Tour della Basilicata
Arrivati a Matera ci siamo innanzitutto sistemati nell’albergo che – volutamente – avevamo prenotato per poter dormire in una camera dentro a un sasso. E poi via alla scoperta di questa città unica e affascinante. Su consiglio di amici, abbiamo preso una guida solo per noi (ma volendo, nei tanti info point distribuiti in città, si possono prenotare giri di gruppo), il Sig. Nicoletti, che ci ha accompagnato per due ore a zonzo tra i sassi raccontandoci di tutto e di più sulla storia che c’è dietro ai sassi. Devo dire che sono state due ore piacevolissime, dove abbiamo appreso molto di più di quanto poteva darci la lettura della mera guida. La guida ci ha raccontato l’evoluzione dei sassi nel tempo, il modo di vivere all’interno di essi, la fondamentale raccolta dell’acqua, come si allargava un sasso, il concetto di “vicinato”… insomma, tanti aspetti che ci hanno permesso di apprezzare appieno questa realtà così unica e che tale è stata sino agli anni 50.
Autonomamente abbiamo poi girato tutti i sassi, partendo dal Caveoso – dove peraltro alloggiavamo – sino al Barisano, ammirando i tanti scorci che si aprono tra i vicoli, entrando nelle principali chiese, su tutte consigliamo la Chiesa di San Giovanni Battista, nel sasso Barisano, perché non ha subito aggiunte barocche e, proprio la semplicità della struttura, è la sua principale bellezza.
Abbiamo anche visitato la chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve – complesso rupestre che anticamente ospitava una comunità monastica – nonché la Chiesa di Santa Maria in Idris sulla sommità della medesima rupe ed una casa grotta nella ricostruzione fatta con oggetti dell’epoca.
Fuori dal perimetro urbano è sicuramente da visitare la cripta del peccato originale, finemente affrescata: purtroppo va prenotata con un po’ di anticipo e, nei due giorni che siamo rimasti a Matera, non siamo riusciti a vederla, sarà per la prossima volta!
Matera è una città che va assaporata con calma, è bella in ogni momento del giorno, ma di sicuro con le luci del tramonto e poi alla sera assume maggiore fascino: sembra un immenso presepe di case, dove è bello perdersi tra il sali e scendi dei vicoli o godersi le animate piazze.
Noi, tra la serie di camminate a zonzo, ci siamo concessi una straordinaria cena lucana al ristorante Cola Cola con vista mozzafiato sui sassi. C’è piaciuto così tanto il posto che siamo tornati anche la sera successiva.
secondo giorno di vacanza
Abbiamo deciso di fare un giro tra i paesi vicini a Matera, partendo da Miglionico, Tricarico, poi – andando verso le dolomite lucane – abbiamo ammirato i paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa, dove le rocce incombono sui paesi dando luogo a suggestivi scenari. Tra i due paesi vi è il noto “volo dell’angelo”…una fune, sospesa nel vuoto, ti permette di andare da un paese all’altro raggiungendo velocità notevoli, noi ci siamo limitati ad ammirare i tanti coraggiosi che hanno provato il brivido di questo volo unico.
Da Castelmezzano abbiamo infine raggiunto l’affascinate borgo fantasma di Craco: l’ambiente in cui si colloca questo paese – che non è più abitato dal 1963 – lo valorizzano ancora di più, il silenzio fa il resto.
Nel tardo pomeriggio siamo rientrati a Matera, giusto in tempo per goderci un giro in centro e ammirare la vitalità e l’ordine di questa città che è stata per noi davvero una bella scoperta. Per cena abbiamo replicato con il ristorante Cola Cola, dove abbiamo mangiato benissimo (consigliamo di chiudere con un padre peppe – ottimo amaro di Altamura – e i biscottini locali)!
Lasciata Matera, la prima sosta è stata davvero vicino alla città, per ammirare le chiese rupestri poste al di là della gravina, proprio di fronte al sasso caveoso, in particolare la chiesa di Sant’Agnese. I percorsi che conducono alle chiese sono da affrontare con attenzione, visto che corrono lungo lo scosceso dirupo, ma quanto meno le prime chiese vicino alla sommità sono facilmente raggiungibili da tutti. Abbiamo poi raggiunto la costa jonica ed in particolare Metaponto, con l’interessante zona archeologica greca. Ci siamo infine spostati sino a Policoro, dove abbiamo preso alloggio e dove ci siamo concessi un pomeriggio di relax al mare.
Lasciata Policoro, la prima tappa della giornata è stata la visita del bellissimo Santuario di Santa Maria d’Anglona, riccamente affrescato all’interno e con un bel portale romanico. Vale la sosta!
Ci siamo poi diretti nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, verdissimo, ben curato e con vedute mozzafiato alternati a fitti boschi; lo abbiamo attraversato scendendo verso il tirreno da Lauria e Trecchina. In quest’ultimo paese siamo saliti al Santuario della Madonna del Soccorso (5km fuori dal borgo) dove la vista che si apre davanti è decisamente straordinaria; infatti, dalla cima su cui è posto il Santuario si spazia dal mare al Pollino.
Da Trecchina siamo scesi rapidamente verso il tirreno e verso Maratea, un vero gioiello incastonato tra un mare pulitissimo e montagne incombenti. Siamo saliti subito al Cristo Redentore, posto in cima ad un monte da cui, ancora una volta, la vista che si è aperta ai nostri occhi è stata davvero unica: si vede la frastagliata costa che scende a picco sul mare e il grazioso porto e il borgo di Maratea. Nel tardo pomeriggio ci siamo concessi un lungo bagno alla spiaggia di Fiumicella; anche se Maratea offre diverse spiagge molto particolari da quella nera a quella di acqua fredda… peccato avere poco tempo per non poterle provare tutte! La sera ci siamo goduti la bella atmosfera turistica che si respira nel paese: tanti vicoletti, negozi di artigianato e diversi ristorantini (noi siamo andata da Antichi Sapori per un’ottima cena lucana).
