Tour della Sardegna settentrionale

Natura lussureggiante, mare favoloso, tradizioni e ottima gastronomia
Scritto da: giogio77
tour della sardegna settentrionale
Partenza il: 10/07/2016
Ritorno il: 20/07/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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1° giorno: San Pantaleo e Porto Rotondo

L’ottima compagnia “Grimaldi Lines” ci accoglie a Livorno per traghettarci, dopo 9 anni di assenza, nella bellissima Sardegna. Arriviamo ad Olbia in una calda ed assolata mattinata di luglio e una volta scesi a terra la nostra prima destinazione è la tradizionale “Pasticceria Loi” in Via Vespignani. Qui ingredienti di qualità e maestria la fanno da padrone. Se volete provare specialità sarde come i morbidi amaretti, le profumate formaggelle e tanti altri dolci tradizionali siete nel posto giusto. Rapporto qualità/prezzo eccezionale e turisti trattati alla stregua dei clienti abituali. Bravi! Dopo questa sosta golosa ripartiamo in direzione San Pantaleo dove abbiamo preso un appartamento in affitto. San Pantaleo è un piccolo borgo sulle colline ma a pochi km dalla Costa Smeralda. Un caratteristico e autentico borgo, con grandi potenzialità, abitato da gente del posto ma frequentato anche da artisti bohèmien e dal “bel mondo” che nel tardo pomeriggio si ritrova per l’aperitivo nei locali della suggestiva piazzetta centrale. Noi invece ci ritroviamo a passeggiare tra i suoi vicoletti fiancheggiati da casette in pietra con le imposte colorate e profumate bouganville, gli atelier artistici, i curati negozietti e ci sembra quasi di essere in Provenza più che in Sardegna.

Dopo esserci sistemati e aver pranzato partiamo alla scoperta dei dintorni. Destinazione Porto Rotondo. Porto Rotondo è un esclusivo e curato insediamento turistico che si sviluppa intorno alla piccola e rotonda Piazza San Marco e al frequentato porto. Passeggiamo lungo le sue lastricate stradine fiancheggiate da negozi e locali alla moda e incrociamo la Chiesa di San Lorenzo, la circolare Piazza San Marco, la Vecchia Darsena, Piazza Casbah fino alla rilassante Passeggiata del Porto con i suoi yacht ormeggiati in bella mostra. I bambini, invece, si lasciano conquistare da Via del Molo, artistica via a mosaico che raffigura la “catena alimentare” con “onde marine” e pesci più grandi che rincorrono pesci più piccoli dagli occhi luminescenti. E così mentre loro saltellano da un pesce ad un altro “risaliamo la corrente” e ci avviamo verso San Pantaleo per la nostra prima serata in terra sarda.

2° giorno: La Spiaggia del Principe e Romazzino

Destinazione la Spiaggia del Principe. La Spiaggia del Principe deve il suo nome al Principe Karim Aga Khan che all’inizio degli anni ’60 diede vita a quello che è oggi la Costa Smeralda. Immersa nella macchia mediterranea vi si accede percorrendo la lunga Via Romazzino e girando per Via degli Asfodeli. Una volta raggiunto il parcheggio si imbocca il comodo sentiero di fronte, chiuso da una sbarra ma accessibile a piedi, e in 10 minuti si arriva alla spiaggia. Al mattino presto quando siamo arrivati noi era praticamente deserta e paradisiaca. I bambini in tempo 0 si piazzano sul bagnasciuga per iniziare la loro “giornata di lavoro balneare” e aprono il cantiere per la costruzione di un Castello mentre noi ammiriamo incantati questa piccola caletta di sabbia fine e chiara affacciata su un mare trasparente verde smeraldo e incorniciata dai tipici massi granitici della zona. Ci godiamo la spiaggia quasi in solitudine per un’oretta poi pian piano la spiaggia inizia a riempirsi. I nostri vicini di ombrellone, due fidanzati argentini, sembrano usciti direttamente da una rivista di moda. Iniziamo a chiacchierare con loro e scopriamo due persone, oltre che belle, davvero piacevoli. Ci raccontano della loro particolare attività. Vendono vestiti sulla spiaggia ma non si limitano a farli provare alle loro potenziali clienti. Lei, infatti, è una modella e mostra i capi che vendono indossandoli e “sfilando” sul bagnasciuga. Aprono “bottega”, tempo 10 minuti e davanti al loro “shop on the beach” c’è la fila. Decine di signore sono intente a provare e acquistare vestiti con la speranza che su di loro facciano lo stesso effetto che facevano sulla modella argentina. Dopo due ore ormai la tranquillità della spiaggia è solo un lontano ricordo ed è invasa di bagnanti. Noi però non ce ne facciamo un cruccio e “partiamo” in esplorazione con i bambini a bordo del nostro “potente” materassino, mentre al largo gli yacht ormai non si contano più.

