Total tour Sicilia

Giro in macchina della Sicilia occidentale e orientale. Quindici giorni tra posti meravigliosi e un mare mozzafiato. Una delle più belle vacanze che abbiamo fatto
Scritto da: ele983
total tour sicilia
Partenza il: 01/09/2012
Ritorno il: 16/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

01-09-12: Partenza da Perugia. Perugia-Tindari-Mongerbino

Dopo aver pianificato col mio ragazzo il viaggio delle vacanze estive in Sicilia da diversi mesi, è arrivato il momento di partire. Partenza alle ore 3,30 del mattino da Perugia con la nostra auto, ci aspettano all’incirca 800 Km di strada e 8 ore abbondanti di viaggio per arrivare a Villa San Giovanni, dove ci imbarcheremo per Messina, e da lì altre 2 ore per poter arrivare al nostro Residence, che si trova vicino a Bagheria, a Mongerbino. Si parte presto per evitare il traffico della Salerno-Reggio Calabria. Facciamo solo una sosta e arriviamo a Villa San Giovanni verso le 11.30, facciamo il biglietto per l’imbarco dell’auto per attraversare lo Stretto di Messina. Visto che i traghetti arrivano e ripartono subito abbiamo aspettato veramente poco e nel giro di 40 minuti siamo riusciti a fare l’attraversata. Siamo arrivati nella bellissima Sicilia!

Sbarcati a Messina proseguiamo il viaggio verso Palermo, ma decidiamo di fare la sosta per il pranzo a Tindari, dato che rientrava nel nostro itinerario di visite. Ci fermiamo a mangiare in un ristorante sulla spiaggia dove abbiamo gustato le prime pietanze di pesce!

Si riparte per il Santuario di Tindari, famoso per la sua Madonna Nera. Legate a questo santuario ci sono diverse storie tra cui questa:

“Una signora, avendo la bambina gravemente ammalata si rivolge alla Madonna del Tindari, facendo voto per la guarigione della figlia. Ottenuta la grazia si reca al Tindari, per ringraziare la Madonna, ma vistala bruna in faccia resta delusa ed esclama: “Sono partita da lontano per vedere una più brutta di me”. E parte in cerca della sua bella Madonna Miracolosa. Nel frattempo la bambina incustodita precipita dalla cima del colle. La madre torna a pregare: “Se siete voi la miracolosa Vergine che per la prima volta mi avete salvata la figlia, salvatela una seconda volta”. Per miracolo della Madonna la bambina precipitata, si trova tranquilla che gioca su un piccolo arenile formatosi improvvisamente nel mare sottostante. Un marinaio che era corso a prendere la bambina la restituisce sana e salva alla madre.”

Affacciandoci dal Santuario si vedono proprio queste strisce di sabbia che compaiono e scompaiono in base all’alta o alla bassa marea; e si dice che quelle siano le braccia della Madonna che salvarono la bambina della leggenda.

Il tempo non è dei migliori purtroppo; corriamo verso la macchina per ripartire alla volta del nostro residence che si trova vicino a Palermo.

Arriviamo all’uscita di Bagheria e ci dirigiamo in direzione Aspra per poi deviare verso Mongerbino dove è situato il nostro alloggio. Il residence Mer et Soleil è arroccato su una scogliera a picco sul mare; un posto tranquillo silenzioso ordinato e con un panorama mozzafiato. La struttura (consigliatissima per chi fa una vacanza del genere) è costituita da diversi bungalow da 2 -4 posti letto e da una piccolissima palazzina che arriva ad ospitare fino a 6-8 persone.

Ci sistemiamo nel nostro bungalow e avendo fatto spesa prima di arrivare prepariamo un boccone per cena. Dopo questa lunga giornata si va a dormire pronti per cominciare l’indomani la nostra avventura Siciliana.

02-09-12: Agrigento, Scala dei Turchi, Corleone

Ore 7.00 – La mattina ci si sveglia presto e ci rechiamo al vicinissimo paese di pescatori di Aspra per comprare il pesce da poter mangiare la sera e per prendere i panini per il pranzo. Aspra è un paesino molto caratteristico, tipico dei paesaggi siciliani, dove troviamo i pescatori che vendono il pesce appena pescato. Ogni mattina sarà nostra abitudine andare a comprare il pesce proprio li, facendoci amico uno dei pescatori. C’è da dire che i siciliani sono fantastici, codiali e gentili.

Dopo aver portato la spesa al residence si parte per la nostra prima visita: prima destinazione della giornata la bellissima Agrigento. Per arrivare percorriamo la ss121 e la ss189. Percorrendo la statale ammiriamo il bellissimo paesaggio dell’entroterra siciliano; aspro giallo ma molto particolare.

Arrivati ad Agrigento parcheggiamo la macchina a ridosso del sito della Valle dei Templi, dove c è un parcheggio a pagamento custodito. Oggi il sole picchia forte! Il sito archeologico è percorribile a piedi, lungo la passeggiata si incontrano i vari Tempi, che sono uno più bello dell’altro; sembra essere catapultati nell’età greca! Nel visitare il sito archeologico, è arrivata l’ora del pranzo. Si mangia un panino e si parte alla volta del mare… Andiamo alla Scala dei Turchi. Per arrivare a Scala dei Turchi prendiamo direzione Realmonte (comunque ci sono tutte le indicazioni necessarie per arrivarci). Scala dei Turchi è una parete rocciosa di marna che va a picco sul mare. È molto particolare perché è di un bianco cangiante, si erge tra due spiagge di sabbia e ci si può camminare sopra perché ha degli ampi scaloni formatisi naturalmente. Quando c è tanto sole è necessario munirsi di occhiali da sole perché il riverbero del bianco della pietra dà veramente fastidio agli occhi. Il nome le viene dalle passate incursioni di pirateria da parte dei saraceni, arabi e turchi, i quali trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti e rappresentante un più sicuro approdo. Tra passeggiata, gelato e foto si sono fatte le 17 e considerata la tappa che dobbiamo fare prima di rincasare decidiamo di partire. Direzione Corleone. Per arrivare a Corleone percorriamo la ss115, la ss386 (strada strettissima piena di curve che attraversa le campagne) e la ss 188c. Un percorso immerso nella natura che attraversa paesini piccoli e posti che nessuno si immaginerebbe. Sono dell’idea che l entroterra siculo sia da vedere!

Arriviamo a Corleone dopo un’oretta e mezza di macchina. Corleone è un paesino ma con tutte le comodità di una città; lo attraversiamo con la macchina percorrendo delle vie strette arrivando fino alla piazza principale. Ecco, avete visto i film ambientati nei paesini siciliani? Siamo immersi lì… Corleone è immersa tra le montagne al di sopra del bosco di Ficuzza; circondato da campi e pascoli di pecore. Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte e non riusciamo a scendere dalla macchina, quindi siamo costretti a continuare dritto per la nostra strada verso il residence, in compenso siamo riusciti a fare qualche foto.

È ora di cena quando giungiamo al nostro alloggio. Cena doccia e si va a mangiare un gelato ad Aspra. Primo giorno effettivo di vacanza terminato.

03-09-12: Mondello

Sveglia, come tutte le mattine della vacanza, alla buonora. Colazione e acquisto del pesce ad Aspra. Quest’oggi dedichiamo la giornata al mare di Mondello. Mondello dista da dove alloggiamo una quarantina di minuti. Percorriamo la statale 113, la quale per un certo tratto non è molto trafficata. Come arriviamo però alle porte di Palermo dobbiamo cambiare idea; Palermo è una città veramente molto caotica con un traffico paragonabile a quello di Roma o Milano.

Arriviamo a Mondello dove per parcheggiare fatichiamo un pochino, ma riusciamo a trovare posto dopo diversi tentativi proprio davanti alla spiaggia. Qui il mare (come in moltissimi posti della Sicilia) è una favola.

Su una palafitta si trova un ristorante, il quale una volta era uno stabilimento balneare. L’edificio, unico nel suo genere, rappresenta una delle opere architettoniche in stile Art Nouveau più belle d’Europa.

