Tour de France 2

Girando per la Francia… Provenza, Valle della Loira, Bretagna e Normandia, Disneyland
Scritto da: selene2211
tour de france 2
Partenza il: 08/07/2014
Ritorno il: 22/07/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Non mi piace iniziare un racconto di viaggio lamentandomi ma quest’anno abbiamo scelto un viaggio che si è rivelato talmente bello da rendere il rientro ancor più duro delle solito. La meta è stata decisa con il solito anticipo, più o meno a gennaio. In principio l’idea era quella di limitarsi a Bretagna e Normandia con formula Fly & Drive anche se una serie di circostanze e qualche chiacchiera fra amici che quest’itinerario già l’avevano percorso ci ha fatto decidere per giro tutt’intorno alla Francia. Alloggi prenotati con anticipo, come sempre. I numerosi impegni di quest’anno scolastico-lavorativo hanno fatto sì che le vacanze fossero attesissime, un po da tutti, ma con lento ed inesorabile scorrere dei giorni finalmente arriva il momento della partenza.

GIORNO 1

Solita veglia all’alba: il mattino ha l’oro in bocca, perciò imbocchiamo l’autostrada che ci porterà da La Spezia sino a Cannes e percorriamo questo primo tratto senza soste. A Cannes lasciamo l’autostrada e ci dirigiamo verso Grasse, quindi percorriamo la Route Napoléon sino al bivio che porta ai Gorges du Verdon che con nostra grande delusione non sono affatto verdi a causa degli acquazzoni dei giorni precedenti bensì di uno sconfortante marroncino…. beh si capisce perchè qualcuno li ha ribattezzati Gorges du Merdon! E’ un vero peccato perchè lo splendido colore riusciremo ad apprezzarlo solo a valle, nel lago.

Per la pausa pranzo decidiamo di fermarci a Moustiers sainte Marie un tipico delizioso paesino provenzale; qui prendiamo 3 crepes e una bottiglia d’acqua spendendo 10€: siamo quasi certi che si siano sbagliati! Proseguiamo addentrandoci nella zona del Luberon, alla ricerca dei famosi campi di lavanda e lo spettacolo non delude…distese di viola, alcune volte alternati da campi di girasoli: uno spettacolo! Ci fermiamo a fotografarli, credo tutti, e verso metà pomeriggio arriviamo al nostro albergo, Le Palais ad Apt, dove spenderemo per una tripla con colazione 85€, decisamente mal spesi: un dei tre letti è traballante e alla sera troviamo una inquietante perdita d’acqua nei pressi del rumorosissimo wc. Lasciamo i bagagli e proseguiamo verso Rustrel per visitare il Colorado provenzale, un sentiero di circa 2 ore attraverso le cave d’ocra tipiche di questa regione. Non si paga nulla d’ingresso ma solo 4€ per il parcheggio. La passeggiata risulterà piacevole ma fastidiosa per il solito motivo: un vento pessimo che ci accompagnerà per tutto l’itinerario. Se da una parte aiuta a raffreddare il sole battente dall’altra alzerà continue nubi di sabbia del quale è composto la maggior parte del percorso. La sera ceniamo ad Apt in pizzeria, Chez Mon Cousin Alphons.

Devo dire che non amo mangiare cibo italiano all’estero motivo per il quale sceglierò una pizza alle Escargot, per non smentirmi. 3 pizze una coca cola, acqua in caraffa e un dolce 43€ poi a letto presto dato che siamo in piedi dalle 4.30.

GIORNO 2

Il secondo giorno prevede una prima sosta all’Abbaye di Senanque, la più fotografata abbazia provenzale. Visitiamo la chiesa romanica, molto sobria, e prima di partire acquistiamo un po di olio essenziale e miele alla lavanda prodotti dagli stessi abati. Proseguiamo in direzione Avignone che, ahinoi, non riusciremo a visitare… e menomale perché un errato calcolo dei chilometri da percorrere oggi ci farà arrivare a destinazione già abbastanza tardi, verso le 20.00 nella splendida Valle della Dordogna. Tappe intermedie all’acquedotto romano di Nimes, il Pont du Gard, dove l’ingresso è gratuito ma solo di parcheggio spendiamo 18€ e a Miniapolis, parco super interattivo con protagonisti gli insetti, di ogni genere e specie.