Mattinata al mare di Maratea, davvero limpidissimo, oltre che essere scenografica la baia.
Siamo poi risaliti lungo la costa fino a Sapri e da lì verso l’entroterra, con sosta a Moliterno e passaggio a Corleto Perticara: la strada, quanto mai impervia, passa attraverso zone boschive che qua e là lasciano il passo a improvvise aperture sulle vallate. Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a Potenza, dove abbiamo preso alloggio in un albergo con una spettacolare vista sul dirupo; Potenza è infatti il capoluogo di regione più alto di Italia. Alla sera abbiamo passeggiato per la Via Pretoria sulla quale si affacciano le chiese e i Palazzi più antichi. Una particolarità di questa città che, forse, sfugge a molti è che Potenza è la prima in Europa e la seconda dopo Tokyo per chilometri di scale mobili, basti pensare che uno dei diversi tratti, dura 15 minuti: l’accesso alle scale mobili è ben segnalato e il transito è gratuito.
Dopo un ulteriore giro in città e una sosta alle Poste per inviarci a Bologna un bel pacco pieno di specialità gastronomiche lucane, siamo partiti con direzione Muro Lucano. Il paese è suggestivo in quanto abbarbicato lungo il dorso della montagna. Merita la salita al castello.
Da Muro Lucano abbiamo raggiunto i graziosi laghi di Monticchio, di formazione vulcanica. Sono stati davvero una piacevole scoperta: questa oasi di verde e pace, presenta dei percorsi nel verde (noi abbiamo fatto quello attorno al lago piccolo di circa 1,8 km), diversi ristoranti sul lago, alcuni negozietti e la possibilità di andare in barca o di noleggiare biciclette. Lasciato questo paradiso, abbiamo raggiunto la bella città di Melfi, dove abbiamo visitato il castello in cui si trova il bel Museo Archeologico. Da Melfi abbiamo infine raggiunto la vicina Venosa, la città che ha dato i natali al poeta latino Orazio, e dove abbiamo preso alloggio. In serata abbiamo passeggiato nel grazioso centro, dove in più punti si possono leggere poesie e scritti di Orazio. Molto belli il castello ed il duomo. Abbiamo cenato nella corte interna del ristorante Al Baliaggio, davvero un’altra ottima cena lucana, annaffiata da un buon Aglianico della Basilicata!
Abbiamo iniziato la giornata con la visita del Parco Archeologico di Venosa, posto all’estremità del paese: qui si ammirano i resti delle terme, di alcune domus, della via Appia, ma soprattutto la bellissima chiesa incompiuta, il cui fascino lo deve proprio al mancato completamento.
La chiesa doveva essere l’ampliamento della bella Abbazia della Trinità, complesso del XI secolo fondato dai Bendettini, ma all’interno della quale conserva le tracce delle varie stratificazioni precedenti, dai Romani, ai Longobardi e ai Normanni. Abbiamo avuto la fortuna di visitare questo bellissimo complesso con un volontario del ministero dei beni culturali che ci ha spiegato con dovizia dettagli storici e particolari artistici.
Lasciata Venosa abbiamo fatto rotta verso la Puglia e in particolare verso la suggestiva e misteriosa fortezza di Castel del Monte, da qui abbiamo raggiunto la vicina Ruvo di Puglia, per ammirare la bellissima cattedrale romanica.
Visto che l’idea era di raggiungere Alberobello e quindi la parte sud della provincia di Bari, abbiamo deciso di concederci ancora una sosta in quella che è stata sicuramente la città più bella che abbiamo visto: Matera. Approfittando poi che al sud si mangia molto più tardi, siamo riusciti anche a pranzare nel “nostro” ristorante preferito, la Cola Cola, ma stavolta all’interno, visto che il ristorante è articolato all’interno di tre livelli dentro la roccia.
Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto Alberobello, dove abbiamo trovato alloggio in un trullo nella zona di Aia piccola. Alla sera abbiamo percorso in lungo e in largo la zona dei trulli dal rione dove stavamo al rione Monti, entrando ed uscendo da ogni trullo.
La mattina del nostro ultimo giorno di vacanza è iniziata con un altro giro tra i trulli, per ammirarli con una diversa luce. Siamo poi andati a visitare il cosiddetto Trullo Sovrano, in quanto è l’unico a due piani. Da Alberobello ci siamo spostati a Polignano a Mare dove, oltre ad ammirare questo borgo a picco sul mare, ci siamo concessi un po’ di relax sugli scogli, mentre il mare si infrangeva con forza. Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto la vicina Conversano, altro paese delizioso e ben curato, anche qui merita la vista del centro storico e in particolare della cattedrale e del castello. In serata abbiamo raggiunto Bari palese e ripreso il volo per Bologna.
La Basilicata è stata una piacevolissima scoperta: paesi arroccati in cima a monti scoscesi, boschi alternati a calanchi, pochi chilometri di costa ma con scorci unici, un mare pulitissimo e su tutti la bellissima Matera, ma hanno contribuito a rendere ancor più piacevole la vacanza anche e soprattutto la gente che abbiamo conosciuto e che è sempre stata disponibile e pronta a parlarci della loro bella terra, di cui finalmente anche i turisti si sono accorti e che gli stessi lucani con entusiasmo cercano al meglio di valorizzare. Da ultimo non va dimenticata la qualità enogastronomica che si incontra in questa terra e, più in generale, nel sud e che di certo sono stati la ciliegina a una bellissima vacanza.