Oggi passiamo la giornata qui tra pinne, boccaglio, fotocamera subacquea e i nostri pesci che ci faranno compagnia in tutte le nostre uscite balneari.

04-09-12: Palermo, Monreale, Monte pellegrino

Oggi decidiamo di rimanere in zona per visitare Palermo, Monreale e il santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino. Riusciamo ad arrivare senza tanta fatica e con poco traffico (stranamente) a Palermo. Parcheggiamo la macchina in un parcheggio con custode (abusivo) in una traversa di corso Vittorio Emanuele, proprio davanti al Palazzo Chiaramonte. Percorriamo tutto Corso Vittorio Emanuele fino ad arrivare ai quattro canti, una piazza nata dall’incontro di due viali (corso Vittorio Emanuele e Via Maqueda). I Quattro Canti in pratica sono i quattro prospetti architettonici che delimitano lo spazio dell’incrocio. Lungo tutto il percorso incontriamo molte chiese, tutte da vedere (impossibile elencarle), e arriviamo fino a Piazza Cattedrale dove appunto troviamo il Museo Diocesano, il Palazzo Arcivescovile e la Cattedrale. Proseguendo sempre dritti inizia Corso Calatafimi che percorriamo fino ad arrivare a Porta Nuova per dirigersi al Palazzo dei Normanni e poi a San Giovanni degli Eremiti.

Il Palazzo dei Normanni è la sede dell’assemblea regionale siciliana, mentre in passato era la residenza reale dei sovrani di Sicilia. All’interno del Palazzo Reale (il quale può essere visitato) troviamo la Cappella Palatina, che venne fatta costruire da Ruggero II e divenne la chiesa della famiglia reale. La cappella Palatina è veramente molto bella perché fatta tutta in mosaico bizantino.

Dopo la visita al Palazzo Reale ci dirigiamo verso la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, al tempo della dominazione araba era una moschea, poi trasformata in Chiesa. E’ molto particolare con il suo stile arabo e le cupole rosse. Si può salire su queste cupole, ma muniti di caschetto e stando attenti alle scalettine di ferro che ci portano su!

A questo punto decidiamo da li di dirigerci verso l’auto. Il percorso che però facciamo è totalmente diverso rispetto a quello dell’andata. Passiamo per la chiesa della Martorana, che non abbiamo potuto visitare causa lavori, e attraversiamo i quartieri popolari e multietnici della città. Arrivati alla macchina partiamo, per il lungo viaggio (causa traffico intenso), per Monreale.

Monreale dista pochi Km da Palermo e ci si arriva facilmente. Parcheggiamo la macchina al parcheggio a pagamento e a piedi ci facciamo un pochino di salita dopo aver mangiato un boccone. Si arriva subito alla piazza dove c è il Duomo, fatto costruire sempre dai Sovrani Normanni e decorato totalmente da mosaici rilucenti d’oro. Abbiamo poi visitato anche il chiostro (piccolo, ma da vedere). Il paese di Monreale si visita in pochissimo tempo, il tempo di fare un giretto mangiare una granita e si parte alla volta di Montepellegrino.

Torniamo a Palermo e lasciamo la macchina in un parcheggio custodito (abusivamente) da dove partono le navette. Proprio oggi è la festa del patrono della città ed è vietato il transito alle auto perché dalle pendici del Montepellegrino partono i fedeli che vogliono fare il pellegrinaggio fino alla cima del monte per arrivare al Santuario di Santa Rosalia.

Il tragitto fatto con la navetta percorre tutto il lato della montagna con un bellissimo paesaggio verso Bagheria (continuo a sostenere che paesaggi belli come quelli della Sicilia sono difficili da ritrovare). Arriviamo al Santuario di Santa Rosalia dove ci sono bancarelle e illuminazioni tipiche delle feste religiose dei paesi del sud, dove le ricorrenze patronali sono veramente molto sentite e dove le feste durano anche una settimana.

