Tour eno-gastronomico in Bretagna e Normandia

Per spezzare la routine del lavoro, con altri due amici decidiamo di farci 5 giorni in Bretagna e Normandia, con tanto di appendice sui castelli della Loira. La spesa totale per questi 5 giorni (4 notti) è stata di 500 euro a testa ,all inclusive (benzina,autostrada,vitto,alloggio e souvenirs…gastronomici) e garantiamo di non esserci...
Scritto da: aikialessio
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Per spezzare la routine del lavoro, con altri due amici decidiamo di farci 5 giorni in Bretagna e Normandia, con tanto di appendice sui castelli della Loira. La spesa totale per questi 5 giorni (4 notti) è stata di 500 euro a testa ,all inclusive (benzina,autostrada,vitto,alloggio e souvenirs…Gastronomici) e garantiamo di non esserci risparmiati (soprattutto sui plateaux royale). All’alba di venerdì 12 ottobre, Pino, Piergiorgio ed io, partiamo da Torino per il tour eno-gastronomico destinazione Bretagna e Normandia e nel tardo pomeriggio, arriviamo nella cittadina di Etretàt, per vedere le falesie di roccia, le scogliere a picco sul canale della Manica.

A cena ‘plateau royale’, Muscadet e Calvados ed il mattino successivo partiamo in direzione di Honfleur (passando per il porto di Le Havre), un pittoresco paesino di pescatori, famoso per le cappesante. Transitiamo da Trouville, città in stile bell’epoque, e ci dirigiamo verso le spiagge dello sbarco in Normandia, (Sword beach, Juno beach e Gold beach), dove numerosi monumenti, carri armati e croci, ricordano quanti soldati siano morti per liberare l’Europa dal nazismo; passiamo anche dal cimitero dei marines ad Omaha, dove ci sono migliaia di croci bianche con i nomi dei soldati americani caduti in queste spiagge.

Ci dirigiamo poi verso Le Mont St.Michel, la bellissima abbazia del decimo secolo che sorge su un isolotto e che per il gioco delle maree, spesso diventa un’isola, circondata dalle acque dell’Atlantico. Purtroppo è periodo di secca, così vediamo solo il deserto di fango intorno, saliamo per le ripide stradine di ciottoli che portano ai piedi della chiesa, dalla quale si gode un meraviglioso panorama e poi andiamo a mangiare, bissando il menù della sera precedente.

Dopo cena torniamo all’abbazia per vederla di notte illuminata dai fari gialli, che le conferiscono un aspetto fiabesco, poi il mattino successivo passiamo da un contadino per comprare fois gras, Calvados e Sidro artigianali e ci dirigiamo verso Cancale, la capitale delle ostriche, ed alle 9,20 del mattino (dopo aver aspettato qualche minuto, l’apertura di una bancarella che serve frutti di mare freschissimi), facciamo colazione con 12 ostriche e 7 etti di cozze alla marinara, accompagnate dall’immancabile sidro secco. Il gestore ci dice di non aver mai servito una colazione simile, ma noi facciamo di meglio ed arrivati al porto, ordiniamo tre dozzine di ostriche che mangiamo sugli scalini del lungomare e sono solo le10,30… Puntiamo poi verso St.Malò, passando per diversi paesini di campagna caratteristici per le loro case coi tetti a punta (o col prato) e barre di legno alternate a mattoni e cemento, e visitiamo la città vecchia con la spettacolare fortezza che domina la spiaggia e poi ci dirigiamo verso Quimper (carino il centro storico con la cattedrale e le casine in stile bretone), beviamo una birra dell’abbazia e proseguiamo per Riec s/Belon, il paese delle omonime ostriche piatte, ma lo troviamo triste e continuiamo per Vennes, dove ceniamo in una brasserie a base di belon (ovviamente), lumache, bulot e tartara di vitello come dolce, accompagnando il tutto con sidro, vino rosso, Calvados e rhum arrangèe. Il mattino successivo ci spostiamo verso la valle della Loira, vediamo le case troglodite costruite nella roccia, che costeggiano il fiume e facciamo un picnic a base di terrina d’oca di fronte al castello di Amboise (che visiteremo subito dopo), dove c’è la tomba di Leonardo da Vinci, che visse in questa città gli ultimi anni della sua vita. La tappa successiva è il bellissimo castello di Chenonceau, del XVI secolo, costruito sul fiume, con due bellissimi giardini (uno di Caterina de Medici, moglie del re, e l’altro di Diana di Poitiers, l’amante), le cucine d’epoca e le stanze arredate in stile rinascimentale, con arazzi e quadri di valore.

Decidiamo poi di avvicinarci verso casa e ci fermiamo a dormire a Vierzon, un tranquillo e pittoresco paesino sul fiume, ceniamo in un discreto ristorante asiatico ed il mattino dopo ci mettiamo in marcia per tornare a casa.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche