Tour nella “Douce Provence”
1° GIORNO – GIOVEDì
Alessandra ed io (Annamaria) decidiamo di partire per un tour in Provenza. Ci dividiamo i compiti, lei si occupa delle prenotazioni alloggi tramite Airbnb ed io dei biglietti ferroviari. Ora siamo pronte per la partenza.
Indice dei contenuti
Il giorno 7 agosto h, 8,54 partiamo da Menton direzione Avignon, il viaggio passa talmente in fretta chiaccherando che non ci accorgiamo nemmeno che stiamo arrivando alla Gare Avignon TGV, praticamente veniamo catapultate giù dal treno. Come scendiamo si apre davanti a noi uno spettacolo surreale, la stazione è stupenda, una costruzione futuristica con uno spazio immenso e luminoso, scattiamo delle foto ricordo. Da qui prendiamo la navetta TER che da Gare TGV collega Gare Centre, il tragitto dura circa 5 minuti. Finalmente il nostro tour entra nel vivo. Ci dirigiamo verso l’Uffici del Turismo, che si trova poco lontano dalla Gare in Corso Jean Jaures, per prendere la mappa della città anche se non è necessaria per girarla l’alloggio lo troviamo subito ed una volta fatto il check-in e sistemato i bagagli nella nostra bella stanza usciamo alla scoperta della città dei Papi, passeggiamo per la Place de l’Horloge, una piazza dove ha sede il Municipio, il Teatro e molti café e brasserie con tutti i tavoli all’aperto. Si respira un’aria simpatica ed allegra. Decidiamo di non visitare internamente il Palazzo dei Papi dal momento che la maggior parte delle stanze sono vuote, lo ammiriamo dall’esterno. Facciamo una bella passeggiata l Rocher des Doms all’interno del parco si trova l’Espace Jeanne Laurent dove si può ammirare un bel panorama sul fiume Rhône. Scopriamo che c’è una navetta gratuita che collega le 2 sponde del fiume, la prendiamo e dopo una breve traversata ci ritroviamo dall’altra parte, camminiamo sul lungo fiume, da qui si può ammirare il famoso Pont Saint-Benezet ed il Palazzo dei Papi, sosta per foto ricordo anche perché comincia a calare il sole e la luce è stupenda, qui mi scateno a fare delle foto con e senza cornici, ma non solo ad Avignon, sarà così per tutta la durata del viaggio. Direi che possiamo rientrare a casa, così ci prepariamo per andare a cena, optiamo per un ristorante vietnamita, lo vediamo affollato ed allora ci fermiamo. Io prendo una zuppa di vermicelli con manzo e verdure, Alessandra un piatto di seppioline tagliate in modo strano, buone tutte e 2 le portate e soprattutto non care, le altre sere ceniamo in casa facendo la spesa in un supermercato Carrefour della zona. E’ bello andare in giro per supermercati si scoprono prodotti nuovi. Dopo questa giornata possiamo finalmente riposare, nuove avventure ci aspettano nei prossimi giorni.
2° GIORNO – VENERDì
Partenza verso la stazione dei bus non lontana dalla Gare direzione Saint-Remy de Provence – bus n° 57 il biglietto a/r costa 7,20€. Dopo circa mezz’ora di tragitto arriviamo, camminando camminando e chiacchierando ci troviamo appena fuori città. Qui visitiamo l’ospedale dove è stato internato Van Gogh. L’ingresso costa 4,65€ e si può accedere oltre alle stanze di cura anche alla chiesetta ed al chiostro. Esiste ancora un ospedale ma è riservato solo alle donne. Dopo aver scattato delle foto ad un campo di lavanda, ma ahimé ormai quasi secco, purtroppo non è più stagione, sostiamo per mangiare dei panini in un parco con vista su un Mausoleo e l’Arco di Trionfo che risale al Regno di Cesare Augusto. Dopo il dovuto riposo nei luoghi della storia proseguiamo per un giro del centro città, dove vediamo la casa di Nostradamus. Qui foto di rito e già che ci siamo gli chiediamo di farci qualche profezia. Rientriamo nel primo pomeriggio ad Avignon per prendere il treno che ci porterà ad Orange, qui rimaniamo deluse già dall’arrivo in Stazione, ci ha dato l’impressione di una stazione del Far West. Come usciamo chiediamo informazioni sulla direzione del centro città ad un signore, ma non sembra molto convinto dell’esistenza di un centro città. Dopo 1 Km di cammino arriviamo nel centro città, pochi turisti e apparentemente spaesati, vediamo il Teatro Antico dall’esterno ma data l’ora non entriamo, deve essere suggestivo assistere ad uno spettacolo in quella cornice e ci ripromettiamo che ritorneremo solo per quell’occasione. La cosa che ci rimarrà di più di Orange è la gentilezza di un cassiere del supermercato Marché U che ci ha lavato l’uva comperata lì. Rientriamo ad Avignon deluse e con l’impressione di aver lasciato una città deserto.