La particolarità di questo santuario è che è scavato in una grotta, dove nel 1600 dopo un epidemia di peste, un cacciatore ritrovò casualmente le ossa di Santa Rosalia nella grotta del Monte Pellegrino dove la donna era morta. Il vescovo di Palermo raccolse le sue reliquie e le portò in processione e al passaggio della santa l’epidemia s’attenuò. Le pareti della grotta (profonda 25 metri) dove la santa pregava, trasudano acqua ritenuta miracolosa.

Riprendiamo la navetta che ci riporta all’auto e percorriamo la strada panoramica dal versante di Mondello e anche qui il paesaggio è stupendo.

Saliti in macchina ci dirigiamo verso la superstrada per tornare al residence; peccato però, che arrivati all’imbocco per fare 700 metri ci abbiamo impiegato 2 ore grazie al traffico! C’è una particolarità a Palermo che guidano tutti e non si sa come… Come dico e ribadisco… se sai guidare a Palermo sai guidare dappertutto… però anche questo è bello della Sicilia. 🙂

Tornati al residence verso le 21.00 stanchi morti si cena e si va a dormire.

05-09-2012: Selinunte-Sciacca-Caltabellotta

Pronti per una nuova giornata si parte in direzione Selinunte una delle città greche della Sicilia. Arrivati al sito archeologico parcheggiamo la macchina ed entriamo nella prima zona, cioè la necropoli dove troviamo il grande tempio di Hera e altri due templi di cui però sono rimasti solo dei ruderi. La seconda parte del parco archeologico è l’acropoli che si trova a strapiombo sul mare dove c è il tempio in parte esistente e tutte le mura della “città”. Il bello di questo arco archeologico è che l’acropoli e la necropoli si trovano su due colline, la prima sulla collina orientale la seconda sulla collina occidentale. Quando si visitano parchi archeologici portate sempre cappello e acqua perché sono tutti assolati senza un minimo d’ombra.

Finita la visita partiamo per Sciacca dove con dei panini mangiati al porto ci rifocilliamo e rimaniamo incantati da un pescatore che con amo e filo riesce a pescare i polpi.

Sciacca è una cittadina di pescatori, sviluppata in salita ma molto molto carina. Noi l’abbiamo visitata tutta a piedi e devo dire che vale proprio la pena. Ha molte costruzioni religiose da vedere, e arrivati in cima alla città ci siamo ritrovati davanti ad un castello, il castello luna; purtroppo però il sito era chiuso e non abbiamo potuto visitarlo. Scendendo verso il posto auto abbiamo attraversato molte piccole vie tanto caratteristiche.

Stremati e dopo una bella granita siciliana si parte alla volta di un luogo che ci è piacito veramente tanto, Caltabellotta.

Per arrivare a Caltabellotta si percorre una strada molto tortuosa ed in salita e si arriva in alta quota. Arrivati attraversiamo il paese e ci dirigiamo verso una grande struttura che si trova incastrata nella parete della montagna, il monastero di San Pellegrino anche questo purtroppo chiuso per lavori. Ci dirigiamo quindi alla chiesa madre situata dietro il corno della montagna che sovrasta questo paese, precisamente sulla cima tondeggiante della rupe Gogàla. Fu fondata dal conte Ruggero dopo la vittoria sui Musulmani. A nord della chiesa sono i ruderi del cosiddetto «Castelvecchio», fortilizio di cui si sconosce l’origine; vi si può accedere per uno stretto passaggio. Questo luogo è uno dei posti più belli e caratteristici che abbiamo visto in Sicilia.

Si riparte e si torna alla base per l’orario di cena.

06-09-2012: Saline di Marsala, Marsala, Mazara del Vallo

La mattina si parte sempre presto, prendiamo la superstrada direzione Trapani. Arriviamo alle saline e facciamo il biglietto per il tour con la navetta della Riserva naturale dello stagnone. Le piccole isole di Mozia, Schola, Santa Maria e Isola Lunga costituiscono la riserva; il fondale basso dello stagnone consente anche il raggiungimento di qualche isola a piedi, in condizioni particolari.