Pranzo al sacco, una lunga chiacchierata con i nostri affabili vicini argentini e pomeriggio nella vicina Spiaggia di Romazzino. Spiaggia davvero bellissima al tramonto con i suoi colori che variano dal giallo ocra della sabbia all’azzurro del mare limpido e calmo fino al verde dei giardini che quasi lambiscono la spiaggia. Uno scenario da cartolina. La nostra prima giornata in Sardegna non poteva andare meglio. La sera restiamo a San Pantaleo e andiamo a mangiare una buona pizza alla “Pizzeria Ichnos”. L’atmosfera nel borgo è tranquilla e rilassata con i bambini che giocano in piazzetta, i turisti che curiosano tra i negozietti aperti e i tanti avventori che si godono la serata seduti nei dehors dei vari locali. Prima di tornare a casa ci gustiamo un gelato e poi tutti a nanna.

3° giorno: Capriccioli e La Celvia

Destinazione Capriccioli. Transitiamo affianco al raffinato Hotel Cala di Volpe, uno degli hotel più famosi della Costa Smeralda, proseguiamo per la Spiaggia della Celvia ed arriviamo al comodo e grande parcheggio a pagamento di Capriccioli. Le spiagge gemelle di Capriccioli sono facilmente raggiungibili a pochi metri e sono immerse nel verde. E’ mattina presto e i bagnanti sono pochissimi. Davanti a noi si para una spettacolare piscina naturale racchiusa ai lati da rocce granitiche che affiorano dall’acqua. Le due spiagge a ferro di cavallo sono di sabbia bianca e fine e particolarmente adatta ai bambini perché riparate dai venti. Passiamo una mattinata bellissima e Giulia e Matteo si divertono un mondo a “scalare” le rocce dalle quali si ha una bella vista dall’alto e a giocare nell’acqua bassa e trasparente insieme ad alcuni bambini pugliesi conosciuti sulla spiaggia. Pranzo al sacco e nel pomeriggio ci spostiamo nella vicina Spiaggia della Celvia. Anche qui comodo accesso, bell’atmosfera, acqua cristallina e sabbia chiara di grana grossa. Capriccioli però ci è rimasta nel cuore. Curiosi di provare le specialità sarde abbiamo prenotato una cena nell’ottimo “Agriturismo San Giovanni” nelle campagne di San Pantaleo. La location è rustica come si conviene ai veri agriturismi ma senza tralasciare l’ordine e la pulizia. L’accoglienza è impeccabile ed il menù, a prezzo fisso, è abbondante e di qualità. Davvero affabili i camerieri. A trovarne di personale così. Usciamo rotolando più che camminando, soddisfatti dell’esperienza culinaria: dagli antipasti ai dolci passando per i primi e i secondi. Tutto da leccarsi i baffi.

