Tour nel deserto piu’ settimana relax
GIORNO 2: Partenza da El Alamein, direzione oasi di SIWA. Siamo insieme ad altri ragazzi che fanno il tour di 3 giorni, quindi all’inizio viaggiamo insieme. Ci spariamo 5 ore di viaggio nel deserto (non parlo di dune di sabbia, ma di un’interminabile strada in mezzo al nulla) a 40 gradi all’ombra. Quando si parla di oasi, si pensa sempre ad un laghetto con 2 o 3 palme intorno, ma la grandezza di Siwa lascia davvero senza fiato.. Ci sono migliaia di palme spuntate dalla sabbia come funghi!! L’hotel che ci ospiterà è davvero bello: un villaggetto molto caratteristico, con casette in simil argilla, un piccolo bazar, un ristorantino e perfino una piccola piscina. Appena arrivati pranziamo, poi alle 17.30 si riparte, direzione sorgente di Fatnas con tanto di bagno rigenerante. In seguito visitiamo la fortezza di Shali; è ormai il tramonto, è dalla cima della costruzione sentiamo per la prima volta il richiamo provenire da tutti i minareti intorno a noi. Ritorniamo al villaggio per la cena. GIORNO 3: Ci separiamo dal resto del gruppo con una nuova guida solo per noi (che abbiamo più giorni di tour rispetto agli altri) e visitiamo i bagni di Cleopatra, il tempio di Amon ed il monte dei morti. Raggiungiamo il nostro gruppo (3 jeep) e ci buttiamo in una incredibile corsa nel deserto mozzafiato.. Sembra di essere a Gardaland!! Andiamo al lago salato dove facciamo il bagno e poi di corsa in hotel per il pranzo. Il pomeriggio visitiamo una sorgente di acqua calda solfurea e una sorgente di acqua fredda (per quanto possa essere fredda l’acqua in Egitto..) Il ritorno nuova corsa nel deserto fino a raggiungere un gruppo di dromedari, e da li i restanti 2 Km a bordo delle “navi del deserto”. E’ un’esperienza da fare, senza dubbio… Però, ragazzi.. Che paura!! Rientro in hotel per la cena. GIORNO 4: Lasciamo definitivamente i nostri compagni di viaggio e con una coppia di simpatici signori ci dirigiamo verso l’oasi di Bahariya. Il viaggio è davvero interminabile e spossante. Arrivati in albergo, la differenza con l’altra struttura è palese.. Molti meno comfort, niente piscina ed in più l’acqua che sgorga dai rubinetti assume un colorito che va dal nocciola al marrone fango.. Dopo pranzo ci riposiamo un pò e poi al tramonto andiamo nel deserto per il solito appuntamento del thè. In questo piccolo rito ho riscoperto la pace dei sensi: servivano solo una coperta, una teiera e 5 bicchieri, il fuoco era servito da erbusti e legnetti intorno a noi e la vista del sole che si spegne dietro le dune, colorandole di rosso fuoco, è davvero qualcosa di meraviglioso. Rientriamo per la cena e dopo ci aspetta un piccolo concerto in cui gli stessi “inservienti” suonano i loro strumenti, cantano e ci insegnano anche a ballare. GIORNO 5: Visitiamo il museo delle mummie, il tempio di Alessandro, le tombe di Bannentiu e di Zed Amun e poi riusciamo a fare un piccolo giro turistico tra le strade di Bahariya. Rientriamo per il pranzo e partiamo subito per la caoticissima Il Cairo. Arriviamo in hotel intorno alle 6, giusto il tempo per un veloce bagno in piscina e poi per la cena. La differenza con ciò che abbiamo lasciato è tanta: da una parte è bello ritrovare determinate comodità, ma dall’altra il deserto ha davvero un fascino inspiegabile. Dopo cena fumiamo la shisha (narghilè) nei tavolini che danno in piscina e poi nanna. La struttura è davvero bella, le camere sono spaziose, ci sono campi da tennis, da calcio, palestre e quant’altro si possa desiderare. GIORNO 6: Finalmente visitiamo le piramidi e la sfinge. Provo una strana sensazione di impotenza e di piccolezza quando arriviamo a Giza. Facciamo pranzo in centro e poi visitiamo l’immenso museo egizio; al termine facciamo un giro per Il Cairo e poi rientriamo in Hotel per cena.
GIORNO 7: Lasciamo definitivamente la città per fare un’esperienza meravigliosa: ci rituffiamo nel deserto visitando prima quello nero e poi quello bianco, dove ci accampiamo. In una piccola jeep erano contenuti tappeti, un tavolo, 7 sacchi a pelo più tutto il mangiare necessario per una cena ed una colazione. Ci accampiamo quindi nel deserto bianco, chiamato così per delle formazioni di calcare dalle forme e dimensioni più svariate che lo caratterizzano. La cena prevede pollo arrosto e riso con verdure. Penso di non aver mangiato così bene neanche in hotel, ed ancora oggi mi chiedo come sia stato possibile trasportare tutto il necessario (e vi giuro, c’era davvero ogni cosa, perfino il sapone per lavarsi le mani!) con una sola jeep con 7 persone a bordo! E’ incredibile come quanto queste esperienze ti facciano riscosprire il vero sapore della vita e ti mostrino tutta la sua parte superficiale. Il pollo che cuoce richiama 2 esserini che scopriamo essere volpi: piccole, ossute, con le orecchie a punta ed un codone immenso! Siamo davvero tutti estasiati, e la cena è un continuo avvistamento! La notte rimane molto buia fino al sorgere della luna, che accende il cielo e, rispecchiandosi sulle rocce bianche, crea un effetto magico.. Sembra di galleggiare sull’acqua! Con queste nuove condizioni riusciamo a vedere le volpi fino a diverse decine di metri intorno a noi; ma grazie ad una probabile simpatia reciproca ce le ritroveremo spesso a rovistare tra i nostri avanzi.
La mattina mi sono svegliata pochi secondi prima del sorgere del sole; in questo modo ho potuto godermi a pieno il disco d’oro che sorgendo tra le rocce, faceva brillare di mille colori tutto il luogo.. L’ennesima emozione indescrivibile.. Purtroppo dopo la colazione ci siamo diretti ad El Alamein, dove ci aspettava una settimana di relax.
Come ho detto prima l’hotel è davvero molto molto bello, sono tutti molto gentili ed educati, dai camerieri al personale in spiaggia. La sabbia è bianca e finissima, il mare azzurro e abbastanza popolato di creature. Le attività che si possono fare grazie all’animazione sono davvero tante. E’ stata una vacanza davvero memorabile, che consiglio a tutti quanti. La zona che abbiamo visitato è verso il sud dell’Egitto (la parte verso il mediterraneo), zona che per ora mantiene ancora un certo che di selvaggio ed inesplorato. Ci hanno già avvisato che nei prossimi anni ci sarà un’invasione di strutture e quindi di turisti. Il mio consiglio è quindi di non perdere tempo e godersi tutte queste meraviglie fin quando non saranno inflazionate dal troppo turismo.