Tour Brasile

L’8 Marzo ’04 siamo andati a Malpensa ed abbiamo preso l’aereo delle 18:40 con arrivo a Roma Fiumicino alle 19:55, poi abbiamo cambiato ed abbiamo preso il jumbo delle 21:50. Il giorno 9 alle 5:50 (ora brasiliana) dopo 11 ore di viaggio siamo arrivati all’aeroporto internazionale di San Paolo. Abbiamo trovato una lunga fila alla dogana...
tour brasile
Partenza il: 08/03/2004
Ritorno il: 24/03/2004
Viaggiatori: in gruppo
L’8 Marzo ’04 siamo andati a Malpensa ed abbiamo preso l’aereo delle 18:40 con arrivo a Roma Fiumicino alle 19:55, poi abbiamo cambiato ed abbiamo preso il jumbo delle 21:50.

Il giorno 9 alle 5:50 (ora brasiliana) dopo 11 ore di viaggio siamo arrivati all’aeroporto internazionale di San Paolo. Abbiamo trovato una lunga fila alla dogana per il controllo dei passaporti. Siamo andati in giro per l’aeroporto ed abbiamo trovato la compagnia aerea VARIG, quindi siamo partiti di nuovo con il volo per Rio de Janeiro dopo sei ore d’attesa. Nel pomeriggio siamo arrivati lì, la guida si chiamava Halena che ci ha accompagnato all’hotel. Eravamo stanchi e ci siamo riposati. Dopo cena abbiamo visitato il mercatino artigianale.

Il 10 marzo ‘04 Abbiamo preso la cremagliera che in venti minuti ci ha permesso di raggiungere Corcovado nel parco nazionale di Tijuca. Siamo saliti in balconata situata ai 710 metri d’altitudine dove c’era il monumento del Cristo Redentore con le braccia aperte in segno di benedizione e accoglienza per la città e i suoi visitatori. E’ alto 30 metri e pesa 1145 tonnellate. Il monumento del Cristo Redentore fu inaugurato nel 1931 dopo 5 anni di costruzione, dal presidente Vargas e dal Cardinale Leme. E’ costruito in cemento ed è rivestito da piccoli triangoli di pietra saponaria. Abbiamo ammirato il bellissimo panorama in cui si vedeva la grandissima città di Rio piena di lussuosi e torreggianti edifici e miserabili capanne, sull’Oceano Atlantico e sui circostanti monti ricoperti di foresta verde. La maestosa statua sovrasta e abbraccia il suo simbolo della città. La guida ci ha portato all’altra spiaggia deserta e protetta dalla zona di atterraggio e abbiamo osservato verso l’alto gli appassionati delle paracadutiste con le coloratissime paracadute grandi che si sono precipitati dalla vetta. L’accompagnatore è venuto a prenderci e siamo andati al ristorante a mangiare un favoloso churrasco di carne buonissima con ricco buffet di contorni. Dopo mangiato siamo andati ad assistere alle diverse scene di spettacolo brasiliano per un’ora e mezzo. Eravamo stanchi morti e siamo saliti sul pullman per rientrare all’hotel. Il 11 marzo ‘04 Ci siamo diretti a prendere due funivie arrivando al famoso monte costiero detto Pan di Zucchero con suoi 395 metri di altezza affacciato sull’Oceano Atlantico e sulla baia di Guanabara, separando la zona centrale da quella sud di Rio. Purtroppo le nuvole basse hanno avvolto il Corcovado e i monti dandoci poco sole e qualche acquazzone qua e là. Siamo usciti dalla stazione e abbiamo visto da lontano gli scalatori attrezzati di imbracature che si arrampicavano sulle pareti verticali rocciosi. Dopo aver visitato Pan di Zucchero siamo andati direttamente alla mostra dei costumi di Carnevale che sono fatti e cuciti a mano dalle esperte sarte. Inoltre abbiamo visto foto e filmati di sfilate di feste mascherate. Siamo andati a visitare la cattedrale a forma piramide che è stata costruita nel 1976 ed è alta 96 metri, ha vetrate colorate e in cui il Papa ha celebrato la Santa Messa nel 1980 e a cui hanno partecipato complessivamente 20000 fedeli. Nel pomeriggio siamo andati a visitare il Centro di Rio (zona CINELANDIA) con la metrò. Abbiamo proseguito a piedi fino al lungomare circondato dal parco ricco di diversi alberi ed numerosi attrezzi di legno per far allenare gli sportivi, con una bella veduta verso il Pan di Zucchero con le spalle verso la città e il centro commerciale. Abbiamo continuato a camminare a piedi fino all’hotel per un totale di 20 chilometri dal Centro.