4° giorno: Romazzino e Piccolo Pevero

Destinazione Romazzino. Dal grande parcheggio a pagamento si prende un ampio sterrato chiuso da una sbarra e in pochi minuti di cammino si arriva in spiaggia. La spiaggia è lunga ed ampia ed è in gran parte attrezzata. Transitiamo oltre il tratto di spiaggia riservato al lussuoso Grand Hotel Romazzino e arriviamo ad un incantevole tratto di spiaggia di sabbia ambrata fine ma compatta col granito che affiora dalla sabbia e l’acqua che assume tutte le gradazioni del blu e del verde. La spiaggia, chiusa ai lati da grandi rocce di granito, è immersa nella macchia mediterranea ed è circondata da ville con giardini dai prati verdi che scendono fino al mare. Belli i panfili che si vedono in lontananza. Un paesaggio che ci ricorda molto le Seychelles, meta del nostro viaggio di nozze. Giulia e Matteo fanno amicizia con una bambina umbra e passano tutta la mattinata con lei tra bagni e giochi sulla spiaggia. Nonostante il vento sia cambiato qui si stà davvero bene. Al pomeriggio, invece, ci spostiamo alla Spiaggia del Grande Pevero. Lasciata la macchina nel grande parcheggio a pagamento bisogna prima fare una comoda passeggiata fiancheggiando ville bellissime e poi imboccare un breve tratto sterrato in discesa. Probabilmente siamo capitati in un giorno sbagliato, visto il maestrale, ma è stato un vero peccato vedere questa lunga spiaggia piena di alghe, sporca e lasciata all’incuria come non dovrebbe essere un posto come questo. Senza parlare dei mega yacht ormeggiati al largo che ostruivano quasi completamente la visuale. Insomma visita non proprio fortunata ed infatti, dopo meno di un’ora, andiamo via. Tornando indietro verso il parcheggio notiamo un gran via vai di macchine dai vetri oscurati e tantissima gente incuriosita. A quanto pare c’è il cantante inglese Robbie Williams nei paraggi, ospite sullo yacht di un magnate russo. Ecco spiegata tanta euforia. Noi però l’ex Take That non lo abbiamo visto e per “consolarci” ci siamo fermati all’ottima “Gelateria Bosisio” di Abbiadori che diventerà quasi una tappa fissa delle nostre merende pomeridiane.

5° giorno: San Pantaleo e Porto Cervo

Stamattina ci svegliamo con un forte vento di maestrale e quindi niente spiaggia. Restiamo a San Pantaleo dove si svolge un mercato molto conosciuto in zona che richiama curiosi e visitatori da tutte le località turistiche. Non si tratta del classico mercato rionale ma di un mercatino molto trendy e frequentato anche dai vip della Costa Smeralda. Qui si possono trovare oggetti artigianali locali come gioielli, pitture e sculture, capi di abbigliamento di qualità e tutto quello che offre la tipica gastronomia sarda: dai salumi ai formaggi fino ai dolci. Per alcuni vacanzieri è un appuntamento fisso e irrinunciabile. Ci immergiamo in questa fiumana di gente che ha invaso San Pantaleo. Sono migliaia e sembrano quasi tutti turisti. I prezzi non sono dei più accessibili ma non lontano dalla piazza troviamo un banco di formaggi che vende prodotti con un buon rapporto qualità/prezzo e non ce lo lasciamo scappare.

Al pomeriggio destinazione Porto Cervo. Porto Cervo si sviluppa su una collina che scende sul mare ed è famosa per essere una delle località più esclusive della Costa Smeralda. Prima di raggiungere la famosa Piazzetta, come promesso ai bambini, facciamo una sosta a “Gregoland” un bellissimo parco giochi in una lussuosa zona residenziale vicino al porto nuovo. “Gregoland” è un parco giochi pubblico molto particolare, nato dalla volontà di un miliardario russo che con esso ha voluto onorare la memoria del giovane Gregorio Brianzoli, amico fraterno morto nel 2010 in un tragico incidente causato da un giovane che guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcol. Il parco regala attrazioni divertenti ed insolite e i giochi presenti sono sicuri e di ottima qualità. Ideale per far divertire i bambini e totalmente gratuito. I nostri sicuramente ringraziano!

Lasciato Gregoland transitiamo vicino alla candida e particolare chiesetta Stella Maris e lasciamo la macchina nel parcheggio vicino l’ “Hotel Cervo”. Nella mondana Porto Cervo tutto è perfettamente curato e nulla sembra essere lasciato al caso. I toni pastello e l’architettura degli edifici richiamano la tradizione gallurese ma ai nostri occhi risulta essere un “paradiso troppo artificiale” che manca dell’autenticità di piccoli borghi caratteristici come San Pantaleo. Ciò nonostante vale sicuramente una visita e la nostra passeggiata è stata sicuramente piacevole. Bella la Piazzetta delle Chiacchiere con i negozi extralusso delle Grandi Firme e la vista sul Porto Vecchio. Dopo le foto di rito scendiamo verso il ponticello di legno che collega la piazzetta col Porto Vecchio dove, visto il maestrale, sono ormeggiati in bella mostra yacht e panfili da mille e una notte, uno più lussuoso dell’altro. Guardandoci intorno a colpire il nostro sguardo è anche il Maserati Multi70, il tecnologico trimarano del velista Giovanni Soldini e sulla banchina incontriamo anche lui in persona.

