Tour in Cina

In giro tra Shanghai, Suzhou, Guilin, Yangshuo, Zhangjiajie e Pechino
Scritto da: by Res
tour in cina
Partenza il: 10/08/2011
Ritorno il: 02/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Ascolta i podcast
 
Shanghai, Suzhou, Guilin, Yangshuo, Zhangjiajie e Pechino (Beijing).

Le elenco in ordine di percorrenza, così come le abbiamo visitate.

Premetto che noi siamo appassionati d’urbanistica e d’architettura e che questo spesso significa girare ai margini degli itinerari turistici alla ricerca di nuovi quartieri o particolari edifici. C’è da dire che per noi girare ai margini significa anche venire a contatto con la gente del posto, vivere le città nei posti dove vivono loro, mangiare quello che mangiano loro e tutto il resto più di quanto si possa fare seguendo indicazioni turistiche ma questo è un altro discorso.

Premetto anche, che in questo caso non abbiamo ignorato itinerari naturalistici e che ne è davvero valsa la pena vedere quello che abbiamo visto.

Altra cosa da dire è che la guida Lonley Planet 2009 per la Cina a nostro avviso è molto carente, mancano delle indicazioni importanti: tanto per fare un esempio , nell’edizione del 2009 hanno tolto dall’indice Zhangjiajie che è una tra le principali località turistiche oltre ad essere un’attrezzatissima e stupenda area naturalistica dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Se cercate sulla guida molto attentamente consultando pagina per pagina la troverete liquidata in qualche riga e non scoprirete mai che l’area vanta anche un altro splendido sito di cui parleremo più avanti. Tanto per rimanere sul posto le indicazioni sull’aeroporto sono una vera tragedia visto che su siti come ad esempio quello della China Southern Airlines non esiste la destinazione Zhangjiajie ma bensì Dayong che è la stessa cosa ma bisognerebbe scriverlo chiaramente da qualche parte altrimenti si rischia di perdere tempo a cercare aeroporti inesistenti.

Per i biglietti ferroviari ci sono blog molto più completi, shanghai è liquidata in due paginette e pechino è solo una costellazione di templi e pagodine che come giustamente scritto sulla stessa guida è difficile riconoscere quelli autentici da quelli costruiti ex novo (non restaurati!).

Altre cose da tenere in considerazione sono che:

– quasi tutti i ristoranti segnalati sulle guide si sono attrezzati aumentando vertiginosamente i prezzi quindi meglio evitarli visto che la scelta e la qualità non mancano

– obbligatorio chiedere i prezzi se non sono esposti i e controllare i conti prima di pagare

– le distanze cinesi non sono paragonabili a quelle europee. Ogni isolato è grande almeno il triplo di quello che puoi trovare in una capitale europea quindi preparatevi a camminare o a limite a pedalare

– su tutto quello che comprerete nei mercati e per strada (compresi taxi , guide etc), con la sola esclusione della merce nei negozi con prezzo esposto dovrete contrattare il prezzo che è circa un terzo di quello che vi proporranno. Comprare ad un terzo significa comprare al prezzo giusto (diciamo che potete sperare di fare un buon acquisto), sopra ad un terzo del prezzo l’affare lo fa il venditore a discapito vostro.

– In realtà non è vero che è una tragedia spostarsi e fare le cose perché le indicazioni sono chiare (quasi sempre in due lingue) e poi nelle situazioni più drammatiche spunta sempre fuori un gentilissimo cinese che parla inglese e che vi aiuta ad oltranza a fare quello che volete fare. Al limite si può procedere a gesti visto che fanno molto divertire i cinesi anche se non si riesce a comunicare, non si sa come, alla fine si arriva dove si vuole arrivare.

Tornando al nostro viaggio, arrivati all’aeroporto di Pudong a Shanghai abbiamo preso il treno superveloce a levitazione 420 km/h – 8 minuti per percorrere 30 km dall’aereoporto al bund (quasi centro città) (9 euro) e poi taxi dalla stazione all’ostello situato in posizione centrale (€ 20 circa a notte per la stanza doppia).

