Tour in Marocco 2

Un viaggio tra Marrakech e Fès, passando per le montagne dell'Atlante e il deserto
Scritto da: annalon85
tour in marocco 2
Partenza il: 23/09/2017
Ritorno il: 04/10/2017
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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INFORMAZIONI UTILI

CAMBIO SOLDI: Abbiamo portato dall’italia contanti che abbiamo cambiato agli sportelli di cambio perchè applicavano lo stesso cambio della banca ma risparmiavamo la commissione del prelievo.

SPOSTAMENTI: Per le gite in giornata abbiamo sempre optato per gite organizzate. A marrakech si può contrattare in agenzia il prezzo (il proprietario del riad ci aveva chiesto il doppio) perchè tutte fanno capo alla stessa agenzia centrale dove si viene convogliati su pulman da 20 posti circa. A Fès ci sono solo agenzie che fanno tour privati e non ci sono differenze di prezzi. Noi ci siamo affidati a Mohamed una persona precisa e seria. Non abbiamo utilizzato i gran taxi perchè gli spostamenti sono lunghi, il tempo a disposizione poco (i gran taxi partono quando riempiono tutti i posti se no bisogna pagare per tutti) e la differenza di prezzo poca. Per il tour da Marrakech a Fès passando per Atlante e deserto ci siamo affidati all'”agenzia marocco escursioni” (maroccoescursioni@gmail.com) che consiglio vivamente per la disponibilità e la serietà. Non abbiamo noleggiato la macchina perchè le strade sono brutte ed è meglio conoscerle e ci sono moltissimi posti di blocco.

ALLOGGIO: Riad Dar Farah (Fès): riad in ottima posizione centrale con una bellissima terrazza. Le camere non molto pulite e la gestrice poco disponibile e simpatica. La colazione servita categoricamente dopo le 8.30 (una mattina abbiamo aspettato fino alle nove e venti). Si può trovare di meglio Riad Tahar Oasis (Marrakech): ottima posizione centrale con bella terrazza. Discretamente pulito. Il gestore molto disponibile. Buon rapporto qualità prezzo.

VOLI: Andata da Bergamo alle 6.40 arrivo a Marrakech alle 9 ritorno da Fès alle 20.10 ed arrivo a Bergamo alle 23.50

VIAGGIO

PRIMO GIORNO

Arrivati all’aeroporto di Marrakech ci aspettava all’uscita l’autista del riad… da soli non lo avremmo mai trovato perso nei vicoli della medina. Dopo aver sistemato i bagagli in stanza inizia il nostro tour della città. Dopo un breve giro di ricognizione ci fermiamo a mangiare il primo dei tanti cous cous della vacanza in Piazza des ferblantiers. Dopo pranzo visitiamo il palazzo El Badi e facciamo un giro a piedi fino alla moschea di Koutoubia (in cui non possiamo entrare come in tutte le moschee che visiteremo solo dall’esterno) e da lì fino al riad. Dopo un po’ di riposo decidiamo di andare a vedere la famosa piazza Jamaa El Fna di sera. Lo scenario che ci troviamo davanti è completamente diverso da quello della mattina: adesso è piena di bancharelle che cucinano piatti tipici e di persone riunite o meno in gruppi che animano la piazza con giochi o rappresentazioni. Ancora sazi dal pranzo ceniamo con il pane arabo (una sorta di crepes che se dolce si chiama M’semmen se salata si chiamerà Mhajebs) acquistato in un bar all’angolo della piazza dove lo preparavano al momento. Dopo cena torniamo in riad e prenotiamo la gita per il giorno successivo alle cascate d’Ouzoud (ci siamo pentiti di averla prenotata lì e non in un’agenzia perché avremmo potuto trovarla a un prezzo migliore).

SECONDO GIORNO

Dopo colazione ci vengono a prendere al riad e ci portano nel punto d’incontro dove ci fanno salire su pullman di una ventina di persone. In tre ore di strada arriviamo a destinazione. Scesi dal pullman una giuda locale si offre di scortarci alla scoperta delle cascate con la formula “soddisfatti o rimborsati”. Devo dire che affidarci a lei è stato positivo perché ci ha fatto fare un giro panoramico che se no ci saremmo persi con bagno nel fiumiciattolo che nasce dalle cascate, negativo il fatto che ci ha portato a mangiare nel ristorante di conoscenti dove abbiamo aspettato più di un’ora senza possibilità di scelta. Sulla strada di ritorno verso il pullman abbiamo visto le scimmie. La sera dopo una breve sosta al riad per doccia e relax andiamo a mangiare in una bancarella in piazza Jamaa El Fna… molto buona!

