Tossa de Mar, la Costa Brava che conquista

Un soggiorno in mezzo a paesaggi mozzafiato, architetture medievali e rovine romane. Un angolo di tranquillità per chi ama mare e cultura
Scritto da: plazacanovas
tossa de mar, la costa brava che conquista
Partenza il: 18/07/2011
Ritorno il: 25/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Cuore della Costa Brava, Tossa de Mar conquista chi è in cerca di una vacanza tranquilla tra mare e natura, a contatto con una storia millenaria. Questa località della provincia di Gerona (Catalogna), celebrata da Marc Chagall e immortalata nel film Pandora con Ava Gardner, ha fatto colpo anche su di noi, che vi abbiamo trascorso tre vacanze negli ultimi anni. La bellezza del paesaggio, il mare pulito, la comodità e l’ottimo trattamento nella strutture alberghiere ci hanno convinto a farne la nostra meta preferita per il soggiorno estivo. Per noi, a rendere unico il paese è la vista suggestiva che dalla spiaggia si ha della cinta muraria del castello, costruita sul promontorio all’inizio del XIII secolo.

E’ bene specificare che questa destinazione è indicata per chi intende rilassarsi e apprezza i monumenti storici più delle notti interminabili. Per il divertimento notturno, a soli dieci chilometri, c’è Lloret de Mar con le sue discoteche che richiamano frotte di giovani e giovanissimi da tutta Europa. Al contrario, a Tossa il turismo è più selettivo e adatto alle famiglie o al riposo. Folla e locali comunque non mancano: ci sono tre piccole discoteche, alcuni pub e chioschi sulla spiaggia, ma siamo lontani dagli schiamazzi e dalla sfrenata movida di Lloret.

La spiaggia di Tossa, dicevamo. Per chi come noi, giovane coppia, ha pochi soldi da spendere è l’ideale. E’ infatti interamente libera e gestita dal Comune che la tiene molto pulita e ordinata, e offre inoltre i servizi di base come l’assistenza ai bagnanti, i servizi igienici gratuiti e, per chi lo desidera, il noleggio di lettini e ombrelloni (5 o 6 euro al pezzo). L’arenile si divide in due parti non collegate tra loro: in catalano sono dette Platja Gran e Platja de la Mar Menuda. La prima è la principale a ridosso del centro storico, dalla quale si gode della vicinanza del castello e dalla quale partono i battelli per le escursioni. Alcuni fanno rotta verso altre località della costa quali Blanes, Lloret de Mar o San Feliu de Guixols, mentre altri, più piccoli e con il fondo trasparente, puntano verso splendide cale dove diverse volte abbiamo trascorso l’intera giornata in attesa dell’ultima corsa serale per il rientro (cala Pola e cala Giverola sono solo due delle tante). La seconda spiaggia, invece, più appartata e tranquilla, mette a disposizione la possibilità di affittare canoe e attrezzature per le immersioni subacquee. Ad esse si aggiunge la piccolissima cala di Es Codolar, raggiungibile da una ripida scalinata che scende dal borgo medievale (Vila Vella).

Il quartiere più antico è sormontato dal faro, diventato un centro di studio dei segnali marittimi. Chi volesse raggiungerlo può farlo a piedi o, pagando un modico biglietto, usufruendo di un simpatico trenino che consente di evitare una lunga camminata in salita e sotto il sole (un altro trenino di diverso colore effettua un itinerario differente raggiungendo il promontorio opposto e la parte moderna del paese). Le mura medievali, percorribili attraverso un camminamento, racchiudono antiche case in sasso, le rovine della chiesa di San Vincenzo, il Museo Municipale, la statua di Ava Gardner, bar e ristoranti. Dal XVII secolo il centro abitato si è esteso ai piedi del promontorio, fuori dall’antico perimetro. Il quartiere, detto Sa Roqueta, è caratterizzato da edifici bianchi tipici delle coste mediterranee, con vie piuttosto strette che costituiscono il passeggio serale dei turisti, richiamati da negozi, gelaterie e pub. Da visitare la chiesa parrocchiale di San Vincenzo, realizzata nel XVIII secolo in sostituzione della più antica omonima della parte medievale, e, nelle vicinanze, la medievale cappella della Vergine del Soccorso. Alle spalle di Sa Roqueta possono suscitare interesse le rovine romane rinvenute nel 1914: si tratta di una villa, tra le più prestigiose dell’antica provincia romana Tarraconense, i cui abitanti erano dediti alla coltivazione della vite e all’esportazione del vino. Nella seconda metà del Novecento il boom edilizio ha fatto crescere il paese verso la collina e il promontorio posto a levante. E’ questa la Tossa moderna che ospita gran parte delle strutture ricettive per i turisti e i servizi per la popolazione residente (scuole, mercato settimanale, pronto soccorso, stazione dei bus, parcheggi e attività commerciali di ogni tipo).

Da Tossa, primo Comune spagnolo ad abolire la corrida nel 1989, abbiamo facilmente raggiunto Barcellona, capoluogo regionale della Catalogna, in un’ora di pullman. Per Gerona, capoluogo provinciale distante una trentina di chilometri, non abbiamo trovato un pullman diretto che non fosse quello per l’aeroporto: la prossima volta proveremo ad arrivarci noleggiando un’auto. Di passaggio, nell’entroterra abbiamo comunque avuto modo di scoprire Llagostera, contraddistinta dal centro storico che svetta sulla sommità di un colle. Con i mezzi pubblici ci siamo spostati a San Feliu de Guixols, paese caratteristico e meritevole di una visita, dopo un tragitto nel verde e a picco sul mare. E poi Blanes, ordinata cittadina famosa per il giardino botanico e per il festival di fuochi d’artificio in programma a luglio.

Dall’Italia, Tossa è una meta raggiungibile in poco tempo e per questo particolarmente comoda: dal decollo all’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio all’arrivo in hotel intercorrono circa quattro ore. Una volta atterrati allo scalo di Gerona-Costa Brava si prende un pullman che porta a Lloret de Mar e da lì la coincidenza per Tossa.

Abbiamo sempre alloggiato all’hotel Don Juan, tre stelle, con piscina e campo da tennis sulla sommità. La sua posizione è strategica, vicinissima a entrambe le spiagge e al centro storico. Il rapporto qualità-prezzo è equilibrato e la pensione completa particolarmente conveniente. I pasti sono a buffet: la scelta è molto varia e comprende molti piatti di carne e pesce, spaziando dalle cucine catalana e spagnola a quella internazionale.



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