3° GIORNO-SABATO
Oggi è la volta di Arles (la piccola Roma sul Rodano). Quando arriviamo alla stazione già capiamo che ci piacerà, io ed Alessandra andiamo a sensazione ed anche questa volta non ci sbagliamo. Anche se Van Gogh ha vissuto qui non ci sono molte tracce a parte qualche galleria d’arte, tutti i luoghi dove ha vissuto sono stati distrutti con il tempo. Entriamo nelle mura e poco dopo intravediamo l’Arena dove si svolge la “Course Camarguaise”, dove non si ammazzano i tori(bravi!) ma i “matador” devono strappare una coccarda attaccata al toro. Facciamo un bel giro della città passando dall’Arena fino ad arrivare in Place de la Republique dove si trovano l’Obelisco, il Municipio e la Chapelle des Jesuites. Tra una via e l’altra ci ritroviamo al mercato dove ci sono numerose bancarelle con prodotti locali ed etnici, artigianato abbiagliamento ecc.; come non resistere a fare un giro tra i banchi multicolori. Sfinite ed affamate andiamo alla ricerca di una brasserie e sempre a fiuto ci fermiamo nella Place du Forum dove ci sediamo alla brasserie l’Arlesienne per gustare un menu del giorno composto da un galletto con salsa a base di panna e funghi ed una fetta di torta di mele deliziosa, il tutto per 14€ a persona. Direi ben spesi sia per il servizio che per la posizione.
Nel primo pomeriggio decidiamo di rientrare a casa, ma prima ci imbattiamo in una ex chiesa vicino a Place du Forum dove espongono delle foto scattate a tutti i monumenti per i caduti francesi in occasione del centenario dall’inizio della Prima Guerra Mondiale. Molto bella come esposizione e soprattutto suggestiva, complimenti all’organizzatore. Capiamo che in questi giorni ci sono molte esposizioni dedicate alla fotografia. A malincuore dobbiamo dirigerci verso la stazione, progettiamo di visitare un’altra zona di Avignon, ma arrivati alla stazione di Arles scopriamo che il nostro treno è in ritardo inizialmente di mezz’ora che poi diventerà un’ora e mezza, ma si sa questi sono gli inconvenienti che possono capitare. Io l’ho presa come un segno che Arles non vuole farci partire, così il nostro precedente programma sfuma. Una volta rientrate ad Avignon prepariamo i bagagli per il giorno dopo. Eh già! Il nostro viaggio è giunto a metà percorso.
4° GIORNO – DOMENICA
Lasciamo con malincuore Avignon, ci sarebbe voluto un giorno in più, ma pronte per la nuova avventura arriviamo alla stazione e qui il treno per Marsiglia è puntuale. Dopo un’oretta di viaggio arriviamo alla Gare Saint-Charles e via con le foto ma dando sempre un’occhiata ai bagagli. A Marsiglia si respira sempre un’aria multi-etnica e ci ritorno volentieri per la seconda volta. Arriviamo nella nostra stanza prenotata sempre con Airbnb nella zona del Vieux Port, depositiamo i bagagli e via che ci buttiamo nella mischia, stanno distribuendo delle bibite di una nuova marca e così ce ne offrono una proprio al momento giusto, Merçi les garçons. Puntiamo diritte all’Ufficio del Turismo per prendere del materiale. Alessandra propone di prendere il Pass 72 h che ci consente di viaggiare su tutti i mezzi di trasporto marsigliesi, costo 10,50€ affare fatto, lo acquistiamo alla biglietteria automatica in Metro. Per prima cosa andiamo al Porto e prendiamo il bus N°60 direzione Notre-Dame de la Garde, la basilica che domina dall’alto e protegge tutti i marsigliesi. Qui appena arriviamo ci troviamo davanti ad uno spettacolo, dalla terrazza si possono ammirare da una parte les Ilês Frioul e dall’altra tutta la città compreso il nuovo stadio. Meritata sosta per foto. Dopo un po’ di coda riusciamo ad entrare per una breve visita della basilica, è orario di funzione e data la coda i portieri ci concedono di entrare a piccoli gruppi. Riprendiamo il bus N°60 che ci riporta al Porto e via che prendiamo il bus N° 83 per andare al Vallon des Auffes un porticciolo di pescatori dove si può andare a passare una giornata di relax e sorseggiare un aperitivo aspettando il calare del sole. Decidiamo di andare all’Estaque ma arrivate a Place La Joliette non troviamo la fermata del bus N°35, in compenso da lontano vediamo il retro della magnifica cattedrale de la Mayor, Marsiglia è così quanto meno te l’aspetti ti fa scoprire cose meravigliose. Per oggi ci dimentichiamo completamente de l’Estaque e via in direzione de la Mayor, data la tarda ora non possiamo visitarla internamente ma già rimaniamo entusiaste di questa visione e ci prepariamo ad assistere ad un altro spettacolo della natura ovvero il tramonto sulla piazza, mentre assistiamo a questo, progettiamo di cercare un ristorante dove possiamo mangiare delle Moules et Frites. Lo troviamo sul Porto Restaurant de la Mer, per stasera decidiamo di mangiare solo delle cozze con patatine fritte, buone spendiamo 12€ ma è un bel piatto abbondante.