Quello che scoprirete subito è che se state cercando pagode e draghi non siete capitati nel posto giusto visto che svettano grattacieli, palazzoni, strade a 12 corsie e tutto il resto che si può immaginare di moderno e di grande.

Visto che avevamo programmato 2 spostamenti in treno, il primo per andare a Suzhou ed il secondo per spostarci da Liuzhou a Zangjiajie appena arrivati a Shanghai siamo andati a comprare i biglietti del treno seguendo i consigli letti sul blog di acquistare in anticipo i biglietti (Considerate che 15 giorni prima i soft sleep per la notte in treno erano già esauriti!) quindi non sottovalutate questo aspetto!. Shanghai – Suzhou e ritorno in treno veloce (€ 20 circa) e Liuzhou – Zangjiajie in affollatissimo vagone notte (€ 25 circa) (spostamento scomodo ma che consigliamo di fare!). Comunque per controllare gli orari e le destinazioni dei treni si può utilizzare questo sito: http://www.chinatravel.com/china-travel-tools/china-trains/search-result.asp?Txt_FZ=Shanghai&Txt_DZ=Beijing&Submit=SEARCH&SearchType=A

Suzhou doveva essere la Venezia cinese ma in realtà di acqua ce né poca e la città da visitare non è altro che una strada che costeggia un fiume rimesso a nuovo con qualche barca che porta i turisti, un bel giardino e poco altro. Insomma come avrete capito secondo noi è una meta decisamente da evitare se avete fatto migliaia di chilometri per arrivare in cina.

Shanghai. A parte la città vecchia rimessa a nuovo e poco più di un paio di chilometri di lungo fiume potremmo superficialmente dire che non c’è molto da vedere ma in realtà è proprio nel non molto che potrete trovare la Cina più vera. Terra dei paradossi: ricchissimi e poverissimi, confusione e organizzazione, nuovissimo e vecchissimo, lentissimi e velocissimi, altissimo e bassissimo e così via.

Sparsi per la città ci sono autentici mercati (senza turisti) agglomerati di bancarelle e cunicoli e puzze locali e tutto il peggior fritto e le più strane specie di animali cucinati, e poi ancora gigantesche arterie commerciali dove passare intere giornate a passeggio tra palazzi e grattacieli collegati internamente per chilometri e luci e insegne e molto altro.

Basta partire da uno dei punti segnalati come importanti su una qualsiasi mappa in distribuzione gratuita e perdersi andando dove vi porta lo sguardo o il cuore. Sarà il dio commercio che vi guiderà, lo stesso che sta trasformando la Cina ad una velocità che non ci appartiene.

Questo secondo noi è il miglior modo per capire e visitare questa città che riesce ad avere contemporaneamente tutto e niente. Guardando bene tra l’infinita scelta di prodotti si scopre facilmente che il telefono è sempre lo stesso e che cambia solo il suo rivestimento, che la maglia è sempre uguale ad eccezione della marca stampata, e che lo stesso vale per il l’elettronica del computer fino ad arrivare alle loro stesse città che ricostruiscono in stile antico. Puoi trovare l’ultimo modello di Iphon, l’ultimo tv color , l’ultimo moncler ma sarà sempre la solita tecnologia, il solito punto di cucito o la solita zip a ricordarti che forse dietro quel tutto c’è meno scelta che in altri paesi.

Dopo 6 giorni abbiamo salutato Shanghai. Siamo partiti dall’aeroporto di Hongqiao Raggiungibile in metropolitana (che dal centro città arriva dentro l’aeroporto!). E con l’aereo siamo andati a Guilin (città brutta ma ben collegata con una serie di posti molto belli).

Il primo giorno siamo andati a visitare le terrazze di riso sulla Spina Dorsale del Drago ad un paio d’ore di autobus da Guilin. Non è facile ma se riuscite ad evitare tutte le agenzie e gli alberghi e le persone che cercheranno di appiopparvi questa escursione risparmierete un po’ di YUAN e sarete ampiamente ripagati da una gita più autentica a contatto con la gente del posto. Noi durante il tragitto abbiamo incontrato due ragazzi cinesi che stavano in vacanza con cui abbiamo continuato il nostro viaggio i giorni seguenti ed è stato molto divertente. Diffidate da tutti quelli che vi dicono che è difficile raggiungere il posto perché basta andare alla stazione dei bus comprare un biglietto per Longsheng e partire con il primo autobus. Arrivati a Longsheng sarete letteralmente assaltati da venditori di biglietti d’autobus che vanno a visitare le “rice terrace – Longji Terraces” quindi cercate quello per la terrazza numero 3 (Golden Buddha Top) salite e proseguite per le terrazze. Semplicissimo.

