Tour della maremma e Tuscia
Naturalmente abbiamo studiato un itinerario che accontentasse tutti soprattutto il piccolo Matteo, che ha quasi 4 anni! Base dei nostri spostamenti in Maremma è stata Saturnia dove abbiamo trovato un residence a pochi centinaia di metri dalle terme, il Poggio degli Ulivi: da qui abbiamo fatto molte escursioni infatti la Maremma ha il pregio oltre che di essere una terra splendida di trovarsi a neppure un’ora d’auto da località molto conosciute come l’Argentario, il parco dell’Uccellina, l’orvietano e il lago di Bolsena.
Per quel che concerne la Tuscia la ricerca di una sistemazione è stata molto più complessa, infatti i residence che abbiamo contattato ci hanno fatto preventivi molto alti per cui abbiamo optato per l’ostello di Tuscania, Palazzo Ranucci di cui non mi stancherò mai di elogiarne i pregi per l’ottimo rapporto qualità prezzo e per la gentilezza del personale e di cui parlerò meglio in seguito.
Itinerario Escursioni che abbiamo fatto con partenza da Saturnia: PITIGLIANO E LE VIE CAVE Pitigliano è uno splendido paese in provincia di Grosseto, costruita su uno sperone tufaceo, nota anche con il nome di Piccola Gerusalemme per la presenza di una sinagoga e di una comunità ebraica ben integrata. Molto belli da visitare Palazzo Orsini oggi sede del museo archeologico e di quello Diocesano, la Sinagoga , la chiesetta di Santa Maria (appena fuori dal paese)e in generale tutto il centro storico, non è un caso che Pitigliano vanti il titolo di essere uno dei borghi più belli d’Italia. Vie d’accesso del paese erano le vie cave molte delle quali sono ancora percorribili, noi abbiamo visitato quella di San Giuseppe ma ce ne sono molte altre in zona che ci siamo ripromessi di visitare quando Matteo sarà un pochino più grande. Nella zona si produce un’ottimo vino bianco che è possibile degustare e acquistare un pò ovunque. Per le buone forchette consiglio questi 2 ristoranti: il tufo allegro e l’agriturismo aia del tufo.
ORVIETO E CIVITA DI BAGNOREGIO Che dire di Orvieto, credo che sia una delle più belle città al mondo, non era la prima volta che la visitavamo ma la volta precedente avevamo tralasciato alcune cose per cui siamo tornati molto volentieri! Per arrivare al centro storico bisogna prendere una funicolare che a Matteo è piaciuta anche questa volta tantissimo e lasciare l’auto nell’ampio parcheggio, qui c’è anche il punto d’informazione turistica che vi fornirà tutte le informazioni del caso. L’opera che sicuramente rimane più impressa è il Duomo, proprio di fronte c’è una fornitissima enoteca noi abbiamo bevuto neppure a dirlo un’orvieto amabile con formaggi e salumi toscani davvero squisiti godendoci la vista mozzafiato di questo gioiello d’architettura, dopodichè ci siamo diretti al museo Etrusco Faina che ha una bella raccolta di opere etrusche tra cui spicca la venere e il museo archeologico nazionale. Molto divertente è stata anche la visita al pozzo di san Patrizio che raccomando davvero a tutti. Purtroppo anche questa volta non siamo riusciti a vedere Orvieto underground, pazienza avremmo il pretesto per tornare un’altra volta in questi luoghi fantastici.
Terminata la visita di Orvieto ci dirigiamo su suggerimento di molte guide a Civita di Bagnoregio,la città che muore. Civita è davvero particolarissima, ci si arriva solo a piedi percorrendo un ponte che al ritorno Matteo ha voluto fare tutto di corsa, è stato molto divertente devo ammetterlo ma con i bimbi si ritorna un pò bambini pure noi! Il paese è molto caratteristico, ci sono molti ristoranti e una chiesa molto antica. Se siete in zona vi consiglio di fare assolutamente un salto anche qui perchè è davvero bella! Sulla strda del ritorno abbiamo costeggiato il lago di Bolsena facendo una breve tappa a Montefiascone, il paese dell’est est est tanto per intenderci e anche qui abbiamo avuto una bellissima sorpresa perchè senza saperlo abbiamo potuto conoscere una tra le più belle chiese del Lazio ovvero quella di San Flaviano dove tra l’altro è sepolto lo scopritore di questo conosciutissimo vino dove ancora si può leggere, sulla lapide in peperino grigio, l’iscrizione: “Per il troppo EST! qui giace morto il mio signore Johannes Defuk.
SOVANA, SORANO E VITOZZA Altra meta importante delle nostre vacanze era il parco archeologico di Sovana, poco prima di giungere all’ingresso del paese c’è la biglietteria (5 euro ma se volete visitare anche il castello di Sorano vi conviene fare qui il biglietto cumulativo costo totale 7 euro). Anche questa parte di parco archeologico è molto bella infatti per Matteo ne è risultata una piacevole passeggiata nel verde e per noi l’occasione di visitare la tomba d’Ildebranda che è davvero un’opera ammirevole. La passeggiata dura poco meno di un’ora, all’interno del parco c’è un ‘area pic nic attrezzata (ma devo dire un pò ovunque all’inizio dei vari percorsi ci sono aree atrezzate e punti ristoro), infatti abbiamo spesse volte risolto il problema pranzo con dei tranquilli pic nic in mezzo al verde! Terminata la visita del parco ci siamo diretti a Sovana, uno dei borghi più belli d’Italia, il paese è molto piccolo si visita in poco meno di un paio di ore, l’opera più imponente è il Duomo che è molto antico e davvero notevole per un paese così piccolo e la chiesa di Santa Maria Maggiore.