6° giorno: Santa Teresa di Gallura e Palau

Destinazione Santa Teresa di Gallura. Anche oggi la giornata non è delle migliori e allora decidiamo di andare a fare un giro a Santa Teresa di Gallura, vivace località turistica con la bella Spiaggia di Rena Bianca che è affollatissima, nonostante la giornata non sia il massimo e di sicuro la spiaggia non dà il meglio di sé. Lungo la strada principale per arrivare in centro ci fermiamo in un negozio dove facciamo ottimi acquisti enogastronomici a prezzi concorrenziali. Tornando indietro ci fermiamo a Palau dal cui porto turistico partono le escursioni giornaliere per l’Arcipelago della Maddalena. Palau è una bella cittadina ordinata e vivace con tanti bei negozietti e ci fermiamo a mangiare in uno dei tanti localini lungo Via Nazionale pranzando senza infamia e senza lode. Le Compagnie che effettuano escursioni alla Maddalena sono numerose e tutte allineate lungo la banchina del porto. Ci fermiamo a chiedere ad una ragazza gentilissima della Compagnia “Petagus” e prenotiamo a scatola chiusa fidandoci della prima impressione positiva che ci ha fatto e del prezzo che ci sembra ragionevole.

La serata, invece, è dedicata alla “Sagra della Seadas” nella centralissima Piazza Risorgimento di Arzachena. Il paese è animato come nelle grandi occasioni ed, oltre a gustare l’ottimo dolce sardo, assistiamo all’esibizione di gruppi folk che con le loro splendide musiche e danze ci riportano indietro nel tempo. I bambini, invece, restano rapiti dallo spettacolo dei caratteristici Mamuthones che con indosso i loro pittoreschi costumi e i loro fragorosi campanacci percorrono in corteo le vie del paese insieme ai tradizionali Issohadores, mascherati in volto, che attraversano le vie a passi pesanti e cadenzati e sferzano l’aria con le loro pesanti fruste che catturano al loro passaggio gli ignari passanti. E anche noi, con gran divertimento, finiamo per essere loro prede. Davvero una bellissima ed autentica serata!

7° giorno: San Teodoro

Destinazione sud con Cala Brandinchi, vicino San Teodoro. Arriviamo in un grande ed organizzatissimo parcheggio e dopo pochi metri a piedi raggiungiamo la spiaggia. E’ come sempre mattino presto e la prima parola che ci viene spontanea è: “WOW!”. Cala Brandinchi è una splendida e lunga spiaggia di candida sabbia fine lambita da un mare limpidissimo e dal fondale basso per diversi metri. I bambini si fiondano in acqua e resteranno in ammollo tutta la mattina in quella che ribattezzeranno “la nostra piscina”. Il ricordo più bello di questa spiaggia però, al dì là di tanta beltà, resterà sicuramente legato alla stella marina che siamo riusciti ad accarezzare per qualche minuto prima di riportarla nel suo habitat naturale. Col passare delle ore ovviamente la spiaggia si è riempita all’inverosimile e un po’ ha perso la magia del nostro arrivo ma, essendo molto lunga, in acqua ce la godiamo fino alla fine.

Pranzo al sacco e nel pomeriggio, attraversando un piccolo sentiero nel bosco, abbiamo raggiunto la bella Spiaggia Lu Impostu, grande spiaggia di sabbia fine con l’acqua azzurra e cristallina. Spiaggia molto bella ma le preferiamo Cala Brandinchi.

Torniamo a San Pantaleo e troviamo il paese in grande fermento. In serata ci sarà l’evento “Magnendi in carrera” con la possibilità di assaggiare prodotti tipici galluresi nella suggestiva cornice del nostro ormai caro borgo. Evento che ovviamente non ci perdiamo e ancora una volta siamo testimoni della bontà della gastronomia sarda. Manifestazione molto ben organizzata che richiama tantissima gente.

