Tour in Toscana… dieci e lode
Sabato 4 agosto
Ore 6,00: si parte! Direzione Toscana. Dopo qualche ora arriviamo nella nostra prima tappa: Villa Sabolini a Mensanello di Colle di Val d’Elsa (il soggiorno di 2 notti mi è stato regalato alla laurea dai famigliari del mio ragazzo!). Una volta posati i bagagli partiamo immediatamente per Volterra, affascinante, etrusca e medievale. Non resistiamo nel visitare il piccolo museo delle torture (500 mq, 8 euro a testa ) che con interessanti spiegazioni ci riporta al medioevo. Troviamo fortunatamente un mercatino con prodotti tipici e degustazioni (come primo giorno niente male!) dove acquistiamo delle marmellate da gustare con i formaggi. Dopo aver visitato tutta la città decidiamo di ritornare vicino alla macchina (intorno alle mura) dove avevamo visto il mercato e per pranzo ci mangiamo un bel panino alla porchetta! Torniamo all’albergo e per rilassarci un po’ e attenuare i 30 e passa gradi passiamo due orette in piscina. Il pomeriggio lo dedichiamo a Monteriggioni ed è stato in questo momento che mi sono innamorata definitivamente della Toscana!
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“Come sulla cerchia tonda Monteriggioni di torri si corona” (inferno canto XXXI), così Dante descrive la città nella sua Divina Commedia. Oggi tutto è rimasto come lui la vide secoli fa: la cinta muraria con 14 torri, il pozzo al centro della piazza, la chiesetta e una vista stupenda. Ci rimane ancora del tempo e decidiamo di visitare anche Colle di Val d’Elsa, la città del cristallo. Alla città vecchia si accede tramite un ascensore. Incredibile il fascino delle sue viette strette, con case una di fianco all’altra colme di fiori colorati. Prima di dirigerci verso l’agriturismo consigliatici dall’ufficio turistico (La Speranza, buonissima la carne), attraversiamo le colline dorate ormai dal tramonto e osserviamo da distante anche Casole d’Elsa.
Domenica 5 agosto: sveglia alle 9 direzione Siena
Anche qui assaporiamo tutta l’atmosfera medievale passeggiando per le vie e poi saliamo sulla Torre del Mangia. L’ingresso costa 8 euro a testa, l’attesa c’è sicuramente perchè possono salire solo 25 persone alla volta ed è sconsigliato a claustrofobici o chi soffre di vertigini! Si salgono 400 gradini con tratti stretti anche 50 cm e alti 1, 50 !! ma ne vale la pena assolutamente!
Dopo una gelato rinfrescante, nel pomeriggio torniamo all’albergo e facciamo una nuova sosta piscina! Alle 17.00 ripartiamo per attraversare tutto il Chianti in cerca di paesaggi mozzafiato e del buon vino! Ovviamente descrivere il paesaggio è impossibile, è un’esperienza che si deve vivere. Ritorniamo, carichi di Chianti e olio, vicino a Siena per cenare nell’agriturismo Montalbuccio: consigliatissimo sia per il cibo tipico ( pici alle croste di pane, linguine al cinghiale, cinghiale in umido e tagliata all’antica) che per la strada da fare per arrivare che offre un bellissimo panorama su Siena!
Lunedì 6 Agosto
Finisce il nostro soggiorno sulle terre del Chianti e prosegue invece verso sud, passando da distese di vigneti a distese di uliveti! Prima tappa Sant’Antimo: si tratta di una chiesa, secondo la leggenda fatta costruire da Carlo Magno attorno al 780 che fu per anni luogo di pellegrinaggi e dove ancora oggi si intonano canti gregoriani ogni giorno. L’atmosfera è qualcosa di unico, si trova in una vallata circondata da colline dorate e uliveti sparsi e isolati in un silenzio religioso e mistico. Il tempo qui si è veramente fermato!
