Tour del Sulcis: Sant’Antioco e dintorni
2° Tour del Sulcis
Secondo Tour del Sulcis concentrato nell’Isola maggiore della Sardegna. Un’Isola nell’Isola: Sant’Antioco. A 90km da Cagliari, sulla costa sud-occidentale, collegata facilmente alla “terra ferma” tramite un Ponte (nuovo, quello Vecchio è solo visitabile dopo avere costeggiato la strada), il territorio si presenta selvaggio e affabile nello stesso momento. Zone interne tranquille e facilmente percorribili, con viceversa le zone costiere impervie per buona parte e fantastiche per la loro conformazione e natura. Meta di turisti che amano la pace e il relax, ma anche le escursioni estreme (trekking e immersioni). Tutto non si può dire e vedere in una sola semplice vacanza. Tante le guide esaustive, tra le diverse: www.sulcisiglesiente.eu www.comune.santantioco.ca.it/cms/itinerari-turistici
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Non sono tantissime le possibilità ricettive dell’Isola: io, di consueto, ho soggiornato in uno dei pochi Campeggi (anche villaggio con Bungalow): Camping Tonnara. Il giudizio è buono. Semplice ben curato e gestito, per chi non ha troppe pretese. E’ stato realizzato in una delle più belle insenature naturali della zona (Cala de Saboni), e quindi acquisisce un plus di maggior apprezzamento. www.camping-tonnara.it
Qui di seguito una breve mia descrizione delle località visitate nel periodo di inizio Settembre 2013.
Cala Sapone (Cala de Saboni)
Raggiungibile dalla strada di collegamento tra Sant’Antioco verso l’interno in direzione spiagge, attraversando la piana di Cannai. Si può raggiungere anche da Calasetta lungo la strada costiera che solo in un tratto è ancora non asfalta. Insenatura molto scenografica per la sua posizione a favore di tramonto (di una bellezza unica!). Divisa in due insenature, una piccola di uso esclusivo del campeggio La Tonnara con qualche metro di sabbia misto ghiaia, l’altra di medie dimensioni facilmente raggiungibile dalla strada con qualche posto macchina. Entrambi si presentano con un fondale non profondo ma di ghiaione e sassi, perciò si consiglia l’uso di sandali-granchio. È racchiusa tra due promontori rocciosi con due gruppi di scogli centrali, punto di attrazione e di approdo per bellissime immersioni. E’ anche punto di partenza per escursioni in canoa per le bellissime falesie più avanti descritte. Attenzione però alle meduse che in qualche periodo dell’anno sono molto numerose. L’alternanza delle conformazioni rocciose, irregolare e liscia, la rendono suggestiva e meta di piacevoli tintarelle.
Cala Signora
La sommità dell’Insenatura è facilmente raggiungibile dalla strada (quella precedente), ma per accedere al livello mare bisogna avere oltre che delle calzature adatte, anche delle buone gambe (comunque per tranquillizzare abbiamo visto scendere anche bambini!) Il perché è che stiamo parlando di solo roccia. Ed è proprio per questa sua particolarità che il sito ha una bellezza e caratteristica “lunare’’. In realtà si tratta di un insieme di falesie molto simili tra loro che si possono gustare arrampicandosi, attraverso impervi sentieri a volte di sterrato a volte di sola roccia, ma una volta arrivati i cima ai promontori lo spettacolo è assicurato. Una volta raggiunto il fondo si può stendere abbastanza comodamente nei numerosi massi lisci per prendere il sole e poi decidere di immergersi, con un po di prudenza perché bisogna sapere anche come risalire. Lo spettacolo sott’acqua è altrettanto magnifico perché il fondo raggiunge subito almeno i dieci forse venti metri, con la presenza di numerosi pietroni di varie dimensioni che diventano alcune volte dei veri pinnacoli. Attenzione alle piccole meduse, ma si incontra anche qualche bell’esemplare di Cassiopea, la regina delle Meduse, che si dice che non punga (io mi son tenuto alla larga!). La caratteristica del luogo è anche la presenza di alcune grotte naturali che diventano spesso delle piscine naturali… un paradiso!… anche per tuffatori.
Cala Lunga
Insenatura, tra quelle raggiungibili con l’auto (strada sterrata con facile indicazione), tra le più scenografiche dell’isola. Lunga circa tre chilometri e larga circa 500mt, di acqua smeraldina, fondale misto ghiaione e roccia, dotato di servizio bagnino, chiosco bar e comodo parcheggio gratuito. Le sue sponde a strapiombo non impediscono una visita nell’ambiente circostante, vuoi la grande duna alle spalle fitta di canne, o una facile escursione tramite un sentiero che parte proprio dalla spiaggia. Dopo circa venti minuti di salita la veduta paga qualsiasi fatica: credetemi! (guardate il video)
Cala Maladroxia
Una delle spiagge più frequentate dell’isola soprattutto dai locali. I motivi sono da ricercare nella sua facilità di raggiungimento (dalla str. proveniente da Sant’Antioco direzione spiagge), per la vicinanza del villaggio omonimo, e per i servizi offerti in generale (attrezzata con lettini ecc, bagnino, chioschi, banchetti ambulanti….), più servizi ricettivi (hotel) e turistici. L’insenatura è molto bella e scenografica (vista dall’alto con una breve camminata tra le fortunate villette arroccate con vista mare), di sabbia anche se grossolana, fondale marino sabbioso e di livello molto basso, perciò adatto a tutti bambini ed anziani. La particolarità e comodità è per il prolungamento delle abitazioni fino direttamente a mare. Per chi sa spingersi al largo (decina di metri) potrà godere della presenza delle sorgenti idrotermali (a 40°)
Porto di Coqquaddus
La spiaggia è raggiungibile dalla solita strada maestra con visibile indicazione da chi proviene da Sant’Antioco ma mal segnalato in direzione opposta. È presente un comodo parcheggio. È attrezzata e ben servita da più di un chiosco bar-ristorante anche a menù fisso. È una delle migliori insenature dell’isola per la sua ampiezza di sabbia fine e acqua super..cristallina(!). Di fondale basso e sabbioso, è adatta a tutti, famiglie in primis. Per questo però è molto frequentata e in alcuni periodi dell’anno particolarmente affollata. Alle estremità si affacciano leggeri rilievi da dove si può scorgere tutta l’insenatura nel suo insieme. L’arenile si presenta suddiviso in due metà da un piccolo promontorio che in mare prosegue con un basso scoglio, ma il suo superamento è di facile transito in quanto si può camminare facilmente in acqua.
Porto Triga
La scenografica insenatura si trova nei pressi del villaggio Polifemo, alla sinistra di Cala de Saboni. L’accesso è consigliabile ad escursionisti esperti o attrezzati con scarponcini o calzature da trekking. Viceversa si può ammirare dall’alto percorrendo una strada sterrata fino ad un punto di belvedere. È costituita esclusivamente da roccia calcarea e friabile modellata dall’acqua, ma permette comunque di accedere al mare per stupende immersioni.
Porto di Torre Cannai
È una selvaggia insenatura raggiungibile proseguendo oltre Porto Coqquaddus tramite uno sterrato. L’insenatura è formata da rocce strapiombo, in alcuni tratti di origine vulcanica, con modesta presenza di sabbia misto ghiaia, molto suggestiva. Dal parcheggio si può raggiungere anche l’omonima Torre Cannai del 1700, completamente restaurata, (nelle vicinanze giardino botanico) visitabile alcuni giorni della settimana. Per i più avventurosi invece vi si può accedere tramite un sentiero che costeggia la falesia ( a strapiombo in alcuni brevi tratti!). Da questa postazione si ha ancora di più una migliore visibilità e si può scorgere l’imponente isola di La Vacca, meta dei sub.
Sp. Grande o Spiaggia La Tonnara ( Calasetta)
È la Spiaggia più grande dell’Isola Sant’Antioco. Di sabbia fine e di basso fondale degrandante, è facilmente accessibile dalla strada principale con comodi parcheggi. Grazie ai venti costanti si sono accumulate nel tempo piccole dune di sabbia stabilizzate dalla tipica vegetazione mediterranea, che forma, dietro la spiaggia, una piccola pineta nella quale è piacevole addentrarsi. Dalla riva, situata sulla Punta Maggiore, si nota la vecchia e piccola Tonnara che è stata completamente restaurata e merita senz’altro una visita.
Spiaggia Sottotorre (Calasetta)
In alcune guide detta anche “di Punta di Manca” (l’estremità a sx della piccola insenatura), è la tipica spiaggia sarda con tanto di dune alle spalle e macchia mediterranea, ma tutto in miniatura, da una parte piccoli scogli dall’altra parte sabbia con al centro un frequentato stabilimento balneare. Si trova proprio sotto la Torre costiera del XVIII secolo e perfettamente incorporata nella bellissima cittadina di Calasetta.
Nella costa dell’Isola maggiore
Spiaggia di Porto Botte
Raggiungibile dalla St. 195 che collega S.Giovanni Suergiu con Sant’Anna Arresi, con indicazioni ben chiare che portano sulla zona stagni. Davanti all’immenso stagno di Porto Botte si forma l’omonima spiaggia di sabbia bianca e piccole dune con la tipica vegetazione mediterranea. È servita da un lungo parcheggio su una strada sterrata e un piccolo chiosco dotato anche di servizi (bagni non a pagamento e servizi in spiaggia quale “servizio salvataggio’’). Nella sua semplicità e naturalezza trovano ristoro gli abitanti della vicina Villarios.
Porto Pino
Ritornati sulla St. 195 si seguono le facili indicazioni “Porto Pino’’. Dopo circa 10 km (di una lunga strada seminata di numerosi chioschi spesso a km 0 di frutta e ortaggi), si arriva alla rinomata località di Porto Pino, borgo turistico di tra i più famosi della zona (per vicinanza con Sant’Anna Arresi) ma anche perché è l’unica insenatura raggiungibile prima della zona off-limits di Capo Teulada (!). È una lunghissima striscia di sabbia e dune che delimita un insieme di stagni ed oasi naturali di diverse specie sia arboree che di avifauna locali. È formata da tre tronconi che insieme raggiungono la bellezza di quattro km di arenile, l’ultimo dei quali è caratterizzato dalle maestose dune di sabbia “Is Arenas Bianca’’. Presenti diversi aree attrezzate con lettini e sdrai a pagamento ma per la maggior parte è stupendamente libera e selvaggia. Toilette a pagamento. Consigliabile è la passeggiata fino alle dune nel retro spiaggia, immersi nella tipica vegetazione sarda. Per me è una delle migliori vedute della zona dopo Chia. A destra della spiaggia si possono ammirare i pescherecci in servizio nel mare circostante.
Miniera di Serbariu
É il più vicino Villaggio Minerario dell’intero comprensorio del Sulcis-Iglesiente. Si trova vicino alla ferrovia della città di Carbonia. In buono stato di conservazione è una delle testimonianze storiche dell’attività estrattiva moderna, che ha caratterizzato la prima parte del xx secolo e che ha finito di produrre negli anni ’70. Adatto a tutti, consiglio di sicuro una visita: per info www.museodelcarbone.it