Il 12 marzo ‘04 Al mattino ci siamo incamminati verso le famose spiagge Copacabana e Ipanema frequentate da numerosi sportivi e turisti. Abbiamo girato fra le vie imboccando il lago Rodrigo de Freitas, costeggiando la riva. Siamo arrivati al piccolo aeroporto e abbiamo preso l’elicottero da turismo che sorvolava la città, le spiagge, il Pan di Zucchero e la statua del Cristo per fare fotografie e filmati, il tutto in dieci minuti. Poi siamo andati al giardino botanico e in seguito verso le strade urbane. Abbiamo continuato a camminare lungo la sponda del lago Rodrigo de Freitas e poi abbiamo preso la strada per rientrare a Copacabana. Nel pomeriggio la guida ci ha accompagnato all’aeroporto. La compagnia aerea “TAM” a causa dello sciopero dei poliziotti doganali ha avuto problemi e ha deciso di farci cambiare con l’aeroporto. La compagnia aerea ci ha portato quindi con auto all’altro aeroporto e abbiamo preso l’aereo per San Paolo. Da San Paolo con un bus ci hanno accompagnato a prendere un secondo aereo per Foz do Iguazù. Siamo arrivati quasi a mezzanotte e poi l’accompagnatore ci ha portato all’hotel.

Il 13 marzo ‘04 La mattina ci siamo svegliati e abbiamo visto che fuori pioveva. Dopo colazione la guida ci ha accompagnato in auto al negozio artigianale e poi la guida ci ha aiutato a compilare il modulo di ingresso in Argentina. Abbiamo visto molti oggetti e minerali dipinti, scolpiti, fatti a mano. Siamo partiti con l’auto proseguendo lungo la strada. Per fortuna ha smesso di piovere ma il cielo era molto nuvoloso. Ci siamo fermati al ponte sul fiume Parana situato tra tre confini (Paraguay, Brasile e Argentina). Quindi abbiamo oltrepassato la dogana per entrare in Argentina. L’auto ha percorso la strada in mezzo alla stupenda foresta subtropicale e ad alcune capanne attorno alle praterie e ai divisori di legno. Siamo poi arrivati all’entrata al parco Nazionale Iguazù e abbiamo preso il trenino costeggiando la folta foresta e la riva del fiume. Siamo poi scesi dal trenino per camminare lungo il sentiero fino alla gola del Diavolo (lato argentino) dove si apre la vista mozzafiato sulle cascate di fronte. L’acqua ci ha spruzzato tanto e abbiamo messo l’impermeabile. Siamo saliti di nuovo sul trenino che ci ha portato alla stazione intermedia. Abbiamo percorso numerosi sentieri, ponti e terrazze con spettacolari cascate dal versante argentino che sono costituite da 275 salti e misurano oltre tre chilometri di larghezza. Il fiume fa da confine tra Argentina e Brasile. Siamo ritornati alla stazione intermedia, abbiamo pranzato e abbiamo atteso il treno. Abbiamo lasciato il parco argentino per ritornare alla dogana e rientrare di nuovo in Brasile. Abbiamo viaggiato ancora in auto che ci ha portato all’altro parco nazionale di Iguazù e abbiamo passeggiato per i tanti sentieri e terrazze che mostravano un aperto panorama stupendo costituito dalle cascate argentine avvolte dai grandissimi spruzzi e vapori fitti come la nebbia. Siamo poi giunti al termine della terrazza, in cima che si trova accanto alle cascate che sono alte 80 metri e cadono impetuose dalla scarpata. La guida ci ha fatto salire sulla camionetta scoperta che ha attraversato la stradina in mezzo alla fitta selva fino alla riva. Abbiamo preso il gommone per andare sotto le cascate fantastiche con impermeabili e salvagente e abbiamo visitato con meraviglia le cascate dal basso. Il gommone correva veloce e ci ha fatto bagnare tutto. Siamo tornati alla riva e abbiamo preso la jeep e cambiato il pulmino per rientrare all’hotel. Ci è piaciuto molto. Iguazù è un vero paradiso di natura e avventura.

