Toscana, vino e sorrisi
E’ buio e non riusciamo a vedere nulla del paesaggio intorno, siamo in aperta campagna con il vento gelido che non ci da tregua. La stanza anche se spartana non ci delude affatto, spaziosa e accogliente. La cena è ancora meglio, e Mauro resta senza parole dopo uno strepitoso stracotto al Chianti, che non mi ha fatto nemmeno assaggiare. Il vino fa il resto.
La mattina scopriamo che il nostro agriturismo è bellissimo: PIEVE A SALTI è un immenso podere dove sono dislocati vari casali, uno per il ristorante, un altro con la beauty farm e adiacenti vari edifici dove sono le stanze. La nostra è al piano terra davanti alle aperte campagne toscane che sfiorano l’infinito, anche Mauro, che non vive senza le sue adorate montagne deve forzatamente ammettere che il paesaggio merita e non la smette di fare fotografie. Abbiamo programmato di visitare Siena, città che nessuno dei due aveva mai visto, ci siamo lasciati guidare dalle indicazioni sempre presenti nelle vie e con tanto stupore, sorridendo abbiamo passato una bellissima giornata. Non ho assolutamente resistito al pan pepato di una piccola pasticceria!! E poi una visitina lampo a BUONCONVENTO, il piccolo paesino che ci ospitava.
Affamati e curiosi ci tuffiamo di nuovo nel ristorante, dove questa sera il menu prevedeva pici all’aglione, tagliata e torta della nonna. Con la mezza pensione (a 55 euro al giorno per persona) è previsto un menù fisso con scelta tra due primi, due secondi, contorni e dolci che può essere però integrato con piatti dal menù alla carta, pagando la differenza.
La fine delle mie vacanze, brevi e lunghe che siano mi intristisce sempre un po’, non avevamo sicuramente voglia di tornare a casa e di passare tutta la giornata sulla via del ritorno così abbiamo deciso di andare a Firenze. Ho visitato varie volte questa splendida città, ma ogni volta mi sorprende e mi incuriosisce, è una città dove mi trasferirei subito senza neanche pensarci. Visita di rito al Duomo, ponte vecchio e passeggiata tra le vie addobbate per Natale, tra la gente che tra pacchi e pacchetti sembrava felice. Ci siamo lasciati andare anche noi, e dopo una rapida valutazione per i tempi del rientro e le immancabili code al casello, aiutati dalla mia guida, forse un po’ troppo frivola, abbiamo deciso per lo shopping intelligente (?) negli outlet vicino a Firenze. Prima destinazione GUCCI e DOLCE E GABBANA (uscita INCISA seguire indicazioni per zona industriale sulla strada che ritorna a FI – magazzino LE MALL, dove oltre a Gucci, potete trovare LORO PIANA, SERGIO ROSSI, E ARMANI) appena arrivati e dopo una coda di ½ ora riusciamo ad entrare. Decine di giapponesi con 10/ 15 borse, e portafogli, e io e Mauro non possiamo fare altro che sorridere, non compriamo niente e resisto alla tentazione di una borsa solo perché non c’ è nulla di nero. Sono monocromatica negli accessori.
Seconda destinazione PRADA (uscita MONTEVARCHI ) niente fila e sicuramente molta più scelta tra le creazioni di Prada, Miu Miu e Helmut Lang), usciamo rispettivamente con un maglioncino e una cinta. Sapevo da racconti di miei colleghi e amici che ci sono già stati che non è sempre facile comprare negli outlet, perché vengono quasi devastati da giapponesi impazziti che arrivano con tour organizzati e soprattutto perché la convenienza che si spera di trovare non è mai così eccezionale, considerando i prezzi di partenza. Adesso solo Roma ci aspetta e le nostre vite, i nostri lavori ci allontanano di nuovo fino al prossimo week end, con il mio compleanno e i miei 28 anni, niente Parigi, niente barriera corallina, solo toscana, vino e sorrisi.