Le terrazze come scritto sulla guida “sono un vero capolavoro di ingegneria” anche se noi le abbiamo visitate in agosto ed oltre ad esserci l’acqua c’era anche il riso …purtroppo! perché la stagione migliore credo che sia giugno luglio quando c’è solo acqua (in caso informatevi). Comunque sono molto belle quindi se avete tempo dedicateci pure una giornata.

Siamo tornati a Guilin con i nostri nuovi amici e ci siamo dati un appuntamento per il giorno dopo visto che anche loro erano diretti a Yangshuo.

Il giorno dopo abbiamo affittato la bici (circa 2 euro) e ci siamo diretti verso il fiume (è il classico itinerario che seguono tutti i turisti che vanno a Yangshuo). Arrivati al fiume abbiamo lasciato la bici e abbiamo continuato il percorso con una zattera pagando altri 12 euro (a zattera per 2 persone) per 4 ore di escursione più circa 2 Euro per il trasporto della bici che ci è stata riconsegnata all’arrivo. Altra guerra con le megapistole, altro bagno al fiume, ottimo il pesce alla paprica mangiato su una piattaforma galleggiante lungo il torrente.

Riconsegnate le “imbarcazioni” abbiamo proseguito con le bici per andare a vedere una serie di rocce a forma di animale, cosa che ai nostri amici ha appassionato molto (noi insensibili italiani però abbiamo fatto fatica ad apprezzare!). Tornando abbiamo visitato la grotta di non so quale drago (cosa che si può benissimo evitare) visto che non è minimamente paragonabile a molte delle tante grotte che abbiamo in italia.

La sera i nostri amici si erano organizzati per andare a vedere uno spettacolo di “Sanjie Liu” un cantante cinese (a detta loro tappa fissa per i turisti che vanno a visitare Yangshuo). Non avevamo ben capito come si svolgeva questo spettacolo visto che ci avevano detto che saremmo stati fuori per risparmiare ma che sarebbe stato quasi uguale. Per non saper ne leggere e ne scrivere (nel vero senso della parola!) ci siamo aggregati e siamo andati. Per 3 euro ci sono venuti a prendere con un furgoncino e dopo 30 minuti di strada ci hanno scaricato in aperta campagna (mmm). Abbiamo fatto qualche passo e ci siamo ritrovati su un terrazzo di cemento affacciato sulle sponde di un fiume ed attrezzato con una serie di sedie di legno. Ci hanno fatto accomodare e ci hanno munito di binocolo, ventaglio e zampirone personale. Ebbene si! Lo spettacolo si svolgeva sul fiume e le poltrone, forse il bar, forse la hall, forse molte altre cose e sicuramente il teatro erano dall’altro lato. Noi abusivi dello spettacolo ce lo siamo visti come in nuovo cinema paradiso da dietro. Comunque è stato molto bello: tutta una coreografia di luci e barche e centinaia di persone che si muovevano sull’acqua e sulla montagna di fronte. Non sappiamo come dare indicazioni sullo spettacolo abusivo ma lo scriviamo perché crediamo che valga la pena andare a vederlo anche dalla parte giusta quindi cercate… e buona visione!

Da Yangshuo ci siamo spostati a Guilin per poi proseguire verso Liuzhou in autobus (1 ora da Yangshuo a Guilin + 2 ore da Guilin a Liuzhou).

Liuzhou è il più allucinante “centro commerciale” inteso come città commerciale che abbiamo visto. Ci siamo stati solo mezza giornata quindi non sappiamo dirvi altro tranne che è un enorme mercato coperto dove trovate tanto di tutto… la sera abbiamo preso il treno per Zanghjiajie.