Il 14 marzo ‘04 La mattina ci siamo alzati presto alle 4:30 per fare colazione e uscire dall’hotel alle 5:45 e andare con l’accompagnatore all’aeroporto a soli 15 minuti di viaggio in auto. Abbiamo preso l’aereo “TAM” delle 7 con arrivo a San Paolo alle 8:30 e abbiamo cambiato l’aereo per Cuiaba alle 11:40. L’autista ci ha portato al ristorante a mangiare. I camerieri hanno portato a noi ed altri turisti spiedini di carne varia e pesce oltre ricco buffet di contorni e primi piatti. Eravamo così sazi che abbiamo girato il bigliettino rosso sul tavolo (serve per fermare i camerieri non portare più da mangiare). Siamo tornati di nuovo all’aeroporto di Cuiaba alle 14 perché l’autista è venuto a prendere altri turisti stranieri. Il pulmino è partito alle 15:30 e ha percorso prima la strada asfaltata, poi quella sterrata stranamente rossastra, con alternanza alle numerose passerelle di legno sui canali entrando nel Pantanal. Siamo giunti alle 17 al solitario villaggio denominato “Araras Eco Lodge” dopo 132 chilometri e un’ora e mezzo di viaggio da sud di Cuiaba. Abbiamo sistemato la camera. Abbiamo camminato lungo le passerelle sui campi immersi dall’inondazione entrando nel bosco e salendo sulla torre per ammirare il tramonto con Luigi (originario di San Paolo) che faceva da guida a noi ed altri turisti. Purtroppo non siamo riusciti a vederlo perché era coperto dalle nuvole all’orizzonte. Abbiamo incontrato molte scimpanzé in cima alla torre. Alle 18:30 cominciava a far buio e siamo tornati alla casetta (Araras Eco Lodge) a cenare.

Il 15 marzo ‘04 Ci siamo svegliati presto alle 5:30. Alle 7:15 dopo colazione una guida, io e altri turisti siamo usciti dalla casetta per andare a fare l’escursione a piedi nelle zone paludose ricche di varie vegetazioni e fiori. Ci siamo bagnati i pantaloni e gli scarponi. Il sole picchiava forte. Abbiamo osservato vari uccelli. Siamo tornati alle 10 alla casetta. Abbiamo messo i pantaloni e gli scarponi bagnati al sole per asciugarli. Abbiamo pranzato presto, alle 11, poi abbiamo fatto un pisolino e alle 15 la merenda, abbiamo mangiato fettine di torta e abbiamo bevuto limonata. Luigi (la guida) ci ha portato a fare una passeggiata a cavallo sui campi alluvionati fino ad un metro e mezzo di acqua e abbiamo fatto attenzione a non incrociare i cavalli e metterli in fila per evitare il rischio di affondare fino al collo e cadere sull’acqua. Abbiamo visto da lontano un cervo che girava e correva. Siamo tornati alla casetta e ci siamo bagnati di nuovo. Dopo cena siamo saliti sulla camionetta scoperta per andare a vedere gli uccelli notturni. Il 16 marzo ‘04 Dopo colazione siamo saliti sulla camionetta scoperta che ha percorso la stradina per osservare taiamas, tuiuiù e numerosi uccelli. Siamo giunti alla riva e abbiamo girato con la canoa sul fiume coperto di alcune piante galleggianti in mezzo alla verde foresta. Alle 15:30 dopo merenda siamo saliti sulla camionetta scoperta che ha attraversato la stradina in mezzo allo stupendo paradiso ecologico e abbiamo osservato i coccodrilli (jacarè), uccelli di ogni diversità e dimensione, pappagalli, tucani e i capivara (quadrupedi strani e sconosciuti). Abbiamo fatto le foto ai vari animali dalla camionetta. Dopo cena la guida, io e altri turisti siamo andati a vedere con meraviglia il cielo costellato di stelle brillanti e alcune nebulose delle diverse e strane immagini stupende. Sono tornato al soggiorno e ho osservato i miei amici giocare a domini e scacchi. Poi ero stanchissimo e sono andato a letto.

Il 17 marzo ‘04 Dopo colazione siamo andati in bicicletta lungo la stradina che consente di ammirare il paesaggio di Pantanal, una vasta riserva paludosa e alluvionale simile a un’oasi tranquilla con numerosi animali come un enorme zoo a cielo aperto. Luigi mi ha detto che il periodo piovoso va da Ottobre a Marzo e le inondazioni invadono i campi e le savane mentre quello secco va da Aprile a Settembre la vasta area di questa terra è piuttosto secca. Dopo pranzo abbiamo lasciato la casetta per andare con il pulmino a Cuiaba (la capitale dello stato del Mato Grosso). L’autista ci ha fatto fare il giro della città e ci siamo fermati all’acquario a visitare diversi tipi di pesci e pirana. Siamo saliti di nuovo sul pulmino per andare all’aeroporto. Abbiamo preso il volo delle 17 da Cuiaba per Brasilia con coincidenza per Manaus. Siamo arrivati lì alle 22:35. L’accompagnatore ci ha mandato all’hotel Tropical. Il 18 marzo ‘04 Dopo colazione una giovane guida chiamava Giorge ci ha consigliato di lasciare i bagagli all’hotel e mettere pochi vestiti nello zaino. Siamo partiti con il battello lungo il Rio delle Amazzoni. Siamo arrivati all’albergo rivestito di palafitte intitolato ARIAU’ AMAZON TOWER dopo 2 ore e mezzo di navigazione e 65 chilometri da Manaus. Una donna in costume ci ha dato il benvenuto e ci ha regalato una collana. Abbiamo sistemato la nostra piccola camera galleggiante sul fiume. Abbiamo osservato tanti scimpanzé svelti, scimmie e pappagalli. Nel villaggio ci sono tante amache, bar, ristorante, mostre, palestra, sala da giochi, sala per internet, negozi alimentari e artigianali. Dopo pranzo siamo andati in barca a motore a visitare le abitazioni della popolazione e conoscere le varie piantagioni. Siamo tornati a ARIAU’ AMAZON TOWER. Abbiamo proseguito per i ponti, le passerelle e le torri galleggianti a saliscendi nel grandissimo parco coperto di foresta amazzonica folta. Abbiamo visto dalla torre, con un binocolo, alcuni coccodrilli sulle acque. Purtroppo non abbiamo incontrato il delfino rosa. La guida ci ha indicato un albero robusto alto 70 metri, è largo 15 metri, ha oltre 500 anni e le sue radici sono numerose e lunghe. La guida ci ha fatto vedere la cappella e la piramide per pregare. Dopo cena ci siamo imbarcati sulla barca a motore. Un collega della nostra guida si è tuffato nel rio, ha catturato un caimano (specie di coccodrillo amazzonico) e ce lo ha mostrato. La guida ci ha detto che gli occhi del caimano sono fluorescenti poi ha liberato il caimano.

Il 19 marzo ’04 Ci siamo svegliati presto alle 4:30 per andare in barca a motore a vedere le sfumature dell’alba. Purtroppo le nuvole hanno coperto il cielo all’orizzonte e non si vedevano i colori dell’alba. Siamo tornati al porto. Dopo colazione siamo usciti di nuovo con un panfilo e siamo arrivati al villaggio. L’uomo del villaggio e la guida ci hanno accompagnato all’interno della foresta amazzonica e ci hanno parlato delle diverse specie delle piante. Ci hanno detto che gli scienziati portano il 25 per cento delle piante medicinali all’Europa per fare nuovi farmaci contro i tumori, le rughe e altre malattie. Anche le piante si trasformano in crema profumata per viso e corpo. L’esperto uomo del villaggio ci ha mostrato una pianta velenosa e l’ha piegata, schiacciata e trasformata in liquidi giallastri per fare prodotti velenosi per uccidere gli insetti e zanzare e scarafaggi ecc…Lui ci ha detto di non toccare questi liquidi giallastri velenosi che provocano la perdita della vista. Siamo tornati all’ARIAU AMAZON TOWER e dopo pranzo siamo partiti con il battello per ritornare all’hotel Tropical a Manaus.

Il 20 marzo ‘04 Poco prima di mezzogiorno l’accompagnatore è venuto a prenderci con un pulmino. Siamo giunti all’aeroporto a prendere il volo per Brasilia e coincidenza per Recife. Siamo giunti all’hotel a Recife quasi a mezzanotte.

Il 21 marzo ‘04 Dopo colazione siamo andati sulla spiaggia a prendere il sole e fare il bagno ma non ho voluto prendere il sole perché era troppo forte e ho messo la maglietta per evitare scottature al mare. Ho visto tanta gente straniera. Al pomeriggio abbiamo preso il pullman che ci ha portato a Olinda, sette chilometri da Recife. Abbiamo visitato le strane ville colorate, negozi, pub, chiese e siamo giunti alla città coloniale di Olinda che è situata alla sommità della collina con vista sula moderna Recife più lontana circondata da numerosi grattacieli simili a Manhattan (New York); abbiamo visto anche diverse chiese e ville con giardini e parchi; all’orizzonte l’Oceano Atlantico. Lungo la strada di Olinda ci sono tante bancarelle artigianali e i negozi. Siamo tornati all’hotel. Il 22 marzo ‘04 Dopo colazione sono andato da solo al centro commerciale a curiosare per negozi mentre i miei compagni di teatro sono andati al mare. Non potevo rimanere sulla spiaggia perché il sole e il caldo erano fastidiosi e eccessivi. Al pomeriggio abbiamo preso il pullman per il centro di Recifè e siamo giunti al porto. Abbiamo trovato la piazza dei punti cardinali come la bussola con le indicazioni dei nomi delle città. Poi abbiamo passeggiato e visitato il palazzo della giustizia, alcuni monumenti come le chiese e numerosi mercati affollati di persone. Siamo saliti sul pullman per rientrare all’hotel. Prima del tramonto abbiamo visto l’alta marea che ha invaso tutte le spiagge. Abbiamo fatto l’ultima cena brasiliana. Il 23 marzo ‘04 Dopo colazione l’accompagnatrice è venuta a prenderci all’hotel e siamo andati all’aeroporto. Abbiamo preso l’aereo delle 8:40 da Recife con arrivo a San Paolo e coincidenza con l’altro jumbo della compagnia ALITALIA alle 16:25. Purtroppo abbiamo finito il giro del Brasile e lasciato quel posto. Il 24 marzo ‘04 Siamo arrivati all’aeroporto di Malpensa alle 7:30 e eravamo stanchi ma soddisfatti del viaggio in Brasile. Ci presentavamo in quattro, cioè Barbara, Pietro, Marco e io. Dove andremo nel 2005? Barbara vuole fare la proposta del prossimo viaggio in Australia in occasione dei giochi olimpici dei sordi mondiali, per un mese, a gennaio 2005. Comunque si vedrà. Mi piacerebbe andare in Messico nello Yucatan per la prossima volta. Ho detto a Barbara che è stata bravissima a organizzare bene questo viaggio avventuroso con noi. Ho ringraziato Barbara per avermi portato in questo viaggio. Carmine Pasquariello



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