Torino da vedere e da gustare
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Siamo partiti in auto da Parigi (noi abitiamo lì) domenica mattina e siamo arrivati a Torino verso le 17.00. Per il nostro soggiorno abbiamo scelto un piccolo appartamento un po’ decentrato lungo il Po (riservato con Homelidays) ma con una reale facilità di parcheggio. Bella sorpresa: 2 biciclette. Con loro abbiamo potuto fare un giro serale sul lungo Po, piazza Vittorio Veneto, piazza Castello e la Mole Antonelliana. Lungo il nostro percorso ci siamo fermati a cenare allo Sfashion Caffé (uno dei locali di Chiambretti) proprio di fronte Palazzo Carignano. Abbiamo mangiato un’ottima pizza e da noi emigranti sempre in astinenza è stata veramente apprezzata. Il nostro primo incontro con Torino è stato incantevole e la nostra vacanza è iniziata sotto un ottimo auspicio.
Lunedì
E’ la giornata di chiusura di quasi tutti i musei e monumenti cittadini. Ma niente paura: il Museo dell’Automobile è aperto la mattina e la basilica di Superga tutto il giorno. Per prima cosa ci procuriamo la Torinocard per 3 giorni. Contrariamente a quanto indicato sul sito internet dell’ufficio del turismo, i trasporti pubblici non sono piu’ inclusi da gennaio! Fortunatamente esistono dei biglietti giornalieri o validi per due giorni. Il Museo dell’Automobile ci ha proprio divertito: svariati modelli di auto, da quelle storiche alle più recenti sperimentazioni in una scenografia accattivante e coinvolgente. Non è stata per niente una destinazione di ripiego… anzi! Pranzo veloce in un bar sulla strada verso Superga. Avremmo voluto salire alla basilica con la cremagliera storica che parte dalla stazione Sassi ma, purtroppo, era chiusa per manutenzione… peccato! Sulla collina abbiamo ammirato il panorama sulla città e dopo aver visitato la basilica abbiamo effettuato la visita guidata alle «gelide» tombe reali… prevedete almeno un maglioncino anche d’estate. Di ritorno in città, ci siamo diretti al Duomo dove è conservata la Sacra Sindone. La bella cappella del Gurarini che originariamente l’ospitava è ancora chiusa per i lavori di restauro dopo l’incendio del 1997; la Sindone è conservata in una cappella laterale in un grande contenitore di metallo. Peccato, dopo circa 15 anni dall’incendio non è ancora possibile ammirarla.
La nostra passeggiata è continuata verso il santuario della Consolata; appena entrati veniamo sorpresi da un’incredibile esplosione di barocco! Una funzione in corsa abbrevia la nostra visita, ma, poco male, la giornata si conclude con l’assaggio del “bicerin” nell’omonimo locale situato proprio davanti il santuario. Il Bicerin è un locale storico di Torino, dove anche Cavour si rifugiava. Nel quartiere ci siamo riforniti di specialità locali e di una bottiglia di Barbera d’Alba per organizzare la nostra cena… slurp!
Martedì
Giornata di riapertura dei musei. Raggiunta piazza Castello abbiamo cominciato con la visita di palazzo Madama che ospita il museo civico di arte antica. Siamo quindi passati a Palazzo Reale dove abbiamo anche visitato (solo con visita guidata) le cucine reali e gli appartamenti di madama Felicita. Peccato per i giardini reali totalmente abbandonati. A pranzo abbiamo scoperto un ristorante agricolo appena aperto (La Delizia) dove abbiamo gustato delle zucchine ripiene di salampatata e il bunet. Il pomeriggio lo abbiamo dedicato al Museo Egizio: splendido! La galleria sabauda che si trova nello stesso palazzo era chiusa perché da aprile verrà trasferita a palazzo reale. Pausa al caffé Fiorio in via Po. E’ un altro caffé storico, specialista in gelati e semifreddi… testati e approvati! Con rinnovata energia ci siamo diretti alla Mole. Vista la coda per l’ascensore abbiamo prima visitato il museo del cinema, ma non c’è veramente piaciuto: la prima parte che presenta tecniche e apparecchi dei primi esempi di cinema è molto interessante, poi il tutto diviene molto holliwoodiano, ma vuoto di contenuti. Poco prima della chiusura (20h00) siamo riusciti a salire in cima alla Mole e ad approffittare della vista mozzafiato sulla città. Per finire la giornata abbiamo assaggiato la cucina piemontese al ristorante” il porto di Genova” in piazza Vittorio Veneto.
Ultimo giorno a Torino
Mattinata con visita al parco del Valentino. Avremmo voluto raggiungere il Borgo medievale con il battello che parte dai Murazzi, ma purtroppo i tempi non coincidevano; abbiamo quindi usato il tram. Il Borgo con al centro la Rocca è una ricostruzione veramente fedele e assai sorprendente di un insieme urbano del Medio Evo. Dal Medio Evo al paradiso della pasticceria Pfatisch in via Sacchi 42. Siamo stati accolti e coccolati da due commesse adorabili dove, tra l’altro, abbiamo assaggiato il “salame della quaresima”, una delizia che di penitenziale non aveva proprio niente! Ci siamo quindi diretti al vicino Gam: la galleria di arte moderna. Abbiamo ammirato, accanto a celebri nomi nazionali anche dei bravissimi artisti piemontesi. Dopo uno spuntino in un bar della zona, ritorno in centro e, passando per piazza San Carlo, arriviamo a palazzo Carignano, sede del museo del risorgimento. Noi pero’ non visitiamo il museo, ma grazie a un giro guidato gratuito abbiamo visitato gli appartamenti dei Savoia Carignano, spazi che sono stati solo recentemente restaurati e aperti dalla Sovrintenza alle Belle Arti. La guida è stata talmente esauriente che non avevamo più voglia di visitare anche il museo. Abbiamo salutato la città con un’ultima puntatina al caffé Fiorio per un affogato allo zabaione e una bomba al cioccolato.
Torino per noi? Una graditissima sorpresa!