Tour della Turchia col nostro cane

Partecipanti: io (Massimo), mia moglie (Denise) e la nostra barboncina (Minnie) Periodo: Agosto 2008 Durata: 13 giorni Tutte le note sono state prese in diretta con il palmare, perciò mi scuso per errori e orroriGiorno 1 - Istanbul Sveglia alle tre. Un sonno pazzesco ma finalmente si parte. Avevamo fatto tutti i conti per arrivare con buon...
Scritto da: Max_e_Denny
tour della turchia col nostro cane
Partenza il: 01/08/2008
Ritorno il: 14/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Partecipanti: io (Massimo), mia moglie (Denise) e la nostra barboncina (Minnie) Periodo: Agosto 2008 Durata: 13 giorni Tutte le note sono state prese in diretta con il palmare, perciò mi scuso per errori e orrori

Giorno 1 – Istanbul Sveglia alle tre. Un sonno pazzesco ma finalmente si parte.

Avevamo fatto tutti i conti per arrivare con buon anticipo all’aeroporto, ma alla fine non siamo riusciti neanche a fare colazione. Vabbè ci rifaremo sull’aereo.

Partiamo in perfetto orario e il volo e’ ottimo – la colazione no – Minnie aveva gia’ volato in aereo, ma poiché questo dura tre ore, le diamo qualche goccina calmante. Porca miseria, in un attimo quasi non riesce neanche a reggersi sulle zampe. Non è che gliene abbiamo date troppe? La mettiamo nel trasportino e lì rimarrà fino a sera.

Perdiamo un sacco di tempo per ritirare la macchina a noleggio prenotata dall’Italia una Fiat Linea abbastanza acciaccata con 34000 km. Enormi difficolta’ x arrivare in hotel. Consiglio di muoversi in taxi.

Dopo mille vicissitudini e strade perse ogni momento ci portiamo nei pressi dell’albergo (Sapphire), molliano la macchina e lo raggiungiamo a piedi. Viene con noi un ragazzo dell’hotel e ci indica la strada per il parcheggio.

Saliamo in camera, bella e silenziosa anche se un po’ piccola. Mentre Denise si rinfresca accendo la tele e cosa ti vedo? Il GP. Cosa ti faccio? Faccio “riposare” Denny che e’ stanca x la levataccia e mi vedo FUno. Facevo meglio d andarmene perchè Massa rompe a tre giri dalla fine.

Vabbe’, usciamo e devo dire che l’hotel e’ in posizione ottima a pochi passi da tutto il meglio. Bene cosi’ xke la macchina nn l’avrei toccata x niente al mondo. Ci imbattiamo subito nella Cisterna Basilica (15 lire cad. Nota: per farla facile 15 lire turche = 15.000 lire del vecchio conio) un acquedotto antico sorretto da un sacco di colonne. Ci fanno entrare con Minnie. Bene dopo quello che avevavo letto… Anzi e’ la star.. Tutti ke la coccolano, la accarezzano, la fotografano. Almeno ci pagassero…

La cisterna e’ carina.

Proseguiamo di pochi passi e c’e’ la Moschea Blu. Molto bella fuori anche se ce l’aspettavamo con maioliche blu. Invece ha il colore del cemento. Entriamo separati (20 lire cad.) togliendoci le scarpe. All’ingresso ti assale un po’ di puzza di piedi ma trattenendo il respiro la si guarda. Le maioliche blu sono all’interno ed e piena di cupole. Bella. Denny e’ fuori ed ha il suo bel daffare con un bimbetto che toccaccia Minnie. Ormai sono le sei e mezza e non c’e’ più tempo x visitare Aya Sofia. Torniamo in albergo ci rinfreschiamo e poi cerchiamo il ristorante riportato nella Lonely nella via nella quale siamo (Hatay). Purtroppo non esiste più e allora andiamo in un altro lì accanto con cucina ottomama. Molto carino e anche bel servizio. Mangiato bene. (circa 80 lire tot.). Andiamo a letto e troviamo Morfeo immediatamente.

Giorno 2 – Istanbul Ci svegliamo e dopo la colazione iniziamo il nostro giro prendendo la macchina e dirigendoci al Gran Bazar. Minnie in spalla attrae proprio tutti: che ce voi fa’: è proprio bella! Giriamo, giriamo e facciamo le nostre tratttative.

Rispetto ad altri bazar orientali o africani, risulta piu’ ordinato e i venditori sono meno insistenti.

Non possiamo resistere dal fermarci in un tipico bar turco nel quale ci sediamo su seggioline e tavolini destinati alla Barbie talmente sono bassi. Cosa ordiniamo? Orignl Turkish Coffe, of course.

Usciamo e andiamo a visitare il mercato delle spezie. Giretto tra le spezie e poi ritorno verso l’hotel. Visto che e’ ancora presto proviamo ad andare a vedere il Topkapi (20 lire cad.) Non possiamo entrare con Minnie e quindi ci alterniamo. Il palazzo e’ immenso ma ci sembra un po’ spoglio. Lo visitiamo velocemente facendo un salto anche nell’harem.(altri 20 lire cad.) Cmq la visita ci porta via un’oretta a testa. Non un voto alto.

All’uscita cerchiamo l’ingresso di Aya Sofia ke ormai faremo domani. La sera ceniamo in un ristorante con terrazza unica dalla quale si gode un paesaggio meraviglioso sul Bosforo ma soprattutto dominiamo la Moschea Blu e Aya Sofia. Cena indimenticabile nn tanto x il cibo quanto x la vista. Prezzo intorno a 90 tot. Andiamo a letto e sentiamo di aver mosso i muscoli. Giorno 3 – Istanbul Dopo la colazione – mamma mia ke magnata! – ci fiondiamo a vedere Aya Sofia. Coda di cinque minuti x sentirci dire ke nn possiano entrare con Minnie (20 lire cad.). Vabbe, alterniamoci.

Chiesa ora destinata a museo. All’uscita il codazzo x entrare era una roba da paura. Ben fatto farinello!. Ma dov’è Denny che non la vedo?… Gruppi di turisti ovunque ma di lei nessuna traccia. Ah, eccola.. Circondata da un gruppo di turisti turchi che le hanno fatto il terzo grado su Minnie e su di lei.

Gironzoliamo traghettando tra la zona asiatica a quella europea. Per la sera vogliamo andare in un ristorantino segnato nella guida: il Kanaat Lokantasi. Secondo te ci fanno entrare con Minnie? In modo molto maleducato ci sbattono fuori. Strano, sarà uno dei pochi posti a non accettarci con Minnie.

Beh, prendiamo un taxi e decidiamo di cenare in zona Beioglu al di la del Galata Bridge. X fortuna abbiamo preso il taxi. Curioso ke un paio di minuti prima dell’arrivo ci dica ‘money’ sfregando pollice ed indice. Oh, mica scappo senza pagare! (15 lit) Ceniamo in un Anatolian restaurant con una bella ambientazione. Ottimo il pane farcito fatto al momento da due donne in costume visibili anke dalla vetrina. (95 lire) Torniamo in hotel a piedi x smaltire e ridiciamo x fortuna siamo venuti in taxi perche’ eravamo su uno dei sette colli di Istanbul Giorno 4 – (Bursa) Izmir Sveglia alle 7 x prendere il traghetto x Bursa nostra prox meta. Troviamo velocemente l’hotel grazie a due poliziotti che si rifiutano di parlare con Denny che era scesa a chiedere info, ma con me non ci sono problemi.

Mostriamo il voucher alla reception e capiamo ke ci sono problemi.. Ci dicono che nn accettano cani anche se avevamo prenotato on line un hotel che li permetteva.

Abbiamo detto tutte le ns ragioni e cioe’ ke sul web il loro albergo veniva dato tra quelli che accettavano cani e ke noi inoltre lo avevamo specificato. Il manager ci dice ke nessuno in Turchia accetta cani e lì si apre una grande discussione. Andiamo avanti x mezzora fino a quando decidiamo di saltare la tappa di Bursa e proseguire x izmir. Denny chiama x verificare la dispoinibilita’ di una notte in piu e le rispondono ke nn ci sono problemi . Molliamo tutti li e ce ne andiamo sbattendo la porta. Arriviamoa Izmir e nn tutti i mali vengono x nuocere. Il Crowne plaza e’ un bell’hotel con vista fantastica. Doccia e cena in uno dei tanti ristoranti sul mare senza grandi esaltazioni (95 lire) Ndr qui ni sanno dire neanche tank you in inglese.

Giorno 5 – Izmir Il programma di oggi prevede il bazar di Izmir. Piu ke un bazar sembrava il mercato rionale che fanno il giovedi dietro casa nostra… Ripartiamo verso Alicanti cittadina vicino al mare con viettine e negozietti. A prima vista non avremmo dato una cicca ed invece e’ une cittadina molto tranquilla con clima marinaro e molto calda. Ci sediamo in un baretto moltl carino dove, dopo una breve occhiata di intesa tra i due giovani proprietari, ci permettono di entrare con Minnie.

Frappe e caffe (Lavazza) e ci rimettiamo in macchina x percorrere nuovamente quegli ottanta km ke ci riportano in albergo. Piccola siesta e via alla volta di Foca, piccolo villaggio di pescatori. Quasi altri cento km! Finalmente arriviamo con la luna bella alta ma il paesino e’ molto carino. Ci fermiamo a cenare in uno dei tanti ristorantini sul mare. Scegliamo il pesce e mentre ce lo cucinano ci offrono un antipasto. Concludiamo con caffe e te (turchi) anche questi offerti. Tot. 53 lire arrotondate a 50 ovvero 25 euro in due. 10 lire di mancia nn gleli toglie nessuno. Bravi! Di nuovo i cento km e a nanna Giorno 6 – Pamukkale Partiamo alla volta di Pamukkale e sulla strada ci fermiamo alle rovine di Efeso. Sono ben organizzati. Parkeggiamo la macchina e ci portano con la navetta all’ingresso superiore in modo che uscendo dal basso, siamo gia alla macchina. Caldo intorno ai 40 gradi in un’oretta visitiamo le rovine di cui nn siamo appassionati ma almeno un sito archeologico dovevamo inserirlo all’interno del ns tour.

Ripartiamo alla volta di Pammukale ma lungo la starda la polizia ci ferma e ci affibbia una multa x eccesso di velocita’ (ca 90 euro gia’ scontata xke pagata cash) Si prosegue fino a Pamukkale, e alloggiamo al Pam Thermal Pamukkale (cani accettati anche in piscina e a colazione) come molti in zona. Bagno in piscina, fanghi, doccia e cosa facciamo? Andiamo ora ke e’ sera a vedere le vasche di travertino o domani? Andiamo ora ke e’ il tramonto e fa meno caldo. (occhio: durante il giorno e’ caldissimo). Bella mossa.. Poca gente e visita in relax (20 lire cad.). Minnie puo’ entrare. Cena in un ristorante a poca distanza in terrazza con vista sulle vasche bianchissime di travertino (50 lire tot.) In realta, il pgm prevedeva cena a base d’aragosta al lago di Egidir, ma e’ troppo lontano.

Giorno 7 – Antalya Colazione e lasciamo il ns hotel che sembra fatto apposta per le comitive di turisti. Dopo oltre 30 km ci accorgiamo di aver lasciato tutti i voucher in albergo. Oddio… Inversione a U e ritorno. Chiama immediatamente che nn li buttino via… Se lo fanno siamo persi. Nn ci ricordiamo neanche i nomi dei prox alberghi. Il viaggio di ritorno e’ silenzioso.. Io ke cerco di ricordare i nomi, Denny e’ preoccupata. Meno male ce li hanno conservati! Ok partiamo, ma lo avevamo gia’ fatto un’ora e mezza fa per Antalya. Attraversiamo una zona desertica tra i 1000 e i 1600 m di altezza e arriviamo allo Sheraton e oltre ai bagagli ci portano un cuscino per la notte di Minnie, una ciotola e tutto il necessaire per raccogliere i suoi bisogni. Complimenti! Lo Sheraton nn e’ bello quanto il Crowne Plaza di Izmir, ma qui si sono distinti.

P.S. Lungo la strada ci siamo fermati ad un bar e caffe’ turco, te turco e un litro e mezzo di acqua 4 lire. Solitamente il caffe ce lo mettevano a 5 e il te a 3! Rinfrescata e via per vedere Chimera ke dista ca 70 km. Accipicchia sono le 8 di sera ma ci sono ancora 32° con il 90% di umidita’. Siamo gia’ tutti appicicaticci. La strada e’ piuttosto tortuosa e gli ultimi km sono addirittura su una stradina sterrata. Paghiamo ed entriamo anche qui con Minnie. Il sentiero ke conduce ai fuochi perenni e’ tortuoso e in salita. La torcia e’ obbligatoria xke di notte nn si vede niente e c’e’ l’ipotesi tutt’altro remota di mettere un piede in fallo. Il caldo e’ ancora opprimente e il fagotto peloso che ho sulle spalle mi fa sudare ancora di piu’. Dopo circa 20 min. Si raggiunge il luogo dove queste fiammelle sono accese da tempo immemorabile. Ormai sono le 22.30 e ci fermiamo a mangiare un boccone in uno dei molti ristoranti (se cosi’ di possono chiamare) li’ vicino. In realta’ ‘assaggiamo’ solamente il ns kepab xke e’ aglio con qui e li un po’ di carne. Inoltre a causa di un black out nn vediamo piu’ niente. Ripartiamo perche’ ci aspetta un ora di strada. Ormai e’ mezzanotte e schiaccio sull’acceleratore. All’ingresso di Antalya, a poche centinaia di mt dall’hotel, la polizia ci ferma. Nuova multa x eccesso di velocita’. BASTA, nn ne posso piu’. Per tutto il giorno sono andato piano x nn incorrere in altre infrazioni ed ora… Dai, spicciati: fai qs verbale che vogliamo andare a letto.

L’indomani il pgm avrebbe previsto la giornata in barca: l’idea era di andare a Kas e noleggiare una barca solo x noi due (sorry, due e mezzo!) ma vista la cartina e’ troppo distante. Percio’ decidiamo per una giornata di dolce far niente.

Giorno 8 – Antalya Sveglia con comodo e con ancora piu’ comodo, colazione. Poi il nulla. Per la cena decidiamo di andare in un ristorante sul mare. Molto bello e mangiato bene. Un paio di pecche.. Una portata nn ordinata ke hanno tentato di convincerci di mangiarla. Due piatti chiesti x una sola porzione portati x due con conseguente prezzo raddoppiato. Controllando il conto ci accorgiamo ke e’ errato. Errore o furbizia? Conto secondo noi salato (150 l). Ah, e’ cosi’? Niente mancia allora.

Giorno 9 – Konia Due omelettes x prepararci al trasferimento e via stando molto attenti a nn superare i limiti di velocita’. In turchia hanno il vizio di nn mettere quasi mai il limite per cui nn si sa a ke velocita’ si puo’ andare. Quando c’e’ p.E. Un restringimento e il cartella del limite a 30 km/h, nn ti mettono mai la fine per cui e’ alla tua immaginazione. Giungiamo a Konya (Dedeman Convention Konya) dopo 6 h di macchina x 300 km.

Cena in un ristorante tipico dove nn vengono serviti alcolici (xcio’ neanche birra) nel quale abbiamo mangiato proprio bene pietanze locali.

Spesa totale di 35 lire turche.

Giorno 10 – Cappadocia Sveglia, colazione, espresso … Ho detto espresso… Nella sua accezione la parola espresso significa immediato, veloce, on fly, non che deve essere rifatto 4 volte! Lascia stare se te se minga bun! Partiamo alla volta della Cappadocia (attenzione in turco si dice Cappadochia). Lungo la strada visitiamo il piu’ grande caravanserraglio della turchia. Bello! Meglio questo che Efeso. Arriviamo a Goreme e un panorama fantastico ci accoglie. Il paesaggio e’ irreale con questi pinnacoli di tufo. Fantastico! Dai appoggiamo subito i bagagli ke andiamo a vedere! Purtroppo anche oggi non troviamo l’albergo. Ci viene in aiuto uno in motorino che ci accompagna diretto in albergo (Traveler’s Cave hotel). Che gentile! Vorra’ la mancia? Pare di no. L’hotel e’ scavato letteralmente nella roccia ed abbiamo riservato una stanza con piccolo salottino col camino e vasca idromassaggio.

Ci approntiamo x un tour alla Red Valley visitando le case dei trogloditi. Il sunset e’ compreso nel prezzo di 12,50 euro. Urge una doccia dopo tutta quella polvere. Per cena Max vuole uno dei tre migliori ristoranti segnalato dalla Lonely (a la turca) ma c’e’ posto solo all’interno. Aspettiamo al bar provando due bicchieri di vino locale niente di che. La cena tuttavia, una vota seduti in terrazza si rivela buona. Conto e’ di 75 lire turche. Ottimo! Giorno 11 – Cappadocia Notte movimentata perche, le stanze nn sono certo insonorizzate come quelle degli hotel dei giorni precedenti e Minnie ad ogni rumore emette un ‘WOF’ che ci disturba. Cosi’ Denny puo’ apprezzare per intero la preghiera del muezzin alle 4 di notte.

Sin dalla mattina Denny ha movimenti al pancino e dopo alcune soste in bagno ci dirigiamo a Kaymakli per visitare una citta’ sotterranea. Sul posto prendiamo una guida parlante in italiano che ci illustra come vivevano uomini e donne al riparo all’interno di questo ‘palazzo’ di 8 piani. Acquistiamo qualche souvenir e ritorniamo a Goreme per il museo all’aperto. Anche qui nessun problema con Minnie ed anzi, poiche’ ci si e’ rotta la sua borsa, oggi cammina pure lei. Ora ci concediamo un po’ di relax bevendo comodmente seduti al bar ‘a la turca’ un frappe’ e un milk shake. Il mal di pancia di Denny, ke nn l’ha lasciata x tutto il giorno, richiede di tornare urgentemente in hotel. Io mi butto sul letto e schiaccio un pisolino.

Stasera vogliamo cenare presto in quanto domani mattina ci aspetta una levataccia. Sulla piazza di Groeme troviamo un ristorante molto carino nel quale preparano il kebab in un contenitore di coccio che poi rompono davanti ai tuoi occhi. Anche qui Minnie e’ bene accetta e anzi ci dicono di toglierla dal suo trasportino. Concludiamo con un dessert a base di yogurt, miele, cioccolato e banane. Ci corichiamo che sono gia’ passate le 23.00.

Giorno 12 – Cappadocia/Ankara Sveglia puntata alle 4.15 perche’ alle 5.00 ci viene a prendere un auto x il tour in mongolfiera. Il sole nn e’ ancora sorto e fa piuttosto freschino. Meno male che ci siamo portati un golf e un Kway. Inoltre tira un po’ di vento. Speriamo di poter decollare… Ci siamo concessi un piccolo lusso prendendo una mongolfiera tutta x noi (trattando, l’abbiamo portata via a 800 euro). Prima esperienza x noi e x Minnie che ovviamente e’ con noi. L’esperienza e’ da provare: il volo sulla Cappadocia e’ fantastico e permette di avere una visione differente. Il pilota entra nelle valli fino a sfiorare il terreno e poi su fino a 1000 mt di altezza. Concludiamo con una bottiglia di champagne e una bella foto ricordo di noi tre e il pilota. Indimenticabile! In hotel facciamo colazione e ci avviamo (a velocita’ moderata) verso Ankara. Lungo il percorso facciamo una piccola sosta sul lago salato. Una distesa enorme completamente asciutta e ricoperta di sale.

Giungiamo ad Ankara e tanto x cambiare perdiamo la strada per l’albergo (Hilton) ma alla fine riusciamo a trovarlo. Ci concediamo quindi un meritato riposo.

Per la consueta cena serale decidiamo di spostarci in macchina Non l’avessimo mai fatto. La zona non e’ un granche’: immondizia dappertutto lungo le strade cmq molto affollate e piene di caffe’. Noi pero’ vorremmo cenare. Riprendiamo la macchina per tornare in albergo e cenare li’, ma proprio dietro l’hotel ci sono alcuni ristorantini che non sembrano male. Scegliamo la ‘fish house’ e ci facciamo un branzino alla griglia da 1,3 kg (140 lire).

Giorno 13 – Ankara/Istanbul Non molto da dire se non che dopo colazione i quattro ascensori si rompono (all’Hilton!!). Noi dobbiamo salire e siamo al dodicesimo piano. Siamo giovani e forti, o no? Chiediamo dove sono le scale (anke xke Minnie deve ancora fare la pipi’) ma alla reception tentennano. Alla fine ci fanno passare dalle cucine (no, dico, siamo all’Hilton, mica alla pensione Mariuccia…). Per il resto e’ solo un viaggio di ritorno ad Istanbul questa volta in autostrada (una delle poche in Turchia), dove confidando nella sorte, me la sparo a 180 km/h. Mi e’ andata bene.

Conclusioni (x la ns esperienza): • Tranne rari casi , nn e’ vero ke i cani nn sono accettati o sono malvisti in Turchia. Dobbiamo dire che il nostro e’ piccolo (poco meno di 5 kg) e in tutti gli ingressi era sempre in una borsa.

• Ventosa • Calda e umida a sud • Prezzo degli alberghi e ristoranti circa la meta’ rispetto all’Italia • Costo dei carburanti come da noi • Istanbul e la Cappadocia piena di italiani ma effettivamente sono proprio belle • Rispettare i limiti di velocità soprattutto nei pressi dei centri urbani: ci sono molti controlli



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