Tour dal Sahel al Sahara

Come disse Nietsche "da sempre gli spiriti liberi hanno abitato il deserto" e non poteva essere altrimenti…io ne sentivo il richiamo!
Scritto da: lula
tour dal sahel al sahara
Partenza il: 08/05/2005
Ritorno il: 15/05/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Come disse Nietsche “da sempre gli spiriti liberi hanno abitato il deserto” e non poteva essere altrimenti…Io ne sentivo il richiamo! Affascinata dalle storie sui Tuareg, discendenti dei Garamanti, grandi guerrieri del Sahara, mi immaginavo già custode di una tenda come una targhìa che canta poesie suonando l’imzad.

Suggestionata dalle storie impregnate di esotismo, mi vedevo proiettata in un mondo arcaico e affascinante tra le sabbie, come avvolto nelle pieghe di un turbante, sotto silenziosi cieli stellati, tra miraggi, tempeste di sabbia, oasi prodigiose e cavalcate sui dromedari.

In realtà non sono una viaggiatrice errante, come gli esploratori di fine 1800, ma solo una turista che si è addentrata nel deserto con mezzi moderni e rispetto antico.

Il tour attraverso il sud della Tunisia è iniziato da Sousse, a bordo di jeep con autista e guida locali, con sosta per la notte in hotels.

Immersi in una vallata di ulivi, i villaggi berberi di Takrouna e Jradou meritano una sosta, prima di proseguire per Kairouan, città santa capolavoro dell’Islam. Qui visitiamo la Grande Moschea e la Moschea del Barbiere, ma se volete fotografare tenete a disposizione 1 dinaro…! Si prosegue per Tozeur; il paesaggio cambia e prendono il posto degli ulivi, ampie pianure brulle che diventano via via piu’ aride. Siamo nella zona del pre-deserto e tra il polverone delle jeep vediamo un gruppo di dromedari che “pascolano” alla luce albeggiante del sole, con alle spalle le dune sabbiose dalle quali spuntano i frangi-sabbia in paglia.

Arriviamo alle oasi del deserto Chebika, Mides, Tamerza: ci sono rose del deserto e geodi in gran quantità (non fidatevi di quelle blu, sono dipinte!); lo spettacolo dei canyons di arenarie rossastre lascia a bocca aperta! Nei pressi di Tozeur merita una visita il set di Guerre Stellari, non tanto per la scenografia artefatta, ma per il paesaggio circostante fatto di dune sabbiose e non c’è da stupirsi se dietro una duna spunta all’improvviso un venditore di collanine o di thè alla menta… Ma la vera desolazione e senso totale di abbandono lo si prova passando attraverso il lago salato di Chott el Jerid, quasi un paesaggio lunare, dove non cresce nemmeno un filo d’erba.

Ci stiamo avvicinando a Douz, la porta del deserto; qui a dicembre c’è un festival con corse di dromedari e cavalli, oltre alla raccolta dei datteri. Per chi vuole fare una passeggiata a dorso di dromedario, qui ce ne sono davvero tanti, tutti dalle ciglia lunghe e dagli occhi dolci.

Chi invece si vuole immergere nell’atmosfera del souk, il giovedì è il giorno giusto, perché si respira l’atmosfera poco turistica e piu’ da vero mercato! Ci muoviamo seguendo il profumo d’incenso e mirra che brucia sulle bancarelle; abbiamo anche occasione d’incontrare dei tuareg che fanno tatuaggi con l’henné: hanno stupendi occhi neri, profondi e resi ancora piu’ espressivi dal kajal. Proseguiamo per l’oasi di Ksar Ghilane tra mille sobbalzi della jeep, sconsigliato a chi soffre il mal d’auto… La delusione nel vedere un campeggio nel deserto con una pozza di acqua putrida è ricompensata dalla magia delle dune di sabbia.

Dopo la notte in tenda, si riparte per le oasi di montagna: Chinini e Tataouine, villaggi arroccati su un terreno argilloso color ocra, con le case a piu’ piani che ospitavano gli ksour, antichi granai.

Altrettanto belli sono gli ksour a Matmateur, dove si puo’ gustare dell’ottimo pane cotto al momento sul fuoco.

Altrettanta ospitalità troviamo a Matmata, in una casa troglodita, anche se sembra allestita da un’arredatrice di Brava Casa, piu’ che essere un’abitazione autentica! Ci avviciniamo alla costa tunisina, visita al souk di Gabés per comprare l’henné ed arrivo all’anfiteatro di El Jem.

Partenza per Sousse dove vale la pena visitare la Medina e il souk coperto, dove c’è una pasticceria davvero eccezionale! Infine un bagno nel mare e una passeggiata sulla spiaggia prima di partire… L’infrangersi delle onde accompagna la fine di questa vacanza dove ho vissuto un assaggio dell’immensa attrazione che esercita il deserto…



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