Tour dell’Islanda

Alla scoperta dell'isola lungo la Ring Road e le piste interne
Scritto da: MasseMarco
tour dell'islanda
Partenza il: 17/06/2017
Ritorno il: 28/06/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Siamo partiti da Milano Malpensa con il volo della Wow alle ore 01.20 e atterrati alle 03.45 ora locale.

Cose da sapere: l’ora islandese è due ore indietro rispetto a quella italiana

Come vestirsi: premesso che il tempo cambia spesso però, solitamente, piove è meglio vestirsi a cipolla come quando si va in montagna: maglia termica, pile, centogrammi e guscio antiacqua. Per le donne va bene giaccavento con antiacqua, scarponcini da montagna se si fanno trekking in alternativa scarpe da trekking. Il sole sorge alle 03.00 di mattina e tramonta a mezzanotte.

Si paga tutto con carta di credito. È obbligatorio sapere il pin per fare rifornimento, mentre non è necessario cambiare i soldi (neanche per piccolo spese di qualche euro). I prezzi sono indicati con la valuta locale (corona islandese – il cambio in questo momento è 1 euro = 116 Isk). I distributori di carburante non accettano tutte le carte di credito e spesso sono solo automatici. Nei distributori N1 c’è la possibilità di acquistare carte di carburante prepagate con importo pari a 3000 – 5000 – 10000 isk;

La “Ring Road” è una strada ben tenuta a scorrimento piuttosto veloce con limite di 90 km/h;

Le strade indicate con la lettera F sono strade non asfaltate, permesse soltanto alle macchine 4×4. Solitamente sono di facile accesso anche ai piccoli 4×4; I guadi, invece, sono fattibili soltanto con grandi 4×4.

Gli alcolici non sono venduti nei supermercati, ma solo in appositi negozi.

Il costo dei ristoranti è molto molto alto rispetto ai prezzi italiani (basta pensare che il costo medio di una colazione in ostello è di 20 euro a persona). In tutti i ristoranti o fast food è sempre servita acqua fresca in modo gratuito. Il costo medio delle bibite è alto: 6 euro per una coca cola – 10 euro per un succo – 12 euro per una birra piccola. I supermercati più grossi sono Bonus e Nettó che si trovano soltanto nelle cittadine più grandi (Reykjavik – Selfoss – Egilsstaoir – Akureyri).

Il costo del cibo è elevato anche se accessibile, sicuramente unico modo per non dover sempre uscire a cena.

Tutte le prenotazioni delle camere le ho fatte con Booking circa quattro mesi prima della partenza. Le colazioni non erano mai comprese a eccezione di rari casi. Il bagno quasi sempre in comune, onestamente erano tutti puliti. I prezzi delle camere li riporto nel racconto. Le prenotazioni tramite Booking si sono rivelate molto comode anche per comunicare alle strutture l’orario di arrivo. La macchina l’ho prenotata tramite internet con la compagnia Geysir. Il costo del Suzuki Jimmy 4×4 per 10 giorni è stato pari a 750 euro. La macchina era molto molto vecchia. Siccome abbiamo bucato una gomma, il costo per questo inconveniente è stato pari a 300 euro. Costo veramente eccessivo per una foratura, cosa molto frequente in Islanda sulle F road. Come compagnia non la consiglio affatto, poco professionali nel caso di bisogno. Unico vantaggio che può ritirare e consegnare la macchina in aeroporto a qualsiasi ora.

Consiglio, se non avete tanti giorni a disposizione, di evitare la zona a nord, piuttosto fare bene la zona sud e le piste centrali. La gita per vedere le balene potete farla da Reykjavik.

L’Islanda, a differenza di altri paesi, è un posto dove la forza della natura sovrasta ogni altra cosa e, spesso, vi troverete fermi per ore in luoghi magici.

TOP FIVE

Trekking Landmannalaugar

Blu Lagoon jökulsarlon

Gold Circle

Trekking kerlingarfjoll

Husavik – Whale Watching

1° giorno: aeroporto di Keflavik – Selfoss

Appena atterrati e ritirato il nostro vecchio Suzuki Jimmy siamo partiti alla volta del Circolo d’Oro. Prima tappa a 23 km da Reykiavik è stato il Parco Nazionale di Pingvellir dove abbiamo ammirato le zolle continentali. Accesso gratuito, parcheggio P1 a pagamento. Se proseguite per un chilometro circa ci sono altri due parcheggi gratuiti. Bella passeggiata adatta a tutti. Seconda tappa a Geysir dove si possono ammirare le sorgenti di acqua bollente e il bellissimo getto di Strokkur, alto circa 20 metri. Terza tappa a Gulfoss dove si può vedere una grande cascata. Abbiamo aggiunto al Circolo d’Oro la cascata di Seljalandsfoss, molto carina in quanto c’è un percorso attrezzato che ti porta sul retro della cascata. Rientro e pernottamento a Selfoss alla guesthousee skolavellir costo 60€ a camera molto bella con bagno in comune e jacuzzi in giardino, c’è la cucina ci siamo fatti da mangiare il supermercato è a 500 metri.

