Tour dei bacari a Venezia
Lo ammetto, sono un viaggiatore, una passione che mi ha portato in giro per il mondo ad ammirare luoghi insoliti, stravaganti e bizzarri che mi hanno emozionato, fatto sorridere, scioccato, fatto arrabbiare e a volte strappato una lacrima, ma Venezia è un luogo sublime, un matrimonio indissolubile, un amore eterno, in questo luogo incantato si respira magia.
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Avevo avuto il piacere e l’onore si visitare questa città assopita sulla laguna una ventina di anni fa, da quel momento ho sempre pensato che Venezia fosse una città meravigliosa, questi due giorni passati a girovagare tra i sestrieri della Serenissima mi hanno riempito di vita, ora ho la certezza che Venezia è la città più bella del mondo. Prendiamo l’aereo (io compreso) per andare dall’altra parte del globo e a volte dimentichiamo di quanto sia stupendo il nostro Paese, del resto tutti, a ragion veduta, ce lo invidiano. L’appuntamento con il gruppo di Avventure di un Giorno è davanti alla stazione di Venezia S. Lucia alle ore 11.00. Per partecipare ai viaggi di questo gruppo di amici “nuovi” e “vecchi” basta contattare gli organizzatori sulla omonima pagina facebook, l’adesione è completamente gratuita e non ci sono vincoli, se non quello di passare una vacanza in compagnia di amici.
Arrivo in anticipo e ho qualche minuto per visitare il tanto contestato ponte di Calatrava. Il ponte è carino e svolge al meglio la propria funzione ossia di permettere il passaggio dei turisti sul Canal Grande. Sono un amante delle realizzazioni dell’archistar in particolare della stazione alta velocità Mediopadana, ma probabilmente il costo sostenuto per la realizzazione di questo manufatto è stato eccessivo.
La nostra guida per un giorno è Alessandra, esperta conoscitrice degli angoli più nascosti ed unici del luogo. Infatti per raggiungere il nostro appartamento Green House prenotato con Airbnb ( 1 notte – 245 euro per 7 persone) vicino a campo Santo Stefano attraversiamo la parte sud di Venezia, mentre tutti i turisti percorrono la parte nord.
Ci immergiamo nei colori della città, dei sui campi, dei sui ponti, dei suoi canali, dei suoi rumori, dei suoi odori… camminiamo senza quasi parlare, il naso all’insù e lo sguardo mai sazio di nuove sensazioni. Durante il tragitto visitiamo chiese dalle imponenti facciate ed ammiriamo palazzi nobiliari con le tipiche finestre in stile orientaleggiante, non dimentichiamo che Venezia era la regina dei mari. Da ogni ponte che attraversiamo godiamo di scorci unici e situazioni particolari: una volta spunta tra i meravigliosi palazzi il campanile di S. Marco all’orizzonte, un’altra un gondoliere che rema e ci passa sotto con la pittoresca maglia a righe, un’altra ancora l’acqua che gorgheggia contro il muro delle case a lambirne la soglia, ballerini di tango che si esibiscono sulle banchine… ogni calle, campo o piazza ha le sue peculiarità e il suo gioiello raro. E soprattutto non ci sono auto! Nei canali secondari, più piccoli e raccolti, è possibile imbattersi in lunghe file… di gondole con a bordo turisti entusiasti che sorridono “ai colleghi” che li guardano invidiosi dai ponti (tour in gondola di 20 minuti, che non faremo, 80 euro).
Arriviamo a Campo Santo Stefano, la nostra host non è ancora arrivata, Lucia la contatta telefonicamente. Terminata la telefonata, la nostra capogruppo Lucia, ci informa che forse ci sono dei problemi di overbooking, ahi ahi… dormire sotto i ponti a Venezia è troppo umido! Dopo 10 minuti la proprietaria arriva a prenderci, tutto risolto, ci accompagna al nostro alloggio per la notte. La casa è a due passi dall’Accademia, in una posizione privilegiata e tranquilla, la proprietaria è gentile e simpatica, peccato per il pessimo stato degli arredi. Per muoversi dalla stazione al centro di Venezia a piedi consiglio uno zainetto, visti i ponti, gli scalini, i borghetti stretti e i passaggi angusti, non come una nostra amica avventurosa che ha portato un enorme trolley… che fatica!
Fondamenta della Salute, San Marco e Arsenale
Lasciati gli zainetti, la nostra guida ci conduce attraverso il ponte dell’Accademia, l’unico ponte in legno originale rimasto a Venezia, alla chiesa di Santa Maria della Luce, un luogo sacro di importante impatto visivo, la cupola richiama quella di San Pietro a Roma. Dal ponte è possibile scattare meravigliose foto, viste e riviste sui cataloghi, libri, giornali… ne vale la pena.
Proseguendo lungo le Fondamenta della Salute, costeggiando gli antichi magazzini del sale, arriviamo alla punta della Dogana, un luogo magico, resto basito. Dall’altra parte del Canal Grande si apre un panorama impressionante, narrato in libri, ritratto in quadri d’autore e in dipinti di apprendisti pittori, un luogo magico e unico al mondo: Piazza S. Marco, vista “dal mare”. Non vorrei lasciare questo posto, vorace, guardo ogni particolare di quest’opera ingegnosa che l’uomo ha saputo creare, vorrei fissare sulla retina questa immagine e conservarla per rigustarla ogni volta che in futuro sarò triste o abbattuto. Questo, a mio parere, è un luogo imperdibile di Venezia.
La nostra guida ci accompagna alla gelateria Nico, a suo parere la migliore di Venezia, nonostante il nostro scetticismo, ci ricrediamo: ottimo gelato! Camminiamo fino alla zona delle Zattere, famosa per i suoi ristoranti e rientriamo verso il Canal Grande passando davanti al più antico Squero della città, all’interno del quale ancora oggi vengono realizzate le gondole.
Arriviamo nella piazza più blasonata della città: San Marco. Mi stupisco della mancanza dei piccioni… Non ci sono parole per descrivere tanta magnificenza, un insieme di stili architettonici unici rendono la piazza uno dei luoghi più ambiti e visitati al mondo. Dopo la visita di Ravenna, ci mettiamo in fila per visitare l’interno della cattedrale e poter confrontare i mosaici. All’interno domina l’oro, i mosaici risplendono di luce propria, acquistiamo il biglietto (2 euro) per ammirare la preziosissima pala dell’altare.
Mentre passeggiamo davanti al sublime palazzo del Doge in marmo rosa, capolavoro del gotico veneziano, siamo richiamati da un suono curioso… ci voltiamo e alle nostre spalle si stagliano “8 ponti”, questa volta verticali! Una nave da crociera naviga trainata da un rimorchiatore, padrona del mare, a due passi dalla piazza più suggestiva del mondo. Restiamo basiti, senza parole… siamo indignati, pensavamo che “gli inchini” fossero un retaggio del passato.
Continuiamo il tour fino alla zona dell’Arsenale, tranquilla e degna di una visita. Una perla è l’ospedale di Venezia, l’unico ospedale al mondo in cui è un piacere attendere una visita, una facciata e un chiostro favolosi e una hall imponente e sfarzosa. Sono le 18.00, la nostra guida per un giorno, la migliore accompagnatrice che potessimo avere, ci saluta. Lo scopo, non secondario dell’avventura, è la scoperta dei famosi bacari veneziani.
Tour dei bacari veneziani
Gianfranco indossa il badge “Bacari’s Guide” donatogli da A. di un G., in quanto attento conoscitore della vita notturna in laguna e subito una ragazza (non del gruppo) chiede informazioni su come fare per partecipare al tour, semplice si contribuisce al fondo cassa istituito: si gira, si beve, si chiacchiera e ci si diverte in compagnia, fino ad esaurimento della cassa.
Prima tappa Osteria Al Ponte nei pressi dell’Ospedale, dove degustiamo un ottimo pinot nero, poi seguendo la nostra guida eccezionale, zigzaghiamo fino alle Fondamenta della Misericordia. Un luogo non turistico, frequentato solo da veneziani, una lunga banchina lambita da un canale sovrastato da pittoreschi ponti, dove trovano collocazione naturale numerosi esercizi pubblici, ad esempio il Paradiso Perduto, locale in cui è nato il gruppo musicale dei Pitura Freska.
Entriamo Al Timon. Qui le tipiche e antiche osterie si chiamano “bacari”, nelle quali possiamo sorseggiare ottimi vini in calice (ombre), piccoli cibi e spuntini (cichéti). Ogni bacaro è rinomato per un tipico cichéto (polpette o diversi tipi di pane condito con le più svariate pietanze), per il buon vino o per la preparazione del tipico spritz. La nostra Bacari’s Guide si dimostra un ottimo conoscitore dei luoghi frequentati dai veneziani, un perfetto Anfitrione. Finiamo la serata ballando in un piano bar vicino al ponte di Rialto, dove casualmente incontriamo la nostra host, che gentilmente ci offre da bere. Torniamo in appartamento a notte fonda, contenti di aver vissuto in buona compagnia una vera serata in stile veneziano.
Ca’ d’oro, l’Accademia e il quartiere ebraico
È domenica, sfruttando l’ingresso omaggio dei musei, visitiamo la Ca D’oro, un’antica villa sul Canal Grande, nella quale oltre al San Sebastiano del Mantegna sono presenti altre opere d’arte d’immenso valore. Girovagando per le calle restiamo sorpresi dalla facciata del palazzo Contarini del Bovolo, che trova la sua parte di maggiore intensità espressiva nella celebre torre scalare, rotonda con scala a chiocciola, detta appunto bòvolo in dialetto veneziano. Tale genere di scala non era inusuale all’epoca e per il contesto, ma mai ne era stata sviluppata una di dimensioni così grandi, da non perdere. Il museo Grimani è chiuso inspiegabilmente, suoniamo il campanello e ci informano che è il 1 maggio!
Nel pomeriggio visitiamo l’Accademia, un enorme complesso ricco di numerose opere d’arte degli artisti più celebri.
Tornando verso la stazione attraversiamo il caratteristico quartiere ebraico, in questa zona le abitazioni raggiungono insolitamente i 7 piani in altezza, in quando le case sono state sopraelevate per dare una sistemazione gli ebrei che erano fuggiti dagli altri stati durante l’inquisizione.
Un’altra Avventura di un Giorno è terminata all’insegna della cultura, del divertimento, del buon cibo, dell’ottimo vino … come definita da Vincenzo: un’ubriacatura d’amicizia.
Venezia è una città unica, ogni scorcio della città è una profonda emozione, ogni ponte è un sospiro… un luogo magico da dove non vorresti più partire. Vi è venuta voglia di visitare Venezia? State correndo a preparare la valigia? Me lo auguro, significherebbe che sono riuscito a trasferire su una pagina web le mie sensazioni ed il mio entusiasmo per questa città e se non credete alle parole di un apprendista scrittore, seguite il consiglio di un autorevole filosofo del passato Sant’Agostino: il mondo è un libro, chi non viaggia ne legge una pagina soltanto.
I luoghi imperdibili di Venezia
È difficile classificare le emozioni, ma i luoghi che più mi hanno fatto “innamorare”:
- Panorama dalla punta della Dogana;
- Panorama dal ponte dell’Accademia;
- Tour dei bacari.