Il viaggio prosegue verso Saturnia e anche qui gli occhi non possono fare altro che deliziarsi alla vista dell’agriturismo dove trascorreremo quella notte: Il Torrione, un casolare isolato tra le colline con la piscina su terrazza panoramica. I due proprietari Donatella e Mario ci accolgono subito molto gentilmente offrendoci consigli utili. Dopo un tuffo in piscina che ci rilassa come non mai, ci dirigiamo verso le cascatelle, le terme naturali di Saturnia. Qui il parcheggio e l’ingresso è tutto gratuito, infatti è sempre pieno di gente, ma nonostante questo è molto particolare. Attenzione a vari gioielli, meglio toglierli perché la grande quantità di zolfo li rovina! Tornati in agriturismo ci rituffiamo in piscina ( è proprio irresistibile) per poi passare la serata in centro a Saturnia, dove mangiamo una pizza e facciamo una passeggiata.
Martedì 7 agosto
Ci dispiace ancora di più andarcene da questo paradiso quando la mattina vediamo la colazione che ci aspetta : formaggi con marmellate e miele, prosciutto tagliato al coltello, dolci fatti in casa con la farina del loro mulino, frutta fresca ecc! Attraversiamo per l’ultima volta le colline in direzione mare: Orbetello! Arriviamo al b&b Alice in anticipo, ma non c’è problema: il proprietario Maurizio gentilissimo ci offre il caffè, si siede con noi e ci elenca i posti più belli da visitare, le strade da fare, i posti in cui mangiare, le sagre a cui partecipare… ma… ci basteranno 4 giorni per fare tutto? Scarichiamo i bagagli e ci dirigiamo subito verso la spiaggia della Feniglia dove resteremo due orette. Poi prima di tornare alla macchina decidiamo di attraversare il parco naturale della Feniglia, una pineta bellissima dove vediamo molti daini che, abituati all’uomo, si fanno avvicinare.
Ripresa la macchina ci inoltriamo finalmente nel Monte Argentario dalla parte di Porto Ercole e ci fermiamo prima nella Spiaggia Lunga e poi più avanti ad acqua dolce. In questa parte della penisola meglio lasciare la macchina nei parcheggi a pagamento perché le multe abbondano, a differenza invece delle spiagge dalla parte di Santo Stefano dove la macchina può essere lasciata tranquillamente a bordo strada. Le prime due spiagge ci fanno subito capire che esplorare queste zone non sarà facile! Non ci sono accessi al mare semplici, anzi quasi sempre si tratta di stradine private da fare a piedi ripide e asfaltate per metà, poi sterrate e in alcuni casi bisogna affidarsi alle arrampicate!
A noi piace l’avventura quindi meglio di così! E poi quando finalmente ti si apre il panorama capisci di aver faticato per qualcosa che ne valeva veramente la pena! Un mare dalle sfumature blu, azzurre in un paesaggio roccioso incontaminato. Infiliamo pinne e maschere e via di snorkeling!
Alla sera non c’è niente di meglio di una buona cena di pesce (dopo tutta la carne dell’entroterra). Consigliatici da Maurizio, prenotiamo Da Gennaro a Orbetello dove ordiniamo un antipasto e due primi alle vongole e allo scoglio. Molto buoni, accompagnati da vino bianco toscano. Una passeggiata per il centro e finisce un’altra giornata.
Mercoledì 8 agosto
Questa volta, conosciuta un po’ la tipologia del luogo, partiamo organizzati con panini, bibite e frutta al seguito, ci avventuriamo nelle spiagge dalla parte di Porto Santo Stefano.