Partiamo alla volta di Marsala dove ci fermiamo in un ristorantino molto carino ed economico per una bella mangiata di pesce. La città di Marsala si avvicina molto alle città della Sicilia Occidentale con il suo stile Barocco. Molto bello è il Duomo che si raggiunge percorrendo una via che attraversa tutto il centro, ma oltre al Duomo c’è la bellissima Chiesa del Purgatorio. Facciamo un giro per il centro storico per poi partire alla volta di un’altra bellissima e particolare città, Mazara del Vallo.

Mazara del Vallo è una città di pescatori con influenze arabe molto importanti e radicate. Il vecchio centro storico, un tempo racchiuso dentro le mura normanne, include numerose chiese monumentali, alcune risalenti all’XI secolo. Presenta i tratti tipici dei quartieri a impianto urbanistico islamico tipico delle medine, chiamato Casbah, di cui le viuzze strette sono una sorta di marchio di fabbrica.

Parcheggiamo l’auto lungo strada, proprio davanti alla Cattedrale; entriamo e lo spettacolo che ci attende è stupendo… una lunga navata stile barocco molto alta rotondeggiante e tutta dipinta. Questa è una delle chiese più belle che abbiamo visto.

Usciti dalla Cattedrale la costeggiamo lungo il lato per entrare a Piazza della Repubblica; da li percorriamo le viuzze del centro incontrando altre chiese e monumenti. Oggi è una giornata afosa ma nuvolosa e siamo gli unici a girare per le vie del centro. Finito il nostro giro decidiamo di andare a vedere una delle spiagge principali del luogo; Lido Tonnarella. Come detto la giornata purtroppo non è bella soleggiata il mare è un pochino mosso ma ciò non ci impedisce di ammirare la limpidezza del mare.

È pomeriggio tardo quindi è ora di tornare dalle nostre parti; come tutte le sere doccia cena e passeggiata ad Aspra.

07-09-2012: Segesta, Trapani, Erice

Oggi si parte direzione Segesta, un altro sito archeologico dell’era Greca. Prendiamo la superstrada direzione Trapani per uscire all’indicazione Segesta.

Anche Segesta, come Selinunte, è diviso in due aree, una su una collina e una su una collina più alta. Sulla collina inferiore troviamo il Tempio, che secondo me è il meglio mantenuto rispetto agli altri tempi visti. Esso spicca in cima a questa collina che è circondata da una fitta vegetazione ed è veramente grande!

Sulla collina più alta troviamo gli scavi della città Greca Segesta, dove inoltre c’è il teatro che è posto alla sommità del Monte Barbaro, opposto a quella del tempio, a circa 440 metri di altezza con un panorama mozzafiato. Da qui si vede veramente tutto. Come curiosità il teatro di Segesta è stata la location del film “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova, si sospettano moventi politici” di Lina Wertmüller con l’attore Giancarlo Giannini.

Molto comodo il servizio navetta che trasporta i turisti dalla collina del Tempio alla collina degli scavi.

Finita la nostra visita ci dirigiamo verso Trapani. Arrivati parcheggiamo la macchina all’esterno delle mura del centro storico, davanti all’imbarco dei traghetti per le Isole Egadi, di cui vi racconterò dopo.

Trapani è una cittadina che si trova sulle rive del mare. Entriamo nel centro storico e lo attraversiamo tutto percorrendo un lungo viale alla fine del quale troviamo il Palazzo Cavarretta, oggi sede degli uffici comunali. Percorrendo la via centrale del centro storico veniamo incuriositi da una porta che si affaccia sul mare che è Porta Botteghelle, attraversandola ci ritroviamo proprio sulla spiaggia trapanese delle Mure di Tramontana, in effetti il vento non possiamo dire che non ci sia. Vista la spiaggia riprendiamo a camminare sulla via principale fino ad arrivare al Duomo, stupendo come tutte le Chiese della Sicilia, ognuna ha qualcosa di particolare e consiglio a chi fa una vacanza del genere di visitarle tutte.

È ora di pranzo e mangiamo una pizza e dei favolosi arancini. La cucina siciliana è buonissima!