Dopo cena assistiamo ad uno spettacolo improvvisato proprio sul porto, dei ragazzi suonano il tamburello ed altri danzano a ritmo sotto una grande tettoia a specchio ed alzando la testa si vedono le persone, bel effetto sembra che camminano a testa in giù, rientriamo a casa, la stanchezza si fa sentire.
5° GIORNO – LUNEDì
Colazione in una boulangerie con un caffè ed un pain aux raisin per 2,50€ e via con il Metro direzione Gare Saint-Charles. Oggi gita ad Aix-en-Provence. Ritornarci a distanza di otto anni fa sempre piacere. Qui facciamo un giro per le vie del centro ed ammiriamo le vetrine delle pasticcerie che espongono i calisson (dolci fatti con la pasta di mandorle e melone candito) una visione divina per i golosi. Prendiamo dei panini e ci riposiamo sedute sulle panchine del Cours Mirabeau. Rientriamo a Marsiglia decise ad andare alla ricerca della fermata del bus N°35 per l’Estaque. Oggi la troviamo, praticamente era dietro le nostre spalle. Contente della conquista partiamo, ma una volta arrivate rimaniamo deluse, ci aspettavamo qualcosa di più bello. Nella piazzetta del villaggio c’è una targhetta, testimonia che Cezanne ha soggiornato più volte in una casa che ora è divenuta proprietà privata, ma per il resto nient’altro. Nessun sentiero degli artisti. Rientriamo subito in città, sfinite dopo un viaggio fatto in piedi sul bus affollato. Mangiamo qualcosa in casa e poi subito usciamo, neanche la delusione de l’Estaque riesce a fermarci. Passiamo la serata scoprendo altri luoghi tra cui la Prefettura e le vie con tutti i ristoranti.
6° GIORNO – MARTEDì
Oggi ce la prendiamo con calma, colazione alla solita boulangerie, andiamo verso il quartiere Le Panier che è anche chiamato “la Montmartre di Parigi”, è caratteristico ci sono delle botteghe di artigiani ed anche qui si respira un’aria d’altri tempi. Visitiamo l’Hospice de la Vieille Charité costruito per dare ospitalità ai poveri ed alle ragazze in difficoltà. Proseguiamo la visita e ci ritroviamo davanti al ritrovo dei festaioli una palazzina con fiori e decori, qui facciamo delle foto. Ci ritroviamo sul sagrato de la Mayor questa volta riusciamo ad entrare. All’interno c’è un presepe tipico provenzale con i santons. Il tempo di fare qualche foto ed usciamo. Il tempo passa sempre in fretta, prendiamo il bus N°82 e scendiamo al porto dopodiché andiamo sul Cours Belsunce per prendere il Tram 2 che ci porta al Palais Longchamp. Come scendiamo dal tram non riusciamo a trattenere l’entusiasmo per quello che vediamo, un insieme di fontane e cascatelle costruito nel XIX secolo. Passiamo un paio d’ore a riposare e mangiare, nel frattempo assistiamo anche ad un’esercitazione delle frecce tricolori. Nel tardo pomeriggio facciamo un po’ di shopping ed entriamo nel negozio dell’OM (Olimpique Marseille) la famosa squadra di calcio. Alla sera approfittiamo sempre dell’abbonamento Pass 72 per ritornare a vedere il Palais Longchamp in versione notturna ma purtroppo non è molto illuminato e così decidiamo di rientrare a casa non prima però di fermarci al Carrefour che è aperto fino alle 24, un ottimo servizio. Ormai sono le 23 meglio rientrare a casa, forza che è l’ultima sera che passiamo a Marsiglia.
7° GIORNO- MERCOLEDì
Stamattina ci svegliamo con un forte temporale ma per fortuna il tempo di preparare le valigie e smette. Usciamo di corsa per non perdere neanche un minuto della mattinata. Oggi cambiamo bar, ne troviamo uno carino che fa anche da brasserie, alle pareti ci sono le insegne pubblicitarie degli anni ’50, aspettiamo che spunti il sole e finalmente eccolo, un giro per la Galerie La Fayette della Rue Saint Ferreol ed un altro al porto per vedere le bancarelle di pesce fresco che arriva ogni mattina e che attira sempre tanti turisti. Sono già le 12,30 dobbiamo recuperare le valigie e via che si parte verso la Metro Saint-Charles. Alle 14,31 abbiamo il treno che ci riporterà verso l’Italia.
A presto