Torino e dintorni
A Stresa (sul Lago Maggiore) e poi nel capoluogo piemontese
Alternando viaggi all’estero e viaggi in Italia, una domenica d’ottobre partiamo per il Piemonte. Giungiamo a Stresa, sul lago Maggiore a metà mattinata, parcheggiamo in piazzale Marconi a euro 1,20 l’ora, proprio dove ci si imbarca per visitare le isole Borromee (isola Madre, isola Bella, isola dei Pescatori); in questa giornata di sole, 20 gradi, è comunque bello passeggiare per il lungolago dove si trovano bar e giardini, ammirando il bel panorama. Sullo sfondo le Prealpi, sulla strada alberghi di lusso. Sul prato una scultura a ricordo dell’11 Settembre ed un’altra a grandezza naturale che ricorda un alpino col suo mulo. Unica nota negativa i servizi igienici del piazzale, alle 11 di mattina sono già impraticabili, causa bagni chiusi, rotture e mancanze varie, proprio una brutta figura anche verso i molti turisti, specialmente anglosassoni e giapponesi. Alle 16 (un’ora e mezzo di auto) raggiungiamo Torino, sempre accompagnati dalle Alpi ed aiutati dal navigatore accediamo all’hotel Alpi resort, zona centrale, con buone recensioni, a 15 minuti da piazza Castello e dal castello del Valentino che ospita la facoltà di architettura e che visitiamo passando per la chiesa Gran madre di Dio, simile al Pantheon di Roma, ben illuminata la sera, dopo aver attraversato il Po’ ed essere saliti sul monte dei Cappuccini visitando la chiesa di
Santa Maria del Monte (15 minuti di salita): ne vale la pena per avere una bella vista su Torino in cui spicca la Mole Antonelliana, simbolo della città, alta 167 mt. e che ha preso il nome dall’architetto che la costruì. Attraversando il ponte Umberto I ci inoltriamo nel grande parco ammirando il castello che porta bene i suoi anni. E’ Domenica, Il parco è luogo d’incontro, ragazzi che ascoltano musica ed altri che fanno sport. Rientriamo in hotel e alle 20 facciamo un giretto fino al centro percorrendo via Po’, stesso stile architettonico di piazza Vittorio Veneto, tutti palazzi bianchi con balconcino. Fotografiamo alcuni monumenti illuminati, tra cui il Castello, Palazzo Madama, sede del museo Civico d’Arte Antica, palazzo Carignano, importante edificio barocco e la Mole Antonelliana che ospita il museo del cinema, in via Montebello, anche se lo spazio intorno ad essa non è molto. Visitiamo esternamente anche il Duomo, in stile rinascimentale e dedicato a San Giovanni Battista, maestoso, peccato che risulti essere in posizione un po’ defilata rispetto al centro. L’indomani visiteremo più accuratamente il centro della città. E così è infatti, da via Maria Vittoria giungiamo alla bella e grande piazza San Carlo, forse vero cuore pulsante della città dopo aver visto la grande chiesa di San Filippo Neri, ripassiamo in piazza Carignano, vediamo il museo Egizio, forse il più importante del mondo dopo quello del Cairo, e per via Roma, strada di grandi firme arriviamo in piazza Castello.
Continuando rivediamo il Duomo, il Palazzo di città addobbato tricolore e fotografiamo Porta Palatina, costruzione romana e l’adiacente zona archeologica, peccato che per i cani che scorazzano sui prati non siano previste sacchetti e palette. Tanti sono i bar e pasticcerie che offrono a modici prezzi pietanze per il pranzo mentre la sera offrono solo happy hour, negozi di pizza al taglio e di kebab. In centro i trasporti pubblici sono principalmente assicurati da tram su rotaia. Dopo un veloce spuntino costeggiamo il Po e rientriamo nel parco del Valentino, dove finalmente fotografiamo il castello col sole ed accediamo al piazzale interno. Nei pressi vi è l’orto botanico appartenente all’università degli studi di Torino. Proseguiamo per 10 minuti e raggiungiamo, proprio nei pressi del fiume, il Borgo antico, che ieri avevamo tralasciato per sopraggiunta oscurità. Sembra di entrare in una favola che diventa museo, peccato che parte è in ristrutturazione, ma è gradevole percorrere la stradina che porta alla chiesa in totale ambiente medioevale. Torniamo sui nostri passi attraversando i giardini e i prati. Oggi è Lunedì e c’è meno gente. Il portiere dell’hotel ci consiglia un ristorante pizzeria di nome “Sciù Scià”. L’ambiente è molto carino e ben tovagliato, la pizza un po’ più cara della media a Torino anche per quel viziaccio dei 2 euro e 50 per il coperto, vista sulla chiesa Gran madre di Dio illuminata: 2 pizze e bibite piccole 25 euro.
Torino è una città austera, che tiene le distanze, ma sicuramente meritevole di una visita di un paio di giorni. I torinesi mi sono sembrati gentili e un po’ distaccati. Rientrando verso casa, facciamo una breve sosta ad Alessandria, giusto il tempo per vedere il bel Duomo dedicato ai santi Pietro e Marco e la vicina sede dell’amministrazione comunale, cioè Palazzo rosso, così chiamato per il colore della facciata e recante in alto 3 diversi e grandi orologi, e gironzolare un po’ per piazza della Libertà ove si può parcheggiare a pagamento, e le vicine vie dello shopping via Milano e via Migliara.