Tour di Barcellona

In giro per una città dai mille volti
Scritto da: atena82
tour di barcellona
Partenza il: 11/12/2014
Ritorno il: 14/12/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Da quando mia sorella con la sua classe (alle superiori) aveva visitato Barcellona (1999 o 2000) era nato in me il desiderio di vederla. Poi ho letto con molta passione i libri di Carlos Luis Zafon ambientati nella Barcellona gotica…e finalmente sono riuscita ad organizzare un viaggio in questa città ricca di diverse anime.

A/R con Vueling da Venezia. Abbiamo speso circa100 euro.

Siamo partiti alle 13,00 di giovedì 11/12/2014.

Tramite booking.com avevamo prenotato l’hostal Balkonis a soli 144 euro per tre notti, camera doppia con bagno interno.

Arrivati a El Prat abbiamo preso l’Aerobus che per 10 euro A/R porta in centro città. La cosa ottima è che parte ogni 10 minuti ed è un servizio veloce e comodo!!! In più la fermata intermedia tra placa Espanya e placa Catalunya si trova a pochi passi dall’hostal che avevamo prenotato. Comodissimo.

Arrivati all’hostal ci ha accolti una receptionist italiana che ci ha dato alcune informazioni utili. La camera era molto bella e pulita. Ci siamo trovati bene per la gentilezza dello staff, la pulizia e bellezza della stanza e la posizione a pochi passi da 2 linee della metropolitana e a 15 minuti dalle ramblas a piedi. Un paio di difetti: rumorosità (di notte dalla strada si sentivano tutti i rumori….) cosa però abbastanza comune negli alberghi delle grandi città; lavandino in bagno inserito in uno spazio piccolissimo e non ben illuminato,leggermente scomodo.

Ci siamo sistemati un attimo e siamo partiti subito alla scoperta della città. Avevo fatto un piano dettagliato per riuscire a vedere più cose possibili nei pochi giorni a nostra disposizione.

Ci siamo diretti a piedi verso placa Catalunya e abbiamo percorso per la prima volta le Ramblas. Piccolissima delusione. Mi aspettavo qualcosa di più grandioso e maggiormente animato. Si è rivelata una bella strada pedonale, con eleganti palazzi e ogni genere di bancarelle. La Boqueria invece non mi ha deluso anche se di mattina dev’essere ancora più animata e caratteristica. Un’esplosione di colori e di odori. Un mercato davvero piacevole da visitare anche se la macedonia che ho preso non era proprio la cosa più fresca e buona che abbia mangiato. Ma è comprensibile, erano le 16,30!

Poco più avanti, sulle Ramblas, si ammira il mosaico di Mirò. Proseguiamo e arriviamo alla bellissima Placa Reial. Probabilmente la più bella piazza di Barcellona. Mi ha ricordato enormemente le nostre città meridionali. Siamo arrivati poi alla Statua dedicata a Colombo. Una imponente costruzione. Da lì parte il Port Vell. Abbiamo camminato lungo la banchina fino all’altezza del grande gambero sorridente opera di Mariscal. Da lì abbiamo cercato di orientarci e andare verso il centro. Abbiamo raggiunto la zona della cattedrale con i mercatini natalizi. Poi siamo andati in piazza Jaume che nei giorni successivi si rivelerà il centro di Barcellona… qualunque giro facessimo ci ritrovavamo sempre qui. C’è il municipio e il palazzo della Generalitat, oltre al presepio allestito in questi giorni. Il sole se n’è andato da qualche ora ormai e sono state accese le luminarie che coprono la città. Belle! Da lì decidiamo di approfittare della visita gratuita al Museo di Picasso e lo cerchiamo (mettendoci un pochino troppo forse). Il Museo è interessante. L’audio-guida è chiara. Nel museo non si trovano i quadri più famosi, ma sono presenti moltissime opere del giovane Picasso (i quadri fatti da bambino mi hanno colpito moltissimo) e alcune dei periodi successivi. Consigliata la visita ad amanti del pittore.

Usciti abbiamo cercato un posto dove cenare e alla fine ci siamo fermati in un posto turistico dove abbiamo preso il menu tapas. Abbiamo però mangiato bene. Il personale era molto simpatico e abbiamo speso poco. Dopo cena abbiamo gironzolato ancora e siamo andati a dormire.

Venerdi 12 ci siamo diretti per la strada più breve verso la Cattedrale. Ancora nella zona di… ci siamo fermati per la colazione. Io ho assaggiato la emsaimada, una girella dolce, prodotto tipico catalano, buonissima!