TERZO GIORNO

Svegli di buon’ora finiamo la visita della città: la fontana Chroub ou Chouf, la medrasa Ben Youssef, il Palazzo Bahia, la tomba Sidi es Soheili nella mattinata. Dopo il pranzo a base di pollo allo spiedo preso in una bancherella con tavolini sulla strada visitiamo il giardino Majorelle (per raggiungerlo abbiamo preso il taxi perché eravamo dall’altra parte della città) in circa un’oretta. Ci dirigiamo verso il riad per il meritato riposo. La sera decidiamo di andare a vedere il tramonto da una terrazza panoramica su piazza Jamaa El Fna: ordiniamo un the e ci mettiamo ad osservare incantati la vita della piazza.

QUARTO GIORNO

Oggi in programma c’è la visita ad Essaouira, una cittadina sulla costa. Abbiamo prenotato la gita da un’agenzia che ci ha fatto pagare la metà della cifra che ci aveva preventivato il proprietario del riad. Siamo un po sfortunati perché il tempo non è dei migliori, c’è freddo e a metà pomeriggio inizia a piovere. Il posto però è veramente molto carino e vedere l’oceano è sempre bello, inoltre nel tragitto da Marrakesh ad Essaouira si possono ammirare le capre sugli alberi (un albero di argan dove ci sono le capre che brucano). La sera ci fermiamo a mangiare nuovamente nella piazza Jamaa El Fna, scegliamo la bancarella numero 1 perché quella più pubblicizzata ma in realtà è stata una delusione oltre a non essere particolarmente buona hanno cercato di imbrogliarci sul conto.

QUINTO GIORNO

Dopo colazione Hassan (il ragazzo mandato dall’agenzia dove abbiamo prenotato il tour) ci viene a prelevare puntuale al riad. Partiamo da Marrakech e viaggiamo attraverso le montagne dell’Alto Atlante valicando il passo del Tizi n’Tichka (2.260 mt). Ci fermiamo ad ammirare il paesaggio meraviglioso e per bere un caffè. Dopo pranzo visitiamo il sito UNESCO patrimonio dell’umanità di Ait Ben Haddou con la sua Kasbah berbera che è stata set di molti film. La Kasbah è una delle più importanti fortezze sull’antica via del Sale attraverso cui le carovane nomadi portavano a Marrakech schiavi, oro, avorio e sale dall’Africa Sahariana. Lungo la strada ammiriamo il paesaggio dei villaggi berberi prima dell’arrivo alle Gole del Dades dove pernottiamo.

SESTO GIORNO

Dopo colazione la guida ci porta in un punto panoramico dove fare alcune foto e in seguito ci dirigiamo verso Merzouga via Tinerhir e la Kasbah ebraica proseguendo fino alle Gole del Todra, caratteristiche per via delle pareti rocciose alte fino a 200 mt ed attraversate da un fiume dove è possibile passeggiare. Arrivati a Merzouga ci attendono il cammelliere e i dromedari per portarci fra le dune sabbiose del famoso Erg Chebbi per uno spettacolare trekking di un’oretta circa fino al tramonto che ammiriamo dalle dune, per poter trascorrere un’indimenticabile notte in una tenda berbera. Dopo cena gli accompagnatori ci intrattengono con i ritmi delle percussioni e delle canzoni dei nomadi del Sahara marocchino. Il deserto è stata l’esperienza più bella di tutta la vacanza!

SETTIMO GIORNO

La tappa di oggi è la più corta, però è piena di sorprese: ci alziamo all’alba per ammirare il nascere del sole fra le dune ma siamo sfortunati infatti il cielo è nuvoloso. Dopo colazione Hassan ci viene a prendere in macchina e ci porta a fare un giro fra le dune del deserto e per un piccolo pezzo della Parigi Dakar, andiamo a prendere il the in un accampamento nomade e visitiamo i popoli dei Neri originari di Mali ed un’oasi (che non sono tonde e con una palma in mezzo… ci hanno ingannati!). Verso mezzogiorno andiamo a mangiare la pizza berbera da Nora, un ristorante molto carino. Il pomeriggio passiamo un paio d’ore rilassandoci nella piscina dell’hotel Nomad Palace dove dormiremo la notte e verso le sei andiamo a fare un giro sul quad. Anche questa un’esperienza bellissima: vediamo il deserto da un altro punto di vista e ci godiamo un altro bellissimo tramonto sulle dune. Torniamo all’albergo per ora di cena e passiamo li la serata.

OTTAVO GIORNO

Partiamo da Merzouga in direzione Errachida passando da Rissani che è la seconda città imperiale del Marocco. Nel tragitto ammiriamo la valle di Ziz, situata nel medio Atlante, con 80 km di palme. Facciamo una visita al bosco dei cedri dove vediamo le bertucce e ad Ifran, anche chiamata la Svizzera del Marocco. Arriviamo a Fès verso le sette di sera e dopo aver portato le valigie in riad e fatto una doccia usciamo a cercare qualcosa da mangiare. Fès è molto diversa da Marrakesh, sembra più autentica!! Ci fermiamo a mangiare da Thami’s, il cous cous più buono della vacanza e ad un prezzo più che concorrenziale.

NONO GIORNO

Dopo colazione visitiamo il suok affidandoci ad una giuda locale ingaggiata alla Madrasa Bou Inania che per 250 dirham ci accompagna per tre ore alla scoperta di Fès. Consiglio a tutti di affidarsi ad una giuda certificata perchè è veramente un intrigo di vicoli e si rischia di passare il tempo guardando la cartina e seguendo la giuda cartacea senza godersi la città e l’atmosfera. Nel pomeriggio facciamo un giro verso il palazzo reale e il quartiere ebraico. La sera andiamo a mangiare in un ristorante con terrazza sulla Bab Boujeluod.

DECIMO GIORNO

Questa giornata è dedicata alla visita di Chefchaouen un delizioso paesino dalle pareti delle case e dalle strade tutte blu. Ci andiamo con un autista privato perchè qui a Fès non ci sono agenzie che organizzano tour di gruppo. E’ un po lungo il viaggio perchè dista tre ore abbondanti di macchina ma ne vale veramente la pena. La sera la passiamo sulla del riad godendoci un po di relax.

UNDICESIMO GIORNO

Oggi ci aspetta la visita a Meknes e Volubili. La prima è una città imperiale con un souk molto carino visitabile in circa un’ora e mezza. Volubili sono i resti di un’antica città romana visitabile in un paio di orette. Tra le due si trova Moulay Idris dove si trova il mausoleo del santo più venerato del Marocco e creatore della prima dinastia araba. Sulla strada del ritorno verso Fès la nostra guida ci ha portato a mangiare l’hamburger marocchino: fermati in uno dei locali che affacciano sulla strada con le carcasse degli animali appese al gancio, ci mostrano quale pezzo della capra ci cucineranno al momento. Un po’ di carne è stata macinata per formare un polpettone che unito all’insalata marocchina (un trito di pomodoro cipolla e prezzemolo) è diventata la farcitura del nostro pane arabo e delle costine che a detta di tutti sono state tra le migliori mai assaggiate! Prima di portarci al riad chiediamo all’autista di fare una piccola deviazione alle tombe dei merindi dalle quali si può ammirare un suggestivo tramonto sulla città. Nella guida sconsigliavano la zona perché frequentata da persone poco raccomandate ma in realtà a noi è parsa piena di turisti.

DODICESIMO GIORNO

Dopo la colazione finiamo di fare le valigie che lasciamo in custodia al riad. Il programma è di fare l’ultimo giretto a Fès e comprare alcuni souvenir. Usciamo dall’albergo con asciugamano e costume nella borsa… vuoi non provare una vera hammam? Ne troviamo una che è aperta per le donne in mattinata e dopo una breve supervisione decidiamo di provare. Per 100 dirham ci offrono gommage e massaggio. Una signora un po rude ma gentile ci ha fatte accomodare su degli sgabellini di plastica e ci ha letteralmente fatto il bagno con un secchio d’acqua, spalmato il sapone nero e fatto lo scrub su un lettino appositamente rispolverato per noi turiste. Dopo un vigoroso risciacquo e trattamento ai capelli ci hanno fatto un massaggio con oli essenziali seguito da un altro risciacquo a secchiate! E’ un esperienza da provare anche questa! Uscite finiamo le ultime compere e andiamo da thami’s per l’ultimo pranzo e questa volta provo la tajine kefta che sono polpette di carne di capra cucinate con pomodoro e guarnite con uova…devo dire che questo ristorante ci è proprio piaciuto. Per le quattro iniziamo a spostarci verso l’aeroporto (tramite taxi che ci costa 200dh)… la vacanza è ufficialmente finita! Il Marocco è stato veramente un paese bellissimo… un susseguirsi di paesaggi diversi e tutti pazzeschi. Il deserto, poi, è imperdibile!



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