Emma si diverte tantissimo noi pure.

L’ingresso costa per 3 persone 34€, spesi benissimo direi. Arriviamo al nostro bed end breakfast, Le Ferme fleurie, un capolavoro d’alloggio ricercato ed immerso nel verde, verso le 20.00, appoggiamo i bagagli e tiriamo dritti verso Sarlat la Caneda, bella cittadina famosa soprattutto per la produzione del Foie Gras. Ceniamo da La Coulevrine con menu tutto o quasi a base di questo delizioso ingrediente spendendo in tre 73€.

La mattina seguente dopo abbondante colazione acquistiamo direttamente alla fattoria dove alloggiamo qualche barattolino di foie gras e spendiamo in totale alloggio e patè 106€. Ripartiamo, quest’oggi in direzione Valle della Loira. Ci fermiamo in mattinata a visitare il Giardin du Manoire d’Erygnac, bel giardino in diversi stili che circonda appunto il Manoire d’Erygnac.

Notiamo in zona centinaia di alberi di noce e scopriamo così che questa zona è famosa in Francia per la produzione dell’Olio di noce. La giornata non è delle più belle perciò nonostante avessimo comprato alcuni panini in un supermercato ci vediamo costretti a ripiegare su qualcosa al chiuso. La disgrazia della brutta giornata e la fame ci obbligano ad un ristorante pseudo giapponese-in realtà molto cinese dove mangeremo pessimamente, almeno ad una cifra ridicola: formula all you can eat a 28€ in tre. Arriviamo nel primo pomeriggio a Chenonceu, dove andremo a visitare l’omonimo castello, non so dire se il più bello di sicuro uno dei più famosi della Loira. Spendiamo di ingresso in tre 25€ più altri 7€ per il noleggio di una barchetta a remi. Il castello, personalmente l’ho apprezzato più per gli esterni, struttura del castello stesso, a cavallo del fiume, i giardini che lo circondano, diversi in stile a seconda della sovrana che lo ha abitato nei secoli, che per gli interni che non mi hanno entusiasmata. Terminata la visita cerchiamo il nostro bed and breakfast, Les Raimbaudieres, quello che io considero un vero bed and breakfast: una mansarda della stessa abitazione dei proprietari, molto particolare negli arredi tanto da sembrare un po inquietante a volte: niente di che solo qualche bambola che sbuca ogni tanto dietro l’angolo e ti fissa con gli occhi spalancati. Tutto sommato comunque l’ambiente è pulito, i ragazzi che lo gestiscono gentilissimi e la colazione abbondante. Spenderemo in tre circa 75€.

GIORNO 4

Questa mattina puntiamo a nord per una giornata interamente dedicata al fantastico. Emma aspetta questo momento da mesi. E’ il momento di visitare la Foret de Broceliande, luogo di culto arturiano dove tutte le passeggiate proposte dall’ente turismo locale sono incentrate sulla scoperta delle leggende di Artù, Mago Merlino o la fata Viviana. Noi decidiamo di inoltrarci nel bosco alla scoperta della fonte della giovinezza e della Tomba di Merlino. Devo dire che entrambe sono state un po deludenti. L’unica nota positiva è che con la scusa della scoperta abbiamo fatto fare ad Emma un bel po di chilometri senza troppi “Mugugni”. Nel pomeriggio visitiamo anche le Chatuau de Comper che ospita all’interno una mostra sulle creature fantastiche. Un impressione? Senza infamia e senza lode! Spendiamo 12€ in tre. Terminate le escursioni cerchiamo, non senza fatica, l’alloggio di oggi, il Manoire du Tertre, dove spenderemo 77€ con colazione. Il maniero a me è piaciuto tantissimo, un po decadente ma fascinoso. Infinite collezioni di libri antichi, quadri un po avunque, persino un affresco con dedica di Hugo Pratt, che ha trascorso qui un po di giorni per scrivere la trama di un fumetto. I proprietari gentilissimi e la camera ampia e pulita. Per la cena decidiamo di spostarci un pochino. Ceniamo da Le Rouable d’or una Trattoria vecchio stampo, assolutamente verace per essere in Francia, dove ceniamo discretamente e spendiamo 48€ in tre.

