Tour fai da te in Sri Lanka
04 Feb – pick up aeroporto – spostamento e pernottamento Negombo (vicino aeroporto)
05 – orfanotrofio degli elefanti – spostamento e pernottamento Sigiriya
06 – salita roccia Sigiriya
– visita secondo città reale Polonnaruwa – massaggio ayurvedico – pernottamento Sigiriya
07 – tempio di grotta in Dambulla – giardino di spezie – tempio Aluvihare / Hindu matale – danza culturale – spostamento e pernottamento Kandy
08 – visita Tempio di dente di Buddha (vedere cerimonia) – city tour Kandy – giardino botanico – pernottamento Kandy
09 – piantagione del tè e visita una fabbrica del tè – vedere cascate – treno per Ella e pernottamento – pomeriggio trekking in Ella
10 – cascata Rawana – statua Buduruwagala – safari in parco Yala – pernottamento Tissamaharamaya
11 – spostamento mare Mirissa e pernottamento (guida va via)
12,13 – relax mare
14 – mattina gita in barca per avvistare balene e delfini – pescatori sulla canna – fortezza di galle – spostamento e pernottamento Negombo
15 Feb- partenza aeroporto
Abbiamo fatto qualche piccola modifica, cancellando l’orfanotrofio degli elefanti e il trekking a Ella (siamo troppo pigri!). Il resto lo abbiamo mantenuto.
Queste sono le sistemazioni proposte: Negombo – Snow Drop / Sigiriya – Sigiriya Cottage / Kandy – Kandy Mount Villa / Ella – Flower Garden / Tissamaharamaya – The Yala Grand / Mirissa – The Point.
Li abbiamo accettati tutti eccetto l’ultimo a Mirissa perché ci sembrava troppo basic e visto che ci passavamo 3 notti dopo il tour che poteva anche essere stancante abbiamo fatto un upgrade al Paradise Beach Hotel, e abbiamo fatto bene anche se il prezzo complessivo è aumentato di ca E 300, ma avevamo anche la mezza pensione in quel caso. I commenti per le sistemazioni li trovate su Tripadvisor. Ci siamo trovati bene ovunque salvo che allo Snow Drop di Negombo, che sconsigliamo. Anche per il mangiare trovate i commenti seguendo lo stesso nickname su Tripadvisor. Complessivamente si mangia molto bene e si spende poco. Si può mangiare bene in tre persone (noi due e la guida) con E 10, max E 15 in ristoranti per locali se non si beve alcool. Comunque, tornando alla costruzione del viaggio, abbiamo spedito un acconto all’agente di E 150 a mezzo Western Union e fatto una assicurazione viaggio con Columbus. Con circa E 100 a testa si ha una copertura per un anno (sanitaria e annullamento).
Il viaggio con Oman Air ha una sosta di diverse ore a Muscat, questo può essere uno svantaggio, ma anche un vantaggio perché si spezza proprio a metà il viaggio sia andata che ritorno, e se non sopportate molte ore filate vi farà piacere. Noi siamo abituati a tratte molto lunghe perciò in genere preferiamo meno soste, o più brevi pur di mantenere breve il tempo dedicato al viaggio. Gli aerei di Oman Air sono recenti e abbastanza confortevoli, ma siamo lontani dalle compagnie sorelle del Golfo come Emirates, Qatar ecc. I sedili sono lievemente più stretti e lo spazio per le gambe più corto. Anche sui pasti a bordo si potrebbe fare meglio, ma vi ricordo il prezzo straordinariamente basso. Come assistenza al passeggero il personale è cortese e disponibile, ma se non parlate inglese siete rovinati.
Arriviamo a Colombo finalmente e ci accoglie Luxman, il nostro driver che ci farà da guida (l’agente, nel nostro periodo, era già impegnato con un’altra coppia, ma lo incontreremo nelle varie tappe). Saliamo su una Honda ibrida spaziosa e pulita, praticamente nuova. Il driver è straordinario alla guida perché il traffico in Sri Lanka è notevole, ma soprattutto sono decisamente indisciplinati e non si contano le volte in cui tagliano la strada o fanno inversioni ad U o ancora viaggiano contro mano. Mediamente ci voglio 3 ore per fare 100 km, complice anche le strade che sono sì asfaltate, ma non molto ampie e quasi sempre contornate da villaggi con attraversamenti ecc. Il driver parla molto bene l’italiano perché è vissuto in Italia circa 8 anni ed è una guida autorizzata. Si impegna molto a rispondere a tutte le mie domande ed è disponibilissimo. Rimarrà con noi fino all’arrivo a Mirissa. Non voglio commentare giorno per giorno tutte le cose viste perché rischio di diventare noioso, ecco alcune note salienti:
– salita roccia Sigiriya: sono oltre 1.000 gradini verticali, se non avete gambe buone o se soffrite di cuore lasciate perdere, però è un peccato perché a metà salita ci sono dei dipinti in grotta che sono meravigliosi e la veduta dall’alto della roccia è entusiasmante;
– visita di Polonnaruwa: bello il sito anche se affollato non poco, ci vuole più di mezza giornata per vedere tutti i monumenti più interessanti (attenzione al caldo notevole)
– grotte di Dambulla: semplicemente strepitose
– Tempio di dente di Buddha a Kandy: tanta gente, ma non perdetelo, e non dico altro
– a Kandy andate a vedere i mercati dei tessuti e quello dell’ortofrutta, interessante anche l’orto botanico che è soprattutto un bellissimo parco ai limiti della città
– piantagione del tè e visita di una fabbrica del tè: bello il paesaggio e interessante la visita, e poi viene considerato il migliore tè al mondo;
– treno per Ella: si dovrebbe salire su un treno che percorre per circa 3 ore le montagne con panorami incantevoli, ma noi come altri turisti non siamo riusciti a salire per la folla (quasi tutti turisti) accalcata; se non avete la prenotazione del posto a sedere, sconsiglio la gita;
– safari in parco Yala: la parte curiosa è che uno dei suoi confini è dato dal mare, quindi potete vedere degli elefanti e poi andare in spiaggia;
– Mirissa 1: la gita in barca per avvistare balene e delfini francamente la eviterei perché si sale in metà di mille su barche dove non ci si può più muovere per ragioni di sicurezza (ho sentito diprezzi fluttuanti da Rupie 2.000 a Rupie 6.500 per questa gita, meglio informarsi bene)
Mirissa 2: spiaggia e mare sono Oceano Indiano, ma non sono Maldive e la spiaggia è relativamente affollata, fatevene una ragione
Consigli utili per il viaggio
Abbiamo parcheggiato a Malpensa allo Star Parking perché ci ha fatto la tariffa migliore, ma un po’ di confusione alla partenza e varie difficoltà al ritorno mi fanno ritenere la scelta sbagliata. A Muscat potete trovare vari coffee bar in aeroporto che accettano la carta senza problemi, prezzi non modici. Poco interessante il duty free. In Sri Lanka febbraio è un mese in cui c’è abbastanza caldo, anche se le temperature non sono alte, ma è umido quindi idratatevi costantemente. Utilizzate scarpe, o meglio sandali, comodi per le visite ai templi (in molti si tolgonole scarpe, quindi se avete problemi delle calze a portata di mano vi possono aiutare), portate con voi un cappello e adeguata scorta di acqua. Il clima è umido quindi la sera maniche lunghe e pantaloni lunghi uniti ad una spruzzata di OFF aiutano a salvarsi dalle zanzare che sono frequenti. Anche una macchinetta per le zanzare nelle stanze è utile, a volte c’è altre no. Le prese negli alloggi variano dalla spina inglese a quella europea, ma senza lo spinotto centrale. Il WIFI si trova quasi ovunque, ma non è molto potente normalmente. Si trova gratuito in aeroporto a Muscat e anche a Colombo. Ho visto che 3 e Vodafone applicano dei forfait interessanti per i viaggi all’estero se volete rimanere collegati. Il piatto classico è Rice&Curry, riso e tante verdure o frutta, o un po’ di pollo. A me le verdure non entusiasmano, ma come le fanno loro sono buonissime. Attenzione che a volte il piccante può essere notevole. La popolazione è molto disponibile se vi presentate con un sorriso e si faranno in quattro per aiutarvi. Una famiglia vive con E 150/200, ma per avere benefits occidentali ne servono almeno il doppio, quindi se siete contenti del servizio lasciate una mancia che è ben accetta. Portate con voi il denaro che vi serve perché i bancomat non sono diffusi dappertutto, ma le agenzie di cambio sì. Non cambiate grosse cifre, ma preferite qualche transazione in più perché la vita costa veramente poco e c’è pochino anche da comprare, rispetto all’artigianato che si trova in paesi come Thailandia o Indonesia (Bali). Farete fatica ad utilizzare la carta di credito perché non è molto diffusa e perché i conti da pagare saranno quasi sempre esigui. Se usate il tuk tuk (e credetemi che vi divertirete!) meglio se contrattate prima il compenso perché non hanno il taximeter e così non vi farete il sangue amaro. Portate con voi una guida per integrare le informazioni che vi fornirà il driver. L’organizzazione dell’agente è stata perfetta, un meccanismo ben oliato. Abbiamo avuto esattamente quello che avevamo concordato con in più la cortesia e la disponibilità del driver. E’ un viaggio adatto a qualunque età, la pulizia è più che adeguata e le cose da vedere sono interessanti. Certo che non stiamo parlando di Angkor Wat o del Rajastan, ma è un viaggio che vale senz’altro la pena come primo approccio all’Oriente. La spesa complessiva, compreso aereo, auto, alloggi, mangiare, parcheggio a Milano, qualche piccola spesa ecc ecc. è stata di E 1.500 a testa. Se volete altre informazioni scrivetemi pure.