Tour nel sud della Finlandia

Dieci giorni on the road per andare alla scoperta di foreste, laghi, città, musei e splendide fortezze sul mare
Scritto da: puremorning1999
tour nel sud della finlandia
Partenza il: 10/06/2016
Ritorno il: 19/06/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
DIECI GIORNI NEL SUD DELLA FINLANDIA

Periodo: dal 10.06.2016 al 19.06.2016

Viaggiatori: 2

Spesa approssimativa, € 1.095 cad.

Alcune INDICAZIONI GENERALI prima di passare al racconto delle singole giornate:

1. Il periodo da noi scelto è stato molto buono: il tempo è stato quasi sempre ottimo e la pioggia un’eccezione. Al sole le temperature superavano i 20°C e l’alta stagione era ormai iniziata, con i conseguenti vantaggi che questo comporta in termini di orari di apertura delle attrazioni turistiche.

2. Se però un problema c’è stato, è stato proprio in relazione agli orari di apertura delle attrazioni turistiche. Queste ultime, difatti, sono generalmente visitabili dalle 10/11 alle 17/18 al massimo (ed anche meno nei giorni festivi), per cui a volte è necessario affrettarsi se si trovano in città lontane tra loro.

3. Capitolo prezzi: sì, sono alti, ma non così proibitivi come si potrebbe pensare. Ad esempio, una stanza doppia in un hotel decoroso con bagno in camera costa in media 55/65 €. Più costosi, invece, i ristoranti: per un semplice hamburger senza niente da bere abbiamo speso a Turku 22€ a testa!

4. Viaggiare in Finlandia è davvero facilissimo; le strade sono sempre in ottimo stato ed i conducenti sono pazienti e molto rispettosi delle regole, come si può facilmente immaginare. Abbiamo noleggiato dall’Italia un’automobile che abbiamo ritirato all’aeroporto di Helsinki tramite Sixt (€ 264,93 con conducente aggiuntivo). Alla fine abbiamo percorso circa 2100 km.

5. Quanto agli alberghi, considerando che la Finlandia non è certamente la principale destinazione turistica del nord Europa e grazie anche ad una buona disponibilità, siamo riusciti a trovarli di volta in volta, anche all’ultimo momento, tramite siti come Booking o Trivago, senza incontrare mai alcun tipo di problemi, se non per l’ultima notte a Porvoo, dove molti hotel erano pieni o molto costosi.

6. Quanto tempo occorre per visitare la Finlandia? Noi ci siamo limitati al Sud, avendo già visitato Samiland ed i nostri quasi nove giorni sono stati sufficienti a darci una buona idea del paese, anche se le tappe a volte sono state un po’ serrate. Considerate anche che le città sono interessanti, ma piccole e che il panorama dei laghi e delle conifere, anche se molto bello, dopo un po’ appare ripetitivo, per cui, a meno che non abbiate degli interessi sportivi o architettonici particolari, passare troppo tempo nella stessa regione potrebbe alla lunga risultare noioso.

7. Le guide che abbiamo usato in questo viaggio sono state la Rough Guide della Finlandia (ultima edizione del 2010, dunque un po’ datata) e la più aggiornata Lonely Planet. Entrambe sono discrete, ma per le città consigliamo di servirvi delle mappe con itinerari a piedi disponibili presso gli uffici del turismo. Queste ultime sono molto utili, anche se vanno maneggiate con attenzione, considerato che a volte risultano troppo dettagliate.

1° giorno

Abbiamo due biglietti gratuiti grazie alle miglia della British Airways; partiamo alle 15:50 da Milano Linate per Helsinki via Londra. Purtroppo il volo per Londra ha un ritardo di oltre un’ora, per cui, anche se riusciamo a prendere l’aereo per Helsinki, ci smarriscono i bagagli. Fortunatamente saranno in grado di riportarceli in hotel direttamente il giorno dopo. Dopo aver ritirato l’automobile arriviamo presso il nostro ostello (Domus Academica, Hietaniemenkatu 14, Eteläinen Suurpiiri; Tel.: +358913114334; €104,04 la doppia con bagno per due notti; parcheggio: 19€ a giornata; consigliato).