Nel pomeriggio invece dopo una breve sosta a Sorano ci siamo diretti all’ antico insediamento rupestre di Vitozza sorto in epoca medioevale. L’insediamento rupestre di Vitozza è sicuramente il più vasto e più importante dell’Italia centrale. Comprende oltre duecento grotte, che erano adibite ad abitazioni fin dal medioevo, alcune delle quali erano ancora popolate ancora nel 700. La passeggiata è stata anche qui molto piacevole, il percorso è molto lungo noi abbiamo trascorso qui tutto il pomeriggio: ovviamente non abbiamo visitato tutte le abitazioni ma solo le principali e il colombaio. All’ingresso di ogni grotta un pannello con una nota sulle caratteristiche e su eventuali inquilini di quest’abitazione inconsueta. Matteo ha vissuto il tutto come un’esplorazione, gli abbiamo regalato una piccola torcia e lui ci faceva luce anche se non era necessario perchè le grotte non sono profonde ma ben illuminate dai raggi del sole che filtrava attraverso l’ingresso. La sera stanchi siamo tornati a Saturnia prima però abbiamo fatto una sosta alle cascate del Gorello per ritemprarci delle varie fatiche della giornata.
IL PARCO DELL’UCCELLINA dove è possibile fare una bellissima escursione noleggiando le bici (o al punto informazione del parco o in un bar poco distante) e arrivare a marina di Alberese attraversando il parco che è davvero bello.
Abbandoniamo a malincuore la Maremma per la seconda parte della nostra vacanza, la Tuscia. Prima fermata Vulci, antica città Etrursca costruita su una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Situata nella Maremma laziale, Vulci fu indubbiamente una delle più grandi città-stato dell’Etruria, possiamo ancora ammirare i resti di strade, templi e abitazioni oltre che di tombe importanti come la tomba Francois e quella delle iscrizioni.
Il parco archeologico è molto vasto noi abbiamo optato per il percorso più breve (2 ore circa) che comunque riassume quanto d’importante c’è da vedere. Il nostro itinerario prevedeva una prima parte denominata archeologica con la visita della città antica, ci hanno molto colpiti le strade lastricate, i resti del tempio ma soprattutto il Mitreo di cui avevamo sentito parlare in una nota trasmissione televisiva. La seconda parte invece definita naturalistica ci ha portato fino al laghetto delle Pellicole, davvero molto particolare e scenografico. Non abbiamo potuto visitare invece la tomba Francois perchè non è sempre aperta. All’ingresso del parco c’è un bel castello diventato sede del museo archeologico dove si possono ammirare al suo interno dei bellissimi vasi e l’intero corredo funebre della tomba della Panatenaica. Davanti al castello il ponte del Diavolo costruito dai romani e che divide i territtori di Canino e Montaldo di Castro.
Ripartiamo da Vulci alla volta di Tuscania dove avevamo prenotato una stanza all’ostello di palazzo Ranucci. Arriviamo nel primo pomeriggio e visto che l’ostello apre alle 17 decidiamo di visitare la città. Naturalmente la nostra prima visita è alle due chiese che sono un pò il simbolo di Tuscania ovvero la chiesa di santa Maria Maggiore e quella di San Pietro in Tuscania, sono davvero notevoli ne siamo rimasti davvero impressionati e da sole valgono il viaggio fino a qui. Terminata la visita abbiamo fatto un bel giro al museo archeologico collocato nell’ex convento di S. Maria del Riposo appena fuori le mure di Tuscania che possiede una ricca collezione di sarcofagi molti dei quali appartenuti alla stessa famiglia quella dei Corunas, non ci è stato possibile invece visitate la grotta della Regina a causa della pioggia.
Ma si è fatto tardi e siamo stanchi la giornata è stata intensa e non vediamo l’ora di riposarci; ci dirigiamo quindi a palazzo Ranucci che si trova nel centro storico per intenderci all’interno delle mura. La nostra impressione è stata molto positiva, il palazzo è molto antico e particolare, la camera che ci hanno dato era ampia e confortevole con un bel lettino per il bambino, bagno e televisore in camera e la possibilità di cenare nel ristorante convenzionato proprio dentro il palazzo con un sovrapprezzo di 15 euro a persona (primo, secondo e bevande incluse), il tutto per 47 euro a notte! .Dopo esserci riposati decidiamo di fare un bel giro per il centro storico che è uno tra i più belli del Lazio. Di ritorno in albergo una piacevole sorpresa, le scale di Palazzo Ranucci erano tutte illuminate con candele che il ristorante accende per i propri clienti e quindi ne abbiamo beneficiato pure noi.
La mattina dopo dopo un’abbondante colazione al bar del Duomo ci rimettiamo in viaggio questa volta alla volta di Tarquinia, altra piacevole sorpresa per noi. A Tarquinia si possono visitare le tombe dipinte, ve ne sono alcune molto belle come quella dei Leopardi o dei giocolieri. Matteo si è divertito tantissimo a scendere con noi e accendere tutte le luci per illuminare le tombe. L’ingresso anche in questo caso gratuito (vedi settimana della cultura) come pure il museo archeologico che è davvero bellissimo come lo è il palazzo che lo ospita Palazzo Vitelleschi.
Qui terminano a malincuore le nostre vacanze abbiamo lasciato molte cose indietro come Caprarola, Bagnaia, Bomarzo e Viterbo per cui ci siamo ripromessi di tornare non appena sarà possibile