Abbiamo visitato la Cattedrale (la Seu) gotica con vetrate magnifiche e il suo Chiostro dove abbiamo incontrato le oche che vi abitano (sì oche nel Chiostro della Cattedrale!) e abbiamo visto il presepio allestito nel chiostro. Ci siamo dedicati alla zona del Barri Gotic che, come avevo letto, in effetti può ricordare in parte Napoli. Abbiamo fatto qualche foto alla scalinata di Piazza del Rei dove i re hanno ricevuto in visita Colombo di ritorno dall’America!!! Abbiamo visitato Santa Maria del Mar, altra bella chiesa gotica. Siamo andati verso l’Arco di Trionfo e ci siamo riposati nel parco della Ciutadella. Non perdetelo. All’entrata vi attende una splendida fontana opera in parte anche di un giovane Gaudi e un mammut a grandezza naturale! Per il resto il parco è abbastanza semplice.

Siamo arrivati a Barcelloneta e abbiamo passeggiato sul lungomare, abbiamo pranzato in una focacceria e abbiamo preso la Teleferica per raggiungere il Montjiuc. La vista è grandiosa su tutta la città. Una volta raggiunto il Belvedere bisogna camminare in salita prima di raggiungere il Castello. Non siamo entrati ma ci siamo limitati a fare alcune foto. Non è nulla di eccezionale ma merita la visita per la sua importanza nella storia della città. Camminando siamo scesi verso lo Stadio Olimpico che era aperto e poteva essere ammirato dagli spalti. Siamo arrivati al Museo Nacional d’art de Catalunya, un edificio maestoso e spettacolare… con fontane/cascate ai suoi piedi. Una splendida vista su placa Espanya e sul monte Tibidabo.

Il programma prevedeva l’attesa delle 19,00 per lo spettacolo della Fontana Magica, ma rispetto alle mie previsioni siamo arrivati con largo anticipo. Abbiamo fatto un giro nel centro commerciale Arena, allestito dove venivano fatte le corride. Abbiamo bevuto una cioccolata con xurros (un dolce fritto super calorico) e abbiamo visto la statua Donna e Uccello di Mirò. Aspettare ancora più di due ore non ci andava e così siamo scappati verso Casa Batllò per la quale avevo acquistato i biglietti che non prevedono data di entrata. Abbiamo comprato il T10 perché più conveniente in base ai nostri spostamenti previsti anche nei giorni successivi. Con la metropolitana siamo arrivati proprio davanti alla casa più fantasiosa di Gaudi. Sembra un regno fatato. Sono rimasta sinceramente meravigliata. L’audio guida è chiarissima ed esauriente. Peccato ci fosse molta gente e quindi non si potesse godere in solitudine la visita di questo posto magico. Peccato anche che ormai fosse buio: alcuni spazi della casa alla luce del giorno avrebbero sicuramente regalato emozioni ancora più grandi. Il costo della visita è alto ma direi che se ne avete la possibilità saranno soldi ben spesi. Io non li rimpiango affatto.

Abbiamo fatto una passeggiata per il Passeig de Gracia fino alla casa del les punxes. Siamo tornati in manzana de la discordia e abbiamo deciso di cenare da Citrus un locale bello e moderno. Probabilmente uno dei posti più eleganti in cui abbiamo mangiato, in assoluto, peccato fossimo vestiti super sportivi e in giro dalle 9 di mattina! Abbiamo mangiato bene e decisamente a buon prezzo considerata la posizione e la tipologia di locale.

Sabato 13 dicembre avevamo la visita alla Sagrada Familia prenotata per le h. 9,15. Arrivati con la metrò ci colpisce subito questa costruzione. Maestosa e così ricca di particolari nella facciata della nascita, più moderna e “essenziale” nella facciata della passione. La visita con l’audio-guida è fortemente consigliata. Si può capire moltissimo e coglierne maggiormente il valore. Questa Chiesa è la cosa più straordinaria che io abbia visto! E’ un luogo magico e davvero bellissimo! Certo sarebbe molto più bello poterla visitare nel silenzio assoluto e alla presenza di poche persone…ma non si può avere tutto nella vita e sinceramente ho trovato molto più rispetto qui che in altre grandi Chiese visitate. Unico appunto: la gente che si fa il selfie… ma che senso ha??? E’ una Chiesa, un luogo sacro. Qualcuno si farebbe il selfie dentro la Basilica San Marco a Venezia? Non so… fate le foto alla Chiesa ma non a voi stessi…. un minimo di rispetto non guasterebbe. mio parere personale

Alle 13,30 avevo prenotato l’entrata al Parc Guell. Avevamo quindi del tempo, siamo andati su Passeig de Gracia per ammirare i suoi splendidi palazzi alla luce del giorno.

