Tour completo dall’Atlantico al Pacifico
Cena a base di pollo alla legna, prima birra Imperial e pernottamento presso il “Cabinas Lomas del Toro”, monolocale nel vero senso della parola! Lun. 25/04/05: Da Guapilès, partenza alle ore 9.30, dal molo di Moìn, per il tour organizzato con River Francesca Boat al Parco National de Tortuguero, visita del canale sulla tipica barca a motore in direzione del lodge, con avvistamenti di coccodrilli, bradipi, uccelli vari, iguane, scimmie urlatrici, ecc…; sosta a metà percorso nel punto di ristoro lungo il canale principale. Arrivo per pranzo al “Laguna Lodge”, con drink di benvenuto e pranzo a base di riso, fagioli neri, patate. Il Lodge è un insieme di bungalow circondati dal giardino delle farfalle, da piante e fiori vari; lungo un sentiero, si ha l’accesso alla bellezza delle spiagge orlate di palme e al mare non tipico caraibico ma pur sempre affascinante. Partenza nel pomeriggio per la visita al villaggio del Tortuguero, per passeggiare tra le stradine del paese, per fare shopping e infine ammirare il tramonto. Pasti e pernottamento inclusi nel pacchetto del tour (150$ a persona) al “Laguna Lodge”.
The River Boat Francesca (http://www.Tortuguerocanals.Com) Fran & Modesto Watson Dept. Sjo 2637, p.O. Box 025216 Mar. 26/04/05: In mattinata, alle 6.30, partenza per una visita tra i canali del Parco Nazionale del Tortuguero in barca. Avvistamenti di uccelli, di una tartaruga, di animali (seppur pochi) e una bella navigazione tra le mangrovie e gli stretti canali. Rientro alle 8.30 per la colazione al lodge.
Partenza alle 10.30 verso Moìn, con pranzo a base di pesce fritto, fagioli neri e banane fritte nel punto di ristoro a metà via lungo il canale principale. Rientro pomeridiano a Moìn, dove si riprende il fuoristrada e ci si sposta verso La Virgen; pernottamento presso “La Claribelle” e cena in una soda locale a base di pollo e patate.
Mer. 27/04/05: Da La Virgen partenza per il Parco Nazionale del Vulcano Poàs. Visita in mattinata del parco naturale e del cratere del Vulcano Poàs, del lago adiacente un tempo anch’esso un cratere, dopo una piacevole passeggiata lungo il parco.
Dopo la visita al parco e al vulcano, sosta nei negozi di souvenir e successivamente partenza per La Fortuna, dove si è pranzato in una soda locale a base di arroz di pollo e piatto del casado e ci si è sistemati al “Tropical Paradise”, con un’ottima veduta sul Vulcano Arenàl, sempre fumante.
Nel pomeriggio giro per il piacevole paesino, compere nei negozietti (ad esempio l’ananas per la colazione) e avvicinamento in jeep al vulcano Arenàl lungo un piccolo fiumiciattolo, per fare foto e cercare di vedere le fuoriuscite laviche (che non si sono viste a causa della foschia).
Verso le 18 ingresso alle “Terme di Tabacòn”, terme calde con acque di origine vulcanica, con tantissime pozze di acqua calda (e bollente ), cascatine effetto idromassaggio, bar in piscina, tutto circondato da una lussureggiante vegetazione.
Cena in un ristorante vicino a La Fortuna a base di filetto e pollo alla piastra (ottimi!) Gio. 28/04/05: Risveglio a La Fortuna dal lodge da cui si ha una delle più belle vedute sul Vulcano Arenàl. Colazione a base di ananas fresco comprato il giorno precedente in un negozio. In mattinata visita della cascata, dopo una pesante camminata lungo il sentiero un po’ tortuoso e tirato; la bellezza della cascata comunque ricompensa la fatica. Dopo la faticata, partenza per Santa Elena, il percorso non è lungo ma il tragitto in gran parte sterrato, per cui percorrere pochi chilometri richiede molto tempo, anche per la presenza costante di camion che rallentano lo spostamento.
Note al riguardo: There is quite a distance between those 2 villages. By road it’s 136 kilometers. La Fortuna altitude is 350 meters, Monteverde is straddling the Continental Divide at 1,500 meters. Because of the mountain (continental divide), there is no direct route. The road makes a detour by Tilaran. The road from La Fortuna to Tilaran is more or less in good condition, but the dirt road one from Tilaran to Monteverde is really bumpy. A 4×4 is recommended, especially in rainy season, or if you are 4 persons (because of the low clearance of regular cars). It’s 4 hours by 4×4, 5 hours by car.
Arrivo nel primo pomeriggio a Santa Elena e sistemazione al “Cabana Lodge”.
Pranzo a base di hamburger nella soda adiacente al negozio di souvenir (dove abbiamo un po’ tutti battezzato il loro bagno!!! ).
Nel pomeriggio chiacchiere al centro di Santa Elena in cui si organizza e gestisce il sito delle attività sul posto, dove ci hanno consigliato Selvatura Canopy Tour, prenotato in giornata per il giorno seguente. Visita della Coffè House (nonostante fosse già chiusa), della Galleria d’Arte e del Ranario. Cena al Morpho’s a base di arroz di pollo e piatti del casado. Ven. 29/04/05: Da Santa Elena partenza nella prima mattinata per arrivare a Monteverde, la foresta nebbiosa, per l’apertura della riserva, alle 7.00. Colazione al bar e partenza con la guida all’interno della foresta nebulosa per ammirare le fitta vegetazione e gli animali, anche grazie all’aiuto di un potente binocolo. Durante il tour guidato, durato 2 ore, è iniziato a piovere, ma ha reso tutto più caratteristico e suggestivo. Il tour è terminato con successo, con la visione di un bel tucano, oltre ad aver ammirato altri uccelli tra cui il bellissimo quetzal. Infine sono state proiettate diapositive riassuntive sulla riserva, la sua flora e fauna.
Pranzo veloce in una soda a Santa Elena e partenza per il punto di ritrovo di Selvatura per il Canopy. Alle ore 14.30 si è già imbragati e pronti per incamminarci per i sentieri, come dei vecchi minatori, qualche istruzione veloce, e poi pronti per salire sulle piattaforme negli alberi e farsi scivolare dal cavo da una piattaforma all’altra, passando tra il verde della foresta e sorvolando la cima degli immensi alberi! Stupendo! Facoltativo il lancio alla Tarzan nel vuoto con una corda, che Roberto e Filippo hanno fatto ma ne sono rimasti un po’ rinco. Dopo l’esperienza del Canopy Tour, ci si è dedicati a più di un’ora di passeggiata nel parco per lo SkyTrek sui Ponti Sospesi, dove le vedute dall’alto sono mozzafiato e i ponti davvero molto imponenti.
Sab. 30/04/05: Da Santa Elena partenza verso Sàmara, passando per paesini come Las Juntas De Abangares, Tilaràn, Malapalo, Puerto Nuevo, attraversando il golfo di Nicoya attraverso il ponte e arrivando infine a Sàmara.
Sistemazione presso il Bed & Breakfast “Casa del Mar”, gestito da italiani un pò new age. Nel pomeriggio visita di Playa Sàmara, una bella playa frequentata da surfisti all’opera. Ormai prossimi al tramonto ci si è dati al relax e ad un aperitivo al bar sulla spiaggia arredato di amache e comodi divani colorati.
Cena di pesce al ristorante sulla spiaggia, un po’ piccante. Dom. 01/05/05: Mattinata alla Playa Sàmara, per un bagno in mare e di sole, che ha colpito duramente gli arti inferiori di Silvia e Filo, che si sono poi trovati, anche i giorni a seguire, delle padelle rosse al posto dei piedi! Pranzo a base di sandwich e hamburger nel bar sulla spiaggia, pomeriggio di relax per Silvia (per l’ustione ai piedi) e di passeggio per il paesino per gli altri compagni, anche per constatare il livello dell’acqua del fiume (Rio Bongo) da guardare il giorno successivo, praticamente assente.
Prima di cena, cure mediche new age ai piedi da parte della proprietaria dell’albergo, a base di foglie di piante grasse, tipo l’aloe, ma nulla era al confronto della crema rinfrescante (w la chimica) di un francese molto gentile.
Cena a base di pizza, buona, nel ristorante di un albergo in cui si è fatta conoscenza di un italiano che non vedeva l’ora di raccontare di sé e della sua vita…Più tardi si è fatta mente locale e si è capito che l’italiano era il proprietario delle moto a 4ruote che Filo il giorno precedente aveva tamponato con molta classe! La massima imparata dal tizio: “Chi guida dritto in Costa Rica, è ubriaco!” Lun. 02/05/05: Da Sàmara spostamento verso Montezuma. Il tragitto era breve ma le strade sterrate e i fiumi da guadare. Il fiume Rio Bongo che il giorno precedente era un filo d’acqua a dir poco ridicolo, era verso le 9.30 un mare in piena! Romina ha constatato, indossando i suoi stivali di gomma comprati non inutilmente , che il livello dell’acqua poteva mettere in difficoltà la nostra auto, così si è proseguiti per altra strada e si è guadato con successo il Rio Ario. Proprio nel paesino di Ario, ci siamo diretti verso la spiaggia e abbiamo fatto un tragitto in jeep sulla spiaggia, tra l’oceano pacifico e la verde vegetazione, nella pace più assoluta, in compagnia di una vacca magra e qualche altro fuoristrada che conosceva questa gradevole alternativa alla strada. Ritorni in strada, sbagliando e dirigendoci, invece che al mare, verso le colline più alte della zona, si è giunti nel primo pomeriggio a Montezuma, con sistemazione all’”Amor del Mar”, su una collinetta rocciosa, con bella veranda, ampio giardino con amache e veduta sull’Oceano Pacifico. Pranzo in una soda con veduta sulla Playa, pomeriggio di relax, passeggio, giro per il paese. Cena presso la Pizzeria Romana, dove di romano avevano solo le foto ma le pizze non lo erano! Mar. 03/05/05: Giornata dedicata alla visita delle cascate di Montezuma, dove si è fatto il bagno e i tuffi nelle sue acque (Silvia assente per far riposare i piedi ). Pomeriggio dedicato allo shopping nel paesino e al passeggio. Cena a Cocolòres, gestito da un ragazzo italiano, a base di ottimo pesce.
Merc 04/05/05: In mattinata partenza con EcoTour per l’escursione all’Isla Tortuga, eseguendo un tragitto di circa 45 minuti dalla Playa di Montezuma all’isola sulla barca a lancia, guidata da un italiano un po’ sbronzo. Spettacolare visione dei delfini presso Tambor…Stupendo il salto incrociato di due delfini, come se formassero un cuore…I delfini così inaspettati sono stati una grande fonte di gioia. Arrivo all’isola e partenza quasi immediata per fare snorkelling attorno ad una roccia al largo; dal racconto fattomi, non si sono visti tantissimi pesci e l’acqua non era particolarmente limpida. Rientro all’isola, pranzo a base di pesce e patate al cartoccio, poi riposo al sole fino alla partenza delle 15. Il mare era gonfio, la lancia navigava veloce, cocktail ideale per imbarcare acqua e farci lavare completamente dalle onde.
Al rientro al lodge, Silvia stava per portarsi una granchio in Italia in valigia , poi Roberto ha liberato altri 6 granchi viola e rossi bloccati dietro l’armadietto del bagno (bloccati volontariamente, che brava donna delle pulizie!) Cena al Cocolòres per ripetere la buona cena a base di pesce. Gio. 05/05/05: Da Montezuma spostamento in mattinata per Paquera. A Paquera ci si imbarca alle 10.30 nel traghetto diretto a Puntarenas, durata del tragitto circa un’ora.
Da Puntarenas ci si sposta verso sud, ci si ferma in una soda per pranzare con sandwich e hamburger; nei pressi della soda ci sono negozi di souvenir e un ponte con un cartello anomalo: coccodrilli! Dall’alto del ponte si vedevano nelle sponde del fiume una ventina di coccodrilli enormi, spettacolari e inquietanti! Arrivo alla Riserva Naturale di Carara, senza guida ci si addentra nel parco nella speranza di avvistare le ancora non viste Are Macao. Dopo vari tentativi e sulla via del ritorno, Roberto ha avvistato un bellissimo esemplare di tucano nero; per finire, in volo seppur in lontananza un gruppo di Are Macao…Missione compiuta! Proseguimento verso Manuel Antonio, passeggiata sulla spiaggia pubblica al tramonto e sistemazione al “Banana Tree Lodge”, hotel multicolor e un po’ frik! Cena con una buona pizza presso un ristorante italiano a Quepos, dove abbiamo visitato i suoi negozi per shopping.
Ven. 06/05/05: Sveglia alle 6 circa per le scimmie “cepu capuccino” che saltavano da un albero all’altro davanti la parete/finestra della camera! Inaspettato e divertente! Mattinata al Parco Nazionale Manuel Antonio, ingresso al parco, dove ci sono stati avvistamenti ravvicinati di bradipo, iguane, scimmie cappuccino che giravano tranquille fino le playa. Ci siamo sistemati alla seconda playa, la Playa Manuel Antonio, con una baia stupenda dove poter prendere sole, fare bagni, oppure proseguire nel percorso del parco come tutti, tranne Silvia, hanno fatto (Silvia è stata più comoda e riposata all’ombra delle palme!) Usciti dal parco, giro per il mercatino di Manuel Antonio davanti la spiaggia pubblica; pranzo in una soda con hamburger e rientro in hotel.
Cena in un ristorante un po’ caro, con cibo scadente; ripiego al solito ristorante italiano per una buona pizza e un gelato, a Quepos.
Sab. 07/05/05: Sveglia puntuale alle 6 con le scimmie! Da Manuel Antonio si parte per la capitale, San Josè, città caotica, sporca, trascurata, ma pur sempre affascinante. Sistemazione all’”Hotel Diana”, modesto e in pieno centro. Pranzo con pizza in centro, passeggiata lungo Avenida Central, al mercato per le ultime compere, nelle stradine e nella piazza centrale con la Cattedrale e vicino il Teatro nazionale. Cena al New Cafè, posto tipicamente americano, per sandwich e bistecche, durante la partita tra Pumas e “Milan”.
Prima di rincasare, partita a biliardo in un bar tipicamente americano ma carino.
Dom. 08/05/05: In mattinata partenza per l’aeroporto. Prima si è arrivati alla Hertz per rilasciare la Kia Sport, ci si è fatti trasportare all’aeroporto e dalle 13 circa abbiamo aspettato ore e ore per l’imbarco.
Volo San Josè ore 20:23 – Madrid ore 14:35 (10h 12’) Lun. 09/05/05 Madrid ore 16:00 – Bologna ore 18:05 (2h 5’) (per ritardi vari arrivo alle 19 circa) PURA VIDA!