Tour di quattro giorni attraverso la Sicilia nord occidentale

Spendido weekend lungo tra mare, cultura, panorami mozzafiato e buon cibo
Scritto da: acquazzura
tour di quattro giorni attraverso la sicilia nord occidentale
Partenza il: 20/10/2012
Ritorno il: 23/10/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Quest’anno abbiamo deciso per un tour nella Sicilia nord occidentale, 4 giorni tra le bellezze di Palermo e dintorni, Cefalù, Trapani, Erice, San Vito lo Capo, Scopello e dintorni.

Partite dall’aeroporto di Venezia alle 12 con una temperatura esterna di 13 gradi e un nebbione fitto, l’arrivo all’aeroporto di Palermo è sembrato stile Caraibi… la discesa su di un’isola verdissima, un cielo azzurro, un sole splendente e una temperatura di 28 gradi all’uscita dall’aereo che in un attimo ci ha riportate all’estate piena da noi ormai finita.

Uscite dal terminal abbiamo preso il bus navetta gratuito che ci ha portate alla zona autonoleggi, dove una volta sbrigate le formalità, ci sono state consegnate la chiavi dell’auto prenotata on line.

Impostato il navigatore satellitare (indispensabile in Sicilia), ci siamo subite dirette alla Palazzina Cinese in zona Parco della Favorita perchè chiudeva alle 17.30 e poi anche perché dall’aeroporto verso il centro di Palermo è di strada.

La Palazzina Cinese merita una visita, che tra l’altro è gratuita e guidata della durata di circa 15/20 minuti, oltre alla bellezza degli interni merita anche per la vista che si gode dall’esterno.

Finita la visita ci siamo dirette al nostro albergo, Hotel Tonic in Via Mariano Stabile, buon hotel e soprattutto buonissima posizione specialmente per la vicinanza alla zona del Teatro Massimo che alla sera si anima parecchio e diventa il cuore vivo di Palermo.

Preso possesso della camera e consegnate le chiavi della macchina per essere parcheggiata nel garage convenzionato con l’hotel (il sabato pomeriggio a Palermo è praticamente impossibile trovare un parcheggio anche in zona blu!), abbiamo iniziato la nostra perlustrazione della città.

Uscite dall’Hotel ci siamo dirette verso il Teatro Politeama, che abbiamo visto solo dall’esterno, e abbiamo poi proseguito lungo Viale della Libertà (lungo questa via ci sono molti negozi di lusso) fino al Giardino Inglese, uno dei tanti parchi della città.

Siamo poi tornate indietro sempre lungo Viale della Libertà fino a via Ruggero Settimo dove abbiamo gironzolato un po’ guardando le varie vetrine dei negozi, in questa via ci sono tutte le grandi marche e anche molti negozietti carini, giusti per un po’ di shopping.

Abbiamo poi proseguito per via Masqueda e siamo arrivate fino alla famosa Piazza dei 4 Canti, un’occhiata veloce alla vicina Piazza Pretoria (già illuminata essendo divenuto ormai buio), e ci siamo quindi inoltrate lungo Via Vittorio Emanuele fino ad arrivare in Piazza Marina, poi fino al porto, chiamato Cala, e siamo ritornate indietro ripercorrendo Via Vittorio Emanuele fino alla cattedrale (che alla sera è bellissima tutta illuminata).

Girando per le varie vie in cerca di un ristorante che mi era stato consigliato (che non ho trovato) siamo passate in zona mercato delle pulci e poi davanti al Palazzo di Giustizia e quindi percorrendo Via Volturno siamo finite a fianco del Teatro Massimo e da lì ci siamo inoltrate nelle stradine pedonali di fronte che ci hanno portate in Piazza S. Antonio che è piena di localini ed alla sera è molto animata. In questa zona i locali sono molto affollati all’ora di cena, bisogna prenotare per tempo, noi non l’avevamo fatto e infatti alla fine, stanche di cercare posto, siamo finite in un locale un po’ infelice e non abbiamo mangiato benissimo. Dopo cena però ci siamo rifatte con un buon cannolo e una fetta di cassata in una pasticceria che affaccia proprio sulla piazza antistante il Teatro Massimo e poi siamo andate a fare un altro giretto a piedi e siamo arrivate fino in Via Roma dove, all’altezza della Rinascente, al quinto piano c’e un locale che si chiama “Alle Terrazze” molto carino e dove si può sia mangiare che solo bere qualcosa, dall’alto della terrazza appunto, si gode di una bella vista su Piazza S. Domenico. Sarà che era sabato sera ma ho trovato una Palermo molto piena di vita mondana serale, molta gioventù e molti bei locali.

Siamo quindi rientrate in hotel, avevamo camminato davvero tanto, per riposarci e prepararci alla giornata successiva.

Domenica

Ci siamo alzate presto e dopo aver fatto colazione in hotel ci siamo dirette a piedi fino al Palazzo Reale (da Via Mariano Stabile dove era in nostro hotel è una bella e lunga passeggiata ma noi siamo delle grandi camminatrici). Siamo arrivate davanti al palazzo, la cui entrata è però sul retro, e abbiamo fatto un altro bel pezzo di strada per raggiungere l’ingresso. Abbiamo visitato subito la Cappella Palatina, al primo piano, perché alle 9.30 le visite vengono sospese per la messa domenicale e poi siamo salite al secondo piano dove abbiamo atteso circa 10 minuti per la visita guidata del Palazzo Reale, molto bello, la visita dura circa 15 minuti ed è solo in italiano.

Uscite dal Palazzo Reale (abbiamo evitato di vedere la parte sotterranea perché l’avevo già vista in una precedente visita a Palermo) abbiamo preso la strada subito a destra e siamo tornate in Via Vittorio Emanuele passando dalla Porta Nuova, raggiunta la cattedrale siamo entrate per una visita veloce, l’interno è molto meno sontuoso dell’esterno.

Abbiamo proseguito la nostra camminata e raggiunta la Piazza dei 4 Canti, girato a destra verso Piazza Pretoria, abbiamo visitato la chiesa di S. Giuseppe dei Teatini, qui al contrario della cattedrale è l’interno che è molto bello e sontuoso infatti dall’esterno non sembrerebbe meritevole di visita ma invece…

Abbiamo visitato poi la chiesa di Santa Caterina, dietro Piazza Pretoria di fronte a San Cataldo e alla Martorana (che non abbiamo visitato perché già viste) e ci siamo inoltrate lungo delle vie secondarie per raggiungere Palazzo Mirto ma, ahimè, contrariamente a quanto segnalato sul sito era momentaneamente chiuso la domenica, abbiamo allora proseguito verso la zona della Kalsa dove abbiamo visitato la Chiesa della Magione ed il chiostro, siamo poi passate davanti alla chiesa di S. Maria dello Spasimo ma anche questa stranamente era chiusa. Ci siamo dirette allora sul lungomare, la giornata era splendida, ed era pieno di gente che passeggiava. Abbiamo percorso il lungomare fino alla Cala e poi siamo rientrate all’interno, nelle vie pedonali, e abbiamo raggiunto la Chiesa di S. Domenico e poi visitato altre chiesette minori della zona, Palermo è davvero piena di chiese! Siamo tornate in Via Roma, abbiamo attraversato piazza S. Antonio, ci siamo fermate per un po’ di shopping in Via Ruggero Settimo, abbiamo pranzato da “Spinnato” (mangiato benissimo) e poi siamo tornate in hotel, presa la macchina siamo andate a visitare il Castello Zisa ma siamo riuscite a vedere solo i giardini antistanti e il castello dall’esterno perché, sempre contrariamente a quanto pubblicato, la domenica chiudeva alle 13 e non alle 19! Pazienza vorrà dire che tutte queste chiusure saranno il pretesto per tornare prima o poi a Palermo!

Impostato il navigatore siamo partite per Cefalù! Dopo circa 50 minuti di piacevolissima autostrada (si paga un pedaggio di soli 90 centesimi) siamo arrivate in centro a Cefalù, parcheggiato lungo una via secondaria proprio vicino alla zona pedonale, abbiamo iniziato a gironzolare per le vie del centro. Il centro di Cefalù è un susseguirsi di stradine e vicoletti pieni di negozi e localini, il Duomo di Cefalù si trova nella piazza principale nella parte alta della città, l’entrata è gratuita e sia l’interno che l’esterno meritano di essere visti.

Uscite dal Duomo ci siamo dirette verso la parte bassa fino ad arrivare ad un bastione che si trova a picco sul mare da cui si gode una bella vista, abbiamo poi proseguito fino al lavatoio medievale, luogo molto particolare, e abbiamo quindi fatto una passeggiata lungomare, la spiaggia era piena di gente che prendeva il sole, la giornata era davvero estiva, peccato non aver portato il costume!

Lasciata Cefalù, prima di fare rientro a Palermo, abbiamo deciso di fermarci a Bagheria, è un piccolo paese ma con un bel centro, tra l’altro molto animato la domenica, con molti bei negozi e parecchie chiese; Bagheria è famosa per le sue ville, noi abbiamo visitato solo Villa Palagonia, il biglietto di ingresso di 5 euro è forse un po’ caro considerato che all’interno si visitano solo tre stanze e soprattutto visto il non buonissimo stato di conservazione della villa, specialmente i giardini li ho trovati trascurati, peccato perchè se tenuta meglio la villa sarebbe davvero bella.

Essendosi fatte le 19 abbiamo deciso di fermarci a cenare a Bagheria e, consigliate da alcuni abitanti del luogo, siamo andate a mangiare nella trattoria “’zza maria” che si trova proprio in una stradina secondaria della zona pedonale, posto molto semplice ma cibo ottimo, cucina tipica siciliana, e buon prezzo.

Dopo cena siamo rientrate in hotel a Palermo, e devo dire che rientrare tardi è stata anche una scelta azzeccata perché così abbiamo evitato il grande traffico della città.

L’indomani mattina lasciato il nostro hotel, ci siamo subito dirette a Monreale, la strada per raggiungerla è molto trafficata il lunedì mattina e ci abbiamo messo un po’ ad arrivare. La cittadina di Monreale è in cima ad un monte e i parcheggi sono pochi consiglio di lasciare subito l’auto nel parcheggiato a pagamento che si trova lungo la strada in salita e poi di proseguire a piedi fino alla Piazza del Duomo.

L’ingresso al Duomo è gratuito, si pagano invece 2 euro per accedere al tesoro e alle cappelle che si trovano nel lato destro dell’altare, che meritano essere viste. Noi abbiamo visitato anche le terrazze al costo anche queste di 2 euro, ma queste non sono niente di che.

L’interno del Duomo è molto bello anche se chissà perché me lo aspettavo ancora più sontuoso di quello che è.

Uscite dal Duomo siamo andate a visitare il chiostro che si trova a fianco dell’entrata principale del Duomo. L’entrata costa 6 euro e anche qui devo dire che ho trovato il prezzo un po’ esagerato per un chiostro, anche se bello, la sua particolarità sta nei mosaici delle colonne che circondano il giardino interno.

Uscite dal chiostro abbiamo fatto un veloce giretto nel paese e dopo aver acquistato un paio di souvenir siamo ritornate al parcheggio e, impostato l’indispensabile navigatore. siamo ripartire alla volta di Mondello.

La strada per arrivare a Mondello è molto bella, si percorre un lunghissimo viale alberato che circonda il Monte Pellegrino.

Arrivate a Mondello abbiamo parcheggiato la macchina in zona blu, ma che in questa stagione non è più a pagamento, e abbiamo percorso a piedi tutto il lungomare fino ad arrivare prima all’antico stabilimento balneare, oggi divenuto un famoso ristorante, e poi abbiamo proseguito fino al paese dei pescatori che si trova poco più avanti.

Al ritorno abbiamo fatto lo stesso percorso però camminando in riva al mare, meritava mettere almeno i piedi in quella bellissima acqua cristallina!

Lasciata Mondello, abbiamo preso l’autostrada in direzione Trapani e giunte all’altezza di Segesta, abbiamo deciso di visitare il sito archeologico che si trova proprio a 5 minuti dall’uscita (già percorrendo l’autostrada si vede in lontananza il tempio). Il biglietto d’ingresso costa 6 euro e comprende la visita al tempio e all’anfiteatro. Il Tempio è proprio sopra alla biglietteria e ci si arriva a piedi salendo degli scalini attraverso una bellissima vegetazione. Il Tempio è molto ben conservato e da sopra si gode di una bellissima vista.

Per arrivare invece all’anfiteatro la strada da percorre è molto lunga e soprattutto è in salita ma c’è la possibilità di prendere un autobus navetta al costo di 1,50 euro che parte ogni 30 minuti.

Lasciata anche Segesta, siamo ripartite per Trapani. Arrivate in città ci siamo subito dirette al nostro B&B e dopo aver scaricato le valigie siamo subito andate a prendere la funicolare per salire a visitare l’antico borgo di Erice.

La giornata era abbastanza limpida e abbiamo così potuto godere di una bella vista dall’alto di tutta Trapani e delle Isole Egadi.