Se volete immergervi in una folla di cinesi siete capitati nel posto giusto: i letti dell’hard sleep disposti su tre livelli (totale di 6 persone a cabina che poi cabina non è visto che non ci sono porte!) sono sicuramente una buona occasione per socializzare (se vi portate zuppe o tè nel treno ci sono i thermos dell’acqua calda che potete utilizzare per scaldare i vostri cibi). Arrivati a destinazione ci abbiamo messo qualche minuto per capire da che parte andare e soprattutto come evitare le “grandi fregature” che puntualmente ci stavano aspettando. Abbiamo preso un bus con e con 20 centesimi e 15 minuti siamo arrivati alla stazione dei bus situata nel centro della città. Per non perdere tempo ci siamo infilati nel primo albergo che abbiamo trovato che: per 10 euro ci ha offerto una stanza raccapricciante con vista sulla stazione dei bus e non aggiungo altro. Psicologicamente ci siamo attaccati al fatto che era in centro e che non potevamo perdere tempo e che in fondo dovevamo solo dormirci e l’abbiamo presa …e poi alla fin fine non è nemmeno stato così terribile dormirci. Siamo andati sotto la nostra finestra e abbiamo preso l’autobus per il parco “Tianzishan natural reserve – Tianzishan” € 4 euro (alzando lo sguardo abbiamo scoperto che la stanza a fianco alla nostra era andata a fuoco e siamo riusciti a dare un senso persino alle maschere anti gas che abbiamo trovato in camera… ed abbiamo fatto finta di niente!)

Arrivati al parco (ingresso € 25) evitate le guide perché non ce ne è davvero bisogno, entrate e salite con la cabinovia perché lo spettacolo salendo è stupendo e anche per risparmiare le forze visto che in cima c’è molto da camminare. Su questo posto non c’è davvero nulla da dire, andate e vedete con i vostri occhi! Il parco è molto grande il biglietto costa circa 25 euro ed è valido due giorni. Il secondo giorno siamo entrati da un altro ingresso ed abbiamo preso un autobus (all’interno del parco i bus sono gratuiti) e siamo scesi sotto una serie di ascensori di vetro che salgono circa 320 metri, siamo saliti ed abbiamo iniziato la nostra passeggiata.

Il terzo giorno siamo andati a visitare un altro parco situato sulla “Tianmen Mountain”, a sud della città. Con 50 centesimi il taxi ci ha portato alla stazione della cabinovia che parte dalla città e raggiunge dopo aver percorso non so quanti chilometri la vetta della montagna a 1300 metri. Anche qui non c’è bisogno di prendere la guida il percorso è praticamente obbligato e parte dalla stazione di arrivo della cabinovia. Seguite la gente e dopo pochi metri scoprirete che sotto di voi c’è il vuoto. Si tratta di un percorso a sbalzo veramente impressionante… bellissimo!

Riassumendo: ricordate che ci sono due diversi siti naturalistici uno a nord ed uno a sud, per raggiungere quello a nord (il più grande e famoso dove hanno girato anche alcune scene di Avatar) bisogna prendere l’autobus che parte dalla stazione dell’autobus e ci mette una trentina di minuti mentre per raggiungere quello a sud basta prendere un autobus urbano o un taxi fino alla stazione della cabinovia che parte dalla città ed arriva sulla vetta.

La sera abbiamo preso l’aereo dall’aeroporto di daygon (ricordatevi questo nome!!! Perché non sta scritto da nessuna pare ma se fate i biglietti online alcune compagnie aeree trovano solo questo nome) che poi abbiamo scoperto essere il vecchio nome di Zhangjiajie. L’aeroporto è praticamente in città e si raggiunge con un semplice autobus di linea (20 centesimi) …e siamo arrivvati a Pechino (Beijing).

Abbiamo preso un treno veloce che collega con il centro della città ed una metro (in 30 minuti circa eravamo in centro e dopo 1 ora davanti ai resti di un’anatra ed un ottimo brasato di montone)

A pechino abbiamo iniziato il nostro giro da piazza Tien’anmen proseguendo con la città proibita, i giardini… etc etc…

Il secondo giorno siamo andati a visitare la grande muraglia affittando con degli amici spagnoli conosciuti in ostello un furgoncino che per 5 euro a testa (totale 40 euro) ci ha scarrozzati per un giorno intero portandoci prima alla muraglia poi al palazzo dell’imperatore ed infine alla zona olimpica di Pechino.

Riguardo alla muraglia nel punto tratto di Mutianyu crediamo che la cosa migliore da fare (cosa che noi non abbiamo fatto!) sia salire con l’ovovia, percorrere il pezzo della muraglia prevalentemente in discesa e prendere all’arrivo della seggiovia un divertentissimo scivolo quindi salire sul vostro slittino, sfrenarlo e partire (molto divertente!) In qualche minuto arriverete al punto di partenza (parcheggio dell’autobus). Salire in cabinovia e scendere con lo scivolo non sappiamo quanto costa perché noi siamo saliti in seggiovia e siamo riscesi con lo scivolo facendo un tratto di muraglia prima in un verso e poi tornando indietro ed abbiamo pagato circa 12 euro a testa (seggiovia + scivolo)

Tornando a pechino possiamo dire che affittare la bicicletta è stata un’ottima scelta visto che le distanze non permettono di girare facilmente a piedi. Abbiamo visitato pedalando per un giorno intero la parte est della città con i suoi moderni quartieri, il suo traffico ordinato i suoi negozi chic.

A Pechino ci sono dei grossi mercati molto famosi tipo il Silk Market dove potete trovare gran parte del falso che viene prodotto in cina. Se avete voglia di farvi strattonare e farvi urlare addosso “cheaper for you” andateci pure i venditori vi saltano addosso e con una buona dose di prepotenza cercano di vendervi la merce accusandovi persino di avergli fatto perdere tempo quando cercate di andarvene, ma voi fregatene e andatevene. Inoltre i prezzi non sono affatto convenienti rispetto a quelli che abbiamo trovato in altri sconosciuti mercatini comunque vale sempre la regola della contrattazione all’ultimo sangue (proponete un prezzo mai più alto di un terzo della cifra richiesta in caso andatevene e vedrete che sarete richiamati dal venditore).

Se girate con i mezzi tenete sempre a mente che alle 10 di sera, a parte nella zona del lago, chiude tutto compresa le metropolitana (alcune linee chiudono addirittura alle 21 mentre le altre tra le 22 e le 23) comunque dopo una certa ora l’unico mezzo disponibile è il taxi.

Altra meta che consigliamo è la visita alla zona olimpica. Anche se non vi interessate d’architettura ne vale la pena. Non comprate tour organizzati perché non c’è ne davvero bisogno: ci si arriva con la metropolitana ed una volta li potete pagare l’ingresso allo stadio o al palazzo del nuoto per visitare gli edifici dentro. Una cosa che potete fare è portarvi il costume e se vi resta qualche ora a fine giornata potete andare a rilassarvi nel parco acquatico che sta dentro il palazzo del nuoto. E’ molto divertente ed è allestito in modo eccezionale. Pagando l’ingresso al parco invece che l’ingresso al palazzo come visitatori potete fare entrambe le cose (visitare l’edificio e fare il bagno). È una delle cosa più costose che abbiamo fatto a pechino visto che costa circa 25 euro (confrontati con i 4 euro per un giorno di viaggio con guida alla muraglia fate voi le proporzioni!) comunque il parco chiude alle 21 quindi potete andare a buttarvi nell’acqua a fine giornata.

Qui abbiamo riportato quasi tutto quello che ricordiamo del nostro viaggio, nella speranza che possa tornare utile a qualcuno proprio come a noi sono tornate utili le informazioni riportate su altri blog in giro per la rete. Per questo abbiamo riportato i prezzi, i nomi dei luoghi e qualche altra indicazione che avremmo voluto trovare noi sugli appunti e sulle guide che ci siamo portati. Se avete cose da aggiungere o domande da fare su quello che abbiamo scritto potete contattarci via e-mail a treetaly@gmail.com

Per il resto… Buonviaggio!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche