Tour del Belgio tra Bruxelles e le Fiandre
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Un paese che non pensavamo di visitare nelle nostre prossime avventure ma che invece si è rivelato un’ottima scelta. Essendo poco il tempo a disposizione optiamo per visitare Bruxelles, Gand e Bruges, la piccola Venezia che sarà la nostra tappa più attesa.
1° GIORNO – 14/8/2019
Partenza presto ore 8.15 con il volo diretto Bergamo-Bruxelles della Ryanair. Il volo è puntuale ed ecco che alle 9.40 circa atterriamo all’aeroporto di Charleroi. Da qui ci mettiamo in coda per prendere il Brussel City Shuttle (28€a persona A/R) che ci porterà direttamente alla stazione di Bruxelles Midi. Fortunatamente la coda non è tanto lunga visto che passa solamente un autobus ogni 30 minuti, e dopo 50 minuti di viaggio eccoci arrivati nella capitale belga. Da li ci trasferiamo nel nostro aparthotel per il check-in e iniziare ad esplorare la città.
L’hotel si trova nella zona di Sablon, una delle più rinomate e consigliate. Decidiamo di incamminarci come prima tappa verso la zona “europea“ di Bruxelles per vedere il Parlamento Europeo e il quartiere limitrofo che risulta essere il più modernizzato della città. Arrivati scopriamo che la visita al museo Parlamentarium e all’aula vera e propria dove si svolgono le sessioni hanno entrata gratuita, quindi perché non approfittarne? Finito il giro europeo ci dedichiamo alla visita del vicino parco del Cinquantenario e ci concediamo il lusso del primo waffel, una vera e propria istituzione qui in Belgio. Decidiamo di tornare verso l’hotel passando per il Parc de Bruxelles e il palazzo reale adiacente. Rientriamo quindi verso quartiere di Sablon per visitare la cattedrale di Notre-dame che però risulta essere già chiusa, ne approfittiamo quindi per entrare nella più famosa cioccolateria di Bruxelles per fare scorta dei famosi “macarones”. Dritti in hotel per un po’ di riposo in vista del successivo giorno.
2° GIORNO – 15/8/2019
Il secondo giorno è interamente dedicato al centro storico di Bruxelles. Sotto un cielo nuvoloso la prima tappa è il mercato di Marolles, il quale non si rivela nulla di entusiasmante a meno che non si sia appassionati di antiquariato. Recuperiamo quindi la visita a Notre-dame a Sablon e poi ci incamminiamo verso il centro.
Qui la città cambia completamente e ci si immerge nella vera anima storica di Bruxelles tra viuzze e negozietti di souvenir e cioccolato. Tappa fondamentale al Waffle Factory per un buon waffle e poi si inizia il giro. A pochi metri ecco trovare il famoso Manneken Pis. Vestito di fiori per la festa dei fiori che troviamo in questo periodo, diciamo che forse con un abito floreale addosso perde un po’ del suo fascino. Classiche foto di rito e poi via alla ricerca della sorellina Jeanneke Pis. La bambina che fa pipì si trova in pieno centro in una vietta traversa della famosa Rue de Bouchers, la via turistica per eccellenza piena di ristoranti e bar. Attraversata la via e girovagato per le viuzze limitrofe, eccoci arrivare nella Grand Place. Semplicemente magnifica, il vero simbolo di Bruxelles che ci rimarrà nella mente con i suoi colori durante il giorno e le sue luci la sera. Ormai è pomeriggio e la fame si fa sentire, decidiamo quindi di mangiare le classiche patatine fritte, altra istituzione belga.
Dopo aver passato il pomeriggio a scoprire il centro di Bruxelles e visitato la cattedrale di San Michele, rientriamo in hotel per un breve riposo e uscire per la cena dove ci attende un piatto tipico di zona, le cozze con le patatine. Abbinamento strano ma che tutto sommato non dispiace. Proseguimento della serata in un classico pub belga con birra del posto, e fidatevi che ne troverete di tutte le sorti. Ultime foto alla grand place illuminata e rientro in hotel in vista dello spostamento di domani nelle Fiandre.
3° GIORNO – 16/8/2019
Sbrigate le pratiche di check-out si parte verso le tanto attese Fiandre. Avendo a disposizione ancora 3 giorni per il nostro tour, abbiamo deciso di dedicarci un giorno a Gand e 2 giorni a Bruges.
Dalla stazione di Bruxelles Midi prendiamo il treno che ci porta direttamente in mezz’ora a Gand in mezzo a campi verdi e piccoli villaggi. Per questa notte decidiamo di alloggiare all’hotel Ibis, il meno costoso nella zona centrale. La piazza principale infatti dista solo a 5 minuti di camminata.
Nonostante non abbia la stessa fama della vicina Bruges, Gand ci lascia subito entusiasmati appena sbuchiamo sul ponte di San Michele. Da una parte l’immensa cattedrale, dall’altra ecco che gli occhi rimangono estasiati sul panorama delle 3 torri, ovvero le torri campanarie delle cattedrali di San Nicola e di San Bavone e il Belfort. Una breve visita a tutte e poi via per le vie e i canali di Gand. La città non è grandissima, basta un pomeriggio e tutti gli edifici principali si possono ammirare. Decidiamo di passare un po’ di tempo seduti sulle famose rive Korenlei e Graslei, con le gambe a penzoloni sul canale brulicante di canoe e barche che trasportano i turisti in giro per i canali. Da qui si ha l’immagine più bella di Gand, con gli edifici lungo il canale e i loro tetti.
Per cena decidiamo di assaggiare il famoso waterzoii, una minestra di brodo caldo contenente del pollo, accompagnata dall’immancabile birra. Non male come scelta. Inizia a piovere e decidiamo quindi di rientrare in hotel.
4° GIORNO – 17/8/2019
Lasciamo Gand e in 20 minuti di treno arriviamo a Bruges. In 10 minuti di camminata raggiungiamo il nostro hotel nella zona centrale della città. Fin da subito ci accorgiamo del perché questa cittadina sia così rinomata e considerata una delle più romantiche d’Europa.
Lasciamo giù i bagagli e subito alla scoperta. Purtroppo il meteo non ci assiste e sotto una fitta pioggia ci limitiamo a qualche giro veloce tra le viette e un primo assaggio della maestosa piazza del Markt. Decidiamo di rientrare in hotel per una meritata doccia calda ed ecco che un’ora dopo le nuvole ci abbandonano e lasciano il posto ad un pallido sole. Ne approfittiamo al massimo per scoprire questa piccola perla, tra i vari canali e gli edifici a ridosso di essi. Un paio di foto alla famosa vista del Rozenhoedkaai (al tramonto da il meglio di se), un altro giro al Markt e poi un meritato waffle nella piazza del Burg, dove troviamo un camioncino che crea dei waffle buonissimi, probabilmente i migliori mangiati fin qui. Ovviamente visto che il tempo lo permette come non mettersi in coda per un giro in battello lungo i canali? La coda è lunga ma ne vale la pena, la vista di Bruges dall’acqua è completamente diversa da quella via terra. Terminato il giro decidiamo di fare una bella passeggiata lungo i canali fuori dal centro immersi nella più totale tranquillità del posto
Nonostante l’enorme quantità di ristorantini tutti adorabili, trovare posto libero per la cena è quasi impossibile, ma vi riusciamo in un posticino non lontano dalla piazza del Markt e chiudiamo qui la prima giornata a Bruges.
5° GIORNO – 18/8/2019
Dopo un abbondante colazione decidiamo che non può essere vacanza senza aver visto il mare, ma prima andiamo a visitare il famoso parco del Minnewater, un parco a 5 minuti dal centro definito come un’oasi romantica di tranquillità tra laghetti, pontili, cigni e papere. Tutto confermato, passeggiare qui da un incredibile senso di rilassatezza e felicità. Ma ritorniamo a pensare al mare e allora 10 muniti di treno e arriviamo ad Ostenda. La città in se non ha molto da offrire se non la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e l’enorme promenade che corre per km lungo la spiaggia bagnata dal mare del nord. La marea è bassa e la spiaggia risulta lunghissima. Il tempo non è dei migliori, ma non piove e la gente si riversa a trascorrere la domenica in spiaggia. Un assaggio della fredda (ma fortunatamente non troppo) acqua del mare del nord, un po’ di foto e un veloce pranzo a base di pesce acquistato lungo i banchetti che si trovano lungo il porto. Ebbene si, il consiglio è quello di mangiare li ed evitare almeno a pranzo i vari ristoranti lungo la promenade. Sentirete che bontà il pesce appena pescato.
Di corsa a riprendere il treno e alle 14 si ritorna a Bruges. Manca ancora una parte della città da visitare, il quartiere di Sant’Anna con i suoi mulini a vento. Decidiamo di andarci a piedi seguendo il percorso lungo il canale che accerchia il centro. 45 minuti di passeggiata ed eccoli, sbucare uno dopo l’altro i 4 mulini a vento. Per noi che non li abbiamo mai visti, gli occhi sono increduli. Uno più bello dell’altro. Ad oggi chiusi ad eccezione di uno che si può visitare al costo di 4€.
Terminata la visita ci spostiamo in centro per gli immancabili souvenir di rito che in questo caso non possono non comprendere i famosi cioccolati belgi.
Visto l’esperienza della sera precedente, per cena abbiamo deciso di prenotare presso il Gruuthuse Hof, grazioso ristorantino con pochi posti al suo interno ma con dei prezzi relativamente abbordabili visti i costi normali di Bruges. Un assaggio della famosa Carbonnade Flammade, spezzatino cotto nella birra accompagnato con patatine fritte, e birra d’accompagnamento.
Ultima passeggiata in centro e tappa immancabile in uno dei più iconici pub del posto, il trappiste, per l’ultima birra belga. Si rientra quindi in hotel in vista del lunedì che ci riporterà in Italia.
6° GIORNO – 19/8/2019
La giornata di oggi è interamente dedicata al rientro verso l’Italia. Dopo colazione sistemiamo gli ultimi bagagli e prendiamo il treno che in un’ora ci porta direttamente da Bruges a Bruxelles Midi. Da qui autobus per Charleroi con l’aereo che alle 14.30 ci porta direttamente a Bergamo per chiudere questa 5 giorni belga che resterà nei nostri pensieri.
Se Bruxelles risulta essere la classica capitale caotica e multietnica, Gand e Bruges sono state veramente il fiore all’occhiello di questa breve vacanza, strette nel loro fascino medioevale da fiaba.