Ora si riparte per Erice. Seguiamo da lì le indicazioni per la funivia. Trapani è una città dove si guida bene. Parcheggiamo la macchina al parcheggio a pagamento che si trova proprio sotto alla funivia. Facciamo presto, non c è molta gente. Il panorama che si vede è bellissimo, davanti a noi vediamo le Isole Egadi, Favignana Levanzo e Marettimo. Sotto di noi Trapani.

Scendiamo dalla Funivia e il vento si è alzato. Erice è una cittadina fondata dai troiani, poi negli anni ci furono influenze romani, arabe e spagnole. Questa cittadina è molto particolare perchè tutta costruita in pietra e si gira a piedi essendo piena di viuzze che ti portano in ogni punto da visitare, dal Duomo fino all’apice del Monte Erice, dove si trova il castello normanno. Erice è piena di negozietti di oggetti tipici e dolci siciliani come il marzapane e dolcini alle mandorle.

Riprendiamo la funivia per riprendere la macchina e si ritorna alla base per la cena.

08-09-2012: San Vito Lo Capo, Tonnara di Scopello

La giornata di oggi è dedicata al mare. Prendiamo l’autostrada direzione Trapani e usciamo a Castellammare del Golfo, da qui percorriamo per circa 50 km la ss187 poi la sp16 e arriviamo proprio sul lungomare di San Vito Lo Capo. Qui tutti i parcheggi sono a pagamento. Nonostante sia l’8 di settembre la spiaggia è affollata e appena trovato un posticino per l’asciugamano ci tuffiamo con le nostre pinne boccagli e fotocamera subacquea nelle splendide acque maldiviane di San Vito. Consiglio a tutti di portare via l’attrezzatura da snorkeling perché il mare siciliano, soprattutto lungo le scogliere, nasconde paesaggi marini e pesci stupendi! Passiamo la giornata qui e verso le 5 decidiamo di partire per vedere la tonnara di Scopello.

Percorriamo sempre le due statali dell’andata ed arrivati al bivio per Scopello giriamo. Il panorama è bellissimo ed arriviamo alla tonnara, dove fatichiamo un po’ per parcheggiare sia per il poco parcheggio sia per i vigili urbani che passano per multare le macchine. La tonnara si trova in un insenatura della scogliera e davanti a se a due faraglioni. E’ una dimora storica vincolata alla sovrintendenza dei beni culturali e ambientali quindi per poter accedere dobbiamo pagare un biglietto di ingresso. Qui il mare è color smeraldo e blu chiaro. La gente tanta quindi siamo rimasti li per poco tempo.

Rientro in residence.

10-09-2012: Isole Egadi – Favignana

Questa mattina partiamo veramente presto avendo l’imbarco del traghetto per le 9.30 a trapani. Arriviamo a Trapani parcheggiamo al solito parcheggio a pagamento e ci dirigiamo all’imbarco, anche qui ci sono molte persone. Saliti sull’aliscafo abbiamo impiegato una ventina d minuti per arrivare.

Scesi dall’aliscafo ci dirigiamo al noleggio dei motorini per poter girare l’isola, il costo del noleggio per l’intera giornata è stato di 15€ (bassa stagione), esclusa la benzina. Fatto rifornimento al primo distributore ci dirigiamo alla prima cala e una delle più scomode, ma una delle più belle in assoluto Cala Rossa. Qui il mare è turchese. La scogliera è fatta di tufo (molto presente nell’isola) quindi per poter stare lì con gli asciugamani non è molto comodo e sono necessarie le scarpette per gli scogli. Abbiamo posato tutta la nostra roba per poterci tuffare da uno degli scogli. Sembra una piscina, fondale di sabbia bianchissima e intorno a noi tanti pesci. L’acqua è subito profonda, dallo scoglio dove ci siamo immersi ci saranno subito 2 metri di acqua. Dopo il nostro bagno, le nostre foto subacquee partiamo per vedere cala del bue marino. Questa cala è sempre fatta di scogli e per andare in acqua si deve fare un bel tuffo, l’acqua qui è turchese e blu e si vede il fondale di roccia. Decidiamo però non fermarci a fare il bagno qui e proseguiamo per cala azzurra. Anche qui l’acqua è bellissima ma rispetto alle altre cale l’acqua è trasparentissima e ci sono veramente molti pesci. Come comodità non è il massimo è di gente cene sta molta, forse il periodo di agosto sarà veramente un macello. Ci fermiamo qui un pochino per un bagno (l’acqua abbastanza freddina) e per un riposo fino all’ora di pranzo.

Decidiamo di spostarci anche per mangiare un boccone e ci dirigiamo verso lido burrone. Qui è l’unica vera spiaggia dell’isola e c’è un ristoro molto fornito tra pietanze di ogni genere frutta e gelati. Ci riposiamo e aspettiamo prima di ripartire visto che è molto caldo. Passata in tranquillità qui un oretta abbondante continuiamo il nostro giro per l’isola. Da qui in avanti incontreremo tutte insenature e cale di sasso, fino ad arrivare a cala rotonda, dove cìè un bellissimo arco di pietra con sotto due spiaggette di sasso raggiungibili a piedi e con un fondale meraviglioso.

Dopo l’ennesima immersione con il nostro motorino a noleggio finiamo tutto il giro costiero dell’isola, in alcuni punti transitare con il motorino per vedere le varie cale è un impresa ardua, però ce l’abbiamo fatta.

Durante il tour abbiamo osservato un bellissimo panorama ed è stata una delle giornate più belle e divertenti della vacanza.

Riconsegniamo il motorino e facciamo un giretto a piedi per il centro di Favignana, dove arriviamo alla vecchia tonnara che si può visitare, peccato che per motivi di tempo, in quanto dovevamo imbarcarci per il ritorno non abbiamo fatto in tempo a visitarla.

Sono le ore 18.00 e il traghetto riparte alla volta di Trapani. Sbarchiamo riprendiamo la macchina e imbocchiamo la strada di casa; arriviamo che sono già le 20.00

12-13-09-2012: Capo Zafferano e Mongerbino

Questi due giorni ci riposiamo in vista del nostro spostamento nella Sicilia Orientale.

Vicino al nostro residence abbiamo la possibilità di “andare a mmare” (come dicono in Sicilia) alla vicina Capo Zafferano e in una cala sottostante il nostro alloggio.

Capo Zafferano dista da noi un paio di Km; è una spiaggia di sassi che si trova in una grande insenatura della scogliera di Mongerbino. Qui l’acqua è turchese e ci sono miriadi di pesci, ricci di mare attaccati ai grandi massi di scoglio sotto di noi. Proprio in queste zone le nostre immersioni sono state le più belle. Passiamo qui tutta la giornata fino alle 19. Ritorno al residence doccia cena e gelato.

Il giorno seguente, dopo la nostra spesa quotidiana al mercatino del pesce di Aspra, partiamo a piedi dal nostro residence per andare alla caletta. Questa caletta è un paradiso, si trova in una piccola insenatura della scogliera. L’acqua cristallina diventa subito profonda di almeno 10 metri, e la quantità di pesci e vegetazione è straordinaria.

Passiamo qui la giornata.

13-09-2012: Ragusa Ibla, Modica, Portopalo di Capo Passero

Lasciamo definitivamente il nostro Residence per spostarci nella zona orientale dell’isola. Destinazione Ragusa Ibla. Si gira tutta a piedi facendo una bella salita e una bella discesa. Siamo arrivati nel cuore del Barocco Siciliano. Partiamo dai giardini Iblei per poi addentrarci nel centro dove ci sono moltissime chiese da visitare e il mastodontico Duomo in stile Barocco. Come tutte le città antiche siciliane, Ragusa Ibla è ricca di viuzze caratteristiche da dover percorrere lungo le quali si incontrano cose da vedere!

È ora di pranzo, ci dirigiamo a Modica.

Modica è una cittadina adagiata sulla costata di un promontorio, è molto caratteristica perché vedendo la città dalla terrazza panoramica spicca in mezzo all’agglomerato urbano la Cattedrale con la sua scalinata. Anche questa cittadina possiede molte strutture architettoniche in stile barocco.

Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la costa, e precisamente a Portopalo di Capo Passero. Questa località è famosa per essere il punto di incontro tra il mare ionio e il mar mediterraneo, inoltre è il comune più a sud dell’isola siciliana. Qui troviamo, verso est, l’isola di Capo Passero dove si erge la fortezza spagnola sovrastata da una imponente statua bronzea della madonna.

Prima di arrivare a Noto per trovare un posto dove dormire, ci fermiamo alla Riserva naturale di Vendicari… Un posto meraviglioso. È una riserva naturale con molte specie di volatili in più c è una spiaggia con un mare favoloso, qui c è la pace dei sensi!

Arriviamo a Noto per trovare una sistemazione per la notte e per mangiare.

14-09-2012: Noto, Siracusa

Dopo la notte trascorsa in un B&B ci dirigiamo al centro di Noto, anche questa una splendida città Barocca, con bellissime chiese e palazzi. Noto si gira benissimo e facilissimo a piedi. Dopo la passeggiata a Noto, prendiamo la strada per Siracusa.

Siracusa è una città sul mare molto molto particolare. Nella zona nord troviamo il parco archeologico, dove troviamo il famoso orecchio di Dioniso, una caverna che ha la forma di un orecchio e l’antico teatro greco. Nella parte a sud (Ortigia) c’è il centro storico della citta, che può essere percorsa esternamente da una passeggiata sopra il mare, e attraversata dalle vie che portano alla piazza principale dove c’è il Duomo. Noi abbiamo percorso tutto a piedi facendo una bella camminata. Dopo pranzo si riparte per trovare un alloggio alle pendici dell’Etna.

15-09-2012: Etna, Taormina, Savoca

Partiamo dal nostro B&B per dirigerci al Monte Etna. Dopo aver percorso una strada di montagna arriviamo alla funivia che ci porterà in cima. Prendiamo felpe e giacchino e facciamo il primo tratto di salita con la funivia; scesi dalla funivia con le guide turistiche che ci hanno accompagnato, abbiamo preso delle navette per poter arrivare vicino alla bocca del vulcano. A valle avevamo una 20° di gradi in alta quota i gradi erano 0… infatti c era la neve. Il tragitto dalla funivia alla cima fatto con le navette è stato molto bello, un paesaggio lunare. La terra nera con la neve ed il fumo che usciva dalle molteplici bocche vulcaniche. Arrivati alla cima dell’Etna la guida escursionistica ci ha guidato per il percorso che gira intorno alle bocche vulcaniche… la terra era calda!

Tra l’escursione e il ritorno a valle era ora di pranzo, si mangia un panino e partiamo per Taormina.

Taormina è una cittadina molto ‘in’, arroccata in cima ad una scogliera con un paesaggio stupendo. La cosa più bella di Taormina secondo noi è il teatro greco-romano che offre un panorama mozzafiato. Il resto della cittadina è molto caotica vista la gran mole di persone che la visita, e si percorre tutta a piedi; dà l’idea di stare a Capri. A noi non è piaciuta molto, o meglio delle cose che abbiamo visto l’abbiamo messa all’ultimo posto. Nel pomeriggio ripartiamo e andiamo in visita al paese di Savoca, famoso come set de Il Padrino.

Savoca è un paese che si trova sopra la cima di una montagna ed è bellissimo. Ha una via principale fatta tutta di pietre, come il resto del paese, che percorre tutto il piccolo paese. Partiamo dal famoso Bar Vitelli per arrivare alla Chiesa Madre. Savoca nel 2008 è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia, ed effettivamente lo è!

Finita la nostra visita siamo indecisi se attraversare lo stretto o aspettare l’indomani per ripartire, però decidiamo di fermarci a Scilla per la notte.

Dopo aver attraversato lo stretto troviamo l’albergo per la notte e il ristorante per cenare. Siamo arrivati all’ultima sera della nostra vacanza.

16-09-12: Scilla-Perugia

Purtroppo è giunto il momento di tornare a casa, partiamo la mattina alle 9 da Scilla e arriviamo a Perugia alle 18.

La nostra vacanza è finita, ma è stata una delle vacanze più belle che abbiamo fatto insieme io e il mio ragazzo!

La Sicilia è fantastica, andateci!

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