Tour in Svizzera
LUCERNA, Primo giorno – 21.4
Partenza da Milano alle 13. Viaggio in auto percorrendo la Milano – Como – Chiasso superando Lugano, il tunnel del Gottardo e giungendo a Lucerna alle 16.30 circa. Appena arrivati andiamo subito a parcheggiare in centro città, meglio in quello coperto (circa 6 fr.) che in quello sulla strada (2 euro per i primi ed unici 30 min!). La città e la sua incredibile tranquillità ci avvolgono immediatamente ed i tulipani, tantissimi come vedremo in tutta la Svizzera, ci permettono di dare sfogo alle prime foto di giornata. Proseguiamo a piedi costeggiando la Chiesa dei Gesuiti che si affaccia sulla sponda orientale del fiume Reuss, il grande cuore della città cantonale. Prima di attraversare l’attrazione principe, il Kapellbrucke, ci portiamo sul ponte parallelo e lo immortaliamo in tutto il suo splendore. Il Kapellbrucke e’ lungo 204 metri e prima di salirci leggiamo,in inglese, la storia relativa all’incedio che lo ha semidistrutto alcune decadi fa. Da notare il cartello all’entrata (divieto di fumare), visto che la causa più probabile del rogo pare essere stata una sigaretta. Il ponte ci affascina e per alcuni metri teniamo il naso all’insù in modo tale da ammirare gli affreschi che rappresentano alcune fasi della storia di Lucerna. Naturalmente si tratta di riproduzione fotografiche poste in sostituzione a quelle andate distrutte o parzialmente distrutte nel rogo del 1993. Il naso torna ad altezza uomo per scorgere la Wasserturm (la torre dell’Acqua) che si trova li’ a pochi metri. Insieme ai numerosi turisti ci ritroviamo quindi sulla sponda occidentale del Reuss e ci incanaliamo nell’affollata Rathasquai con i suoi variegati locali (si va dall’immancabile Sturbucks ai più sofisticati ristoranti del posto). Molto interessanti risultano essere anche le vie parallele ed interne alla più rinomata Rathasquai, variopinti ristoranti o semplici abitazioni ci permettono di scattare qualche foto alle loro splendide decorazioni pittoriche. Nella stessa zona ci imbattiamo, quasi per caso, nella Hofkirche (chiesa di San Leodegario) con le sue due appuntite torri gemelle. Prende il nome dal santo patrono della città e sono situate su una piccola collina proprio di fronte al lago.
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L’atmosfera e’ festosa al crepuscolo, dove un ben assortito manipolo di sbandieratori, suonatori di cornamusa e alcuni divertenti cittadini del posto abbigliati in tipici abiti locali (alcuni vestiti da donna!) danno vita ad una breve parata prima sul piccolo sagrato di un’entrata anteriore della chiesa dei Gesuiti per poi proseguire sulle strade adiacenti al sagrato principale. La pace e l’armonia del luogo ci suggeriscono di fermarci per qualcosa di fresco in uno dei locali della Rathasquai, optiamo per Starbucks, l’unico che ci permette un posto a sedere per poter riposare un po’ le gambe. Dopo ancora qualche breve saliscendi per le vie interne, decidiamo di cenare e l’opzione cade sul ristorante dell’Hotel Des Alpes dove mangiamo una classica Fondue de Kase ed un buon bicchiere di vino del posto (spendo non più di 40 fr), mentre un sostanzioso gruppo di abitanti del luogo si destreggia tra fiumi di birra a pochi passi da noi. In serata andiamo in albergo, nel nostro caso si tratta del Ibis Hotel di Lucerna. Sito in industriastrasse (zona industriale) non lontano dal centro città (costo 142 fr per 2 compreso cane al seguito di piccola taglia, 20 fr, e parcheggio custodito, circa 7 fr).
SCHAFUSA/ZURIGO, Secondo giorno – 22.4
La mattina del secondo giorno il tempo si conferma clemente, nonostante le previsioni meteo predichino cattive condizioni, e dopo colazione partiamo per Zurigo con deviazione verso le cascate di Schafusa, le piu’ estese d’Europa. I km sono 80 circa e il parcheggio free per le cascate pullula già alle 11 di auto di turisti provenienti da tutta la Svizzera e non solo. Paghiamo 4/5 fr per entrare alle cascate e cominciamo la lunga scalinata in su e giu’ per ammirare gli splendidi getti d’acqua creati dal fiume Reno. Optiamo anche per la visita con il piccolo battello turistico messo a disposizione ogni 10 minuti al costo di 7 euro a persona. Naturalmente con la nostra cagnolina al seguito ben salda nel nostro zainetto da viaggio (lei ha free access in tutta l’area). Tappa principale del breve viaggio in barca e’ l’alto promontorio con estesa e splendida vista sulle cascate, scattiamo diverse foto e ci facciamo portare sulla sponda opposta per poter concludere la passeggiata a piedi tornando alla macchina. Intorno a noi i rigogliosi spazi verdi e l’ombra degli alberi inducono i turisti ai “pasti al sacco” o comunque ad acquistare nei vari bistrot in riva alle cascate per poi pasteggiare sulle rive del lago. Ripartiamo per Zurigo verso le 16 e ci sistemiamo in altro Ibis, questa volta ad un quarto d’ora circa dal centro città, dove paghiamo 147 fr a camera compreso il cane e una veloce consumazione al bar dell’Hotel. In serata ne approfittiamo per una passeggiata notturna nel centro ed una fugace cena in riva al Reno. Binomio perfetto per riposare il corpo e riportare alla luce le sensazioni vissute durante la gita alle cascate. Optiamo per un ristorante italiano, “Il Molino” (i soliti compassionali!), dove gustiamo una prelibata piccata di melanzane e una fresca birra del luogo per una cifra di 37 fr. I due passi fatti sulla promenade del lago di Zurigo sono incantevoli e ci permettono di notare come la città sia popolata da un’infinita’ di giovani, che birra in una mano, quasi tutti, e radio nell’altra, solo per alcuni, si gustano anche loro la dolce atmosfera notturna della città baciata dai riflessi della luna che si propagano tra gli scuri flutti del lago.
ZURIGO, Terzo giorno – 23.4
Il terzo giorno e’ dedicato al tour della città. Le stradine interne ci presentano una Zurigo ricca di negozi e locali, dove i turisti non disdegnano gli acquisti. Come Lucerna, anche Zurigo, vive sulle sponde del fiume, in questo caso il Reno, dove si stagliano i più importati monumenti della città: Fraumunster e St. Peter da una parte e l’iponente basilica di Grossmunster dall’altra. Per immortalare meglio le prelibatezze del luogo attraversiamo il corso d’acqua tramite il Munsterbrucke, così da avere la prospettiva migliore anche per una foto ricordo di fronte al municipio di Zurigo. Il pranzo si svolge al sacco,come piace ai zurighesi, sulle sponde del lago e decidiamo di concederci il tradizionale Brezel. Ottimo quello con il kase.
ST. MORITZ/SEMEDAN
A malincuore dobbiamo proseguire per la prossima tappa del viaggio, St.Moritz/Semedan. Partiti alle 16.30 giungiamo sul luogo alle 19.30, stanchi ma immersi nella tradizionale calma dei Grigioni. Il Weissen Kreuz di Semedan e’ il tipico albergo – baita di montagna, personale disponibile e socievole, stanza accogliente in tipico stile montanaro. Cenetta veloce prima di andare a letto. Aime’ i pizzocheri, tanto cari alla vicina Valtellina, devono essere prenotati per tempo. Ci “accontentiamo” di un piatto di pasta italiana (maccheroni) e di una fresca insalata di stagione. La mattina successiva la sveglia e’ alle ore 7, il trenino del Bernina ci attende ed e’ per questo motivo che citroviamo tra queste fantastiche montagne. L’hotel per 130 fr ci propone anche una gradevole colazione fatta di marmellate della casa, geipfel, yogurt e bevande calde. Il fischio di partenza del treno e’ previsto per le 9.45 dalla stazione di St.Moritz,il biglietto l’ho acquistato online, ma il treno e’ semivuoto, forse perche’ scegliamo il percorso contrario (il classico prevede Tirano – St.Moritz A/R) che ci permette anche di usufruire del comodo vagone panoramico. Lo scenario e’ a dir poco incantevole, i momenti più belli li viviamo all’altezza dell’Alpe Grum a più di 2000 metri, la stessa altezza e bellezza ce la fa vivere la tappa a Bernina Diavolezza. Le fermate intermedie sono anche prenotabili, ma rimaniamo a bordo sino a Tirano dove ci concediamo una passeggiata pasquale per le vie del centro. Da segnalare il santuario. Il rientro e’ previsto per le 15.50 con arrivo al capolinea per le 17.08. Il treno e’ puntuale e rigustare i panorami visti la mattina, ci delizia il palato e ci lascia un ricordo indelebile nella nostra splendida vacanza. Alle 18 sia di nuovo in auto verso l’Italia.