Abbiamo preso un panino e abbiamo atteso il bus che ci avrebbe portato verso il parco.

Arrivati lì abbiamo visitato la parte libera perdendoci pure… (o meglio ci siamo allontanati troppo dall’entrata della parte monumentale). Il bus 24 (spero di non sbagliarmi) lascia nelle vicinanze di un entrata “secondaria”. Praticamente si entra sulla piazza della panchina gigante! Il Parco è immerso nel verde di una collina che sovrasta Barcellona. I panorami sono belli soprattutto dalla Croce (punto più alto del parco). Rispetto alle altre opere di Gaudi questa è l’unica che mi ha deluso un pochino… forse mi aspettavo qualcosa di più. Devo dire però che è un posto magico anche questo. Soprattutto il portico della lavandaia. Purtroppo quella che avrebbe dovuto essere la reception del quartiere che Gaudi aveva in mente e che ora ospita uno shop era coperta da impalcature. Per visitare il parco possono bastare 2 ore.

Ci siamo diretti verso il Raval, dove ho fatto una foto insieme alla statua di un gatto gigante. Abbiamo visitato la Chiesa di Sant Pau de Camp e il giardino del vecchio ospedale, che ospita oggi la biblioteca di Catalunya, un luogo suggestivo.

Siamo passati in albergo e dopo esserci cambiati siamo usciti per andare a vedere lo spettacolo della Fontana Magica. Ed è davvero un bello spettacolo. Divertente ed emozionante. Siamo arrivati sulle note di musica moderna… ma sicuramente con la musica classica da il meglio di sé. Infatti subito dopo è cominciato un secondo spettacolo che abbiamo seguito interamente su musiche di opere liriche. Le luci colorate e gli zampilli che cambiavano forma erano davvero affascinanti.

Siamo tornati verso il centro e avrei voluto vedere i luoghi in cui è ambientato l’ombra del tempo di Zafon… abbiamo provato a rintracciare il portone dietro il quale lo scrittore ha immaginato il cimitero dei libri dimenticati….ma la via emanava un odore terribile e Giuseppe mi ha convinto a desistere.

Per cena ci sarebbe piaciuto trovare un buon locale in zona Placa Reial… ma abbiamo toppato alla grande e siamo finiti in un ristorante con cibo mediocre, dove abbiamo speso troppo visto qualità e tipologia di locale.

Passeggiata sulle Ramblas, abbiamo mangiato dei gaufre e siamo andati a nanna.

Domenica 15: non avevamo in programma la visita al Camp Nou, per il costo elevato e perché ci sembrava più giusto dedicare il nostro tempo ad altre visite più culturali. Il tempo atmosferico però non era più bello e il cielo non più limpido come i primi due giorni. Il programma prevedeva di andare sul Tibidabo per ammirare il panorama. Visto il tempo , non dei migliori per ammirare panorami, non c’è sembrata più una buona idea (inoltre per raggiungere la sommità del Tibidabo bisogna cambiare più mezzi e ci vuole parecchio tempo a disposizione). Abbiamo così deciso di visitare lo stadio di una delle squadre più forti al Mondo. E’ stata un’esperienza divertente e anche interessante. La parte museale è piena di trofei e cimeli non solo della squadra calcistica ma anche delle altre squadre della società (di altri sport, tutte molto vincenti). Poi si visita lo stadio, gli spogliatoi degli ospiti, il corridoio delle interviste, la sala stampa, e la tribuna stampa. Per chi ama il calcio direi che ne vale la pena. Dalla fermata della metropolitana ci vogliono 10 minuti di camminata per raggiungere lo stadio. Finita la visita abbiamo approfittato del tempo ancora a nostra disposizione per visitare anche la Pedrera-Casa Milà, anche questa inizialmente scartata. Cosa ci saremmo persi!!! A parte la terrazza famosissima e splendida, la hall con quei colori pastello sulle pareti mi ha lasciata senza fiato! La scalinata elegante è bellissima. La visita permette di vedere, oltre alla magnifica terrazza, il sottotetto che ospita un esposizione su Gaudi e un appartamento arredato come all’epoca della costruzione del complesso residenziale. E’ una visita interessante.

Usciti ho mangiato una bruschetta più costosa della cena del secondo giorno!

Con calma ci siamo recati verso placa Catalunya da li ultima passeggiata sulle Ramblas. Siamo tornati in albergo a prendere i bagagli e con l’areobus ci siamo diretti in aeroporto.

Una vacanza piena in una città dai mille volti.



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