GIORNO 5

Da oggi, per me, inizia la vacanza enogastronomica. Direzione costa bretone recito a voce alta un fioretto: non mangerò più nulla che non sia pesce sin quando non lasceremo la Bretagna! La prima sosta di oggi la scegliamo per caso, necessità idraulico-fisiologiche. Il posto sembra piacerci e decidiamo di passeggiare un po. Quindi, così per caso, troviamo Concarneau, una splendida cittadina di pescatori che deve la sua fama alla Ville Close (città fortificata) costruita su un isolotto e cinta da bastioni. Mangaiamo un po di schifezze da passeggio: macarons, cioccolatini vari e per pranzo scegliamo la sagra paesana.

Menu tutto a base di “poisson”, musica altissima, birrette a go go e un vento atroce che più di una volta ci ha costretti ad inseguire i piatti vuoti!

Spendiamo 40€ ma assaggiando praticamente tutto ciò che il menu prevede. Passiamo tutto il pomeriggio all’immenso labirinto di Pont Aven, un labirinto di mais sterminato dove, oltre che l’ovvio scopo di uscirne fuori, personaggi travestiti ti coinvolgono in un gioco a tema: una specie di caccia al tesoro in salsa magica.

L’ingresso per tre costa 18€. Stremati da due ore di ricerche ripartiamo alla volta di Pont Aven dove passeremo la notte. Troviamo senza problemi il nostro B&B, il Castel Braz, dove ogni camera ha come tema un viaggio compiuto dai proprietari. Noi dormiremo nella stanza Africa: due camere, bagno super accessoriato dotato anche di colonna idromassaggio doccia spendendo 100€ con colazione. Pont Aven è davvero deliziosa, situata sulla foce dell’Aven è famosa per aver ospitato numerosi artisti tra i quali Gauguin nel suo periodo bretone. Aspettiamo l’ora di cena davanti a due birre ed una cola bretone. Qui l’identità territoriale è davvero forte e la rivalità con la Francia particolarmente spiccata tanto da vendere t-shirt con la scritta: La Francia è un piccolo paese confinante con Bretagna e Belgio… Stupendi i bretoni. Cena da Le moulin de Gran Poulguin. Ceniamo mooolto bene con pietanze come ostriche, escargot, una pizza per Emma e spendiamo 55€.

GIORNO 6

Dopo colazione ripartiamo ancora verso nord. Oggi sarà una giornata dedicata ai panorami. La prima sosta la faremo in uno spiaggione di sabbia enorme dove, nonostante il tempo, decidiamo di pucciare i piedi in mare. Emma muore dalla volta di fare un bagno nell’oceano ma la temperatura non è proprio indicata perciò si dovrà accontentare.

