periferia di Marsiglia in un palazzo all’ultimo piano. I proprietari sono una coppia, lui francese e lei italiana , davvero molto gentili. Davanti ad un Pastis ci raccontano della città , di cosa vedere e cosa mangiare peccato non avere tanto tempo da dedicare alla città. Una doccia veloce e poi usciamo. L’idea sarebbe di andare con la metro ma la stazione non è proprio vicina per cui il gentile Marcel ci accompagna con la sua auto alla stazione. In pochissimo siamo in centro e quando usciamo ci troviamo nella zona del Vieux Port… che meraviglia! Approfittiamo del tempo prima di cena per fare una bella passeggiata nel vecchio porto e nei suoi dintorni rinunciando a malincuore alla visita della Basilica che svetta sulle colline. Marcel ci ha dato un pò di indirizzi consigliandoci di assaggiare il piatto tipico della città la Bouillabaisse, una zuppa a base di pesce e verdure. Fra i tanti ristoranti della zona ne proviamo uno che offre anche in questo caso un menù du terroir in cui si trova anche la Bouillabaisse annaffiato da del buon vino francese… un ottimo indirizzo. Terminata la cena ci facciamo ancora una tranquilla passeggiata sul porto e verso mezzanotte rientriamo con la metro dove troviamo ad attenderci sempre Marcel.

Spese della giornata

Museo Dali ingresso 24€

Castello Figueras 6€

Benzina 50€

Pedaggio autostradale Spagna 2,40€

Pedaggio autostradale Francia 16,70€- 5,50€ – 4,40€

Souvenir 6,80€

27 LUGLIO 2014

Colazione in hotel

Pranzo Osteria Ristorante Vini d’Italia Corso Mombello 5 Sanremo 50€

Quando questa mattina ci alziamo, Marcel , il gestore del nostro B&B ci ha preparato la colazione sulla terrazza .

Ieri sera ci aveva proposto la classica colazione francese con croissant, bevanda calda e baguette insieme ad una sorpresa. La sorpresa una selezione di marmellate di frutta tropicale proveniente dalle Antille francesi. Con un po’ di malincuore lasciamo Marseille che, a causa del poco tempo a disposizione , abbiamo visto proprio poco ma torneremo perché ci è sembrata davvero bella. Prima di rientrare in Italia decidiamo di fare anche una sosta in Costa Azzurra per visitare il piccolo borgo di Mougins di cui avevamo letto prima della partenza. Mougins si trova a qualche km dopo l’uscita di Cannes e la parte più turistica è il borgo antico raccolto sulla collina. Si tratta di un paese piuttosto piccolo pieno di ristoranti e di gallerie d’arte. Non ci sono monumenti imperdibili che lasciano senza fiato, ma la tipica aria provenzale che si respira nelle vie del borgo è davvero molto bella. Dopo un ultimo rifornimento di carburante in Francia, decisamente molto meno cara della vicina Italia , arriviamo in Liguria e , vista l’ora di pranzo, decidiamo di fermarci a Sanremo cittadina che non abbiamo mai visto. Anche qui il tempo a disposizione non è tantissimo visto che non siamo proprio vicini a casa, quindi ci limitiamo a qualche fotografia al teatro Ariston ed al Casinò prima di scegliere un posto per il pranzo. Ovviamente cerchiamo un ristorante italiano dove provare della pasta al pesto e del buon caffè. Senza grossi problemi di traffico arriviamo finalmente a casa. E così finisce questa vacanza che con i suoi 5659 km ci ha portato a scoprire posti e persone nuove. Inizialmente queste zone mi lasciavano un poco perplessa ma in realtà abbiamo visto dei posti molto belli e scoperto un’ottima gastronomia. Proprio la vacanza come piace a noi!

Spese della giornata

Pedaggio autostradale Francia 14,20€ – 3€ – 1,30€

Benzina 75€ . www.fotoinviaggio.it



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