Torino e la Sacra di San Michele
Sabato 30 ottobre 2010
• Via Roma per curiosare nelle vetrine dei negozi. Questa strada collega Piazza Carlo Felice a Piazza Castello, passando per Piazza San Carlo.
• Piazza San Carlo, cuore della città, circondata da portici seicenteschi.
• Piazza Castello, su cui si affacciano Palazzo Madama, che ospita il Museo Civico d’Arte Antica, ed il Palazzo Reale. Purtroppo non possiamo ammirare la facciata di Filippo Juvarra (XVIII secolo) poiché si stanno svolgendo lavori di restauro.
• Palazzo Reale, residenza sabauda. Al primo piano visitiamo la mostra “Vittorio Emanuele II. Il re galantuomo”. Il secondo piano, dove si trovano gli appartamenti nuziali, è visitabile solo accompagnati da una guida.
• Chiesa di San Lorenzo, opera di Guarino Guarini (XVII secolo) e voluta da Emanuele Filiberto per celebrare la vittoria contro i francesi nel 1557.
• Duomo di San Giovanni Battista, di epoca rinascimentale (XV secolo). A sinistra dell’altare maggiore si trova la Sacra Sindone, custodita all’interno di una teca. Il Sacro Lino è esposto solamente durante le ostensioni. La Cappella della Sindone del Guarini, dopo l’incendio del 1998, è ancora in restauro.
• Porta Palatina, una porta di epoca romana che permetteva l’accesso nell’antica Augusta Taurinorum.
• Museo della Sindone: Situato nella cripta della chiesa del SS. Sudario; ripercorre la storia, la devozione, lo studio scientifico del Sacro Lino. Piccolo, ma ben curato.
• Via Po per continuare a sbirciare le vetrine dei negozi. Questa strada collega Piazza Castello alla Chiesa della Gran Madre, passando per Piazza Vittorio Veneto.
• Mole Antonelliana (1889. Opera di Alessandro Antonelli) e Museo del Cinema. Vorremmo salire sull’ascensore panoramico ma c’è troppa fila, così optiamo per la visita solo del Museo del Cinema. Il museo è così strutturato: Archeologia del cinema; Aula del Tempio, la grande sala centrale circondata da spazi dedicati a vari generi cinematografici come l’animazione, l’horror, il western, il musical, la fantascienza, etc.; Galleria dei Manifesti e Macchina del Cinema; Cinema e Televisione.
• Piazza Vittorio Veneto, un grande spazio progettato nel 1825 e circondato da palazzi con portici.
• Chiesa della Gran Madre di Dio, collegata a Piazza Vittorio Veneto dal ponte “Vittorio Emanuele I”. Edificio del XIX secolo ispirato al Pantheon romano.
Ceniamo, su consiglio dell’hotel, al ristorante Ratatui (via San Rocchetto 34, 5 minuti a piedi dall’hotel). I prezzi sono buoni e si mangia bene, volendo si possono assaggiare piatti della cucina piemontese.
Domenica 31 ottobre 2010
Torniamo alla Mole per tentare di salire e ammirare la città dall’alto, ma c’è molta nebbia. Non si vede niente. Rinunciamo!
• Museo Egizio. Ospita reperti dal paleolitico all’epoca copta egiziana. Sono presenti oggetti d’uso quotidiano, arredi funerari, qualche sarcofago e poche mummie. Sinceramente non mi ha entusiasmato per nulla! Non ho visto la magnificenza dell’antico Egitto.
• Basilica di Superga. A Piazza Castello prendiamo il tram n° 15 e scendiamo alla fermata Sassi – Superga; da qui prendiamo la cremagliera che ci porta in cima alla collina dove si trova la Basilica voluta da Vittorio Amedeo II e progettata da Filippo Juvarra (XVIII secolo). Nella cripta si trovano le tombe reali dei Savoia.
• Parco del Valentino: visitiamo il Borgo Medievale, un insieme di edifici realizzati nel 1884 che riproducono costruzioni piemontesi e valdostane del XV secolo.
Proseguiamo per il Castello del Valentino, edificio del 1630 (chiuso al pubblico poiché ospita la Facoltà di Architettura).
Ceniamo in Piazza Carlo Felice presso il ristorante self-service Brek. Prezzi contenuti e cibo buono!
Lunedì 1 novembre 2010
Lasciamo Torino per raggiungere la Sacra di San Michele (X secolo), distante 40 Km ca. Il complesso abbaziale sorge sul monte Pirchiriano a 962 m. Parcheggiamo la macchina nel piazzale e raggiungiamo a piedi il monastero. In epoca medievale fu un importante centro di spiritualità e di pellegrinaggio. Bellissimo, ma molto faticoso, lo Scalone dei Morti, una ripida scala che conduce all’ingresso della chiesa e così chiamato perché lì venivano sepolti i monaci. La chiesa, edificata sopra tre cappelle, nucleo originario del culto dell’Arcangelo Michele, mostra il passaggio dallo stile romanico a quello gotico. Molto suggestivo!!!
Riprendiamo la macchina per tornare a Viareggio. La nostra piccola gita è giunta al termine.