Dopo circa 10 minuti di funicolare (costo del biglietto 6,50 a/r) siamo giunte ad Erice. La stazione della funicolare si trova proprio all’entrata del centro, dalla parte della Chiesa Matrice, che visitiamo subito al costo di 2 euro. Anche Erice, come Cefalù, è un dedalo di vie e vicoletti in salita e discesa, consiglio scarpe molto comode in quanto la stradine sono tutte formate da porfido e lastroni. Anche qui molti i negozietti di souvenir e prodotti tipici. Siccome non avevamo ancora pranzato abbiamo deciso di andare ad assaggiare le famose genovesi nella pasticceria di Maria Grammatico che si trova lungo la via principale di Erice. Non perdetele perché sono eccezionali, ne abbiamo poi mangiate altre a Trapani ma non le abbiamo mai più trovate buone come queste!

Abbiamo poi gironzolato un po’ a caso per le varie vie e siamo sbucate davanti ai giardini del Balio, il piccolo parco che costeggia il Castello di Venere e le Torri del Balio, da qui si gode un panorama bellissimo. Il Castello lo abbiamo visto solo dall’esterno. Scattate un po’ di fotografie panoramiche, pian piano siamo ritornare verso la stazione della funicolare e siamo ridiscese a Trapani. La discesa all’ora del tramonto è da non perdere!

Ripresa la macchina siamo andate in centro a Trapani, abbiamo parcheggiato in Piazza Vittorio Emanuele (parcheggi liberi) e da lì abbiamo raggiunto a piedi la zona pedonale che è a 5 minuti di cammino.

Il Centro di Trapani è molto illuminato la sera, e l’atmosfera che si respira è molto suggestiva.

Trapani è davvero una bella città, ha una bellissima zona pedonale piena di antichi palazzi e chiese, siamo arrivate fino alla torre Ligny, che alla sera è illuminata di blu, e poi siamo tornate alla macchina e abbiamo raggiunto il ristorante “il solito posto”, che ci era stato consigliato dal proprietario del nostro B&B, dove abbiamo mangiato davvero molto molto bene, ovviamente gustando la cucina tipica siciliana! Dopo cena, abbiamo prima fatto un giro del centro con la macchina e poi abbiamo fatto una passeggiata sulle antiche mura, che con l’illuminazione serale merita davvero, e infine siamo andate a dormire.

Anche nell’ultimo giorno della nostra vacanza ci siamo alzate presto e dopo una veloce colazione siamo andate a visitare il santuario dell’Annunziata che si trova in periferia; la chiesa in sé è carina, ma è soprattutto particolare perchè in questa chiesa ci sono all’interno ben altre 4 piccole chiese.

Siamo poi andate a visitare le saline di Nubia a circa 15 minuti da Trapani dove si trova anche il museo del sale.

Rientrate a Trapani abbiamo fatto un altro giro del centro a piedi, acquistato alcuni prodotti tipici, visitato la Cattedrale e passeggiato un po’ sul lungomare.

Verso le 12 abbiamo lasciato Trapani e ci siamo dirette in direzione Custonaci, dove abbiamo visitato la Grotta Mangiapane, in questo luogo nel periodo natalizio fanno il presepio vivente e devo dire che dev’essere davvero suggestivo perché qui sembra proprio di essere in un presepio anche senza i figuranti!

Lasciata la grotta in circa 30 minuti abbiamo raggiunto S. Vito Lo Capo, beh qui la spiaggia non ha proprio niente da invidiare alle spiagge dei caraibi! La sabbia è bianchissima, il mare è turchese con un’acqua trasparente, ci sono le palme sul lungomare, insomma proprio una favola di paesaggio.

Abbiamo poi pranzato in un locale del centro e dopo un bel dolce ai pistacchi ci siamo rimesse in macchina con destinazione Scopello che abbiamo raggiunto in circa 45 minuti.

A Scopello abbiamo visitato dapprima la famosa Tonnara, ingresso 3 euro. Il posto è bellissimo, il mare sembra una piscina naturale e i faraglioni sullo sfondo ricordano Capri.

Siamo poi salite con la macchina in cima alla montagna dove si trova il borgo medievale di Scopello, piccolino ma carino.

Visto che ci restavano ancora un paio d’ore di libertà prima di tornare all’aeroporto, essendo di strada, abbiamo deciso di fermarci anche a Castellamare del Golfo, che ha un bel porto e una bella marina.

Verso le 18 siamo arrivate in aeroporto a Punta Raisi, abbiamo riconsegnato l’auto e in attesa della nostra partenza abbiamo mangiato gli ultimi cannoli siciliani e le mitiche arancine!

Verso le 20 abbiamo purtroppo lasciato Palermo con i suoi 26 gradi per arrivare a Venezia dove ci attendeva un tepore di ben… 13 gradi! Giusto per rendere la fine vacanza ancora più triste e farci venire ancora più voglia di tornare presto in Sicilia!

Ciao a tutti!

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