La prima tappa è Cala Grande. Anche per accedere a questa spiaggia si prende a piedi una stradina asfaltata, dopo qualche curva si vede la strada salire, a quel punto non bisogna proseguire, ma scendere sulla destra tramite qualche gradino su un canale di scolo naturale e proseguire sempre verso giù! Incredibile ma vero! Immancabile lo snorkeling durante il quale vediamo una murena, un polpo e molti pesci! Dopo il bagno e lo spuntino risaliamo (che fatica!) e con la macchina ci fermiamo poco più avanti a Cala del Gesso. Forse il sentiero per arrivarci è il più lungo di tutti o quasi ma il mare è ancora più bello! Snorkeling, snorkeling e… snorkeling!
La sera andiamo alla sagra della gastronomia di Albinia, dove mangiamo un’insalata di mare e un’orata meglio che al ristorante! Per poi ritornare a Porto Santo Stefano per un gelato e una passeggiata.
Giovedì 9 agosto
Durante la colazione ci affrettiamo a telefonare alla “Freccia del Giglio II” per prenotare un’escursione all’ isola del Giglio il giorno dopo. Poi subito partenza per le spiagge che ci rimangono da fare nell’Argentario. Anche oggi attrezzati con bibite fresche (ancora per poco) e pizzette ci avventuriamo (nel vero senso della parola) in macchina nel pezzo sterrato che collega le due strade tra Porto Ercole e Porto Santo Stefano. La strada è molto ripida e impervia tanto che abbiamo paura di non farcela con la mia povera Polo… invece ci va bene e vediamo una panorama spettacolare anche se purtroppo non ci cono accessi al mare. Tornati sulla strada asfaltata ci fermiamo alla spiaggia mar Morto con di fronte isola Rossa. Qui tutto sommato il percorso da fare a piedi è più semplice e il mare è stupendo e perfetto per lo snorkeling! Cala del gesso e mar morto… sul podio sicuramente! Alla sera, sempre su consiglio di Maurizio, anzi proprio con lui, andiamo a mangiare nella Gastronomia Buratta a Talamone ormai sul parco dell’Uccellina. Che dire, un posto originale! Si ordinano i primi e i secondi (faraona, maialino, agnello, cinghiale buonissimi) mentre gli antipasti si prendono al banco come al supermercato e si portano al tavolo! Tutto spettacolare e a prezzi modici (come in tutti i posti dove siamo andati, mai più di 40 massimo 50 euro in due).
Venerdì 10 agosto
Quest’ultimo giorno lo passeremo in barca facendo il giro dell’Isola del Giglio e vedendo purtroppo quel “pezzo di ferro” che dopo 8 mesi si trova ancora lì a ricordare la tragedia. Il costo della giornata è di 50 euro testa e prevede la sosta in quattro baie del Giglio per fare il bagno, uno spuntino con bruschette, il pranzo con pasta al pesce e anguria, bere a volontà, caffè e merenda pomeridiana con pane e nutella. La Freccia del Giglio II è attrezzata per diving e snorkeling anche per chi non ha con sé l’occorrente e il ragazzo che ci accompagna è un appassionato sub quindi non ci fa mancare i posti più belli! L’ultima fermata prima del ritorno è una passeggiata nel Porto del Giglio, incantevole e caratteristico pieno di colori e gente che come in tutta la Toscana è pronta ad accoglierti a braccia aperte, orgogliosa della propria terra, una terra romanica, con un passato storico e letterario unico. E per citare un mio amico :”chi va in tutto il mondo senza aver prima visto i luoghi umbro-toscani è un folle… e ovviamente non mangerà mai altrettanto bene.”
Federica e Mariano
Spesa: circa 500 euro tot. (senza farsi mancare nulla)
Carburante: circa 100 euro per 1500 km
Dove dormire: Agriturismo il Torrione a Saturnia; B&B Alice a Orbetello
Dove mangiare: La speranza, Colle Val d’Elsa (specialità carne); Ristorante Montalbuccio, strada di Montalbuccio, Siena (cucina tipica); Ristorante da Gennaro, Corso Italia, Orbetello (specialità pesce); Gastronomia Adriana e Ernesto Buratta (piatti tipici maremmani); Tutte le sagre!