8° giorno Giovedì 14 Luglio: Gita all’Arcipelago della Maddalena

Giornata indimenticabile all’Arcipelago della Maddalena. Oggi il cielo è azzurrissimo e il mare piatto. Prendiamo posto sulla barca accanto a una simpatica famiglia romana con la quale condivideremo ore molto piacevoli. Lasciamo il bel porto di Palau e ci dirigiamo verso l’Isola di Spargi. Scendiamo sull’isola e la spiaggia che raggiungiamo ci lascia senza parole. Un posto paradisiaco che da solo vale i soldi spesi per il viaggio. Ci godiamo un bagno spettacolare nelle sue limpide acque di tutte le tonalità del blu. Non vorremmo più andare via e le due ore che trascorriamo qui volano. Risaliamo sulla barca e pranziamo a bordo con un’ottima ed abbondante pasta pomodoro e gamberetti. Ripresa la navigazione verso l’isola di Santa Maria non possiamo che restare incantanti dalle sfumature di blu che assume l’acqua in questo incantevole arcipelago. Il mare qui sembra dipinto. Davvero indescrivibile. Sosta di un’ora e mezza sull’isola di Santa Maria con le tante barche a vela che sembrano essere sospese nelle trasparenze del mare sottostante. Santa Maria ha una lunga spiaggia bianca e fine affacciata su un mare azzurro e ci rilassiamo sulla battigia crogiolandoci al sole. Ultima sosta alle Piscine Naturali, prese d’assalto, per i tuffi dalla barca. Per concludere visita panoramica con passaggio davanti alla famosissima Spiaggia Rosa, da tanti anni off limits per i turisti. Volendo, prima di tornare a Palau, ci si può fermare a La Maddalena per una visita e poi riprendere all’ora preferita il traghetto che la collega quotidianamente a Palau. I bambini però sono stanchissimi e abbiamo preferito tornare direttamente a Palau. La scelta della compagnia “Petagus” si è rivelata vincente per una prima visita dell’Arcipelago. Ottima organizzazione, paesaggi mozzafiato, orari ed itinerario rispettati. Equipaggio gentile, personale di terra molto cordiale e Comandante molto preparato. Una bellissima gita davvero da ricordare.

9° giorno: Capriccioli e Liscia Ruja

Destinazione Capriccioli. Torniamo in quella che era stata una delle nostre spiagge preferite e anche questa seconda volta non delude le nostre aspettative. Magnifica. il pomeriggio decidiamo di andare a Liscia Ruja, letteralmente striscia rossa. Liscia Ruja è una delle spiagge più turistiche ed attrezzate ma dispone anche di tratti liberi. La spiaggia è una lunghissima distesa di sabbia dorata con una striscia rossastra affacciata su un mare cristallino. Vi si accede tramite una lunga strada bianca a senso unico contornata dalla macchia mediterranea. Peccato solo per le troppe barche ormeggiate al largo. La Costa Smeralda è famosa anche per i suoi straordinari ed inaspettati scorci panoramici. Uno dei più famosi sicuramente è proprio quello sulla Spiaggia di Liscia Ruja. Impossibile da non notare vista la costante presenza di turisti intenti ad ammirare il panorama. Qui il pit stop è d’obbligo ma subito dopo abbiamo deciso di avventurarci sul Monte Moro. La strada per raggiungere la vista panoramica è davvero sconnessa con i tornanti finali davvero impervi. Sinceramente per quanto la visuale da qui sia molto bella non ci ritorneremmo. Piacevole serata finale ad Olbia alla “Pizzeria Vesuvio”. Locale moderno dove l’ottima pizza segue la tradizione napoletana: morbida, elastica e col classico cornicione. E soprattutto facilmente piegabile a libretto. Golosi e particolari i dolci. Un bel modo goloso per concludere la vacanza.

10° giorno: Partenza

E alla fine, come sempre, arriva il fatidico giorno del ritorno a casa col suo carico di emozionanti ricordi. Ti salutiamo splendida Sardegna ma il nostro è solo un arrivederci!

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Tour della Sardegna settentrionale tra natura, tradizioni e gastronomia



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