Proseguiamo sino alla penisola di Crozon dove ci fermeremo per pranzo in un piccolo bar/ristorante nel pittoresco paese di Camaret sur Mer, Le dundee, dove con due crepes e una Croque madame spendiamo circa 25€. Ripartiamo verso la nostra destinazione, Kerlouan, famosa per la casa dei doganieri, nel parco di Meneham. Passeggiamo sulla costa che in questa zona della Bretagna diventa molto frastagliata e ventosa, anche se non manca qualche temerario che nuota tra il mare mosso e freddo. Dopo una lunga camminata iniziamo a sentire fame e stanchezza così decidiamo di cercare il Bed and Breakfast e ringraziamo due cortesi signore che ci hanno scortati fin li con l’auto altrimenti, probabilmente, saremmo ancora a girare nel vuoto, L’alloggio di oggi è STUPENDO. Si chiama Moulin de Couffon ed è fantastico. Un vecchio mulino a marea restaurato in modo eccellente. La nostra camera è enorme e arredata con estremo gusto. Spenderemo qui con colazione 93€, decisamente spesi volentieri. Per cena decidiamo di restare leggeri e optiamo per una pizza, dal sapore bretone però: muscoli, gamberi e capesante. Molto buona e neanche eccessivamente cara: 3 pizze coca e 2 birre 48€. Dopo cena decidiamo di sfruttare la luce dato che sembra che la notte non arrivi mai quassù, e decidiamo di raggiungere i pressi di un bel faro che vediamo in lontananza di fronte alla costa. Abbiamo girato un ora e mezza senza esito: le indicazioni in Bretagna fanno pietà e sto faro… non siamo riusciti a trovarlo. Rientriamo giusto in tempo per vedere gli ultimi 10 minuti della finale dei mondiali che comunque non riusciamo a vedere perché ci addormentiamo prima che finisca.

GIORNO 7

Oggi sono già 7 giorni che siamo a spasso per la Francia e ci sembra di essere via da un mese. Percorriamo la Cote de Granit Rose senza però rimanere particolarmente affascinati, colpa forse dell’eccessivo traffico che incontriamo su tutte le strade panoramiche: oggi è il 14 luglio, presa della Bastiglia nonchè festa nazionale e qui pare che si siano riuniti tutti i francesi di Francia. Obbligo mio marito ad una deviazione di una quarantina di chilometri per andare a vedere Sillon de Talbert, una specie di punto interrogativo in terra emersa che fuoriesce più o meno dal mare a seconda delle maree. Noi troviamo bassissima marea e dobbiamo dire non godiamo molto della particolarità di questo luogo che, dicono, sia stupendo visitare quando la terra emerge solo per un paio di metri e il mare lambisce il sentiero. Percorriamo comunque un bel tratto con l’intenzione di aprire lo stomaco e prepararlo al pranzo. Non otteniamo l’effetto sperato perciò per pranzo mangiamo solo un po di biscotti mentre raggiungiamo Saint Malo. Arrivati ci addentriamo subito per le viuzze strette della città fortificata alla ricerca del nostro albergo, l’Hotel Quic en Groigne, centralissimo con garage per il parcheggio (dettaglio non trascurabile in una città come questa). Per camera e parcheggio, ma senza colazione, spenderemo 126€. Lasciati i bagagli la prima tappa è la spiaggia, dove la bassa marea mostra distintamente gli isolotti e la piscina. Tolti i sandali iniziamo una luna passeggiata sino al Fort National dal quale si gode una splendida vista sulla città. Ingresso al forte adulti 5€ bimbi 3€. Con calma, ma non troppa dato che un ragazzo con megafono annuncia l’imminente innalzamento della marea, rientriamo in albergo ma non prima di aver comprato in una delle tante pescherie una dozzina di ostriche e un limone che gusteremo come aperitivo in albergo dopo la doccia.

Per cena, dietro consiglio di Cinzia e Gabriele, decidiamo di cercare un ristorante che proponga plateau royal, piatto misto formato da tutto ciò che il mare può offrire in materia di frutti di mare e crostacei, per la maggior parte crudi. Emma opterà per un piatto a base di pesce “alla mugnaia” con contorno di patate al forno… stupendo! Il ristorante scelto sarà Le cafè di Saint Malò dove spenderemo, felicemente, 106€.

GIORNO 8

Oggi la giornata si prospetta davvero mooolto lunga. Sono in programma Mont Saint Michel, le spiagge dello sbarco e le scogliere di Etretat.

La prima tappa la raggiungiamo dopo pochissima strada. Lasciamo l’auto nel parcheggio per 4.80€ e raggiungiamo la baia dell’omonima isola con una navetta. Ammiriamo lo spettacolo di questo luogo solo dall’esterno perchè il programma tirato ci impedisce di approfondire. Riprendiamo la marcia e la sosta successiva è Saint Mere Eglise, il paese dove sbarcarono i primi paracadutisti alleati, reso famoso solo dal parà che rimase impigliato alla guglia del campanile. Unico superstite venne fatto prigioniero dai tedeschi e poi liberato in seguito.

Successivamente ci dirigiamo sulla costa e visitiamo Utah Beach, il museo dello sbarco, e l’interminabile spiaggia. Il luogo di per se non dice nulla ma se per un attimo si cerca di ricordare cosa successe proprio li si percepisce un vero senso di sgomento o almeno a me è successo. Pranziamo ad Omaha Beach, proprio in prossimità della spiaggia inghiottita completamente dall’alta marea tanto da renderla irriconoscibile, spendendo 20€ per 3 panini.

Nel pomeriggio ci spostiamo al cimitero americano. Cosa dire, un luogo surreale formato da migliaia di croci bianche perfettamente allineate a perdita d’occhio. Per concludere il capitolo sbarco in Normandia decidiamo di portare Emma a vedere un filmato proiettato in un cinema 360°, consigliatissimo per i bimbi perchè nient’affatto cruento spiega, in inglese, le fasi dell’operazione Overlord. In tre spendiamo 12€. Dal promontorio sul quale è stato costruito questo cinema si possono osservare nella baia sottostante i resti del porto galleggiante spedito via mare dall’Inghilterra i giorni precedenti lo sbarco. Riprendiamo il cammino verso l’ultima tappa della giornata, le falesie di Etretat. Arriviamo verso le 17, lasciamo i bagagli al nostro albergo, La Taverne de deux Augustin dove spenderemo solo pernottamento 77€. Etretat è un paesone carinissimo, pieno di case a graticcio e villette spettacolari. La spiaggia è composta di ciottoli di alabastro ed Emma oggi corona il suo sogno di fare un bagno nell’Oceano. Per cena restiamo nel ristorante dove per due patate ripiene ed una pizza spendendo 38€.

A letto prestissimo domani è il grande giorno di Emma.. anche se lei ancora non lo sa!!!

GIORNI 9-10-11

La sveglia è puntata alle 5… destinazione Disneyland Paris. Partiamo ancor prima dell’alba perchè dato che nel tragitto dovremo passare dal centro di Parigi vorremmo evitare l’ora di punta, proposito andato in fumo perchè ci ritroviamo nell’anello che gira attorno alla città prorio alle 8. Raggiungiamo l’albergo prenotato, il Davy Crockett rench, ritiriamo le chiavi della cabina dove alloggeremo per tre giorni, i biglietti per il parco e il pass parcheggio valido 4 giorno. Questa soluzione per la visita a Disneyland l’abbiamo prenotata a marzo con un offerta on line spendendo per tre notti e quattro giorni al parco 1007€. Non descriverò tutto il soggiorno all’interno dei parchi ma mi impegno a creare un post ad hoc per parlarne. Vi anticipo solo che Emma, che ha dormito per tutte le 4 ore che abbiamo impiegato ad arrivare da Etretat a qui, al risveglio nel parcheggio del parco è rimasta sconvolta dalla sorpresa… ogni parola non descriverà mai la sua espressione!!

GIORNO 12

Anche questa mattinata è stata trascorsa dentro il parco come le precedenti tre ma sino alle 15 circa quando ormai stremati dal caldo e dalle interminabili code onnipresenti in questo periodo abbiamo deciso di lasciare Disneyland per raggiungere la tappa successiva, la cittadina di Troyes, carina ma niente di più, scelta solo perchè lungo la via del ritorno in Italia. Abbiamo prenotato all’Hotel de Troyes dove spenderemo, solo pernottamento 80.50€.

Per la cena abbiamo scelto Grill St Jean, ristorantino in pieno centro storico abbiamo mangiato molto bene spendendo in tre 50€

GIORNO 13

Prima sosta 500 metri dopo l’albergo per una colazione da Pain a base di pain au choccolat e te… 7,50 tutti e tre. Con la pancia piena ci apprestiamo ad affrontare il rientro in Italia, via traforo del Monte Bianco. La strada oggi è davvero tanta ma non ci perdiamo d’animo e filiamo diritti verso il confine tranne veloce sosta pranzo/ benzina da La Bonheur dove mangiamo male per 30€. Giunti al traforo paghiamo il dovuto, 42.50€ e salutiamo la Francia… da li a pochi minuti saremo in Italia. Attraversiamo quasi tutta la Val d’Aosta sino ad arrivare poco dopo Saint Vincent dove alloggeremo in un bed end breakfast, Fiocco di neve, dotato di ogni confort, cucina compresa a 50€ con colazione.

La titolare poco dopo il nostro arrivo ci raggiunge in camera con una fantastica torta ai mirtilli. Che dire, accortezze alle quali noi liguri siamo poco abituati. La giornata è quasi finita ma abbiamo ancora un’oretta a disposizione per cui, proprio per un pelo, riusciamo a visitare il castello di Verres dopo di che proseguendo lungo la strada che porta al castello raggiungiamo un ristorante consigliato dalla titolare del b&b, Omens, dove abbiamo cenato in modo eccezionale spendendo in tre 64€. Consigliatissimo!

GIORNO 14

Sveglia ed abbondante colazione e partenza… prima sosta al forte di Bard, 31€, dove impiegheremo un bel po di tempo per la visita, interessante anche il museo delle Alpi situato all’interno. Dopo un veloce panino consumato in una piazzola attrezzata ripartiamo in direzione Torino. E’ lunedì e qui a Torino è tutto chiuso perciò includiamo un pernottamento anche qui per poterci permettere un paio di visite il giorno successivo. Oggi visitiamo solo la Basilica di Superga, tappa obbligata per due cuori Granata doc come me e Emma. La visita alla lapide posta sul luogo del disastro aereo dove finì la leggenda granata è un momento di intimo sentimento per tutti e tre, marito milanista compreso. Con le lacrime agli occhi e lunghi attimi di silenzio torniamo alla macchina e accendiamo il navigatore, indispensabile per trovare l’albergo dove dormiremo questa sera, il Dogana Vecchia, centralissimo a 5 minuti a piedi da Piazza Castello dotato di parcheggio privato e colazione abbondante inclusa per la modica cifra di 70€.

Passiamo il pomeriggio a spasso per i portici, visita al granata store per l’acquisto di un ricordino e cena da La spada reale dove mangeremo tre pizze veramente buone spendendo, dolci inclusi, 41.90€.

Ultima sveglia al sapore di ferie. Colazione esagerata con ogni cosa vi venga in mente e primo museo della giornata, quello egizio che Emma apprezza molto. ingresso per tre 15€. A seguire museo del Cinema, dentro la Mole Antonelliana, molto interessante perchè mostra “come funziona il cinema” e svariate curiosità sul making of… per concludere la visita saliamo alla cupola della Mole per un ultimo sguardo alla città di Torino.

Hotel Le Palais – Apt – Http://www.hotel-le-palais.com

B&B Le Ferme Fleurie – La Roque Gageac – www.fermefleurieperigord.com

B&B Les Rmbaudieres – www.chambresdhotes.org/english/Detailed/3417.html

B&B Manoir du Tertre – http://broceliande.manoir-du-tertre.fr

B&B Castel Braz – http://castelbraz.pagesperso-orange.fr

B&B Le Moulin de Couffon – http://moulinducouffon.com

Hotel Quic en Groigne – http://www.quic-en-groigne.com

Hotel La Tavern des deux Augustin – http://www.les2augustins.com

Hotel de Troyes – http://www.hoteldetroyes.com

B&B Fiocco di Neve – 0125366372

Hotel Dogana Vecchia – www.hoteldoganavecchia.com



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