2° giorno

La giornata è interamente dedicata alla visita della città. Cominciamo con quello che è uno dei suoi monumenti più iconici, la Temppelliaukio Kirkko, davvero magnifica, anche se gremita di turisti provenienti dalle navi in crociera. Procediamo poi con alcuni itinerari a piedi che abbiamo scaricato da internet o i cui depliant abbiamo ritirato presso l’ufficio del turismo. In questo modo riusciamo a vedere anche alcune zone della città che non sono proprio all’interno dei classici itinerari turistici. Oltre alla stazione, alla Piazza del Senato ed al porto, visitiamo infatti anche i quartieri di Katajanokka, zona post industriale vicina al porto, di Eira, con le sue splendide villette Jungendstil, il mercato di Punavuori, parte del design district fino a che, all’inizio della serata, ci spingiamo fino al quartiere di Kallio, la cui chiesa è sicuramente uno dei monumenti più belli della città. Dopo le 22 la stanchezza inizia a farsi sentire, per cui prendiamo un autobus e ritorniamo in hotel. Qui ci rendiamo conto di aver camminato tutto il giorno oltre le aspettative: il contapassi segna più di 28 chilometri!

3° giorno

Dopo colazione, prendiamo un traghetto che ci porta a Suomenlinna. Il tempo è molto bello e la gita in barca, per quanto molto breve, è tanto piacevole quanto la visita alla fortezza. Al termine del giro la nostra attenzione viene richiamata da una band che suona in maniera abbastanza singolare “Le Freak” degli Chic, richiamando comunque una certa folla. Ci rendiamo conto con grande sorpresa che si tratta della banda militare! Torniamo in città e passiamo oltre un’ora all’interessante museo d’arte Ateneum, una buona introduzione all’arte finlandese dall’ottocento in poi. Recuperiamo quindi l’auto dal parcheggio dell’hotel e ci mettiamo in marcia per Turku. Dopo una sosta all’interessante villaggio industriale di Fiskars e ad Ekenäs, in un paio d’ore arriviamo in prima serata a Turku (Laivahostel Borea, Linnankatu 72; Tel.: +358408436611; € 136,80 la doppia con bagno e colazione per due notti. Si tratta di una vecchia nave da crociera ormeggiata al porto; carino).

4° giorno

Complice un tempo splendido, arriviamo a piedi in centro percorrendo tutto il lungofiume. Anche questa volta ci serviamo degli itinerari predisposti dall’ufficio del turismo. Il lungofiume di Turku è davvero bellissimo, mentre il resto della città non è alla stessa altezza, fatta eccezione per la bella cattedrale e lo splendido castello, che a ragione è considerato uno dei migliori in tutta la nazione. Facciamo una sosta anche alla Aboa Vetus, un museo carino, anche se forse indirizzato ad un pubblico di bambini piuttosto che di adulti. In auto raggiungiamo poi l’interessante TaideKappeli, costruita pochi anni fa. A questo punto decidiamo di fare un giro per il celebre arcipelago di Turku. Iniziamo a percorrerlo in senso antiorario, partendo da Naantali, prendendo poi un traghetto da Kamppi per Nagu e ritornando alla fine in città. Un’avvertenza: dopo una certa ora, tra le 15:30 e le 17, termina il servizio ferry che unisce alcune isole, per cui, prima di mettervi in cammino è consigliabile passare dall’ufficio del turismo e farsi dare gli orari di arrivo e partenza dei traghetti. L’arcipelago vale davvero una visita: anche se un po’ di corsa, soprattutto il giro in traghetto si rivela un’ottima idea. Ceniamo a Turku con un hamburger al Blanko (Aurakatu 1; Tel.: +358 2 233 3966; buono).

5° giorno

Ci svegliamo molto presto per andare a Rauma, cittadina patrimonio dell’Unesco a circa un’ora e mezzo a nord di Turku. Siamo quasi gli unici turisti in visita alla città che, anche se molto piccola, è gradevole. Su internet troviamo un giro guidato e passiamo una mezz’oretta per la città prima dell’apertura dei musei. Acquistiamo quindi il biglietto cumulativo per tre musei: due sono interessanti (la casa del pescatore e la sfarzosa casa dell’armatore), l’ultimo invece, vecchia sede del municipio, assolutamente trascurabile. Nel complesso la città merita sicuramente una visita di un paio d’ore. Andiamo quindi verso nord, per visitare la città di Seinajoki, dove Alvar Aalto ha lasciato un segno tangibile. Iniziamo con la visita della sede municipale, per proseguire poi con la bellissima chiesa (saliamo fin sulla cima del campanile!). L’edificio che però più resta impresso è la biblioteca – sia la parte originale che quella più moderna. Una struttura davvero memorabile che ci fa capire la distanza che le biblioteche italiane instaurano con i cittadini. Alla fine riusciamo anche a visitare rapidamente il teatro, grazie alla gentilezza ed alla disponibilità di un addetto che ci apre il locale ormai chiuso.

Ci rimettiamo quindi in macchina, sulla Route 66, decantata dalla Lonely Planet, ma in realtà allo stesso livello delle altre strade finlandesi. Solo il piccolo canyon che si intravede all’inizio crea un po’ di emozione. Merita anche una sosta Sikaneva, dove facciamo una breve passeggiata di un’oretta nel bosco e nella palude. Arriviamo quindi a Tampere in prima serata. Prenotiamo all’ultimo momento una sistemazione, molto centrale e molto buona (Forenom Tampere, Puutarhakatu 37 A; Tel.: +358 20 198 3420; 130,26€ la doppia con bagno per due notti). Una bella sorpresa ci viene riservata dal titolare del ristorante nepalese Katmandu, dove ci rechiamo per cena (Satakunnankatu 29; Tel.: +35832255163; molto buono ed economico): molto gentilmente ci cede il suo posto auto per il giorno successivo. L’hotel, difatti, è in centro ed è estremamente complesso parcheggiare in zona per tutta la giornata, considerato che anche la sosta a pagamento è a tempo limitato.

6° giorno

La giornata è dedicata all’esplorazione di Tampere. Al mattino passiamo dall’ufficio del turismo, dove una solerte impiegata ci fornisce una piantina con tre percorsi guidati, nonché una serie di informazioni. Iniziamo quindi a visitare la città, che è estremamente interessante sia per la realtà post industriale, che per la Tuomiokirkonkatu, indubbiamente una delle chiese più interessanti di tutta la Scandinavia. Il giro di Tampere alla fine ci prende tutta la giornata. Complice un tempo magnifico, camminare per la città è davvero un piacere. Nel tardo pomeriggio prendiamo un traghetto per raggiungere la vicina isola di Viikinsaari e poi andiamo a cena di nuovo dai nostri amici del Katmandu, dove ritiriamo l’auto. In prima serata saliamo sulla torre panoramica Näsinneula per ammirare il calar del sole sulla città e sui suoi laghi.

7° giorno

Ci svegliamo presto per raggiungere la nostra prima destinazione, decantata dalla Lonely Planet come sede di uno dei migliori musei d’arte della Finlandia. Si tratta di Mänttä. Purtroppo la realtà non corrisponde assolutamente alle aspettative: con l’eccezione di una mostra temporanea originale (“Feminine Sensibility” di Noora Schroderus), sia le altre temporanee che la permanente sono davvero deludenti ed inoltre non giustificano neanche lontanamente il prezzo di € 10 per l’ingresso. Ci mettiamo quindi in cammino per la tappa successiva e per fortuna prima di arrivarci, ci fermiamo casualmente presso una chiesa di legno. Si tratta della bellissima chiesa di Petäjävesi, patrimonio Unesco, dove passiamo una mezz’ora, che sarà la più piacevole della giornata. Difatti, anche la tappa successiva, Jyväskylä, sede del museo dedicato ad Alvar Aalto, si rivela deludente e troppo cara. A questo punto, un po’ scoraggiati, decidiamo di effettuare una deviazione verso il monastero di Valamo, anch’esso decantato sia dalla Lonely Planet che dalla Rough Guide. Qui la delusione raggiungere il culmine: si tratta di un monastero costruito durante la seconda guerra mondiale, senza la minima attrattiva e soprattutto senza un minimo di suggestione. Capiamo che si tratta di un monumento importante per la Finlandia anche da un punto di vista storico, ma non riusciamo assolutamente a comprendere l’entusiasmo delle guide. Solo un esperto di icone potrebbe probabilmente apprezzarne la visita. Decidiamo quindi di metterci in auto per Savonlinna, dove prendiamo possesso della nostra stanza in hotel (Summer Hotel Villa Aria, Puistokatu 15; Tel.: +35815515555; 116€ la doppia con bagno per due notti) e ceniamo presso il ristorante Waahto (Satamapuistonkatu; Tel.: +358 15 510677; decoroso).