2° giorno: Selfoss – Vik

Abbiamo imboccato la strada in direzione di Vik e dopo pochi chilometri abbiamo presso la Strada 32 fino all’incrocio con la F208 con la quale siamo arrivati a Landmannalaugar. La strada per arrivarci è piuttosto lunga, ci vogliono circa 4 ore e non sono presenti guadi. La F225 strada alternativa con i guadi era chiusa. Questo è il punto di partenza per tantissime passeggiate molto belle. È presente un campeggio e una pozza naturale di acqua calda dove è piacevole immergersi dopo le passeggiate. Da qui parte il famoso trekking che raggiunge Porsmork. Noi abbiamo fatto il trekking di 3 km seguendo il sentiero rosso, poi bianco e infine verde. Durata del percorso 3 ore. Inizialmente si attraversa il campo lavico fino a raggiungere un pianoro dove è possibile ammirare tutte le vette circostanti color caramello. Con una bella salita poi si giunge alla vetta Brennisteinsalda dove si ammira il panorama a 360 gradi. È necessario avere scarponi da montagna, perché durante la salita bisogna attraversare un piccolo nevaio. C’è la possibilità di fare anche il percorso breve, più semplice, adatto alle famiglie. Alla partenza è possibile acquistare la cartina dei sentieri al costo di 350 isk. Rientro e pernottamento a Vik presso Puffin Hotel Vik. Anche se avevano prenotato una notte in ostello, al nostro arrivo ci è stato proposto un cambio con camera con bagno in hotel e prima colazione inclusa (costo 180 euro a camera). Hotel bello, ma troppo caro. La colazione è buona, abbastanza ricca a buffet (il costo per acquistarla è 2200 isk a persona! Meno male che era compresa!). Dopo cena siamo partiti per cercare i simpatici Puffin sul promontorio di Dyrholeay dove è presente una colonia molto numerosa. Purtroppo scopriamo che dal 15 maggio al 25 giugno questo promontorio è chiuso ai turisti per non disturbare questi uccelli che nidificano sulle scogliere. Saremo costretti a cercarli nelle prossime tappe nei fiordi orientali.

3° giorno: Vik – Hofn

Siamo partiti in direzione Hofn e abbiamo fatto la tappa al canyon di Fjarorargljufur. Qui si può fare una piccola passeggiata per ammirare la profondità di questa insenatura. Abbiamo proseguito per il ghiacciaio Skaftafell dove ci siamo fermati per fare una breve passeggiata ai piedi della lingua del ghiaccio. Anche qui ci sono diversi trekking che si possono fare, sono tutti indicati sulla cartina che vendono a 350 isk al centro informazioni nel parcheggio. Da qui abbiamo proseguito per la laguna glaciale di Jokulsarlon. Questa laguna glaciale è incantevole. Tappa obbligatoria! Qui è possibile prendere l’anfibio (escursione che si può prenotare al momento in loco al costo di 55 euro a persona circa) e fare un giro ravvicinato tra gli iceberg. Si vede tutto molto bene anche se non si fa l’escursione. Di fronte alla laguna glaciale c’è una bellissima spiaggia nera, Diamond Beach, dove si ammucchiano i pezzi di ghiaccio in uscita dalla laguna glaciale trasportati a riva dalle onde del mare. Uno scenario mozzafiato, soprattutto la sera dove il colore del ghiaccio risalta sulla sabbia nera. Rientro e pernottamento a Hofn presso House in the Hill. Questo ostello è molto carino, camere grandi e ben arredate, pulito con due bagni in comune. Unica grande pecca è che la cucina è dotata soltanto di forno a microonde (non ci sono né fornelli né piastra a induzione) ed è quindi impossibile cucinarsi la cena (non ci sono padelle e poche stoviglie). Prezzo a notte per camera doppia 150 euro. Siamo allora andati a mangiare a Hafnarbudin dove si mangia hamburger e patatine al costo di 1800 isk a persona. È un posto molto semplice e di poche pretese, il più economico della zona.

4° giorno: Hofn – Hofn

Affascinati dalla laguna glaciale abbiamo deciso di ritornare in questo magnifico posto, dove abbiamo trascorso l’intera giornata. Fortunatamente a differenza del giorno precedente dove ha diluviato incessantemente tutto il giorno c’era un sole splendente.

5° giorno: Hofn – Egilsstaoir

Questo è stato un giorno di trasferimento. Tutte le strade sono molto belle, panoramiche ma le distanze sono infinitamente grandi. Gli unici incontri possono avverare con pecore o cavalli selvatici. Non soddisfatti della strada fatta ci siamo diretti a Borgarfjordur per vedere i Puffin (Pulcinelle di Mare). Passato il paese ci si dirige verso il centro faunistico dove è possibile vedere da vicino questi colorati animali. Ce ne sono moltissimi e si vedono da vicino. Qui è presente una casetta dove al costo di 800 isk a persona si può entrare e fare le fotografie in modo ancora più ravvicinato. Ingresso non necessario, li vedi benissimo da fuori a occhio nudo. Abbiamo pernottato a Egillsstaoir presso Guesthouse Sara. Costo camera doppia 100 euro a notte. Camera piccola con arredamento vecchio. Cucina ben attrezzata. Si può trovare di meglio…

6-7 giorno: Egilsstaoir – Akureyri

Partenza di prima mattina perché ci aspettano 270 km, temperatura 2 gradi. Prima tappa a Hverir, zona geotermale color ruggine, poi lago di Myvatan dove c’è la possibilità di fare il bagno in piscine naturali calde tipo blu lagon al costo di 40 euro. Noi proseguiamo verso Husavik dove abbiamo in programma l’uscita con la compagnia north sailing per il whale watching. Pioveva ed il mare era molto mosso, il comandante ci ha sconsigliato l’uscita perché le onde erano molto alte e il rischio di stare male era assicurato. Il mio ragazzo ha iniziato a percepire un po’ di angoscia poiché soffre il male di mare, ma per amore mi ha accompagnata. Dopo dieci minuti la metà delle persone erano attaccata alle parapetto che rimetteva in mare. Il mio ragazzo ha passato tre ore a pregare. Io mi sono divertita molto. Abbiamo visto 4 balene di dimensioni medie 10 metri. Si vede solo il dorso e qualche pinnata, niente carpiati e avvitamenti da super quark. La dotazione è una super tuta intera è una mantella antiacqua. Costo 100€ a persona. Rientro a Akureyri e pernottamento presso la guesthouse brekkemberg 33, 100€ a notte. Ottima posizione, vicina al centro e alla piscina termale. L’unico neo è internet, va lentissimo… solo vicino la finestra della cucina. Non accettabile nel 2017.

Il giorno seguente ci siamo dedicati al tour della cittadina, molto carina e dinamica con locali e negozietti simpatici lungo il corso pedonale. Pomeriggio in piscina termale a 8€ a testa Sembra uno scherzo per essere in Islanda… Due vasche idromassaggio a 40 gradi, una piscina olimpionica, una zona sauna e una vasca di acqua ghiacciata… rigenerante.

8° giorno: AKUREYRI – KERGOLFON

Oggi ci aspetta un lungo giro. Ricordatevi di fare benzina perché non ci sono distributori sulla F35. Ci mettiamo 4 ore e arriviamo al resort dove, proseguendo, si arriva alla zona geotermale di Haverin… fotonica… La salita mette a dura prova il 4×4 che, per il fondo, è buono. Noi ci siamo fermati a dormire al resort, ma non è valsa la pena perché dal rifugio partono dei sentieri che portano sul cratere del koffarhhul. Ne abbiamo provato uno, però, gran parte era su un nevaio e viste le condizioni della neve, e non avendo i ramponi, siamo tornati indietro. Qui i sentieri sono poco segnati. La zona non è molto curata, a differenza del Lannergaur. La zona è per escursionisti esperti non per famiglie. Se si vuole fare una passeggiata si può arrivare all’altopiano. Nelle vicinanze del rifugio c’è una piscina naturale di acqua calda a 1,50 km, circa 40 minuti, dove è possibile rigenerarsi. L’unico problema è che la zona è infestata da moscerini che non ti lasciano in pace. Ti ricoprono la faccia. E’ impossibile starci. Abbiamo dormito nel rifugio kerlingarfjoll, nell’edifcio nuovo. Nulla da dire sulla struttura, sembra di essere in albergo. Prezzi veramente alti: 300€ a camera/notte. Non ne vale la pena. Meglio rientrare e dormire a selfoss in ottimi BB con la jacuzzi.

Ultimi giorni a Reykjavik dove abbiamo trovato una città molto giovane e divertente. Le tappe obbligatorie sono il ristorante saegreifinn, nella zona del porto vecchio, un locale alla buona dove si mangia zuppa di aragosta e bistecca di balena a prezzi bassi, merenda con hotdog da baejarins beztu pylsur e la sera degustazioni di birre al Microbar.

Se avete bisogno di info scrivetemi a marcomassetti@icloud.com.

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