8° giorno

Dopo colazione, ci incamminiamo verso l’Olavinlinna che dall’esterno è sicuramente imponente. Decidiamo però di non entrarci perché la Rough Guide, e un po’ anche la Lonely Planet non ne parlano bene. Il castello difatti è stato pesantemente ristrutturato per ospitare mostre ed eventi. A quel punto torniamo al porto e decidiamo di fare una crociera di un’ora e mezzo su una nave a vapore, la Punkaharju. Il tempo è variabile e lo spettacolo del lago è molto bello. In particolare, è splendida la vista del castello dall’acqua. Terminata la gita in barca prendiamo la macchina ed usciamo dal paese, dirigendoci prima a Kerimäki per vedere la chiesa di legno più grande del mondo – che non è male – e poi a Punkaharju per vedere la faglia, tanto decantata dalle guide. Noi ci aspettavamo di poter fare delle escursioni a piedi, ma di fatto le poche escursioni che sono segnalate non consentono di godere del panorama, in quanto la vista è sempre ostacolata dagli alberi. Lo spettacolo è comunque bello ed il fatto di essere pressoché i soli turisti, ne accresce il fascino. Torniamo a Savonlinna nel tardo pomeriggio. Purtroppo l’escursione che avevamo in mente di effettuare nel Seal Lake non è possibile, perché in questa stagione le foche non passano molto tempo fuori dall’acqua. Prendiamo un fish & chips da asporto dal Kalastajan Koju (Kauppa Tori; Tel.: +358 44 093 2852; buono), proprio sul porto: molto meglio del previsto! In serata iniziamo a cercare un posto per dormire il giorno successivo nella zona di Porvoo, ma l’impresa si rivela molto più difficile del previsto: i pochi alberghi che hanno stanze costano davvero tanto, per cui alla fine ripieghiamo per un bungalow in un campeggio (Sun Camping Porvoo Kokonniemi, Uddaksentie 17; Tel.: +358452550074; € 60 il bungalow con frigo; sconsigliato per le ragioni che spieghiamo oltre).

9° giorno

Il tempo non è dei migliori, ma per fortuna, quando arriviamo a Lappeenranta, migliora impercettibilmente. Mentre il gigantesco castello di sabbia ci dà delle belle soddisfazioni, la fortezza, al contrario, si rivela una delusione totale: non c’è niente da vedere se non alcune bancarelle sulla piazza centrale. Delusi, ci mettiamo quindi in macchina e raggiungiamo Lahti, dove facciamo una breve sosta per visitare la Chiesa della Croce, progettata da Alvar Aalto. Davvero molto bella, anche se purtroppo non possiamo soffermarci quanto avremmo voluto perché è in corso un matrimonio. Dopo un pranzo pesantissimo ma buono presso il Daddy’s Diner (Brahenkatu 3-7; Tel.: +358 300 870 490), ci incamminiamo per la vicina Hämeenlinna, il cui castello è davvero interessante e che ci tiene impegnati per circa un’ora. Nel tardo pomeriggio quindi, dopo aver fatto visita ad un supermercato locale ed aver fatto un po’ di shopping, andiamo a Porvoo, sotto una pioggia battente. Il bungalow del campeggio lascia un po’ a desiderare: sebbene la struttura in sé sia anche carina, è davvero tanto lontana dai bagni comuni, non pulitissimi. Inoltre alle tre del mattino un gruppo di russi inizia ad urlare per un’oretta, senza curarsi degli altri ospiti e senza che intervenga nessuno dalla direzione del campeggio.

10° giorno

Porvoo fortunatamente è molto bella e ci ripaga della difficile notte. Consigliamo di seguire i tour guidati che sono disponibili sulle riviste distribuite dall’ufficio del turismo e dagli hotel. A differenza infatti dei tour delle altre città, grazie anche al fatto che Porvoo è molto piccola, i tour sono piacevoli e non troppo impegnativi. Decidiamo quindi per la prima volta di concederci un lauto pranzo presso il ristorante Fryysarinranta (Ågatan 20; Tel.: +358 40 0732038), dove facciamo fuori un intero buffet a base di salmone e di aringhe, davvero memorabile. Sta però per giungere l’ora del rientro: ci mettiamo in macchina e raggiungiamo l’aeroporto di Helsinki, dove prendiamo l’aereo che ci riporta a casa passando nuovamente da Londra.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche